Archivi tag: aggressione

Mongrassano, aggredito a bastonate sovrintendente di polizia

MONGRASSANO (CS) – Un agente di polizia, il sovrintendente Antonio Ricioppo, è stato aggredito ieri a Mongrassano, in provincia di Cosenza, dove risiede, da tre persone armate di bastoni. I tre si sono poi dileguati ma sarebbero stati identificati. Ricioppo è stato poi affidato alle cure dei sanitari. Per le ferite riportate la prognosi è di 25 giorni. Ancora ignoti i motivi dell’aggressione, forse legata alla proprietà di un terreno. Sul caso indagano i carabinieri.

Aggredisce l’ex marito della convivente, arrestato

CATANZARO – La Polizia di Stato ha arrestato a Catanzaro un uomo di 34 anni con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali volontarie aggravate. L’arresto ha fatto seguito ad un intervento del personale della Squadra volante scattato dopo che era giunta al 113 la telefonata di un uomo che aveva riferito di essere stato aggredito e colpito con una mazza da baseball dal convivente dell’ex moglie. I poliziotti così si sono recati nella casa segnalata dall’autore della telefonata ed hanno soccorso la vittima dell’aggressione, ferito alla testa e col volto insanguinato. Dalle indagini é emerso che anche l’attuale convivente dell’aggressore era stata colpita con la stessa mazza da baseball. Per il responsabile della duplice aggressione é scattato così l’arresto in flagranza di reato. Su disposizione dell’autorità giudiziaria l’uomo é stato posto ai domiciliari.

Aggressione alle “iene” Valeria Castellano e Giulia Mascaro, denunciate due persone

 SAN VINCENZO LA COSTA (CS) – Erano state aggredite dopo aver intervistato un sacerdote del Cosentino. Due persone sono state denunciate per aver aggredito le “iene” Valeria Castellano e  Giulia Mascaro. A seguito dell’episodio, Valeria Castellano aveva denunciato la vicenda su Facebook affermando che la troupe «è stata aggredita da 5 uomini» al fine di «sottrarre la nostra telecamera. Veniamo buttate a terra, in quel momento qualcuno mi strappa la borsa e la porta via». Passivi gli spettatori presenti che hanno assistito alla scena e non hanno prestato soccorso nonostante «le nostre suppliche quando da terra chiedevamo di smetterla». Per le due donne è stato necessario ricorrere alle cure dei sanitari. Sono in corso le indagini della Procura di Cosenza.

 

 

 

 

 

Investe un extracomunitario per vendicare il figlio aggredito. Arrestato per tentato omicidio

BRIATICO (VV)- Nella tarda mattinata di ieri, un giovane ha chiesto aiuto ai carabinieri di Briatico ai quali ha dichiarato di essere stato aggredito da alcuni extracomunitari ospiti del centro di accoglienza. Recatisi sul luogo dell’aggressione, le forze dell’ordine hanno assistito ad una scena inverosimile: un fuoristrada ha investito volontariamente un extracomunitario in sella alla sua bicicletta. L’uomo alla guida, accortosi della presenza delle forze dell’ordine, ha tentato  la fuga, ma una volta raggiunto è stato bloccato. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che l’uomo, un 53enne con alle spalle precedenti, è il padre del ragazzo che aveva denunciato l’aggressione. Dalla perquisizione effettuata sul mezzo, che tra l’altro era privo di copertura assicurativa, sono stati ritrovati e sequestrati un’accetta, due machete e una mazza di legno. Il 53enne, a cui viene contestato il reato di tentato omicidio, nei prossimo giorni sarà processato per direttissima.

Aggredito un uomo a Crotone, sei arresti

CROTONE – Un pestaggio in piena regola che poteva finire in tragedia. Sei persone sono state arrestate a Crotone poiché ritenute responsabili del ferimento di un fruttivendolo. Durante l’aggressione all’uomo è stata inferta una coltellata ad una gamba e diverse bastonate. L’accaduto risale allo scorso 31 ottobre. Due persone sono state trasferite in carcere mentre ad altre quattro sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Contrasti di vicinato

I provvedimenti, emessi dal Gip di Crotone, su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati effettuati dalle forze dell’ordine locali. Le cause riguardanti il ferimento, stando alle indagini condotte, sarebbero da collegare ad alcuni contrasti iniziati da diverso tempo per motivi di vicinato. Ad una settimana persona, invece, è stato notificato l’obbligo di presentazione presso gli uffici della polizia giudiziaria. L’uomo avrebbe deciso, successivamente, di organizzare l’aggressione.

