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“Quello che le donne raccontano”. Per l’8 Marzo l’Amministrazione comunale di Cosenza omaggia le donne che danno lustro alla Città

COSENZA – In occasione del prossimo 8 marzo, Giornata internazionale per i diritti della donna, l’Amministrazione comunale di Cosenza, guidata dal Sindaco Franz Caruso, ha promosso un evento volto a raccontare alcune significative esperienze di donne cosentine e calabresi che si sono distinte nei diversi ambiti della vita lavorativa e professionale, da quello artistico a quello sportivo, a quello scientifico ed accademico.

Titolo dell’iniziativa alla quale ha dato impulso la consigliera delegata del Sindaco alla Cultura Antonietta Cozza, è Quello che le donne raccontano.

La manifestazione è in programma mercoledì, 8 marzo, alle ore 10,30, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi.

«Il nostro obiettivo sottolinea in una dichiarazione il Sindaco Franz Caruso – è quello di proporre una narrazione diversa della nostra terra, fuori dai luoghi comuni, attraverso le esperienze e le testimonianze di figure femminili che hanno riaffermato il loro significativo ruolo all’interno della società dei nostri giorni. Attraverso il loro racconto – ha aggiunto Franz Caruso – intendiamo sottoporre all’attenzione delle giovani generazioni alcuni frammenti di storie appartenenti a giovani donne che vivono a Cosenza, in provincia, o che, partite dalla Calabria, hanno trovato altrove la loro affermazione professionale e che rappresentano per la nostra città motivo di orgoglio, ma al tempo stesso un vero e proprio patrimonio, a livello culturale, artistico e scientifico, da valorizzare e da non disperdere».

PROGRAMMA

Il programma della manifestazione prevede, oltre al saluto del Sindaco Franz Caruso, anche quello di Loredana Giannicola, Dirigente dell’Ambito Territoriale di Cosenza dell’USR Calabria. Subito dopo, le testimonianze delle figure femminili che sono state invitate dalla delegata alla cultura Antonietta Cozza che coordinerà i lavori.

Figure femminili che lasciano il segno

Tra le figure di spicco, quelle dell’astrofisica Sandra Savaglio e della comandante dei Carabinieri della compagnia di Rende, Mariachiara Soldano. Quindi, sarà la volta della giovanissima ricercatrice universitaria Francesca Orsola Alfano, assegnista di ricerca al dipartimento DIMES dellUniversità della Calabria dove nel 2018 ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e vincitrice di diversi e prestigiosi premi in ambito internazionale e della giornalista Rosamaria Aquino, che, dopo una lunga attività in alcuni quotidiani locali, è entrata a far parte in Rai delle redazioni delle trasmissioni Report con Sigfrido Ranucci e, più di recente, Carta bianca, con Bianca Berlinguer. Ospite di Palazzo dei Bruzi sarà anche la danzatrice Carmen Diodato, la ballerina non udente di Belvedere Marittimo che danza senza sentire la musica, ma grazie alle vibrazioni che si propagano da terra, e che oggi fa parte del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo, città dove attualmente risiede. Ci saranno, inoltre, la campionessa di squash Flavia Miceli, titolare sia della Nazionale Juniores che della Nazionale maggiore della Federazione Italiana Giuoco Squash e, ancora, Giovanna Perna, la cantante cosentina, corista di Massimo Ranieri, attualmente in tour con il celebre cantante al fianco del quale ha partecipato anche al Festival di Sanremo dove Ranieri era ospite speciale.

