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Coldiretti Calabria: “Diciamo no al Glifosato”

CATANZARO – La Coldiretti Calabria, in merito ai disciplinari di produzione integrata 2016, che hanno previsto un elenco di principi attivi tra cui il “Glyphosate”, un diserbante ormai ritenuto dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro “probabile cancerogeno per l’uomo”, condivide la posizione dell’AIAB Calabria che chiede una revisione dei disciplinari. Coldiretti Calabria condivide le preoccupazioni e lo fa in prima persona con le dichiarazioni del Presidente Regionale di Coldiretti Pietro Molinaro: “È doveroso evidenziare – afferma – che non c’è stato un confronto preventivo in chiave tecnica nella stesura dei disciplinari. La Regione Calabria con l’obiettivo di essere una regione a “Glifosato zero” deve quindi provvedere alla modifica dei disciplinari proprio perché si deve qualificare sempre di più quale territorio vocato al biologico e a produzioni di qualità eco-sostenibili.  Il principio della precauzione – prosegue – è sempre utile e pertanto bandire l’uso del “Glysofate” lo riteniamo un atto di maturità che gli agricoltori, sempre di più attenti alla sicurezza alimentare, accettano volentieri. Chiediamo che comunque, l’uso del principio attivo venga vietato anche per attività extra-agricole quali ad esempio la manutenzione di marciapiedi, scarpate ferroviarie in zone urbane, ghiaini di giardinetti, selciati ed altro. È necessario che il divieto riguardi coerentemente anche l’ingresso in Italia e in Europa di prodotti stranieri con residui di glifosato”.

Mario Occhiuto alla Coldiretti Calabria, l’importanza dei mercatini

DONNICI (CS)-“Ogni quartiere cittadino avrà i suoi mercatini perché è necessario riportare in ogni quartiere funzioni e servizi”. Lo ha detto questo pomeriggio Mario Occhiuto nel corso di un incontro presso la sede cosentina di “Coldiretti Calabria”.

Il candidato a sindaco del capoluogo bruzio si è soffermato sull’esigenza di creare nei vari rioni attività commerciali che ne rilancino la vitalità.

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“Ho in mente – ha dichiarato Occhiuto – di far nascere piccoli mercatini o rilanciare quelli già esistenti in zone come l’Arenella, la Villa Nuova e via degli Stadi”.

Un discorso più approfondito è relativo poi alla volontà di riportare il mercato ortofrutticolo a Vaglio Lise, nell’ultimo lotto di via Popilia. A tal riguardo, esiste già un accordo sottoscritto con le Ferrovie riguardo l’ex scalo commerciale dove, ha sottolineato Mario Occhiuto, “ci sarà anche un’area ad hoc dedicata proprio ai coltivatori diretti”. Queste idee, inserite nel suo programma politico-amministrativo, vanno inquadrate nel progetto complessivo di Occhiuto relativo alla rigenerazione sociale. “Ma la chiave di sviluppo – ha dichiarato ancora l’ex primo cittadino ospite dell’associazione di categoria – passa soprattutto dal passaggio che Cosenza deve fare da città a vocazione commerciale, a città dalla forte connotazione turistica”.

Dove vanno individuate le principali funzioni turistiche? Occhiuto non ha dubbi: “Nelle nostre radici identitarie”. È per tale motivo che oggi pomeriggio di fronte alla platea dei coltivatori diretti ha anticipato un progetto che conduce a Donnici, con un percorso specifico di enogastronomia. “Nell’ottica di una Cosenza città turistico-culturale – ha aggiunto Occhiuto – immaginiamo di valorizzare anche Donnici attraverso itinerari pensati per i visitatori. I turisti che arrivano dovranno essere accolti da una struttura naturalistica in legno che segna il benvenuto indirizzando al giro delle cantine dove fare degustazioni con i vini del luogo e i prodotti tipici”.

Agricoltura, Olivero a Martina: «Preoccupante situazione Agea»

CATANZARO – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, congiuntamente agli assessori all’agricoltura delle altre Regioni italiane, ha inviato al ministro delle politiche agricole Martina una nota in cui si esprime forte preoccupazione per la situazione di Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). «Tutte le Regioni stanno subendo gravi ritardi nei pagamenti delle domande presentate. Il permanere dell’attuale situazione di stallo rischia di provocare conseguenze drammatiche per gli imprenditori agricoli. Al ministro Martina sono stati rappresenti dei problemi aperti senza una prospettiva di soluzione: Agea è in forte ritardo sull’attribuzione dei titoli definitivi che dovevano essere assegnati entro il primo di aprile; non sono stati ancora resi noti i criteri per il mantenimento delle superfici pascolate; i pagamenti per l’anno 2015 non sono stati ancora completati; esistono, inoltre, diverse difficoltà nella definizione delle procedure e degli strumenti per la presentazione della domanda grafica».