Aggressione e resistenza ai carabinieri. Tornano in libertà i sei indagati

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, in totale accoglimento delle tesi difensive degli avvocati Francesco Nicoletti, Giovanni Bruno e Giusy Acri, ha disposto l’immediata liberazione dei pluripregiudicati M.G. (38 anni), Z.E.G. (45 anni) e F.D. (30 anni), quest’ultimo ritenuto appartenente alla “Sacra Corona Unita”, tutti accusati a vario titolo di lesioni aggravate e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. La vicenda risale allo scorso 20 ottobre quando, alle ore 3.15 circa, una pattuglia dei Carabinieri nota nei pressi di un Istituto di Credito in contrada Cantinella di Corigliano Calabro, un’autovettura parcheggiata con i fari spenti a bordo della carreggiata.

I militari, insospettiti, decidono di avvicinarsi all’auto e notano tre persone salire velocemente all’interno del mezzo, occupando i sedili posteriori. L’auto, quindi, parte ad elevata velocità in direzione di Corigliano Calabro. Ne scaturisce un inseguimento all’esito del quale i Carabinieri riescono a bloccare l’auto sospetta dalla quale scendono i sei occupanti che aggrediscono i militari. Ad un carabiniere viene poi refertato il distacco del malleolo peronale. I militari riescono a porre fine all’aggressione solo dopo aver estratto le pistole in dotazione dalla fondina e aver intimato agli aggressori, ad alta voce, di fermarsi. Nel frattempo, viene richiesto l’ausilio di ulteriore personale e sul posto giungono, intorno alle ore 3,30, militari della Guardia di Finanza di Corigliano Calabro. A questo punto si procede ad una sommaria ispezione personale e veicolare all’esito della quale, all’interno della vettura, i militari rinvengono materiale atto allo scasso e, nello specifico: guanti, tuta cerata, berretto,  cinque radio portatili, un cellulare di cui nessuno dei sei riconosce la proprietà, un martello sfondavetro, quattro lampade a led e un piede di porco.

Per i sei scatta quindi l’arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica, vengono tutti portati presso il carcere di Castrovillari. La stessa  Procura chiede il giudizio per direttissima nel corso del quale il PM formula richiesta di custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati. Il Tribunale di Castrovillari, all’esito della camera di consiglio, in accoglimento delle richieste della difesa, dispone la remissione in libertà per tre indagati, mentre per gli altri tre dispone la custodia cautelare in carcere.

Avverso tale ordinanza applicativa della massima misura custodiale gli avvocati Francesco Nicoletti, Giovanni Bruno e Giusy Acri propongono istanza di riesame ed il Tribunale della Libertà di Catanzaro, condividendo in toto le argomentazioni difensive, supportate da memorie scritte e produzioni documentali, dispone l’immediata remissione in libertà anche degli altri tre indagati. Per tutti residuano obblighi di presentazione alla P.G. e di dimora.

Rissa tra connazionali, un arresto

REGGIO CALABRIA – Una lite tra connazionali ed il ferimento con una bottiglia di vetro. Dopo l’accaduto un romeno è stato tratto in arresto dalle forze dell’ordine a Reggio. L’accusa è quella di lesioni personali alla quale si aggiunge la resistenza a pubblico ufficiale. Il 39enne è stato bloccato presso la stazione ferroviaria nel cuore della cittadina dello Stretto.

Vittima con 20 giorni di prognosi

L’aggredito è stato trasportato al pronto soccorso per le cure del caso. La vittima è stata medicata con una prognosi di 3 settimane. Al momento non si conoscono le motivazioni che hanno portato all’aggressione durante la quale sono state inferte diverse ferite da taglio.