L’8 marzo dell’Amministrazione comunale avrà anche una prosecuzione pomeridiana con una visita ai luoghi della cultura della città dei Bruzi celebrandone la bellezza attraverso un itinerario dedicato interamente alla donna. I partecipanti saranno accompagnati dall’esperta d’arte e guida turistica Paola Morano. Il percorso prevede, alle ore 15,30 il raduno a Palazzo Arnone per una visita guidata alla scoperta della Galleria Nazionale e il cui tema sarà Donne a confronto dal Rinascimento al Barocco”. In particolare sarà possibile ammirare alcune tele nelle quali le protagoniste sono figure femminili riferibili all’arte sacra. Sarà possibile, inoltre, osservare come diversi artisti hanno raffigurato la donna in epoche diverse. L’itinerario proseguirà, poi, alla volta di Villa Rendano dove, alle ore 16.30, si visiteranno la dimora storica e la mostra multimediale Consentia Itinera, grazie alla quale saranno approfonditi alcuni aspetti della storia di Cosenza e della figura di Donna Brettia. Alle 18,00 i partecipanti si trasferiranno al Museo dei Brettii e degli Enotri dove è programmata un’altra tappa con la visita guidata ai corredi funebri rinvenuti in tombe femminili, tra usi e costumi delle donne Enotrie, Brettie e di età romana. La conclusione dell’itinerario è prevista per le ore 19.15. Per partecipare è necessario effettuare la prenotazione all’indirizzo mail morano.paola40@gmail.com.

Giornata Internazionale della Donna, tra diritti, tutele, indipendenza e libertà

COSENZA – L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della donna. È un evento, che nel corso degli anni, ha portato alla creazione tra le donne di pensieri e idee discordanti sulla necessità di essere celebrate solo un giorno all’anno.

Il disappunto, che molte donne manifestano in questa giornata, è di dover ancora dimostrare di “meritare”pari diritti, pari ruoli sul lavoro, nelle famiglie, tra amici e nella società stessa.

Le donne oggi non desiderano acquisire la loro indipendenza negli anni, ma rivendicano l’opportunità di nascere libere,crescere e vivere senza pregiudizi.

La libertà non implica preconcetti nelle scelte di vita, ma offre l’opportunità di dimostrare alle donne che il loro ruolo è attivo 365 giorni l’anno. Le tematiche che vengono affrontate nei talk-show, nelle nostre case e nelle piazze sono rivolte in questa giornata e non solo, alla possibilità di ideare dei sistemi di sicurezza che educhino al rispetto della donna. La tematica è ricorrente in quanto molte sono vittime di violenze domestiche,di mobbing,violenze di genere, fino ad arrivare in molti casi al femminicidio stesso. Rivendicano l’opportunità di essere tutelate con leggi e normative severe dallo Stato, nel momento in cui si verificano tali situazioni.

La donna oggi chiede tutela e diritto di entrare nel mercato del lavoro, da diplomata, neolaureata, mamma, senza dover giustificare ogni volta il suo ruolo nella società. Molte sono le lavoratrici-mamme che vengono considerate “fuori mercato” in quanto hanno dedicato del tempo ad accudire i loro figli allontanandosi dalla scena lavorativa per mesi o anni.

Le donne sono dalla parte delle donne, per questo hanno raggiunto numerose conquiste nella società, acquisendo ruoli manageriali, educativi, letterari e rappresentativi della giustizia (istituendo leggi che hanno cambiato in positivo il ruolo della donna). Ciò che la donna rivendica è di poter essere se stessa, di portare avanti le proprie idee, di parlare liberamente, scrivere, non dovendo combattere sempre con il peso di pensare di non essere mai abbastanza. Le donne non potranno combattere per sempre queste battaglie, perchè è giusto che arrivi il giorno in cui vivere nella società non sia più una conquista di diritti e un continuo dimostrare, ma che la donna finalmente possa essere realizzata 365 giorni l’anno senza dover affrontare nessuna sfida che porti a dimostrare il suo ruolo nella società.

Credo fortemente nell’idea di futuro

Cit. Zaha Hadid, architetto anglo-irachena

Maurizio Logozzo

L’8 marzo culturale delle Donne delle Acli di Cosenza

COSENZA – Investire nella cultura per consentire alle donne di acquisire un nuovo senso di appartenenza incentrato sui valori e sull’importanza della trasmissione del sapere alle giovani generazioni. È questo il messaggio che il Coordinamento Donne delle Acli della provincia di Cosenza intende veicolare attraverso “Donna Evento – Storia & Arte. Musica & Poesia”, l’iniziativa promossa per venerdì 8 marzo che si terrà nei locali dell’hotel Excelsior (Cosenza, p.zza G. Matteotti, 14) a partire dalle ore 17,30. 

