Città di Cosenza battuto a Rapallo. Capanna: «Sconfitta meritata»

Rapallo Pallanuoto – Cosenza Pallanuoto: 7-4 (2-1, 3-1, 1-2, 1-0)
Rapallo Pallanuoto: Lavi, Zanetta, Gragnolati 3 (1 rig), Tedesco, Gagliardi 1, Repetto, Kohli 1, Criscuolo S. 1, Mori, Criscuolo C. 1, Cotti, Giustini, Bacigalupo. All. Antonucci
Cosenza Pallanuoto: Sotireli, Citino, Di Claudio, De Mari, Motta S., Niu, D’Amico, Nicolai 1, Pomeri 1, Presta, Motta R. 2, De Cuia. All. Capanna
Note: Spettatori 100 circa. Uscite per limite falli Citino e Pomeri (C). Superiorità: Rapallo 2/12 è un rigore; Cosenza 1/11.
COSENZA – Torna a casa con le pive nel sacco il Città di Cosenza, battuto al Poggiolino da un Rapallo cinico e in buono stato di forma. Le liguri hanno messo in difficoltà con il pressing le ragazze di Capanna, apparse poco concentrate e spesso fuori da una gara che doveva invece essere vitale per il prosieguo del campionato. Il 7-4 è un passo indietro, e l’impressione è che in vasca Citino e compagne non siano riuscite a riportare il lavoro svolto in settimana. Poca convinzione al momento di concludere, palla spesso lenta e numeri impietosi sull’uomo in più. Il risultato sorride alle liguri, apparse più concentrate e brave a sfruttare gli errori delle ospiti. All’avvio il Cosenza non riesce ad andare al tiro, contro una squadra aggressiva a motivata. Il Rapallo sblocca il match e sull’unico tiro tentato Pomeri pareggia in un parziale che poi termina sul 2-1. Sembra una iniezione di fiducia ma al rientro in vasca Gragnolati sale in cattedra, le rossoblu non pungono e a metà gara il tabellone dice 5-2 per le liguri. L’impressione è che Cosenza abbia le carte in regola per rientrare e il 2-1 di parziale porta la gara agli ultimi otto minuti con Cosenza sotto 6-4. Tutto aperto, almeno apparentemente, ma la prima rete in serie A di Gagliardi è l’ultima del match. Cosenza non reagisce e a festeggiare è un Rapallo che scavalca le calabresi, ancora in zona salvezza ma prigioniere più delle loro paure che di alcuni limiti. Capanna non li nasconde. «Abbiamo perso meritatamente una partita brutta – ha affermato l’allenatore – e sono mancate tante cose. La cosa che più fa male è che non mettiamo in vasca ciò che prepariamo ma sono mancate troppe cose. Le grandi non sono riuscita a trascinare la squadra e troppo spesso si tirano fuori dalla battaglia, non dalla gara, che forse è anche peggio. In troppe hanno avuto occasioni, ma è il momento di lavorare duramente, di valutare tutto, perché ora dobbiamo meritare tutto ciò che ci garantisce questa società e non deve esistere che dopo un match vinto ci sediamo giocando senza la voglia di arrivare alle gare che contano. La squadra che ho visto oggi non rispecchia la mia idea di pallanuoto, arriveremo a far sì che accada con il lavoro, ma dalla prossima gara chi fa meglio in settimana giocherà, perché oggi ho visto troppe cose che non possono passare inosservate. Non è compromesso un piazzamento playoff – conclude l’allenatore – ma la mentalità deve essere diversa».

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