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Oltre 26mila metri quadri di terreni occupati abusivamente, sequestri nel cosentino

COSENZA – Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano hanno denunciato tre persone, due di essi imprenditori agricoli, e dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di terreni emesso dal GIP del Tribunale di Castrovillari lungo le sponde del Torrente Colognati nel territorio comunale di Corigliano-Rossano area urbana di Rossano. Il provvedimento ha riguardato tre appezzamenti di terreno per una superficie complessiva di oltre 26.000 metri quadri occupati abusivamente in quanto uno di proprietà comunale e gli altri due di proprietà del demanio fluviale. In particolare su questi terreni vincolati paesaggisticamente sono stati abusivamente realizzate negli anni recinzioni e piantumazioni di agrumeti. In alcuni di essi sono stati inoltre edificati manufatti e in un caso delle baracche di legno. Inoltre in uno di essi è stato rinvenuto, un invaso per la raccolta, recupero e smaltimento di sanse liquide di vegetazione provenienti da frantoi, realizzato senza alcuna autorizzazione.

Stumpo (+Europa): «Pensiamo alle regole e non a scappatoie che incoraggino l’abusivismo»

COSENZA – «Una ricetta vecchia, che rappresenta il peggior costume della prima Repubblica, per finanziare una proposta irrealizzabile, quale quella della flat tax, per via dei costi proibitivi e che favorisce in larga parte i più benestanti. Pensiamo alle regole per prevenire l’abusivismo invece che a scappatoie per incoraggiare i furbetti. Stiamo parlando di un fenomeno che ha deturpato interi territori come sa bene la Calabria».

E’ quanto dichiara Sergio Stumpo, capolista al Senato in Calabria per la lista +Europa con Emma Bonino, in merito alla proposta di Silvio Berlusconi sul condono edilizio per gli abusi di necessità per finanziare la flat tax. «La Calabria è tra le regioni a più alto rischio idrogeologo ed un condono non farebbe che aggravare questa situazione. Sulla scia delle politiche promosse nel corso di questa legislatura occorre rafforzare gli interventi ed i finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio».

 

Abusivismi al parcheggio di Piazza Bilotti, Pd: «È necessario fare chiarezza»

COSENZA – «È necessario fare chiarezza su quanto sta accadendo a Piazza C. Bilotti. Sembrerebbe- scrivono i membri del Circolo Pd di Cosenza- che siano state realizzate, come ha denunciato il consigliere comunale Carlo Guccione, alcune opere abusive, tra cui un soppalco in acciaio, all’interno dei locali dove a breve sarà prevista l’apertura di un noto fast food. Alla luce di quanto accaduto chiediamo al procuratore della Repubblica del Tribunale di Cosenza e al procuratore aggiunto, di fare piena luce per verificare il mancato rispetto dell’iter amministrativo.  Chiediamo, inoltre, di individuare eventuali responsabilità e di intervenire il prima possibile per il ripristino della legalità che è stata violata senza alcun ritegno. Opere abusive costruite senza alcuna autorizzazione, né collaudo potrebbero mettere a rischio l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Ecco perché esigiamo il pieno rispetto delle regole.

Inoltre non dobbiamo dimenticare che non sarebbe stata rispettata nemmeno la convenzione firmata tra Regione e Comune. Infatti secondo quanto riportato nell’articolo 19 della convenzione la Regione si riserva il potere di revocare la concessione del finanziamento qualora “non si ottemperi agli impegni assunti con la sottoscrizione della convenzione” e in caso “di difformità tra il progetto approvato ed ammesso a contributo e quello effettivamente realizzato o in corso di realizzazione”. Secondo quanto previsto ancora dalla convenzione il “soggetto attuatore si impegna a realizzare gli interventi finanziati secondo le modalità stabilite nel Por Calabria FESR 2007/2013, nelle linee guida richiamate e nella presente Convenzione; eventuali variazioni degli stessi dovranno essere approvate dai soggetti sottoscrittori della convenzione. Convenzione, dunque, che a quanto pare non sarebbe stata rispettata».