GLI INTERVENTI

All’incontro, ideato e coordinato da Mariangela Caserta, responsabile del Coordinamento Donne delle Acli della provincia di Cosenza interverranno: Adele Lo Feudo, pittrice e performer, Raffaella Buccieri, storico e critico d’arte, curatore di mostre e docente presso il corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose dell’I.S.S.R., e ancora le pluripremiate poetesse Franca Chiappetta, Ada Giordanelli, Mirella Filice, la cantante Ada Piatti, il chitarrista Andrea Ionadi. Modera i lavori Santina Bruno, legale e componente del Direttivo Donne Acli Cosenza.

RIFLESSIONI DELLE DONNE , CON LE DONNE, PER LE DONNE

 «Non più “solo casalinghe” ma protagoniste del loro tempo e del valore aggiunto che ogni donna può offrire alla comunità – scrivono in una nota le dirigenti acliste -, creando una rete di donne che vogliono fare la differenza sul proprio territorio di appartenenza. In questa prospettiva l’evento del “nostro” 8 Marzo è prettamente culturale, fatto da donne per le donne».

Donna Evento

 

“Non una di meno” all’appello risponde anche il CNR di Rende

RENDE (CS) – All’appello del coordinamento nazionale “Non Una di Meno” ha risposto anche l’area della ricerca di Rende, con una “assemblea di sensibilizzazione sulle tematiche della giornata internazionale delle donne”. «Un’occasione – hanno sottolineato le organizzatrici – di confronto e di riflessione sui temi più sensibili che riguardano l’universo femminile, la condizione della donna». La discussione è stata introdotta da Antonella Veltri, figura storica del femminismo calabrese e delle battaglie contro la violenza di genere, ricercatrice presso l’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo. «Quella di oggi – è stato il suo esordio – è una giornata storica. La prima volta che in questa occasione si fa uno sciopero, con arresto delle attività produttive e di cura. Credo che il nostro sia l’unico istituto del CNR che oggi ospita un incontro direttamente collegato alla mobilitazione nazionale». Poi, nel suo intervento, ha sviluppato alcuni temi cruciali legati alla condizione femminile, dalla disparità di genere nel mondo del lavoro alla violenza sulle donne, argomento prevalente nella piattaforma della mobilitazione lanciata dal movimento “Non Una di Meno”.  «C’è ancora molta strada da fare per la piena emancipazione delle donne e il grande tema rimane, purtroppo, quello della violenza di cui le donne ancora sono vittime per mano dei maschi». Sonia Vivona, tecnologa presso lo stesso istituto, si è soffermata sulla funzione del Comitato Unico di Garanzia (Cug), organismo che ha nella sua mission il benessere nei luoghi di lavoro ed il contrasto delle discriminazioni, a cominciare da quelle di genere. Sono intervenute anche Giorgia Santangelo, Maria Orrico, Dora Napoli, Simona Ciardo ed Annelise Arcuri. Ognuna ha portato un suo contributo sui temi dell’obiezione di coscienza rispetto all’aborto, il benessere nei luoghi di lavoro, la condizione delle donne immigrate, il significato dell’8 marzo nel mondo. La mattinata si è conclusa con la lettura da parte di Sonia Vivona di una sua poesia, tratta dalla raccolta “Prendimi per mano” (Aletti Editore), intitolata proprio alla giornata della donna.

