Esclusiva 8@30 – Luigi Condò: “Ora non torno, ma in futuro…”

Clima burrascoso a Cosenza, e non ci riferiamo soltanto alle temperature glaciali che hanno investito la città bretta da una settimana a questa parte: Cappellacci ha pagato con l’esonero la sconfitta casalinga contro la Juve Stabia, e sulla panchina rossoblu’ siede ora Mister Roselli. In questa situazione di perenne incertezza, alleviata comunque dal passaggio del turno in Coppa Italia Lega Pro in casa contro la Reggina, noi di www.ottoetrenta.it abbiamo deciso di fare un tuffo nel recentissimo passato, contattando l’ex ds della squadra Luigi Condò, che ringraziamo sin d’ora per la disponibilità dimostrata. Di seguito l’intervista:

D: “Dottor Condò, a Cosenza si fa un gran parlare tra i tifosi di un suo possibile ritorno…”

R: “Il fatto che il mio nome giri ancora tra i tifosi è un motivo di grande orgoglio, sono contento: questo significa che ho lavorato bene, perché ancora mi ricordano con affetto, ma anche io ricordo piacevolmente la piazza di Cosenza.”

D: “Ma ci sono stati contatti con il Presidente Guarascio? Anche a livello informale”

R: “No, nessun tipo di contatto. Credo che il Presidente continui con il suo staff, com’è giusto che sia, avendo programmato con loro la stagione è giustissimo che la continui con quegli stessi. Certo, manca Cappellacci che ha subito l’esonero…”

D: “A tal proposito, addentriamoci nel momento non proprio positivo che sta passando il Cosenza”

R: “Guarda, credo che sia solo un momento. Il Cosenza paga soprattutto un cambio generazionale della squadra, sono rimasti soltanto in otto rispetto alla scorsa stagione, e quando una squadra non va a pagare è sempre l’allenatore, si tratta di una delle molteplici leggi non scritte del calcio. Ora, con la partenza del Mister, la squadra è obbligata a ricominciare da zero, e sono convinto che farà bene, ma non è un modo per ingraziarmi la piazza: credo davvero che il Cosenza abbia la possibilità di salvarsi senza ulteriori patemi.”

D: “L’anno scorso lei a Cosenza ha portato giocatori di una certa caratura: Frattali, Guidi…”

R: “Si, ma non credo sia stato più bravo o meno bravo di altri. Sono contento per uno come Gigi, che ha ritrovato la Serie B dopo un bel po’ di tempo, e che la Serie B meritava. Ma questo non significa che abbia fatto un lavoro sublime, ho solo fatto il mio mestiere.”

D: “Va benissimo, la ringraziamo per la disponibilità e la salutiamo.”

R: “Sono io a ringraziarvi e, tramite quest’intervista, a mandare un saluto affettuoso a tutta la città di Cosenza: non è una frase fatta, a Cosenza ho davvero lasciato un pezzo di cuore, tra centenario e promozione, e non è detto che un giorno non possa tornare a vincere a Cosenza.”

Francesco La Luna

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