Ecco le impressioni a “caldo” (in tutti i sensi) della sfida casalinga del Montalto contro il Città di Messina: Mister Petrucci al suo “amico” Di Maria: “Stasera ti invito a cena, però paghi tu”

Nella Foto: l'allenatore del Montalto Uffugo, Petrucci

Appena abbiamo finito di intervistare il tecnico della squadra ospite, ecco che spunta dagli spogliatoi mister Petrucci, che asecondando quando precedentemente ci aveva detto Di Maria sui suoi ottimi rapporti amicali con l’allenatore del Montalto, gli ha detto a chiare lettere, con tono ovviamente giocoso e tipico fra due “vecchi” amici:

<< Stasera ti invito a cena, però paghi tu>>

Dopo una sfida vinta di misura contro una squadra  messa in campo molto bene e arrivata in Calabria sicuramente per ottenere almeno un pari, visto come si stavano mettendo le cose, ad intervenire ai nostri  microfoni e a confermare quasta nostra tesi è proprio il mister del Città di Messina, Gaetano Di Maria, il quale ha cosi’ ribadito:

<<Abbiamo preso gol su una palla inattiva. Loro sono molto più bravi sul piano fisico rispetto a noi, ci hanno creato in più occasioni grandi problemi sulle palle ferme>>

Nella Foto: L'allenatore del Città di Messina, Gaetano Di Maria

Poi ha continuato spiegando qual’ è  quel  “quid” in più che  il Montalto possiede  rispetto alla sua squadra:

<<Loro hanno più mestiere, più maturità e più centimetri di noi, ci sono in questo campionato squadre fisiche, e una di queste è proprio il Montalto. . Una patrtita cosi’, se non si sblocca su un calcio da fermo finisce 0-0. E’ stata una gara con pochissime occasioni. Se infatti fosse finita o-o non sarebbe successo niente>>

Poi ci spiega il perchè della sostituzone ad inizio ripresa del suo “colosso” offensivo Manfrè:

<<Ho dovuto sostituirlo perchè in settimana non è stato bene, e poi nel primo tempo tempo ha avuto un problema, abbiamo anche pensato di tenerlo fino alla fine, ma complice anche questo gran caldo, ho preferito toglierlo dal campo prima che magari peggiorasse la sua situazione.>>

 

Poi il mister Petrucci  ritornando serio e analizzando la gara dei “suoi” ragazzi ha precisato:

<< Putroppo non è facile costruire  10/15 palle-gol ad ogni partita. Bisogna dire ovviamente bravi anche agli avversari, dato che ha vinto due partite fuori case nelle ultime due gare. Io oggi, visto i 4 gol subiti ad Agrigento, faccio i complimenti soprattutto alla difesa, ma li estendo a tutta la società,  a chi gioca, chi non gioca, e anche agli addetti stampa. Noi abbiamo una grande società, che ci fà stare e lavorare bene, in tutti ipunti di visti>>

Poi non poteva mancare anche una nostra osservazione sul clima quasi estivo che si respirava oggi pomeriggio a Taverna, e quando avesse influito sulla prestazione fisica e anche mentale dei calciatori scendi in campo.

<< Ha fatto tanto caldo, hai ragione (riferendosi al sottoscritto), ma credo che la gente alla fine si sia divertita lo stesso, e i giocatori hanno dovuto resistere e stringere i denti. Alla fine l’importante era vincere, più punti facciamo e prima raggiungiamo la tanto agoniata salvezza>>

E a questo punto non poteva non mancare una nostra riflessione: Quindi è più oppurtuno vincere, giocando anche maluccio? Volete dare spazio più al risultato e non alla forma?

<<Alla fine, noi abbiamo giocate tante partite in maniera egregia e poi abbiamo perso. E ribadisco: <<l’importante è vincere>>. (Quindi più praticità e meno sofitismi. Questo è il messaggio che  a nostro avviso il mister ha voluto inviare)

 

Nella Foto: L'attaccante e autore del gol, Savasta

Ad intervenire, per ultimo, ma non per questo meno importante , proprio l’attaccante e autore del gol, Savasta.

<< Prima di tutto permettetemi di ringraziare il mister e la società, perchè non è facile venire in una società sportiva e prendermi 4 giornate di squalifica, chiunque avrebbe storto il naso. Ringrazio anche i miei compagni però, i quali nelle quattro settimane in cui ero indisponibile, mi hanno dato una grossa mano,  hanno cercato di non farmi abbattere e di tenere il mio morale alto. >>

Dedica questo suo primo gol nel Montalto a sè stesso.

 

 

 

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