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Coldiretti incontra l’Istituto De Fazio

LAMEZIA TERME (CZ) I giovani agricoltori della Coldiretti Calabria – Giovani Impresa – sono in prima fila con aziende innovative e competitive che, in numero sempre maggiore, vede una importante conduzione anche da parte delle donne. L’ultima dimostrazione, in ordine di tempo, è stata ad Expo Milano in occasione di Oscar Green, il premio alle imprese più innovative, promosso dai giovani della Coldiretti. Martedì 15 dicembre dalle ore 10,00 i titolari delle aziende dei Giovani Coldiretti racconteranno agli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “De Fazio” di Lamezia Terme, la loro concreta esperienza di imprenditori agricoli che, interagendo con il territorio e  il suo essere distintivo hanno creato aziende di livello che coniugano tradizione ed innovazione con una attenzione particolare anche al ruolo multifunzionale dell’agricoltura.

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Un rapporto stretto tra imprese e scuola è uno degli aspetti che sta a cuore alla Coldiretti. Nel sistema scolastico infatti, come conferma uno studio di Coldiretti, si registrano profondi cambiamenti nelle scelte scolastiche 2015/16 ed una analisi aggiornata sul ritorno dei giovani nelle campagne e sul loro impulso alla competitività e alla crescita sostenibile e durevole, che rende visibile e concreta una Calabria positiva, bella che piace e vince. Anche i nuovi Programmi Comunitari, in particolare il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Calabria, recentemente approvato dall’Unione Europea, offre ai giovani innumerevoli possibilità sia di insediamento in azienda che di investimenti. L’Istituto Tecnico Economico “De Fazio” di Lamezia Terme con i suoi indirizzi di amministrazione, finanza e marketing, sistemi informativi aziendali e relazioni internazionali per il marketing si affaccia al mondo dell’imprenditoria e del lavoro, dell’università e della ricerca, attraverso una costellazione di iniziative didattiche dinamiche, che arricchiscono i bisogni formativi degli allievi, ponendoli al centro di una scuola che abbraccia ed accompagna verso la crescita consapevole. Da qui nasce l’idea di incontrare i giovani nelle varie realtà imprenditoriali, a partire da quelle associate alla Coldiretti. Lo scambio di esperienze arricchirà il dibattito, al quale parteciperanno Daniele Perrone delegato regionale di Giovani Impresa Coldiretti e la prof.ssa Simona Blandino dirigente scolastico dell’Ite De Fazio Lamezia Terme. Saranno presenti i delegati delle classi terze e quarte e la redazione del giornale di scuola “Partita Doppia”, composta dagli alunni delle classi 2A, 2I, 3B, 3F, 4B, 4F, 4G, 5B, e dai professori Giovanna Adamo, Eura Borelli, Giovanni Serianni, Raffaele Spada e Alfredo Trudi.

Coldiretti: dati incoraggianti per lo sviluppo dell’agricoltura in Calabria

CATANZARO – La Coldiretti Calabria – afferma una nota ufficiale – commenta positivamente il trend positivo dell’agricoltura in Calabria, come confermano i dati di Bankitalia nel suo ultimo rapporto, che sono assai incoraggianti. Particolarmente importante – sottolinea la Coldiretti Calabria – è il risultato di una crescita sia delle aziende iscritte al sistema camerale che aumentano significativamente rispetto al semestre precedente che nel numero di lavoratori dipendenti (+3 per cento rispetto all’anno precedente). COLDIRETTI

