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Aeroporto di Sibari, F.I.: «Buona opportunità per uscire dall’isolamento»

ROSSANO (CS) – «L’Aeroporto della Sibaritide inserito nella programmazione economica del nuovo Piano dei trasporti regionale, grazie agli emendamenti proposti dai Consiglieri Graziano e Guccione che reinseriscono lo scalo del nord-est della Calabria tra le strutture strategiche per la mobilità. E’ un passo importante per uscire dall’ isolamento per una delle aree della regione con maggiore potenziale economico ma, ad oggi, la più depressa e disagiata. Abbandonata da tutti. Tribunale soppresso, Sanità ridotta allo stremo». Esprime soddisfazione il coordinamento cittadino di Forza Italia per il risultato raggiunto a favore del territorio della Sibaritide, del Pollino e dell’Area urbana Corigliano-Rossano in vista della fusione delle due città, caldeggiato anche dal segretario Questore On. Giuseppe Graziano. «È un primo passo – si legge nella nota -, insieme all’impegno da parte del rappresentante territoriale per la SS 106. Certo, è solo un piccolo passo nella selva dei disservizi, dei disagi e dei tagli nella quale, purtroppo, l’area ionica del nord della Calabria continua a muoversi. Dopo il paventato depennamento dell’aeroporto di Sibari dalla bozza del nuovo PRT, si è registrato subito l’impegno dell’ On Graziano per evitare che  si perpetrasse un altro scippo nell’Area urbana Corigliano-Rossano e più in generale nel Nord Calabria. Così grazie anche all’impegno del Consigliere Guccione si è riusciti a formulare gli emendamenti utili al raggiungimento dell’importante risultato. Ci sono milioni di euro da fondi europei che potrebbero essere investiti per la realizzazione dell’opera attraverso la nuova programmazione comunitaria. Pertanto, invitiamo, anzi esortiamo la Regione Calabria a mettere in moto l’impegno per fare diventare realtà un sogno degli operatori turistici. Con la riduzione del periodo di ferie in tutto il Nord Italia e l’Europa, la gente preferisce muoversi in aereo per ridurre il tempo di viaggio ed aumentare i giorni di libertà. Esistono isole dove non ci sono strade, ma ci sono addirittura due aeroporti, in un territorio meno vasto della Sibaritide, e li è arrivato lo sviluppo e la ricchezza. Può trarne vantaggio anche l’agricoltura per l’esportazione del nostro prodotto. Oltre a dare la possibilità ai residenti di spostarsi con più facilità, raggiungendo i centri di eccellenza anche in campo sanitario e culturale. Si apre una nuova era per il territorio. Le bellezze della zona sia ambientali che culturale possono diventare meta di turismo per tutto l’anno. Si pone così fine – conclude il coordinamento di Forza Italia – al periodo buio per la storia della nostra terra. Si tratta, a ben vedere, di opere pubbliche tutte importanti per la nostra Calabria cosi isolata e povera, ma che purtroppo necessitando di un fiume di denaro e di tempi lunghissimi per la realizzazione. Facendo una prudente previsione – Conclude Forza Italia – con i ritmi dei cantieri che si sono succeduti sulla SS 106 e ipotizzando il completamento di 5 km all’anno per l’ammodernamento della stessa da Sibari a Crotone, ci vorrebbero 30 anni per il completamento dei lavori, mentre per l’aeroporto di Sibari, una volta messo in cantiere, i tempi di realizzazione sarebbero di 2/3 anni, con il grande risultato, tra l’altro, di aver realizzato un’opera che serve allo sviluppo e al benessere di questo territorio e della Calabria intera. Altro che spreco di denaro, è un investimento per la crescita!»

