Catanzaro, una crisi senza fine. Il Messina si porta a casa i tre punti

CATANZARO-MESSINA 0-1

CATANZARO (3-4-2-1) Grandi 6; Di Bari 5, Prestia 5, Patti 6 (14′ st Baccolo 5); Esposito 6; Roselli 5.5, Van Ransbeeck 6 (31′ st Sarao sv), Sabato 5.5; Giovinco 5, Cunzi 6; Tavares 4 (24′ st Campagna 6). In panchina: Leone, Pasqualoni, Icardi, Carcione, Moccia, Bensaja, Basrak, Maita, De Lucia. Allenatore: Somma 5.

MESSINA (4-3-1-2) Berardi 7: Mileto 6, Maccarrone 6.5, Bruno 6; Akrapovic 6; Lazar 6, Ricozzi 6, Foresta 6 (34′ st Capua sv); Mancini 7 (36′ st Ionut sv); Pozzebon 6, Milinkovic 7 (18′ st Madonia 6). In panchina: Russo, Bramati, Ferri, Rafati, Marseglia, Maniscalchi, Gaetano, Fusca. Allenatore: Marra 6.5.

MARCATORI: 6′ pt Mancini

ARBITRO Sozza di Seregno 6.

NOTE spettatori 1.674 di cui abbonati 718, incasso di 13.276 euro. Ammoniti: Cunzi, Maccarrone, Ricozzi, Roselli, Foresta e Di Bari. Angoli 10-3 per il Catanzaro. Recupero: 2′ pt, 4′ st.

CATANZARO – Il Messina centra l’obiettivo, quello di trasformare la rabbia in punti. Il Catanzaro rimedia la quinta sconfitta stagionale consolidando una crisi di gioco, risultati e identità che la società farebbe bene a prendere seriamente in considerazione. La cura Somma non sembra dare gli effetti sperati e la classifica ne è la dimostrazione. Squadra disorientata a cui non basta l’orgoglio per portare a casa punti. Il Messina, con una condotta di gara ordinata sin dai primi minuti di gioco, controlla bene i tentativi di sfondare del Catanzaro affidati agli esterni, con Esposito a destra e Cunzi a sinistra. L’ex Paganese ha una buona occasione al minuto 23 che però spreca calciando sull’esterno della rete. Il Messina controlla, affidando alle geometrie di Ricozzi tutti i palloni da giocare. Con Mancini vertice alto del rombo di centrocampo il Messina trova spesso le verticalizzazioni per ripartire e giocare di rimessa. Sul finire della prima frazione di gioco il Catanzaro ha la grande occasione per sbloccare il risultato: una disattenzione difensiva favorisce Tavares sul quale è strepitoso Berardi a deviare in angolo. La ripresa si apre subito con la rete del vantaggio del Messina grazie a una bella giocata di Milinkovic e al piattone sinistro di Mancini, con la complicità della deviazione decisiva di Di Bari. Il Catanzaro barcolla e fatica ad imbastire una reazione degna di nota. Somma si sbraccia dalla panchina ma in campo i suoi uomini non riescono a trovare equilibri e distanze. Tavares fallisce il pareggio incespicando sulla palla a meno di trenta centimetri dalla linea di porta. Il forcing del Catanzaro si fa continuo, affidato a lanci lunghi in mezzo all’area e a una punizione dal limite pericolosa di Giovinco. Somma inserisce Campagna ed è sua l’ultima occasione per pareggiare con una sforbiciata su cross di Sabato che Berardi neutralizza sul primo palo. Finisce con il Messina che si porta a casa tre punti pesanti ed un Catanzaro che adesso deve fare attenzione e valutare con maggiore serietà la situazione in cui è andato a cacciarsi.

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