“L’agricoltura è la risposta concreta alla ripresa economica e all’occupazione poiché – commenta Molinaro – i nostri territori e produzioni rappresentano un punto di forza importante e la Calabria si dimostra orgogliosamente – come andiamo dicendo da sempre – una regione agricola e per questo occorre investire sulle nuove generazioni, sostenendole e seguendole nel percorso di accesso alla professione. Le risorse Comunitarie 2014-2020, se bene indirizzate, renderanno praticabili prospettive di lavoro per chi vuole intraprendere. A rendere ancora più significativo il dato, è anche la spinta positiva all’agroalimentare Made in Calabria al quale senza dubbio, ha contribuito anche Expo Milano. C’è tanta voglia di Calabria nel mondo – prosegue Molinaro – e ancora margini e performance per un miglioramento ulteriore. La prossima grande iniziativa che Coldiretti Calabria svolgerà il prossimo 30 novembre a Cosenza – conclude – con la Giornata dell’agricoltura calabrese, sarà la testimonianza e l’impegno per una Calabria ancora più bella, forte e vincente che fa dell’agricoltura il proprio fiore all’occhiello con la possibilità di dare un forte contributo alla crescita economica”.

Terra e agricoltura, gli studenti dell’Unical e il loro futuro

RENDE (CS) La discussione è stata ampia e molto seguita, stamane presso l’Unical di Rende. Invitato a discutere e a confrontarsi con i laureandi di diverse facoltà, è stato Franco LARATTA, già parlamentare, attuale membro del CdA di Ismea, l’ente economico del governo che finanzia e sostiene i progetti in agricoltura.
Negli interventi di Enzo Giacco, Francesco Lo Giudice e Michele Leonetti, sono stati affrontati i temi legati allo sviluppo economico e sociale, i rischi legati all’illegalità e allo sfruttamento, i temi dell’agricoltura sociale e del rispetto dell’ambiente.
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Franco LARATTA ha concluso il partecipato confronto, sostenendo la necessità di agganciare la rivoluzione culturale in atto, che porterà i giovani alla terra, fenomeno già iniziato e che sta portando alla nascita di piccole e grandi aziende agricole in Italia e ora anche in Calabria.
“Ma è necessario un processo ordinato e orientato, ha affermato franco laratta, che porti alla creazione di una serie di aziende agricole di eccellenza, moderne e innovative, in grado di stare sul mercato internazionale”.
Per LARATTA “ci sono notevoli risorse finanziarie europee a favore dei giovani che sono interessati a fare impresa agricola, ci sono i fondi del PSR regionale, c’è il ruolo determinante di ISMEA, c’è un sistema di eccellenza che caratterizza la nostra regione. Il futuro dei giovani sta tutto nel ritorno alla terra e alle sue produzioni straordinarie,  richiestissime dal mercato internazionale”.

In arrivo fondi ARCEA

CATANZARO (CZ) “Finalmente come comparto agricolo calabrese registriamo una inversione di rotta nei rapporti con l’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura che nei tempi previsti, con efficienza e trasparenza, ha avviato i pagamenti del Pac”. Così il coordinatore regionale Fapi Calabria, Cristian Vocaturi che esprime piena soddisfazione per il lavoro svolto dal Direttore dell’Arcea Maurizio Nicolai.“A 13 mila beneficiari infatti – spiega Cristian Vocaturi – arriverà in questi giorni il primo 50%, pari a 63 milioni di euro, di anticipazione del primo anno di attuazione della nuova Politica Agricola Comune. Il pagamento degli anticipi, ci assicurano dall’Arcea, terminerà con il secondo pagamento previsto per la prossima settimana per analogo importo”.

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“Un cambio di passo – continua Cristian Vocaturi – che si vede anche nella gestione regionale del comparto e nella politica dell’attuale Giunta che ci fa ben sperare per il futuro e guardare con più fiducia anche ai prossimi appuntamenti che interesseranno il settore agroalimentare.”