Probabile aggressione nel crotonese, morto un uomo

CROTONE – Un aggressione si è consumata probabilmente nei pressi della sede del Sert dell’azienda sanitaria di Crotone. C’è una vittima: si tratta di un uomo di 58 anni che, secondo quanto si apprende, sarebbe deceduto a causa di una ferita alla gamba all’altezza dell’arteria femorale, forse inferta nel corso di una lite o di una aggressione. La vittima, che frequentava la struttura sanitaria, è stata soccorsa immediatamente dai sanitari del Sert e da quelli del 118 subito allertati, ma non c’è stato nulla da fare a fronte della violenta emorragia. Sono intervenuti, dunque, gli investigatori della squadra mobile che hanno avviato le indagini per fare chiarezza sull’accaduto. Non è escluso al momento che l’uomo sia stato ferito con una coltellata o comunque con un oggetto affilato.

 

San Sosti, tenta di aggredire un medico con un coltello. Disarmato e bloccato dai carabinieri

SAN SOSTI (CS) – Ha tentato di aggredire un medico del 118 con un coltello ma è stato bloccato e disarmato dai carabinieri. Un trentottenne, con problemi psichici, noto alle forze dell’ordine e in stato di alterazione psico-fisica, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e poi sottoposto a Tso in un reparto ospedaliero di psichiatria. L’uomo che in precedenza aveva minacciato i presenti per futili motivi era stato condotto alla calma dai carabinieri giunti sul posto su segnalazione di alcuni passanti. Alla vista dei sanitari del 118, però, il trentottenne si e’ ulteriormente alterato e ha estratto il coltello dalla tasca dei pantaloni scagliandosi contro il medico. Il tentativo e’ andato a vuoto grazie all’intervento dei militari che lo hanno immobilizzato.

Coppa Italia, la denuncia del Siderno: «Vittime di vile aggressione a fine partita»

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa dall’Asd Città di Siderno 1911:

«La dirigenza del Siderno calcio denuncia con amarezza che in occasione della partita di calcio odierna di Coppa Italia, Bovalinese vs Siderno, svolta sul neutro di Ardore marina, parecchi tifosi al termine della partita sono stati oggetto di una vile aggressione fisica da parte di alcuni pseudo tifosi misti di Bovalinese e Locri. Anche i calciatori in campo hanno subito aggressioni fisiche e verbali. Come società A.S.D.Citta di Siderno 1911 non siamo abituati a dover riscontrare episodi di questa portata, rinnegando la violenza come metodo di sopraffazione sui veri valori e principi dello sport che debbono trionfare in ogni circostanza soprattutto quando a giocare sono squadre comprensoriali che vantano grandi tradizioni di civiltà e calcistiche. Alla partita su menzionata erano presenti numerosi nuclei famigliari con bambini al seguito che sono rimasti visibilmente scossi per le scene viste. Siamo particolarmente determinati a fare luce su questo increscioso episodio sporgendo denuncia al fine di individuare i responsabili di questa vera e propria aggressione fisica avvenuta all’esterno dell’impianto di gioco, precisamente nel parcheggio dove i nostri tifosi si stavano recando a prendere le autovetture per fare rientro. Giunti al parcheggio un gruppo molto folto di persone non meglio identificati hanno da veri vigliacchi e alle spalle aggredito con bastoni, bottiglie di vetro, pietre e altri oggetti contundenti nonché calci e pugni i nostri tifosi e normali spettatori appassionati di calcio i quali hanno riportato ferite fisiche anche importanti. La società è vicina ai tifosi che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari e farà di tutto affinché si faccia luce sulla vicenda secondo giustizia. Dobbiamo riscontrare il comportamento non proprio amichevole delle due tifoserie (Bovalino e Locri) che hanno seguito assieme la partita in un’unica tribuna, quella riservata ai locali, scatenando inizialmente la loro violenza, dopo il gol del vantaggio, verso i componenti della nostra panchina e verso il calciatore autore del gol reo di avere solo esultato per il gol del vantaggio. In quell’occasione un calciatore della Bovalinese è stato anche espulso proprio per comportamenti violenti. Auspichiamo che le due società prendono le distanze dal comportamento di questi facinorosi in maniera tale che a trionfare sia sempre il calcio e i sani valori dello sport. La società si tutelerà in ogni sede giudiziaria in tutti i modi consentiti dalla legge».