Violenza di genere, successo al Tieri per lo spettacolo “Imparo ad amare”

COSENZA – Nel quadro delle manifestazioni organizzate per ricordare l’8 marzo, la Commissione cultura del Comune, presieduta dalla consigliera Alessandra De Rosa, ha patrocinato lo spettacolo teatrale “Imparo ad amare”, andato in scena nei giorni scorsi al Teatro “Tieri” di Cosenza su iniziativa dell’Istituto Tecnico Economico “Antonio Guarasci” di Rogliano. “Imparo ad Amare” è il progetto, ideato e curato dalla professoressa Anna Cerrigone e realizzato insieme agli alunni delle classi III, IV, V dell’ITE Guarasci, per sviluppare un’ampia riflessione sulla violenza di genere e per riaffermare la necessità di educare sentimentalmente i giovani, nella consapevolezza che l’istituzione scolastica gioca un ruolo importante e significativo. Alla rappresentazione teatrale ha assistito, infatti, anche l’Assessore alla scuola, pari opportunità ed educazione sentimentale del Comune di Cosenza Matilde Spadafora Lanzino. Lo spettacolo ha preso le mosse dalla proiezione di un video che ha accuratamente definito cosa s’intende per violenza di genere. La voce narrante presente nell’audiovisivo accompagna le immagini, frutto del lavoro svolto dagli alunni della seconda classe  che hanno interpretato, dal loro punto di vista, il tema della loro indagine. La colonna sonora del video è stata composta da Roberto Maguzia, allievo dell’Istituto “Guarasci”. Nella ben strutturata messa in scena,  ai monologhi delle studentesse, tratti dal libro “ Ferite a morte” di Serena Dandini, si alternano danze, canti, il suono di un sassofono e monologhi di uomini pentiti, scritti questi ultimi, insieme al monologo finale, dalla responsabile del progetto, Prof.ssa Anna Cerrigone, che ha tra l’altro interpretato proprio la parte conclusiva dello spettacolo. Un mix ben calibrato che gli ha conferito fluidità, spessore, per gli argomenti trattati, e impegno sociale, perché vedere sulla scena 25 ragazzi/e  interpretare con intensità  e trasporto  le loro parti, ha riscosso l’apprezzamento di tutti i presenti. Oltre che dalla Commissione Cultura, lo spettacolo è stato patrocinato anche dalla Fidapa di Cosenza, con la Presidente Maria Teresa Seta. Un plauso particolare all’iniziativa è stato rivolto dalla Presidente della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi Alessandra De Rosa. «Questo meritorio progetto che parte dai giovani per i giovani – ha detto De Rosa – contribuisce a gettare il seme dell’educazione sentimentale che è un passaggio imprenscindibile per la formazione delle generazioni future nelle quali il modello della non violenza deve potersi affermare in maniera sempre più diffusa».