“Come ad esempio – continua Vocaturi – l’impegno assunto dal Presidente Mario Oliverio per il prossimo Vinitaly. Una nuova fase che vede la Regione al centro di una strategia d’insieme con produttori, operatori del settore e Dipartimento Agricoltura. Come Fapi, in più occasioni, abbiamo sostenuto che la sfida vincente fosse proprio quella di fare rete e unire le diverse aziende, ognuna con la propria identità, sotto un unico “Brand Calabria”. L’iniziativa promossa dal Presidente Oliverio, dal Consigliere Mauro D’Acri e dal Dipartimento Agricoltura, in particolare il settore valorizzazione guidato da Giacomo Giovinazzo, insieme a Giovanni Guagliardi di vinocalabrese.it, ci fa ben sperare di essere, finalmente, sulla strada giusta. ”

Il Governo Nazionale punta sul settore Agroalimentare

REGGIO CALABRIA (RC) Sarà pure il traino e l’entusiasmo per l’indubbio successo di Expo Milano, certo è che il Governo Nazionale sta rispettando gli impegni assunti nel settore agricolo e agroalimentare a partire ad esempio dall’abolizione di IMU e IRAP. Importante inoltre lo stanziamento di 140 milioni di euro in due anni per finanziare il programma di agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali per sostenere i redditi delle imprese con opportuni strumenti di gestione del rischio. “Lo slogan “Tornare alla terra” del Governo Nazionale, deve trovare accoglimento e rilancio nel governo regionale, per le competenze e scelte che esso può compiere. Troppi sono – espone Coldiretti – i temi da affrontare  e molte cose da fare.

coldiretti calabria “La Calabria dovrebbe approfittare di questo trend positivo  e concentrarsi su questo settore quanto mai necessario a sostenere la crescita economica e sociale”. Investire su agricoltura e agroalimentare, non è un pensiero da “premio Nobel”, basta guardare fatti e dati socio-economici – commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria –  e alla vigilia del “forse” assestamento di bilancio e comunque del DEF (Documento Economico Finanziario) e del Bilancio Regionale di Previsione si impone con forte pragmatismo, affrontare le diverse problematiche. Coldiretti  basa il suo lavoro sulla selezione delle scelte ritenute valide, sia per gli investimenti che per la revisione della spesa. Tra queste accompagnare il PSR 2014-2020, con politiche virtuose di bilancio e quindi anche qualificando la spesa ed effettuare un collegato ornamentale agricolo per aggiornare e introdurre  alcune norme. Sono –a nostro giudizio–operazioni fondamentali per fare in modo che il grado di penetrazione dell’innovazione e il contributo alla crescita dell’occupazione, in un settore particolarmente dinamico come l’agroalimentare Made in Italy, possa diventare realtà- afferma Oliverio. Coldiretti – conclude Molinaro – si aspetta molto e continuerà ad incalzare Consiglio e Giunta Regionale sperando che cardini delle porte si aprano-.

Zuccheraggio dei mosti, la Coldiretti chiede la revoca all’autorizzazione

“Ma chi vuole farci brindare con il vino calabrese “corretto in cantina” grazie al provvedimento autorizzativo per l’aumento del titolo alcolimetrico-volumico minimo naturale delle uve e dei mosti per la produzione dei vino comune, IGP e DOP nonché, degli spumanti per la campagna 2015/2016?”  E’ una domanda oltre che legittima anche lecita – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – innanzitutto questa pratica,  meglio conosciuta come aumento di zucchero, è consentita dalla legislazione per eccezionali condizioni climatiche avverse. Coldiretti Calabria, ha dato subito parere negativo all’arricchimento.  Infatti, la concessione della deroga e quindi l’autorizzazione allo zuccheraggio, rappresenta una contraddizione all’eccezionale andamento stagionale. Ci pare ed è di palmare evidenza – prosegue – che in Calabria  non si sono verificate condizioni climatiche avverse che abbiano compromesso la qualità delle uve e le condizioni di una vendemmia, invece ottima, dal punto di vista  qualitativo e con un aumento di circa il 10 per cento rispetto ai valori dello scorso anno con una produzione di circa 400 mila ettolitri, che colloca la Calabria, la sedicesima regione per produzione di vino in Italia.