Occupano abusivamente un terreno comunale, due denunce

COTRONEI (KR) – Avrebbero invaso un terreno di proprietà del comune di Cotronei. Due persone sono state denunciate dai carabinieri forestale per occupazione illegale dell’area. I due, in passato, erano già stati denunciati per avere commesso, sempre sullo stesso terreno, un abuso edilizio. La costruzione, sorta nella periferia del centro urbano e edificata ai margini di una strada comunale, consta di un piano seminterrato, un piano terra ed un ulteriore piano mansardato e, malgrado l’evidente illegalità, nel tempo era stata finanche sottoposta ad un ampliamento, in assenza di qualsiasi titolo abilitativo. Ad oggi non è stata posta in essere alcuna iniziativa volta a sanare l’irregolarità, né tramite legittimazione del terreno, né tramite forme di concessione da parte del Comune proprietario. Ulteriori accertamenti sono in corso per acclarare eventuali altre responsabilità.

Lavori abusivi, sequestrati una pista e un escavatore

COSENZA – Il personale della stazione Carabinieri Forestale di Cosenza nei giorni scorsi ha posto sotto sequestro preventivo una pista ed un escavatore utilizzato per effettuare dei lavori nella frazione Borgo Partenope di Cosenza in località Costiera. I militari durante un controllo hanno accertato l’esecuzione in corso d’opera di alcuni lavori edili di ristrutturazione di una strada a fondo naturale all’interno di un’area boscata.  Il tracciato, oltre 600 metri, è stato  oggetto di lavori di ristrutturazione, mentre una parte di esso, 260 metri circa,  è stato allargato attraverso degli scavi. La strada, che conduce in un’area adibita a cava per l’estrazione di materiale inerte, presentava recenti lavori di coltivazione. I controlli hanno quindi accertato che i lavori sono stati effettuati in assenza delle necessarie autorizzazioni inerenti il vincolo idrogeologico forestale, vincolo paesaggistico ambientale e urbanistico edilizie. I lavori di allargamento, inoltre, hanno interessato lo sradicamento di alberi forestali della specie Roverella, Corbezzolo e Frassino Minore. Per tale motivo i militari hanno proceduto al sequestro preventivo della strada e dell’escavatore utilizzato per l’effettuazione dei lavori e al deferimento all’autorità giudiziaria del titolare della ditta esecutrice dei lavori.

Sequestrata area demaniale abusiva

PAOLA (CS) – Gli agenti del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza, in seguito ad attività investigativa, hanno eseguito il sequestro di un’area demaniale illecitamente occupata nel Comune di Paola. Sul posto è stata constatata la presenza di una recinzione realizzata con tavole di legno, rete metallica e rete in maglia plastica il cui ingresso, costituito da un cancelletto manufatto in legno, si presentava occluso da catena in ferro e lucchetto al fine di impedire la pubblica fruizione dello spazio, garantendone l’utilizzo esclusivo all’autore dell’occupazione abusiva. L’azione della Polizia Provinciale ha richiesto, prima del sequestro, approfondimenti investigativi per verificare l’effettiva proprietà pubblica dell’area tramite apparecchiatura gps che ne ha così permesso la geolocalizzazione.

Accertata la sussistenza di condotte illecite penalmente rilevanti a carico di M.F. di anni 73, residente a Paola, gli agenti lo hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per occupazione abusiva di area pubblica. Il sequestro penale dell’area è stato convalidato dal Pm Teresa Valeria Grieco che ha disposto la notifica dello stesso decreto alla persona sottoposta ad indagini.