«Il presidente Oliverio, in accordo con i colleghi assessori, ha chiesto, quindi, al ministro Martina – prosegue la nota – un immediato intervento presso Agea coordinamento per accelerare la soluzione delle problematiche aperte e che ad oggi impediscono agli agricoltori la presentazione e il pagamento delle domande 2015 e 2016. Al ministro è stato chiesto, inoltre, di poter partecipare attivamente al processo di riordino di Agea attualmente in corso. Con nota separata è stato, inoltre, chiesto al ministro di essere, come Regioni, pienamente coinvolte nel processo di stesura delle nuove linee guida del Sian (Sistema informatico agricolo nazionale). Si tratta di un documento strategico che, nel delineare la futura infrastruttura informatica e gestionale dell’agricoltura italiana, deve offrire nuove opportunità di crescita alle nostre imprese agricole e intervenire radicalmente nella soluzione delle problematiche che negli ultimi anni le regioni e le imprese hanno dovuto affrontare».

Irregolarità e finanziamenti indebiti, 70 persone segnalate dalla Finanza

CATANZARO – 300 imprenditori sono stati coinvolti in una maxi indagine della Guardia di finanza concentrata sui finanziamenti comunitari e nazionali percepiti d carattere agricolo. Segnalati agli organismi preposti aiuti economici indebitamente percepiti per quasi 5 milioni di euro e sanzioni amministrative per oltre 4 milioni di euro. Le indagini, durate oltre due anni, hanno consentito l’accertamento di irregolarità relative all’inserimento nelle domande di finanziamento di terreni per i quali è risultato mancare il regolare titolo di possesso o di conduzione agricola. Si è trattato, nei casi più gravi, di aree appartenenti ad enti pubblici oppure oggetto di esproprio. In altre circostanze di terreni acquisiti ed utilizzati in forza di contratti falsi, talvolta riportanti anche firme a nome di persone defunte. Ancora, tra le aree oggetto di agevolazione economica sono stati rilevati terreni confiscati alla criminalità organizzata o ancora appartenenti a persone sottoposte a misure di prevenzione antimafia. Diverse, poi, le irregolarità di minor rilievo, connesse all’illegittimità del titolo di possesso dei terreni agevolati oppure alla mancanza di  requisiti di carattere formale nell’ambito delle istruttorie di finanziamento. In relazione alle violazioni rilevate, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria oltre 70 soggetti per ipotesi di reato, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita percezione di finanziamenti, falso e abuso d’ufficio.

A Scalea natura e antichi sapori di Calabria in un’iniziativa promossa da Coldiretti

SCALEA (CS) – In occasione del lungo finesettimana del 25 aprile molti saranno i Calabresi che trascorrerano una mini-vacanza all’insegna della natura. Sempre più numerosi, dunque, gli agriturismi che offrono, oltre alla bontà dei sapori locali, anche percorsi naturalistici e archeologici. Secondo la Coldiretti, la Calabria in tal senso si sta mostrando sempre più propositiva e attiva per questo tipo di turismo. Tra le numerose attività in programma, segnala, in particolare, quella promossa dalla Società Cooperativa Agricola Valle Lao di Scalea, nell’alto tirreno cosentino, che presso il punto vendita “Campagna Amica” realizzerà un’esposizione di prodotti agricoli locali, tra cui olio, miele, formaggi, vini, la quale sarà accompagnata da un’ulteriore esposizione di grande interessa che mostrerà ai visitatori attrezzi agricoli del passato, mentre maestri cestai lavoreranno in diretta panieri di vimini. I diversi momenti saranno allietati da un cantastorie che, attraverso le sue storie legate al mondo rurale, farà rivivere il passato.

 

 

A Roseto Capo Spulico l’associazione “Città delle Ciliegie”

ROSETO CAPO SPULICO (CS)- Nei giorni scorsi l’associazione nazionale “Città delle Ciliegie” ha visitato  Roseto Capo Spulico, in quanto da quelle zone, da qualche anno, sembra ci sia un intenzione di investire sulla cerasicoltura. Il direttore dell’associazione, Carlo Conticchio, ha incontrato il sindaco Rosanna Mazzia, l’assessore Giuseppe Nigro, Margherita Rizzuti , équipe del primo cittadino e un gruppo di produttori di ciliegie.

