Cesca: “Posso coesistere con Cori. La trattativa col Cosenza…”

La presentazione del nuovo arrivato Cesca si fa una settimana effettiva dopo l’acquisto: le curiosità dei giornalisti e dei lettori sono dunque soddisfatte riguardo questa new entry nello spogliatoio rossoblu’, di seguito le sue dichiarazioni:

“Ho perso la scommessa dei dieci gol a Rimini perché purtroppo certe cose nel calcio non si possono dire. Quest’anno il Rimini è in Serie D, perché siamo finiti in Serie D sarà un po’ demerito nostro, ma se si va a guardare la rosa del Rimini con sette acquisti a gennaio la scorsa stagione o siam diventati tutti scemi oppure c’è sotto altro: detto questo, la colpa è mia. C’era la possibilità di andare ad Aversa, ma se uno può scegliere fra Cosenza ed Aversa, un po’ per blasone, un po’ perché il Mister mi dava garanzie tecniche, la scelta ricade facilmente su questa squadra, anche perché già l’anno scorso c’erano stati contatti, dovevamo venire io e Facchini [attuale portiere del Pavia, ndr] che poi abbiamo fatto scelte diverse, ed anche quest’estate, quando poi è arrivato Cori, ragion per cui, giocando Cappellacci con il 4 – 3 – 3, non si poteva coesistere. Fisicamente io e Sacha siamo quasi uguali, però abbiamo caratteristiche diverse perché lui è più centravanti vecchia maniera, a me piace andare negli spazi quindi potremmo giocare anche insieme: ovviamente posso anche sostituirlo, poi avanti c’è l’imbarazzo della scelta e sicuramente meglio così che non averne due contati. Sinceramente pensavo di trovare un ambiente peggiore, anche perché è la mia prima esperienza al Sud: l’ambiente è un po’ spaventato, ma è una buona squadra, non può avere otto punti: il problema è che così è il calcio, dobbiamo essere bravi ad uscire da questo periodo e le cose andranno bene, con Roselli l’esperienza a Pavia è stata indubbiamente peggiore perché in 21 partita prima di gennaio avevamo 9 punti, invece qui siamo ancora a Novembre: rispetto ad allora credo che la squadra sia superiore come individualità, ma il Pavia era più operaio, cosa che dovrà fare anche il Cosenza. Fisicamente sto bene perché ho fatto tutta la preparazione con il Tamai, squadra di D nella quale avevo giocato dieci anni fa: ovviamente non ho i 90′ nelle gambe ma non sono a terra. Il Mister è un lavoratore indefesso, di lui ho il ricordo del post playout in ginocchio davanti la panchina in lacrime: è stato lui l’ago della bilancia, anche perché oltre all’Aversa mi avevano cercato Mantova e Lumezzane. Sabato? Bella partita, abbiamo fatto un punto che serviva a ripartire: ora arriva la Vigor che è in forma ma se vogliono far punti qui devono morire, e forse non basterà neanche. Potevo andare al Parma l’anno scorso, si, ma mi avrebbero dirottato in prestito, ho scelto con il cuore con Rimini ed ho sbagliato.”

Francesco La Luna

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