CGIL Cosenza e Associazione Culturale Seminaria – Auser Ricordano Don Gallo

COSENZA – La CGIL di Cosenza e L’Associazione Culturale Seminaria – Auser CGIL Cosenza, all’interno della rassegna LA CULTURA ACCANTO 2013 avevano previsto per il 12 giugno un incontro con Don Andrea Gallo. All’incontro avrebbero partecipato Padre Eugenio Clemenza, Claudio Dionesalvi, Vito Teti, Giovanni Donato. Un folto numero di persone tra coloro che seguono assiduamente la programmazione della nostra associazione e che, dopo tre anni di attività, sono divenute una folta schiera, sarebbero state presenti. A costoro, di sicuro, si sarebbero unite le tante altre persone attratte dall’idea di poter vedere, ascoltare e conversare con questa straordinaria personalità che rappresenta un unicum, per coraggio, impegno e apertura di pensiero, nel panorama religioso e civile della nostra società.

Purtroppo Don Gallo è morto, ne abbiamo dato tempestiva notizia durante il penultimo incontro della rassegna, il 22 di maggio.

Quando, nel corso di un incontro di programmazione del nostro gruppo è emersa la proposta di incontrare Don Gallo, tutte e tutti, indistintamente, l’abbiamo accolta con entusiastica convinzione. L’idea di questo incontro si sposava perfettamente con la politica culturale della CGIL Cosenza e di  Seminaria che lavorano con il proposito di accogliere e confrontarsi con le persone e i punti di vista più interessanti e innovativi del panorama italiano. Non è stato facilissimo concordare questo incontro e, data la difficoltà di Don Gallo a prendere l’aereo e la fatica di un eventuale viaggio in treno, la soluzione di un incontro in videoconferenza ci è sembrata la sola possibile.

Vogliamo ricordare la familiarità e la cordialità di Lilli, la sua infaticabile assistente, che con una correttezza esemplare ha mediato il contatto con Don Gallo. Una settimana prima del 22 maggio fu lei stessa a telefonare per informarci dell’eventualità che avrebbe potuto essere rinviato l’incontro date le sue condizioni e la prescrizione medica di riposo assoluto. Abbiamo deciso che ci saremmo risentite a fine mese per valutare l’opportunità o meno di confermare o rinviare. La sua telefonata ci giunse proprio durante una delle tante riunioni organizzative di Seminaria e fummo tutti teneramente colpiti dalla correttezza e dalla premura di questa persona.

Avremmo voluto offrire alle cittadine e ai cittadini di Cosenza l’occasione di ascoltare ancora il suo solido, appassionato e trascinante pensiero sull’ortodossia della chiesa e l’accoglienza della strada, sulla sessualità, sull’ascolto e la considerazione dei bisogni di tutti e per primo degli ultimi. Avremmo voluto ascoltarlo sulle scelte della politica istituzionale in materia di diritti, su quei temi per i quali lui si è battuto con instancabile passione e che spesso passano in secondo piano nell’agenda degli impegni istituzionali. Siamo arrivati tardi o forse lui se ne è andato troppo presto, nonostante l’età. Lo salutiamo lo stesso, in un modo vetusto e retorico, – col pugno chiuso e un mormorio di Bella Ciao -con quella retorica che in alcune occasioni speciali si spoglia della sua insensatezza e riacquista un’inedita significanza.

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