Sequestrato capannone privo di autorizzazioni

PALUDI (CS) – Il Corpo Forestale di Rossano ha posto sotto sequestro in località “Gesinali”, nel  Comune di Paludi, una struttura edilizia di mq. 500 circa realizzata senza alcun titolo abilitativo privo di permesso a costruire. Oltre alla struttura in sequestro adibita ad attività riconnesse alla zootecnia per il ricovero di animali ovi-caprini, è stato sequestrato in via preventiva anche tutto il materiale e le attrezzature in uso. Per la tipologia dei lavori eseguiti, la struttura metallica realizzata per la quale la statica è assicurata in tutto da elementi in ferro, necessitava del deposito di progetto e autorizzazione statica da acquisire presso gli Uffici ex genio Civile. E’ stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria un quarantaquattrenne di Rossano per il reato continuato di cui al testo unico sull’edilizia.  L’attività posta in essere, rientra nella sfera di intensificazione dei controlli a tutela dell’ambiente e del territorio disposti dal Procuratore Capo della Repubblica di Castrovillari Eugeneo Facciolla. Inoltre nella giornata di ieri in località “Celadi” di Rossano è stata ritrovata una inferriata rubata da un terreno della zona ad un agricoltore che ne aveva fatto denuncia nei giorni scorsi. Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria due uomini di Rossano per il reato di furto e minaccia.

Bagnara, demolita villa abusiva

BAGNARA (RC) – A Bagnara è stata abbattuta una villa abusiva, su disposizione della procura della Repubblica di Reggio Calabria. La decisione è sopraggiunta a seguito di sopralluoghi effettuati sul territorio con la collaborazione del personale dell’aliquota del Corpo Forestale della sezione di Polizia Giudiziaria. In particolare, sono stati monitorati diversi fascicoli di esecuzione pendenti dal 1996 e riguardanti ben 686 abusi commessi in 22 Comuni. Dal lavoro svolto, ha evidenziato la Procura, emerge il «dato scoraggiante dell’immobilismo mantenuto dalle Amministrazioni comunali in merito al fenomeno dell’abusivismo edilizio. È emerso, tra l’altro, che i Comuni non hanno attuato tutte le procedure previste dalla normativa vigente e dopo l’emissione della prevista ordinanza di demolizione non hanno dato seguito a quanto da essi stessi ordinato».

Struttura abusiva causa stop lavori pubblici, scoperta dalla Guardia di Finanza

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Da circa due anni i lavori pubblici per il potenziamento di un’arteria di collegamento stradale e la realizzazione di una rotatoria a Corigliano Calabro erano sospesi a causa della presenza di un chiosco per la vendita di alimenti realizzato abusivamente. A scoprirlo sono stati i finanzieri della sezione di Corigliano del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia. Facendo un controllo, i finanzieri hanno scoperto che l’attività, autorizzata in forma ambulante con l’uso di un mezzo, di fatto la esercitava in forma stabile avendo realizzato un box metallico di circa 10 mq fissato al suolo ed incernierato al veicolo. Il prefabbricato in metallo, adibito a magazzino dei frigoriferi e ricovero degli attrezzi, occupava abusivamente il suolo demaniale ed era collegato illegalmente ad un vicino palo di rete di distribuzione pubblica di energia elettrica. L’intervento della Guardia di finanza ha portato alla demolizione della struttura consentendo così la ripresa dei lavori pubblici.

Molinaro (Coldiretti): “Abusivismo grave problema del territorio calabrese”

CATANZARO – “Non si possono che condividere – afferma Pietro Molinaro – le nette affermazioni del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Mario Spaguolo quando, a seguito del sequestro di una cinquantina di immobili realizzati, come sostengono gli inquirenti  in maniera parzialmente o totalmente abusiva, dichiara che si è in presenza di un territorio già fragile, le cui condizioni sono state aggravate nel tempo dall’azione dell’uomo. In passato come oggi”. Il Presidente di Coldiretti Calabria critica l’operato relativo alla costruzione sul territorio calabrese e lo fa a chiare lettere: “Costruire laddove c’è rischio frane e vincolo paesaggistico è un affronto non solo al buon senso ma compromette anche quei beni comuni che tutti ci dobbiamo impegnare a preservare. L’abusivismo edilizio è per la Calabria un fenomeno contraddittorio, ma costante, del paesaggio urbano, costiero e rurale molto spesso è un’attività economico/speculativa. A Coldiretti Calabria, il consumo abnorme del suolo e gli effetti negativi che ha sull’attività agricola e turistica sta molto a cuore. Coldiretti – conclude Molinaro – si sente fortemente impegnata e chiede misure urgenti e tutele vere del territorio altrimenti parlarne tra non molto potrebbe essere inutile”.