Dopo l’accurata ispezione, il direttore Conticchio è rimasto sbigottito, nel visitare  i ceraseti, dal buon livello tecnico raggiunto dai produttori rosetani, sottolineando però come ci sia ancora molto da lavorare per mettere a regime una produzione importante da poter presentare al mercato. L’obiettivo ora, sarà quello di trovare, in queste settimane, la giusta collaborazione tra Comune e associazione al fine di mettere a punto la giusta strategia per la valorizzazione delle Ciliegie di Roseto Capo Spulico con la Denominazione Comunale. La particolarità sta nel fatto che un modesto investimento in ricerca ha generato rilancio della ciliegia sul mercato e nuove leadership produttive e reddituali.

Il principale motivo di questa ripresa è legato alla crescente domanda di ciliegie da parte dei mercati e dei consumatori. In modo particolare è cresciuta la richiesta verso prodotti d’elevati standard qualitativi di cui l’Italia è forte produttore. Da sottolineare come un contributo alla crescita sia dato dalle allettanti quotazioni di mercato  che permettono ai produttori di poter sperare in un aumento del reddito. Il vero cambiamento è però dovuto ai radicali mutamenti attuati nei vari settori cardine della cerasicoltura: nuovi sistemi d’allevamento, nuova gestione degli impianti, nuove tecniche colturali, nuove varietà, un controllo del processo produttivo sempre più orientato verso produzioni specializzate, introduzione del concetto dell’eco-sostenibilità.

Anna Maria Schifino

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No Triv, FNA: votare Sì al referendum

ROSSANO (CS) – La Federazione Nazionale Agricoltura dice no alle trivellazioni e voterà per questo un SÌ convinto al referendum abrogativo sull’articolo 6 comma 17 del Codice dell’ambiente che regola le indagini esplorative nei mari italiani, previsto per DOMENICA 17 APRILE.

Lo comunica il vicesegretario nazionale Mario Smurra, che sottolinea: “La Federazione Nazionale Agricoltura (FNA) registra 40 mila iscritti in tutta la provincia di Cosenza. Sono i lavoratori e dipendenti del settore agricolo che muovono quell’importante fetta di economia locale e regionale, preoccupati per quello che le trivellazioni potrebbero rappresentare per l’intero territorio: una minaccia per il mare, per la pesca, ma anche per le produzioni agrumicole. In poche parole, una minaccia per lo sviluppo sostenibile di questa terra“.

Le popolazioni di territori a spiccata destinazione agricola come quelli che si affacciano sul Mar Ionio, importanti per numeri e qualità delle produzioni, non possono restare con le mani in mano davanti ad un progetto che va contro ogni logica di sviluppo sostenibile – ha aggiunto il vicesegretario, rivolgendo un appello sopratutto ai suoi associati-: bisogna recarsi alle urne e mettere una X sul SÌ, per dire NO alle trivellazioni“.

Problemi di irrigazione nel crotonese, incontro immediato sulla questione

CROTONE-Immediatamente convocato, si è svolto al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, l’incontro per affrontare le problematiche relative all’irrigazione di soccorso agli agricoltori e allevatori del crotonese ed in particolare dell’altopiano di Isola di Capo Rizzuto – Cutro. Alla riunione sono stati presenti il Dirigente Generale C. Salvino, il dirigente F. Bafaro, il sindaco di Isola di Capo Rizzuto G.Bruno, il presidente del Consorzio Ionio Crotonese R.Torchia, l’Anbi Calabria e Coldiretti.  Come provvedimento urgente ed immediato, dovuto alla particolare situazione che sta generando anche tensioni sociali, si è deciso che il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, al fine di garantire una irrigazione di soccorso, provvederà ad aprire l’acqua già da lunedì 11 aprile p.v. per un periodo di 5 gg. consecutivi. Nei prossimi giorni, il Dipartimento concorderà con la Società A2A un piano di rilasci di acqua programmato, aprendo altresì uno specifico spazio di discussione sulla convenzione in essere tra la Regione Calabria e la multiutility A2A, come già peraltro condiviso anche con il presidente Oliverio in occasione dell’incontro con la stampa del 21 marzo u.s.