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L’annata  è stata ottima e ha permesso la maturazione ottimale delle uve con un buon equilibrio tra grado zuccherino e acidità, che porteranno a vini “rotondi e morbidi” insomma più qualità. Ha davvero dell’incredibile che il Dipartimento si sia prestato ad una operazione di tal fatta – danneggiante i viticoltori attenti alla qualità che nasce nei vigneti e dopo anni di sacrifici ed investimenti si stanno raccogliendo i frutti che hanno portato i vini calabresi alla ribalta nazionale ed internazionale. Ancor di più, il Decreto Dirigenziale, cade in contemporanea con la notizia che ha suscitato notevole interesse cioè l’Italia sorpassa la Francia è diventa il primo produttore mondiale di vino ed anche questo grazie a condizioni climatiche favorevoli che hanno garantito un’ottima maturazione delle uve tanto che confermano una  annata storica per quantità e qualità. Insomma un andamento della vendemmia particolarmente positivo che sostiene anche  le esportazioni segnando un risultato record. Davanti a questo la Regione non trova di meglio che consentire lo zuccheraggio, con un perfetto decreto “burocratese”: forse – conclude Molinaro – si è ancora in tempo per revocarlo.

A Milano la III edizione del Festival dell’Acqua

MILANO – Sostenibilità, nutrizione, gestione, equilibrio mondiale della risorsa e condizione nazionale del sistema idrico integrato sono stati solo alcuni dei temi affrontati da centinaia di relatori in iniziative e spettacoli aperti ad un pubblico interessato ai temi tecnici, ma anche culturali, scientifici, tecnologici o di intrattenimento all’interno della terza edizione del Festival dell’Acqua.giornata dell'acqua

Organizzato con cadenza biennale da UTILITALIA, la manifestazione si è svolta a Milano dentro la cornice del Castello Sforzesco in concomitanza e collegamento con la manifestazione internazionale EXPO 2015 per ampliare e contribuire alla riflessione e al dibattito pubblico sui temi della sostenibilità ambientale e dell’accesso alle risorse primarie.L’obiettivo del Festival è stato quello di raccogliere e presentare quanto di più moderno ed evoluto dal punto di vista tecnologico e di governance, sia stato realizzato nel settore idrico.

In questo ambito sono stati inseriti tre seminari, dal 7 al 9 ottobre, promossi da FederUtility, alla quale, con il coordinamento della prof.ssa Patrizia Piro, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’UniCal, hanno aderito: l’Associazione Internazionale Amici dell’Università della Calabria, l’Università della Calabria, l’Associazione Idrotecnica Italiana, il Centro di Formazione Sanitaria FOCUS di Cosenza, nonché le seguenti aziende di settore: Majone&Partners, Petroltecnica, SM&S, Barthauer, S.I.G.M.A. water e Zecca.

Il primo seminario si è svolto nel pomeriggio di ieri, mercoledi 7 ottobre 2015, sul tema: “L’agricoltore illuminato e l’acqua in Calabria: fra territorio e tecnologie”, facendo riferimento alle esperienze condotte presso l’Università della Calabria con particolare attenzione ai diversi temi riguardanti l’impatto connesso alla produzione di olio d’oliva dovuto ai residui (solidi e liquidi) di lavorazione e ai sistemi di recupero e valorizzazione degli stessi. È stato introdotto ed esaminato il tema della produzione di agrumi, olio e acque di vegetazione. È stato approfondito l’argomento attraverso un’analisi riguardante lo stato sulla scienza e la tecnologia necessari per produrre un ottimo olio d’oliva.

È stato inoltre esaminato il tema relativo alle acque di vegetazione nell’utilizzo dei reflui agroalimentari. Sono state delineate le strategie di utilizzo delle acque di vegetazione dell’industria agroalimentare come fonte di principi attivi (e indagata la gestione dei depuratori associata alle acque di vegetazione).