 

Il Sindaco di Cassano All’Ionio oggi a Reggio Calabria per l’aeroporto di Sibari

REGGIO CALABRIA –  Il Sindaco di Cassano All’Ionio, Giovanni Papasso, stamani si è recato a Reggio Calabria per un importante incontro alla Commissione vigilanza del Consiglio regionale della Calabria, presieduta dall’on. Aurelio Chizzoniti. Il Primo cittadino cassanese è stato accompagnato dall’assessore comunale ai Trasporti Luigi Garofalo e dal consigliere comunale Salvatore Tricoci. All’incontro, che ha avuto come tema principale la questione aeroporto di Sibari, sono stati altresì convocati l’Assessore provinciale ai Trasporti Giovanni Forciniti ed il Presidente dell’Associazione “Ali per Cosenza, Ing. Luigi Sauve. Presenti anche i consiglieri regionali Carlo Guccione, Pietro Giamborino e Claudio Parente. Il Sindaco, argomentando, sulla questione ha tra l’altro detto che: “Dopo anni di discussione sull’argomento, da più tempo si parla di una manifestazione di interesse, che si dice essere in fase di avvio, a cura dell’Assessorato Regionale competente, legata ad una iniziativa di Project Financing, finalizzata alla realizzazione di questa infrastruttura. La procedura per l’individuazione del promotore dovrebbe basarsi su un programma di interventi in attuazione della progettazione preliminare già disponibile, da integrarsi e modificare al fine di perseguire la sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento – ha continuato il Sindaco –  La creazione dello scalo aeroportuale di Sibari, che servirebbe un bacino di oltre 500.000 abitanti, ha ormai assunto il carattere dell’imprescindibile urgenza per un territorio vasto e ricco di risorse, che per poter recuperare i ritardi e programmare delle ipotesi di sviluppo e di crescita, ha bisogno di uscire dall’isolamento e di collegarsi al resto della Nazione e dell’Europa, attraverso infrastrutture idonee, moderne ed efficienti. Alle stesse conclusioni è giunta anche Uniontrasporti (società promossa da Unioncamere e dalle Camere di Commercio locali) nel report del maggio 2012, redatto nell’ambito di un progetto finanziato dalla Camera di Commercio di Cosenza, che si allega, dopo un’attenta analisi conoscitiva e valutati la sostenibilità economico-finanziaria e l’impatto socio-economico dell’Aeroporto di Sibari.

La realizzazione dell’Aeroporto della Sibaritide non vuole in alcun modo essere in contrasto con gli altri scali aeroportuali calabresi: lo sviluppo dell’intero sistema aeroportuale regionale dovrà avvenire in maniera sistemica, non concorrenziale, ma complementare e di supporto, secondo le specificità di ciascuno scalo, che dovranno essere esaltate, al fine di mettere la nostra Regione “in rete” con il resto della Nazione e dell’Europa, con l’obiettivo di favorirne la naturale vocazione turistica e agro-produttiva. Dell’Aeroporto della Sibaritide si parla, ormai, da più di 25 anni: è arrivato il momento di adoperarsi concretamente – ha concluso il primo cittadino Papasso – per la sua realizzazione e per dare all’intera area possibilità di crescita e di sviluppo, sviluppo che, purtroppo, a causa dell’isolamento infrastrutturale che la penalizzato, non è mai “decollato”.

Il primo cittadino cassanese  Giovanni Papasso al termine dell’incontro, dopo aver ringraziato il Presidente Aurelio Chizzoniti per la disponibilità e sensibilità dimostrata, si è detto molto soddisfatto per l’importante  risultato ottenuto. “Usciamo dalla Commissione Vigilanza del Consiglio regionale carichi di entusiasmo perché qualcosa ora si muove per l’aeroporto di Sibari”.

