Città di Cosenza, niente rivincita della semifinale di Coppa

CITTA’ DI COSENZA – SIS ROMA 2-7 (0-2; 0-2; 1-2; 1-1)

Città di Cosenza: Gorlero, Citino 1, Gallo, De Mari, Motta S., De Cuia, Kuzina, Nicolai 1, Di Claudio, Presta, Motta R., Basile, Sena. All. Capanna.
Sis Roma: Sparano, Tabani 1, Gual 2, Marani, Giovannangeli 1, Tankeeva 1, Picozzi, Sinigaglia, Galardi 1, Centanni 1, Giachi, Cellucci, Brandimarte. All. Formiconi.
Arbitri: Gomez F. e Guarracino A.
Superiorità numeriche: Spettatori 300 circa. Cosenza 0/8, Sis Roma 2/10.

Pesante e forse inspiegabile. La prestazione e la sconfitta odierne del Città di Cosenza ha stupito tutti, anche Marco Capanna, che aveva preparato bene la partita e che a distanza di sette giorni incassa una brutta sconfitta contro la stessa squadra messa in grande difficoltà in Coppa Italia. Sette giorni non cambiano il volto ad un gruppo bello e propositivo nel 9-11 fuori casa ad Ostia e irriconoscibile e svogliato oggi davanti a 300 spettatori. Una prova incolore quella delle cosentine, apparse incapaci di reagire contro una Roma ordinata che porta a casa il massimo senza grossi sforzi. La rosa a disposizione del tecnico ligure non è praticamente scesa in vasca, ha mostrato i suoi limiti e in alcuni elementi ha palesato difetti che sembrano troppo evidenti per questo livello. I 32 minuti disputati oggi pomeriggio lasciano quindi spazio a tante riflessioni per Capanna, che incassa la fiducia piena della società per il lavoro svolto.

La cronaca

Il Città di Cosenza subisce nel primo tempo le reti di Centanni e Gual senza reagire. Kuzina sbaglia molto, al centro non arrivano palloni e i difetti di misura sono tanti. Roma fa le cose semplici, approfitta degli errori delle padrone di casa che sembrano svogliate ai limiti dell’irritante e nel secondo tempo incassano i centri di Tabani e Giovannangeli senza rispondere. Capanna sostituisce Kuzina e Citino, ma dalla panchina entrano elementi che non riescono a cambiare il volto alla gara. Si salva solo Nicolai, che dopo altre due reti messe a segno da Rovirosa e Tankeeva sblocca lo score di Cosenza, in astinenza per più di 20 minuti di gioco. Una eternità nella pallanuoto e per una squadra che produce molto. Capanna non ha più soluzioni ma la gara è ormai compromessa. Nel quarto tempo segnano i due centroboa Galardi e Citino e poi è la fiera degli errori per Cosenza che esce sconfitta e ridimensionata. L’impressione è che in vasca oggi non ci sia stata quella grinta e quel pizzico di orgoglio che è fondamentale in match importanti. La società rinnova la fiducia nel tecnico, ultimo responsabile della sconfitta odierna, ma riflette sulle contromisure da prendere in questa delicata fase della stagione su una rosa che oggi ha palesato troppi limiti.

L’analisi di Capanna

«Posso assumermi le mie responsabilità e lo faccio – afferma il trainer ligure – ma oggi è stata evidente la differenza di qualità. Loro ne hanno molta e hanno fatto il minimo indispensabile, mentre noi ne abbiamo poca e non abbiamo sopperito con orgoglio e amor proprio. Ho visto errori basilari, mancanza di concentrazione sia nei migliori elementi che in quelle giocatrici che davanti al loro pubblico e con occasioni importanti per far bene hanno invece giocato senza mordente. C’è da prendere contromisure importanti e immediate e fino a quando sarà mio il timone del gruppo farò il massimo per portare avanti la squadra. Serve però una risposta in vasca perché questa prova non giustifica il lavoro che c’è intorno al gruppo e la cornice di pubblico».

Foto di Claudio Valente

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