“Il ruolo della donna nella nella comunità sociale”, un incontro a Mirto

CROSIA (CS) – Per il prossimo 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, il palateatro comunale “G. Carrisi” di Mirto, alle ore 9,30, ospiterà un incontro di sensibilizzazione e formazione su “Il ruolo della donna nella comunità sociale”. Un lavoro finalizzato a evidenziare, soprattutto alle nuove generazioni, il principio di  uguaglianza e di parità tra l’uomo e la donna. All’iniziativa daranno il proprio contributo vari professionisti, rappresentanti istituzionali, amministratori locali e referenti di associazioni, trattando la tematica da angolazioni differenti. La giornata vedrà la partecipazione delle scuole e parrocchie cittadine, di uomini e donne di Crosia e dell’hinterland. La platea avrà l’opportunità di interfacciarsi con i vari ospiti che per l’occasione giungeranno nella cittadina ionica. La manifestazione è stata pianificata con cura dallo Studio di Sociologia e comunicazione Iapichino, con il patrocinio del Comune di Crosia. Si tratta di un’azione coordinata in partenariato con il Centro ottico Pugliese di Rossano, l’agriturismo “Fonte Madonna” di Crosia, Estratech – tecnologia e sicurezza di Mirto e lo studio dentistico “L’Italia del sorriso” di Rossano Scalo. L’evento si svolgerà in collaborazione con l’Istituto comprensivo Crosia Mirto, la Croce rossa italiana – Comitato di Mirto Crosia, l’Age, Associazione genitori – sezione Jonico cosentino, la Sois, Società italiana di sociologia – Sezione Calabria, l’Istituto d’istruzione superiore di Cariati e le parrocchie “San Giovanni Battista” e “Divin Cuore” di Mirto Crosia. Il programma della giornata, che verrà introdotta coordinata dallo stesso sociologo Iapichino, prevede i saluti di Antonio Russo,  Sindaco di Crosia, Rachele Donnici,  dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Crosia Mirto, Ornella Campana,  dirigente scolastico dell’Istituto di istruzione superiore di Cariati, quindi dell’Ite di Mirto, Giovanna Pagnotta, Commissario Croce rossa italiana di Mirto Crosia, Vittoria Paletta, Presidente Age Jonico cosentino,  Maria Josè Caligiuri, Responsabile Dipartimento Diritti umani della Calabria  e Don Giuseppe Ruffo,  parroco “San Giovanni Battista” di Mirto Crosia. Seguirà l’intervento di Simona Stasi, Assessore pari opportunità del Comune di Crosia, quindi le relazioni di Giuliana Morani, psicologa clinica e Loredana Nigri, Presidente Comitato Pari opportunità dell’Asp di Cosenza. Durante la giornata verranno presentati i lavori realizzati dalle scuole e parrocchie di Mirto Crosia. L’Istituto “Donizetti” di Mirto Crosia curerà vari momenti musicali. Nel corso della manifestazione verranno premiate i volontari di Croce rossa di Mirto che hanno effettuato attività di logistica e assistenza alla popolazione terremotata presso il Campo Base Cri di Camerino, nello scorso mese di novembre.

Otto marzo, il saluto alle Donne dell’assessore Matilde Lanzino

COSENZA – Donne, fragili e forti. Donne che hanno dovuto soccombere alla violenza; donne che sono riuscite ad affermarsi; donne che combattono con la parola ed altre che lo fanno silenziosamente e sulle cui spalle – quasi sempre senza riconoscimenti- si reggono famiglia e società. Sono tante le sfaccettature dell’universo femminile oggi e non lo dimentica, nel suo saluto per l’8 marzo, l’Assessore alle Pari Opportunità e alla Educazione sentimentale Matilde Spadafora Lanzino.Queste le sue parole:

«Per l’8 Marzo vorrei fare giungere il mio saluto a tutte le donne, a quelle che non ci sono più e  a quelle che ce l’hanno fatta a vivere ed  anche ad affermarsi nel mondo. Ma soprattutto  il mio saluto va a quell’innumerevole  esercito di donne  silenziose,  a quelle “madri antiche”, artefici della Storia  quotidiana.  Chiuse, lontane dalle stanze decisionali, non parlano ancora, sacrificano quel che hanno studiato, non si raccontano, non si prendono  il diritto di parola, non hanno proprietà…ma ci sono; e crescono i loro figli, fanno quadrare i bilanci familiari, sostituiscono nell’educazione padri distratti, e, se lavorano fuori casa, hanno paghe inferiori A tutte, una per una, come assessora, come donna e come mamma di una giovane donna uccisa dalla violenza sessista, auguro di potere dedicare davvero a se stesse, questa  loro giornata». 