Papasso risponde alla Cgil in merito all’aeroporto della Sibaritide

CASSANO ALL’IONIO (CS) – Il primo cittadino di Cassano All’Ionio, con un lettera indirizzata al segretario Regionale ed al segretario Comprensoriale Sibaritide e Pollino della CGIL, è tornato a prendere posizione per l’aeroporto della Sibaritide: «Lungi da me l’intenzione di innescare una polemica – ha esordito Giovanni Papasso rivolgendosi direttamente a Michele Gravano ed Angelo Sposato – ma dopo aver letto l’articolo apparso sulla stampa in cui si parla del dietrofront della CGIL sull’aeroporto della Sibaritide, ho avvertito il dovere di scrivere per chiarire alcuni aspetti della vicenda che, purtroppo, sta andando avanti da decenni.

Mi preme, in primo luogo, precisare che la battaglia per lo scalo aeroportuale di Sibari non deve essere, in alcun modo, intesa come la volontà di porsi in contrasto con altre realtà calabresi, ma semplicemente come il dovere di dare risposte concrete all’ansia di riscatto delle popolazioni della Sibaritide, che da troppo tempo reclamano occasioni di crescita e sviluppo. Nessuno può disconoscere l’importanza della Piana più estesa della Calabria e delle realtà territoriali che vi ricadono, che per poter utilizzare appieno le ingenti risorse naturali e storico-culturali hanno oltremodo bisogno di infrastrutture moderne ed efficienti per poter programmare qualsiasi ipotesi di sviluppo e di crescita. Pertanto, interpretando anche il pensiero di altri colleghi sindaci dei territori della Sibaritide e della Provincia di Cosenza, che amministrano una popolazione di cinquecentomila abitanti, non mi stanco di ribadire l’imprescindibile urgenza di dotare di una struttura aeroportuale questa area importante della Calabria penalizzata anche per la situazione di precarietà in cui versano strade e ferrovie, che deve necessariamente uscire dall’isolamento per collegarsi in tempi rapidi al resto del Paese e dell’Europa, ai fini del rilancio dei commerci e dell’economia, qui basata essenzialmente sull’agricoltura e il turismo. Ciò premesso, ritengo che il problema debba essere visto sotto una più esatta angolazione: oggi non si sta facendo certo la battaglia per la posa della prima pietra dell’aeroporto, poiché ognuno è cosciente delle gravi difficoltà in cui versa il contesto economico-sociale calabrese, per l’effetto della crisi. Personalmente, infatti, mi sto adoperando per ricercare imprenditori privati interessati ad investire per l’aeroporto. Il problema contingente, però, è l’inclusione della struttura aeroportuale nel Piano Regionale dei Trasporti, che ha una valenza quindicennale, per riservarsi almeno la possibilità di realizzare l’opera nel futuro.

Infatti, a seguito di una democratica battaglia condotta nel territorio, nel precedente Piano Regionale dei Trasporti era stato previsto l’Aeroporto di Sibari.

Nelle linee guida del Piano Regionale dei Trasporti, licenziato dalla Giunta Regionale, l’opera non veniva in seguito contemplata. Di fronte a questa esclusione la Giunta Municipale – scrive ancora Papasso – aveva prodotto delle osservazioni, chiedendo il reinserimento dell’aeroporto di Sibari nel documento di riorganizzazione dei trasporti in Calabria; osservazioni che, in una certa misura, ha fatto proprie la IV Commissione Regionale della Calabria. Io stesso, lunedì 14 Ottobre u.s., ho avuto un incontro con l’assessore Regionale ai Trasporti, insieme ai presidenti della Confindustria e della Camera di Commercio di Cosenza, per sollecitare tale necessario reinserimento, ricevendo dall’assessore una cortese e positiva risposta.

Mi auguro che la CGIL possa rivedere la propria posizione, per affrontare insieme la battaglia, seconda la giusta angolazione. Nella realizzazione di questa opera importante bisogna continuare a crederci, per il dovere di dare, ognuno per la propria parte, il nostro contributo al territorio ed alle popolazioni, che hanno bisogno di idonei strumenti per programmare il futuro ed uscire dallo stato perenne di crisi, isolamento e sottosviluppo. Questo, soprattutto, per l’obbligo morale di dare risposte alle speranze delle giovani generazioni – ha concluso – che hanno cultura e talento e che, nel terzo millennio, non possono intravedere alcuna opportunità di costruire il futuro grazie alle risorse nella propria terra e grazie alle proprie risorse. Vi saluto con grande cordialità e stima».

