Il Guardavalle passa “di rapina” ad Acri

9^ GIORNATA ECCELLENZA

F. C.  Calcio Acri – F.C. Guardavalle  0 – 1

Marcatore: 94′ Donato

ACRI: Romano 6.5, Basile 6, Luzzi 5.5 (1′ st Provenzano 6), Deffo 6, Levato 6.5 (24′ st Iannazzo), Sposato 5.5, Feraco 6 (40′ st Visani sv), Siciliano 6, Gallo 6.5, Leta 6, Mancino 6.5. All.: Pascuzzo. A disposizione: De Marco, Perri, Miceli, Servino

GUARDAVALLE: Mercurio 7.5, Cimino 6, Cannistrà 6, Andreacchio 6 (20′ st Casas sv), Fabio 5.5, Cosenza 5.5, Ryei 5.5, Cavalcabue 5.5 (20′ st Cordì), Micelotta  5.5 (15′ st Donato 6.5), Nesci 6, Riitano 5. All.: Carnà. A disposizione: Cerrato, Catanzariti, Kwasi, Orientale. 

ARBITRO: Carvelli (Kr) 5, Assistenti: Molinaro (Cz) e Barillà (Taur.) 4.5

Ammoniti: Nesci (G) e Feraco (A)

Espulsi: Sposato (32′ st), rosso diretto per fallo di reazione

NOTE: clima piacevole, 700 spettatori circa. Angoli: 11 (A), 0 (G), Recupero: 1′ Pt, 5′ St

CRONACA – Colpo grosso del Guardavalle di Carnà che passa ad Acri con un gran goal di Donato nei minuti di recupero. I rossoneri, reduci da due sconfitte consecutive, sono diventati un laboratorio di esperimenti e tentativi: Pascuzzo prova Mancino avanzato alla destra di Gallo unica punta, lascia dunque Provenzano in panca e butta Luzzi nella mischia. Ma le novità di modulo e uomini non premiano anche, se più di tutto, i padroni di casa sono battuti dalla sfortuna e da una grande gara del portiere avversario Mercurio: emblematico il numero dei calci d’angolo.

Dopo un avvio di studio, sono i rossoneri ad attaccare e a trasformare la prima frazione della gara in un assedio ad una sola porta. Sulla destra sono buoni i propositi di Mancino e le incursioni di Leta ma la retroguardia catanzarese blocca più volte le occasioni da rete di Gallo e compagni. Al 20′ Mancino lanciato in porta, a tu per tu col portiere, si fa respingere un pallonetto forte e centrato, pochi minuti dopo parata del n. 1 del Guardavalle anche su un gran tiro di Levato. Al 38′ (pochi minuti prima Gallo aveva tentato una rovescaita in area), calcio di punizione per l’Acri con Levato  a lanciare Mancino che cross in area per capitan Gallo che si vede parare un’altra palla gol per portare in vantaggio i suoi. 

Il secondo tempo, sulla falsa riga del primo, ripropone un’Acri sempre decisa a conquistare la vittoria ma la manovra di gioco rossonera si fa più confusa (nonostante gli ingressi di Provenzano e di Iannazzo), mentre dall’altra parte il Guardavalle è più compatto e si sacrifica su tutti i palloni. Al 7′ occasionissima per Leta, fuori, mentre cinque minuti più tardi ci prova Mancino con un colpo di testa sul secondo incrocio dei pali che Mercurio para senza difficoltà. Alla mezz’ora è ancora forcing Acri che non demorde. Dopo un calcio di rigore non concesso (arbitraggio senza lode e senza infamia oggi), ancora un’altra grande parata di Mercurio che nega la gioia del gol ancora a Gallo di testa (cross di Leta da punizione), mentre sull’azione successiva invitante assist di Iannazzo per Mancino che si fa anticipare per un soffio da Mercurio. Al 44′ unica chiara occasione da rete per il Gurdavalle con Nesci fermato da Romano ma, quando ormai i giochi sembravano chiusi sull’ 0 – 0, nell’extra time Donato estrae dal cilondro il colpo a sorpresa: gran tiro dai venti metri che sorprende Romano e si insacca in rete a fil di traversa.

Al triplice fischio finale è  festa grande per gli ospiti, mentrein tribuna i fischi si mescolano e si confondono con gli applausi. L’Acri colleziona la terza sconfitta consecutiva in campionato e si porta fuori dalla zona playoff: Domenica si va a Palmi a far visita alla capolista ma ora è davvero tutto da rifare. Nel post partita, che per il difensore Deffo è stata incredibile e difficile da commentare (“loro hanno vinto con un solo tiro in porta”), arrivano persino le dimissioni del presidente Angelo Ferraro. Scelta ponderata o reazione a caldo?

Andreina Morrone

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