Primo acuto del Città di Cosenza a Pescara

PESCARA – CITTA’ DI COSENZA 12- 16

(4-5; 3-4; 1-3; 4-4)

PESCARA: Nigro, Apilongo 2, Vidonis, Invernizi, Ranalli 6, Koide, Cellucci, Di Berardino, Perna, De Vincentiis 1, Colletta, Zhang 3, Maiorino. Allenatore: Cianfrone.

CITTA’ DI COSENZA: Sotireli, Citino 4, Di Claudio 1, De Mari 1, Motta S. 1, Guannan 2, D’Amico 1, De Cuia 1, Pomeri 3, Presta, Motta R. 1, Garritano, Manna. Allenatore: Capanna.

ARBITRI: Bianco e Navarra.

NOTE: Spettatori 300 circa. Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Pescara 4/18 + 2 rigori e Cosenza 3/4.

PESCARA – Dopo due sconfitte, il Cosenza sbanca la piscina di Pescara e allontana le paure di una crisi di risultati. Le ragazze di Capanna giocano con grinta e coraggio, mostrando una positiva inversione di marcia. Contro le abruzzesi, motivate e in gran giornata, le cosentine hanno condotto la gara con la fame di chi cerca un successo positivo nel punteggio e nell’atteggiamento. Missione compiuta, quindi per Capanna, che sblocca un gruppo pronto ora a cercare nuovi successi.

Per la cronaca, il primo periodo di gioco è una girandola di emozioni con Cosenza che aggredisce partita e avversario, trovando due reti in avvio con Silvia Motta e Pomeri. Poi il ritorno del Pescara che accorcia con Apilongo, subisce il tris delle ragazze di Capanna e reagisce con forza, portandosi addirittura in vantaggio sul 4-3 con Zhang, Ranalli, e ancora Apilongo. Cosenza si rimette in moto e ritrova il vantaggio con Guannan e Citino, sempre più in crescita e assoluta protagonista anche nel secondo periodo di gioco. Cosenza soffre, con le ragazze di Cianfrone sfrontate e aggressive che restano incollate alla gara. A metà del match però il tabellino segna 7-9 in favore di Cosenza, con Citino inarrestabile autrice di 4 reti. Si riparte per la seconda parte della gara e il copione non cambia. De Mari allunga per le ospiti e Zhang accorcia ancora il divario sul secondo rigore concesso alla sua squadra. Poi ancora Francesca Pomeri per l’8-11 di Cosenza, che riesce a incrinare qualche sicurezza nelle padrone di casa e prende il largo grazie al centro di D’Amico. Cosenza cresce, spegne l’entusiasmo di Pescara che prova in qualche modo a farsi sotto grazie alla grinta di Ranalli, ma a spingere giù le abruzzesi è proprio la ex di turno Di Claudio che segna la tredicesima rete di Cosenza. Ranalli non si dà per vinta e Pescara approfitta delle tante espulsioni a favore fischiate (18 più 2 rigori a favore per Pescara contro le sole 4 a Cosenza) per provare un ultimo timido tentativo di rimonta, che Pomeri, Guannan e De Cuia trasformano nel definitivo 16-12 per le calabresi. Tre punti fondamentali quindi in una battaglia vinta da Cosenza. I numeri sottolineano che Citino e compagne hanno incassato troppi gol ma indicano anche gli importanti segnali di ripresa. Il 3 su 4 nella casella delle reti realizzate con l’uomo in più rappresenta una grande media, così come è importante il lavoro della difesa sull’uomo in meno, con Cosenza che ha subìto solo 4 reti più due rigori sulle 18 espulsioni incassate. Buono anche l’approccio alla gara e la serenità mostrata dalla squadra, che nonostante i tanti falli fischiati contro, ha tenuto ben saldi i nervi nei momenti caldi. Sugli scudi Citino, ma in generale Cosenza ha reagito alle difficoltà con orgoglio e coraggio.

A fine gara coach Capanna registra successo e progressi: «I numeri parlano chiaro – ha sottolineato a caldo l’allenatore – e indicano che abbiamo preso consapevolezza di ciò che siamo. Abbiamo difeso su una serie infinita di azioni con l’uomo in meno, abbiamo concretizzato quelle poche superiorità ricevute e tutto ciò è stato svolto con enorme grinta ma allo stesso tempo con intelligenza. Mi aspettavo questo e sono contento, perché ho avuto risposte confortanti e, in una gara difficile, nervosa e combattuta, abbiamo reagito a tutte le difficoltà, portando a casa una vittoria larga. Ora c’è solo da rivedere qualche errore e pensare al Bogliasco».

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