 

Sindaco di Cassano scrive al Presidente della IV Commissione Regionale per l’aeroporto di Sibari

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso interviene nuovamente nel dibattito sul futuro aeroporto di Sibari. Il primo cittadino cassanese ha scritto al Presidente della IV Commissione Regionale Urbanistica – Assetto del Territorio – Protezione dell’Ambiente per un’audizione al fine di confrontarsi ed esporgli le ragione dell’utilità di un aeroporto a Sibari. Secondo il sindaco cassanese l’Aeroporto di Sibari, servendo un bacino di cinquecentomila abitanti, potrebbe divenire un’infrastruttura regionale complementare e di supporto agli scali esistenti rispondendo alle esigenze del sistema economico cosentino,  composto da piccole imprese, per la maggior parte di natura commerciale ed agricola e garantendo processi di investimento e di sviluppo, in primo luogo sul piano dell’incremento dei flussi turistici, considerata la vocazione dei territori di riferimento. Già nel mese di febbraio u.s., di fronte all’esclusione della struttura aeroportuale di Sibari dalle linee guida del piano regionale dei Trasporti,  con deliberazione n. 51/2013  la Giunta Municipale presieduta dallo stesso Papasso, dopo aver espresso forti perplessità,  aveva   chiesto che l’ aeroporto di Sibari ed altre importantissime infrastrutture, indispensabili per un  territorio che merita di avere maggiori opportunità di progresso,  fossero  inserite  nel documento di riorganizzazione dei trasporti in Calabria.

Le popolazioni della Sibaritide e della Provincia di Cosenza, ribadisce il sindaco, rivendicano infrastrutture moderne ed efficienti, indispensabili a tutti i processi di crescita e sviluppo.

 

Giovanni Papasso: “l’aeroporto di Sibari è un’imprescindibile necessità”

(CASSANO ALL’ IONIO)- Scorrono le polemiche sulla costruzione di un aeroporto a Sibari (la località cosentina litiga con Crotone e con i politici che non mantengono la parola) e il sindaco di Cassano all’ Ionio Giovanni Papasso, uomo sensibile alle vicende calabresi, si è così espresso:

“Sono stato, fino all’ ultimo, indeciso sull’ opportunità di entrare nella polemica che vede contrapposti il sito di Sibari e di Crotone sulla realizzazione di nuove strutture aeroportuali; questo alla luce dei rapporti che si stanno costruendo tra due realtà accomunate dalla storia e della necessità di cominciare a ragionare in termini di cooperazione, senza chiudersi negli sterili  campanilismi, che certamente non giovano alla causa della crescita e dello sviluppo dei territori.In qualità di Sindaco di un’importante realtà territoriale, posta al centro della Piana più estesa della Calabria, non mi sento di evitare il dibattito, avendo il dovere di interpretare i bisogni di una Comunità che da tempo reclama sviluppo e crescita.

Pertanto, pur evitando ogni sorta di confronto con Crotone ed altre realtà calabresi,  ritorno a ribadire con forza l’imprescindibile urgenza di dotare Sibari di una struttura aeroportuale, ai fini dello sviluppo turistico e del decollo economico, sociale e culturale. Sapendo di interpretare anche le istanze dei territori  della Sibaritide e dell’intera  Provincia di Cosenza, che per superare le barriere dell’isolamento fisico ed economico e riappropriarsi di un ruolo di centralità  ha bisogno di infrastrutture adeguate e moderne,  per pensare a qualsiasi ipotesi di crescita e di sviluppo, soprattutto per le giovani generazioni che, in questa parte importante della Calabria,  al momento non hanno alcuna opportunità o prospettiva.

