La missione educativa dello sport nelle Polisportive Giovanili Salesiane

REGGIO CALABRIA – «Non siate addomesticatori, ma siate maestri autorevoli. Educate i vostri discepoli alla disciplina, al rispetto di chiare e democratiche regole, alla sconfitta, alla speranza. Nello sport e, soprattutto, nella vita». Con un abile parallelismo evangelico, don Valerio Chiovaro ha dato il via al secondo appuntamento con “Si può dare di +. La missione educativa dello sport”, ciclo di seminari promosso dal Comitato Regionale delle Polisportive Giovanili Salesiane, in collaborazione con il CONAPEFS (Collegio Nazionale dei Professori di Educazione Fisica e Sportiva) ed il CONI Calabria. Un incontro decisamente informale, svoltosi al “Villaggio dei Giovani” di Reggio Calabria, al quale hanno partecipato alleducatori, dirigenti e volontari delle PGS con in testa il presidente regionale Demetrio Rosace.

«Lo sport – ha spiegato don Valerio contribuendo ad alimentare una certa continuità con il seminario precedente – rappresenta una grande occasione per costruire la speranza. Un sogno che si nutre giorno dopo giorno, attraverso l’allenamento, l’accettazione della panchina, la rinuncia alla vittoria facile, il raggiungimento di piccoli obiettivi, la capacità di saper fare squadra». Concetti, soprattutto quello della speranza, che il sacerdote reggino ha voluto sviscerare facendo ricorso all’etimologia. «In ebraico – ha spiegato don Valerio – la speranza si può condensare in due distinte figurazioni: lo scavare in profondità con sudore con la consapevolezza di raggiungere l’obiettivo e, poi, la capacità di saper guardare ciò che ci viene incontro».

Don Valerio, per l’intera durata del meeting, si è confermato un fiume in piena sotto il profilo del coinvolgimento, soprattutto quando si è rivolto così ai volontari delle PGS calabresi: «Aiutate i giovani a diventare migliori di ciò che sono ed a credere in se stessi per ottenere il gol più importante: il gol di tutti. Il fine di un allenatore non è creare professionisti ma persone». Un legame profondo – dunque – con la concezione dello sport pigiessino di don Gino Borgogno (fondatore delle PGS) e, più in generale, con il sistema educativo di San Giovanni Bosco.

 

 

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