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Il Dipartimento Agricoltura, proprio in virtù dei cambiamenti climatici, ha assicurato un impegno particolare per rilanciare attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari investimenti per sistemi idrici, invasi e impianti di subirrigazione con opere strutturali ed infrastrutturali. Il Dirigente Generale Salvino stante la grave situazione dei bacini di raccolta e il perdurare dello stato di siccità, che desta notevole preoccupazione, invierà una lettera a tutti i Consorzi di Bonifica e all’Anbi Calabria  affinché si pongano in essere misure, da rivolgere anche all’utenza, per un uso sempre di più parsimonioso della già limitata risorsa idrica. Questo comporterà un continuo e costante monitoraggio dei consumi in stretto rapporto tra Consorzi di Bonifica e Dipartimento Agricoltura, con l’obiettivo di garantire l’intera stagione irrigua e salvaguardare anche l’utenza civile che utilizza l’acqua fornita dal Consorzio.

Crisi idrica nel crotonese, Coldiretti alla Regione: “Serve risolutezza”

CROTONE – “Il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese Roberto Torchia, gli amministratori e il personale impegnato fino ad ora sono stati degli eroi“. È quanto afferma in una nota stampa il presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, intervenendo sul problema della carenza idrica nel crotonese che rischia di compromettere il lavoro di molti agricoltori.

Dire che l’avevamo detto a febbraio – e ribadito nella conferenza stampa tenuta alla “cittadella regionale”  sulla giornata mondiale dell’acqua, alla presenza del presidente Oliverio e dei dirigenti del Dipartimento Agricoltura – denunciando le avvisaglie di carenza idrica nel crotonese, forse serve a poco, ma adesso occorre subito correre ai ripari per trovare insieme alla Regione Calabria soluzioni condivise e strategie per assicurare agli agricoltori del crotonese un intervento irriguo urgente e straordinario per portare a termine le colture in atto e non avere danni economici dopo un duro lavoro”.

Il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese Roberto Torchia, gli amministratori e il personale impegnato fino ad ora sono stati degli eroi, monitorando minuto per minuto la situazione e assicurando acqua agli agricoltori con idonea turnazione. Ma davanti ad una situazione climatica con le precipitazioni praticamente dimezzate (-56%) rispetto alla media del periodo, dopo che a gennaio erano state già inferiori del 24% mentre il mese di dicembre 2015 si è classificato come il meno piovoso dal 1800 con un – 91%, davvero la lotta diventa impari. – afferma Molinaro, che aggiunge – Attualmente, l’invaso Sant’Anna nel comune di Isola Capo Rizzuto ha una disponibilità minima pari a 8,5 milioni di metri cubi,  la metà della sua capacità e una buona parte di acqua non può essere utilizzata poiché deve essere nella disponibilità della Protezione Civile. E’ anche da queste situazioni che emerge in modo chiaro ed inequivocabile l’importanza dei Consorzi di Bonifica“.

Bisogna pensare anche in prospettiva rilanciando, attraverso i fondi comunitari e masterplan, investimenti per sistemi idrici, invasi e impianti di subirrigazione con opere strutturali ed infrastrutturali.  Non possiamo mettere in pericolo il patrimonio agroalimentare calabrese che oggi è in fase di forte rilancio e che per essere ancora di più di qualità ha bisogno dell’acqua. Adesso, però, in questa fase emergenziale che sta già causando tensioni, chiediamo alla Regione Calabria risolutezza“.

Agricoltura e Sud per uno sviluppo a misura d’uomo, incontro a Catanzaro

CATANZARO – Lunedì prossimo, 14 marzo, alle 10, presso l’istituto Tecnico Agrario di Catanzaro, si terrà l’incontro con gli studenti dal tema “Agricoltura e Sud per uno sviluppo a misura d’uomo”.

 Al dibattito pubblico parteciperanno Ludovico Abenavoli, dell’Università Magna Grecia, Nino De Lorenzo, nutrizionista Università Tor Vergata, Roma; Franco Laratta Commissario Ismea, Ministero agricoltura; Nicodemo Oliverio Capogruppo Commissione Agricoltura della Camera dei Deputi; Antonio Viscomi – Vicepreside della Giunta Regionale della Calabria
L’agricoltura, la difesa dell’ambiente, il ritorno dei giovani alla terra, la valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentari. L’evento sarà anche occasione per confrontarsi con le idee degli studenti del Tecnico Agrario di Catanzaro.