Per questo la realizzazione dell’aeroporto di Sibari, reclamato a gran voce dagli imprenditori turistici e commerciali, assume il carattere dell’ imprescindibile necessità. Inoltre, servendo un bacino di utenza di cinquecentomila abitanti, secondo le valutazioni di UNIONTRASPORTI e della Camera di Commercio di Cosenza, l’aeroporto di Sibari, potrebbe divenire un’infrastruttura regionale complementare e di supporto agli scali esistenti, rispondendo alle esigenze del sistema economico cosentino,  composto da piccole imprese, per la maggior parte di natura commerciale ed agricola e garantendo processi di investimento e di sviluppo, per non dire dell’incremento dei flussi turistici, considerata la vocazione dei territori di riferimento.

Già la Sibaritide e la Provincia di Cosenza presentano difficoltà oggettive per i collegamenti  terrestri al resto della Nazione ed all’ Europa, se si rivolge lo sguardo alle condizioni in cui versano le ferrovie e le strade; per questo, è doveroso continuare la battaglia, per esempio, per la realizzazione della metropolitana Sibari–Cosenza, che potrebbe aiutare lo sviluppo del turismo e rendere più rapidi i collegamenti con l’Università per gli studenti. Per queste premesse, e lungi da me l’intenzione di polemizzare con la Regione Calabria, non convincono le affermazioni del Vice presidente della Giunta Regionale, Antonella Stasi,  che appaiono utili solo a creare fratture fra le realtà territoriali e che  non coincidono con le affermazioni del Presidente Scopelliti, che ha sempre sostenuto la validità dello scalo aeroportuale di Sibari.

Allo stesso tempo non si comprendono i motivi per i quali l’ Enac non rilasci i necessari pareri, nonostante la pratica dell’Aeroporto di Sibari abbia seguito l’iter giusto, né perché tale infrastruttura non sia stata inserita nell’elenco delle infrastrutture,  necessarie richiesto dal Ministro Lupi, e né contemplata nelle linee guide del  Piano Regionale dei Trasporti, licenziato dalla Giunta Regionale. Anche in questo ultimo caso appare evidente la contraddizione del Presidente Scopelliti che a Sibari, a Cassano e a Cosenza prima ha promesso l’infrastruttura, salvo poi deliberare il contrario. A mio modesto parere, infine, non convincono neppure le affermazioni di chi, quando si tratta di interventi che interessano la Sibaritide, si affanna su argomenti di natura economica e di risparmio di spesa: basterebbe un viaggio in Spagna per rendersi conto che ci sono aeroporti a pochi chilometri di distanza.

È innegabile che ci sono stati dei ritardi e che l’aeroporto lo stiamo invocando dal 1998, però ritengo che sia giunto il momento di credere fermamente nella sua validità e di adoperarci, tutti insieme, per la sua realizzazione se veramente vogliamo onorare gli impegni assunti con le popolazioni che rappresentiamo e ridare al territorio gli strumenti idonei per programmare il futuro ed uscire dallo stato perenne di crisi, isolamento e sottosviluppo. Questo, soprattutto,  per l’obbligo morale di rispondere alle aspettative delle tante giovani sensibilità e dei tanti talenti che, ad oggi nel terzo millennio purtroppo, sono costretti per vivere a “bussare  con i piedi” alla porta dei potenti di turno. Nei prossimi giorni chiederò formalmente di essere ascoltato dalla Commissione Regionale Trasporti, per meglio rappresentare le giuste rivendicazioni delle popolazioni della Sibaritide di avere infrastrutture moderne ed efficienti, indispensabili a tutti i processi di crescita e sviluppo.”

In nome dello sviluppo territoriale, del progresso economico di una parte debole del Sud, di un migliore collegamento tra Stati, il sindaco Papasso è disposto a battersi.