“Non una di meno”, l’8 marzo aderisce anche il Centro Lanzino

COSENZA- « Più di 40 Paesi nel Mondo, hanno aderito all’appello per uno sciopero globale delle donne l8 marzo. Questa giornata avrà uno slogan: “Se le nostre vite non valgono, noi ci fermiamo. Deve essere chiaro che questo 8 marzo 2017 non sarà, come ormai succede da troppi anni, una ricorrenza puramente celebrativa, fatta di mimose e cioccolatini, ma una giornata di vera lotta per la dignità delle donne; dignità che vuol dire prima di tutto lavoro, parità salariale, contro la violenza e contro il sessismo. Uno sciopero che sarà concreto e simbolico, nello stesso tempo, produttivo e riproduttivo: per dimostrare che se le donne si fermano, si ferma anche il mondo. Noi, donne, ci sentiamo in dovere di fermarci, scioperare, incontrarci tra di noi. C’è ancora tanta strada per costruire, per contrastare la violenza maschile sulle donne e per cambiare la cultura che genera tanta violenza. In Italia il movimento “Non Una Di Meno”, che continua a lavorare ad un piano femminista contro la violenza maschile, ha sintetizzato otto punti di programma cui dedicare l’8 marzo, per ribadire, anche giusta occasione attraverso lo sciopero, il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia. Hanno aderito a questo appello numerose associazioni, movimenti, forze sindacali, per proseguire il percorso contro la violenza di genere iniziato il 26 e 27 novembre 2016, che ha visto la partecipazione di più di 250 mila persone. Aderiamo quindi alla manifestazione che vedrà in piazza anche le donne di Cosenza del mondo associazionistico, dei movimenti, dei collettivi, universitarie, della politica, del teatro e della musica. Sfileremo per le strade della città, con un corteo che parte da Piazza dei Bruzi per arrivare a Piazza Kennedy, dove sono stati organizzati diversi momenti di performance artistiche, musicali, canore, reading teatrali, installazioni. I colori della protesta saranno il nero e il fucsia e per simbolo ci sarà la matrioska di “Non Una Di Meno”, esposta nei luoghi in cui le donne sciopereranno». Questa la nota diffusa dal Centro Lanzino di Cosenza per aderire allo sciopero nazionale giorno 8 marzo.

8 Marzo, “Lotta contro la violenza”, possibili scioperi anche a Cosenza nel settore trasporti

COSENZA – «Si dà comunicazione all’Utenza che per mercoledì 8 marzo 2017 è stato indetto uno sciopero generale di 24 ore a favore della “Lotta delle donne contro la violenza e la discriminazione di genere”. A tale sciopero hanno aderito anche le Organizzazioni Sindacali COBAS, USB, CUB e SGB del Settore Trasporti. Nessuna di tali sigle sindacali è presente nell’Azienda A.M.A.CO. S.p.A., ma singoli lavoratori e/o lavoratrici dell’Azienda, pur non essendo iscritti alle suddette OO.SS., potrebbero, comunque, aderire allo sciopero. In tal caso potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi». Questo quanto si legge in una nota stampa dell’aziende dei trasporti cosentina.

“Ni Una Menos”, le consigliere di Parità aderiscono all’iniziativa dell’8 Marzo prossimo

CATANZARO – La consigliera della Regione Calabria Tonia Stumpo comunica che la Conferenza delle consigliere di Parità aderisce ai contenuti dell’appello del movimento “Ni Una Menos” (non una di meno) che, nato in Argentina, ha contaminato 22 paesi e tante associazioni e movimenti per dire NO alla violenza maschile sulle donne l’8 marzo prossimo. La Conferenza – informa l’ufficio stampa della Giunta – è coordinata dalla consigliera nazionale Franca Cipriani. Le consigliere di Parità pensano che la violenza sia un problema strutturale della società e che le sue radici siano nelle discriminazioni di genere in una molteplicità di ambiti ed in particolare in quello del lavoro di cui loro sono le garanti in qualità di pubblici ufficiali: disparità salariale, segregazione formativa, sfruttamento delle donne nel lavoro nero, forte presenza di stereotipi culturali che continuano a determinare disparità di genere nella ripartizione delle responsabilità professionali e familiari, nelle molestie sessuali sui luoghi di lavoro, nel ricatto della precarietà. Per questo motivo, proprio perché soggetti istituzionali, le consigliere pur ribadendo il valore della differenza, danno valore alla categoria dell’uguaglianzaa garanzia di una pratica tra soggetti differenti, e nella consapevolezza che l’empowerment delle donne è fattore di sviluppo per la società e per l’economia.