Città di Cosenza sconfitto di misura dal Messina

CITTA’ DI COSENZA – MESSINA 6-7 (3-3; 1-2; 0-0; 2-2)

CITTA’ DI COSENZA: Sotireli, Citino 1, Di Claudio, De Mari, Motta S., Niu 1, D’Amico, Nicolai, Pomeri 3, Presta 1, Motta R., Garritano, Manna. Allenatore: Capanna

MESSINA: Ventriglia, Begin, Gitto, Chiappini 5, Morvillo 1, Radicchi, Kuzina, Lopes, Marchetti, Aiello 1, Arruzzoli, Laganà. Allenatore: Mirarchi.

ARBITRI: Freuenfelder e Pascucci

NOTE: Spettatori 150 circa. Espulsioni: Cosenza 2/8; Messina 5/10. Uscite per limite falli D’Amico e Motta S.

COSENZA – Contro la seconda forza del campionato, il Città di Cosenza gioca alla pari ma alla sirena finale il successo è per le peloritane per un gol di vantaggio. E’ proprio in queste situazioni che Capanna si interroga. La sua squadra sembra dimessa nei match con le dirette concorrenti, e cambia volto trasformandosi in un top team contro le big.

Avvio equilibrato e vantaggio sull’uomo in più per le ospiti con Chiappini, brava a sorprendere Sotireli. Cosenza reagisce e trova il pari con Citino. Messina ancora avanti sempre con l’uomo in più grazie al centro di Morvillo, ma Cosenza risponde con la rete di Pomeri. Gioca bene la squadra di Capanna che trova anche il vantaggio con Niu in un primo tempo spettacolare chiuso sul tre pari dal centroboa della nazionale Aiello. Cosenza non demorde, annulla la temibile Kuzina e fa soffrire Radicchi, trovando anche il nuovo vantaggio con Presta in avvio del secondo tempo. Messina incassa e rischia di capitolare, ma allo scadere, in meno di un minuto, Chiappini pareggia e poi firma il sorpasso. La gara è combattuta, Cosenza la gioca con coraggio e nel terzo periodo sfiora a più riprese il punto del pari, in un tempo che termina sullo 0-0. Si va nell’ultima e decisiva frazione di gioco con le squadre stanchissime ma decise a vendere cara la pelle. Chiappini apre le danze e Pomeri accorcia sul 6-5. E’ sempre la giocatrice di Cosenza a centrare la traversa che le nega il punto del pari, e sull’azione successiva ancora Chiappini firma l’allungo. Chiude i conti Pomeri, con una rete che serve a poco. Al setterosa del presidente Manna resta l’amaro in bocca per una partita giocata alla pari delle quotatissime avversari. Difficile giudicare una squadra dai due volti, capace di fare paura al Messina e di perdere a Rapallo o di pareggiare con il Milano. Proprio le lombarde, battendo la Sis Roma, scavalcano Cosenza, relegata ora al nono posto. A guardare la prestazione di oggi c’è poco da preoccuparsi, ma i numeri contano e l’unico modo per risalire la classifica è giocare come nel match odierno, perché con questa grinta i punti e i successi arriveranno. Capanna commenta con un pizzico di rammarico. «E’ un peccato – afferma il tecnico – perché contro una squadra forte e di grande qualità la differenza è stata annullata. Abbiamo giocato con grinta, voglia di sacrificarsi e abbiamo preparato bene anche alcune conclusioni nei momenti decisivi. Ci manca ancora la zampata decisiva, magari per colpa di tutto ciò che spendiamo. Abbiamo dovuto gestire un dato di 5 espulsioni a 0 in avvio, abbiamo colpito un palo interno nel momento decisivo, abbiamo lavorato con lucidità anche nelle situazioni più calde. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto regalare alla società un successo pesante e sarebbe servito anche alle ragazze. E’ importante però prendere il buono, valutare la crescita e le difficoltà che non ci aspettavamo, consapevoli che la classifica non va guardata e che di questo passo i risultati arriveranno. A chi chiede se serviva un match così per prendere consapevolezza dei nostri mezzi dico che questa arriverà solo con la continuità. Ora penso solo a preparare la Coppa Italia, ma valuto tutto quanto di buono fatto con fiducia».

Il risultato di oggi condanna Citino e compagne, e alla luce degli altri incredibili risultati, Cosenza è ora penultima, con le dirette concorrenti in chiave salvezza ad un passo e tanti segnali positivi, ma con alcuni punti interrogativi da risolvere.

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