CSI - Centro Sportivo Italiano

Csi, due appuntamenti sportivi ed educativi nel fine settimana

COSENZA – Domani e dopodomani sono in programma  a Cetraro e a Belvedere Marittimo il Convegno sui giovani e il Primo raduno regionale degli educatori sportivi del C.S.I. del 2019.

La nuova stagione educativa, sportiva E culturale 2018/19 del Centro Sportivo Italiano regionale, quest’anno si arricchisce di una felice ricorrenza, il 75° Anniversario della sua nascita.

Tante le iniziative nazionali, regionali e territoriali in programma.

Il tema scelto dal CSI calabrese, da approfondire, per il 75esimo anniversario, non poteva non essere “iragazzi e i giovani”. Proprio per questo lo Stage avrà un’anteprima molto importante, un convegno dal titolo “#youthsporttrust”, che si terrà, sabato 9 febbraio dalle ore 10, presso il Liceo sportivo “Silvio Lopiano” di Cetraro Marina (CS).

Previsti gli interventi di autorevoli personalità del mondo delle Istituzioni, della scuola, della Chiesa, dello sport e del sociale. L’iniziativa, vuole essere, un primo step di un percorso dei giovani, con i giovani e per i giovani. Le due gambe per intraprendere questo nuovo cammino, sono quelle delle alleanze delle varie agenzie educative e The leg “Hope-Hub” dei giovani.
Durante il convegno, verranno consegnati dei riconoscimenti speciali a giovani e realtà associative meritevoli.

Dal pomeriggio di sabato 9 al pomeriggio di domenica 10 febbraio, è previsto anche lo stage di formazione e aggiornamento di circa 90 educatori sportivi: dirigenti, tecnici, arbitri e giudici sportivi all’Hotel Belvedere di Belvedere Marittimo.

«Anche oggi dopo 75 anni – si legge nella nota -, al CSI, è chiesto di riaffermare che lo sport crea cultura, lo sport fa cultura, lo sport di valore è cultura. Inserito in vissuto di fede, crea una cultura di fede, una cultura spirituale si potrebbe dire. Uno stile di vita che chiama in causa i valori dello sport per acculturarli, nel mondo della fede e viceversa. Così preghiera, esperienza di umiltà e forza d’animo, di sacrificio e rispetto delle regole, di entusiasmo e delusione, di vittoria e sconfitta, dell’incontro con l’altro, un incontro che crea apertura agli altri, e riempie di gioia.
Allora, lo sport diventa un atto spirituale, consente di confrontarsi con l’avversario e con sé stesso e l’”ansia” di questo confronto dà la spinta a crescere a migliorarsi come atleta e come persona. Lo sport è dare il meglio di sé, rendendo così inevitabile, la ricerca di un senso da dare alla propria vita».

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