Presentato “Voglio un orso” – raccolta di lettere a Babbo Natale

COSENZA – Un libro dalla parte dei bambini, scritto da loro, ma che apre spazi di riflessione autentica anche per gli adulti:  “Voglio un orso” ” – I bambini di Cosenza scrivono a Babbo Natale, è presentato questa sera alla Città dei Ragazzi, alla presenza de: il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, l’Assessore alla scuola Marina Machì, l’editore Florindo Rubbettino, Francesco Garritano, docente del dipartimento di studi umanistici all’Università della Calabria, il giovane dottore di ricerca Andrea Amoroso, studioso di poesia, e la scrittrice di fiabe per bambini  Rosanna Reda che ha letto alcune delle lettere contenute nel libro.

Il volume, pubblicato dall’editore Rubbettino, raccoglie circa 200 lettere, scritte dai bambini della città, selezionate tra le oltre mille imbucate nel dicembre 2011, esattamente un anno fa, nelle cassette postali di Babbo Natale dislocate in città e nelle scuole primarie di Cosenza. Il titolo del libro, la cui edizione è stata curata dall’Assessore alla scuola e alla città a misura di bambino Marina Machì che si è sobbarcata il piacevole onere di leggere una per una tutte le mille lettere, è proprio l’incipit di una delle lettere scritte da un bambino di Cosenza a Babbo Natale.

Una lettera nella quale il bimbo chiede di ricevere per dono “un orso, e che sia bianco, tenero, elegante, un orso buono e non cattivo, né neutro”. E’ una delle tante richieste che si sommano ai desideri e alle speranze contenute nelle lettere, in molte delle quali sorprendenti lampi di saggezza, di cui gli adulti dovrebbero far tesoro, si alternano ad autentiche perle di umorismo.

A passarle in rassegna c’è solo l’imbarazzo della scelta; molte quelle toccanti, come quella del bimbo non vedente, scritta in braille, che rivolgendosi al vecchio sulla slitta trainata dalle renne gli domanda: “ti voglio chiedere di chiedere in giro nel mondo se qualcuno mi può aiutare a vedere”. E ancora l’altra del bambino in affido che chiede un computer per poter parlare con i componenti della famiglia che ancora non conosce.

Difficile trattenere l’emozione di fronte alle lettere di “Voglio un orso” perché sono piene di poesia, di amore, di sentimenti autentici. “Scartare più di mille letterine per me è stato come scartare un dono – ha detto la Machì. E’ stato questo il mio regalo di Natale”.

 

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