Inaugurazione del Nucleo di Cure Primarie del Distretto Sanitario della Media Valle Crati

COSENZA – Sabato 2 febbraio, alle ore 11,00, a Taverna di Montalto Uffugo, alla presenza delle massime Autorità dell’ASP e dei Comuni interessati, verrà inaugurata la nuova sede del Nucleo di Cure Primarie del Distretto Sanitario della Media Valle Crati. La sede sarà ubicata in Corso Italia 206 in una zona strategicamente pensata per raccogliere la maggior parte degli utenti del Distretto diretti verso il capoluogo di Provincia.

L’apertura del Nucleo segue a poca distanza quella avvenuta a Cosenza, Rende, Paola e Corigliano. Nel centro medico si darà risposta alle urgenze connotate come codici bianchi ed avrà il duplice scopo di dare una più immediata risposta all’utenza locale e soprattutto fungere da filtro sanitario per evitare l’uso improprio del Pronto Soccorso dell’Annunziata oberata di superlavoro. Del progetto fanno parte 18 medici di famiglia, personale infermieristico ed amministrativo che fornirà assistenza sanitaria dalle 08,00 alle 20,00 nei giorni feriali e che per la durata della fase sperimentale, tre anni, effettuerà, attraverso l’opera di specialisti di branca, un opera di monitoraggio e prevenzione delle malattie croniche a più alto impatto sanitario sull’utenza.

Il coordinatore del Nucleo, il dr. Paolo Guglielmelli, ha espresso la sua soddisfazione nel vedere giungere in porto un progetto che da sindacalista (segretario regionale del Sindacato Medici Italiani) lo ha visto impegnato da molti mesi nella realizzazione dello stesso e che esprime la prima esperienza di nuove forme di aggregazione fra medici della nostra provincia. “Sono molto contento di essere riuscito ad aggregare tanti seri professionisti in questo progetto che insieme alla Direzione Aziendale dell’ASP è stato fortemente voluto e che, se per il momento darà risposte ai pazienti dei medici aderenti alla fase sperimentale, nel futuro ci auguriamo che possa essere esteso ai pazienti di tutti i medici di famiglia dell’intera Azienda Provinciale, magari coinvolgendo anche i medici della Guardia Medica per realizzare nei poli territoriali una valida risposta sanitaria h24”.

 

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