 

La Calabria alla fiera Anuga di Colonia per promuovere le eccellenze agroalimentari calabresi

CATANZARO – Tutto è pronto per Anuga, la fiera biennale dell’agroalimentare che si terrà a Colonia dal 10 al 14 ottobre, alla quale la Regione Calabria parteciperà con trentanove aziende d’eccellenza. Il salone Anuga, tra gli appuntamenti più importanti a livello mondiale per il comparto del “food”, con espositori ed operatori altamente specializzati, rappresenta per la Calabria una grande opportunità. Si tratta infatti di una prestigiosissima vetrina internazionale per i prodotti Made in Italy e quindi di una notevole occasione per promuovere l’agroalimentare d’eccellenza calabrese ed i territori di produzione. I riflettori saranno puntati infatti sui vini e i liquori, i formaggi, i salumi, l’olio, i prodotti da forno e dolciari, le conserve.  In un paese, tra l’altro, la Germania, che costituisce il primo mercato di destinazione delle esportazioni agroalimentari italiane, e dove le specialità calabresi potranno confrontarsi con un mercato di grande livello.download (3)

Oltre alle eccellenti possibilità di stabilire nuovi contatti e di stringere legami di business con nuovi buyer, Anuga, con i suoi circa 6.800 espositori e più di 155 mila visitatori provenienti da 180 paesi,  darà alle aziende calabresi di qualità l’opportunità di far conoscere ancora di più i propri prodotti tipici e di farsi strada su nuovi ed importanti mercati.

La partecipazione ad Anuga 2015, rappresenta il completamento di un percorso legato ad Expo 2015, avviato con Koelmesse Italia, che ha visto la firma di un protocollo di intesa per l’esaltazione in seno alla manifestazione delle produzioni ed è stata preceduta da seminario di presentazione sull’internazionalizzazione, tenuto nell’ambito della Settimana del Protagonismo della Calabria, svoltasi in Padiglione Italia dal 25 al 30 settembre scorsi.

Expo 2015 chiusa la settimana del Protagonismo Calabria nel segno del cedro

Ancora puntata sui prodotti agroalimentari, la giornata conclusiva della Settimana del Protagonismo che ha richiamato la Calabria come “cuore del Mediterraneo”, volendo anche raccontare al pubblico di Expo  dell’”Albero Sacro”, il cedro, frutto dal valore simbolico importante per la Comunità Ebraica,  presentando l’antichissima storia della ricerca del cedro perfetto, che ogni anno si ripete, nelle cedriere della costa nord-tirrenica della Calabria, per la festa del Sukkot. Una festa, quella “delle capanne”, che cade proprio in questo periodo dell’anno e che è stata riproposta nell’appuntamento della Regione Calabria con una rappresentazione di grande suggestione. A partecipare il senso profondo di un rituale straordinario  e spiegarne le modalità, in un incontro nel Padiglione del Corriere della Sera, il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Milano Alfonso Arbib, il Rabbino Moshe Lazar e i copresidenti della Comunità Ebraica di Milano Milo Hasbani e Raffaele Besso. Altro racconto intorno a  questo frutto così particolare è stato affidato ai coltivatori ed agli studiosi, con il giornalista e scrittore Enrico Esposito, il presidente dell’Accademia Internazionale del Cedro, Franco Galiano, il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, presente il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere. Ospiti graditi, i giovani componenti del gruppo di musica klezmer “Est, est, est”.

Trionfo dei grandi agrumi calabresi, quindi, in unaapprezzatissima degustazione, allestita da studenti e tutor degli Istituti Alberghieri della Calabria insieme alConsorzio del Cedroeall’Accademia del Bergamotto con la collaborazione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (Arsac), delle aziende agroalimentari di eccellenza e dei Consorzi di tutela e produzione dell’agroalimentare e del vitivinicolo.

Ultimo appuntamento, a chiusura della Settimana del Protagonismo, il meeting su “Modelli alimentari e cooperazione internazionale” che ha vistoRegione Calabria, Università della Calabria e Conferenza dei Rettori dell’Università Italiane, al centro di un coinvolgente viaggio socio-antropologico, creativo e linguistico nei modelli alimentari ed enogastronomici del Mediterraneo. Per dialogare su identità, e(t)nogastronomia, politiche alimentari cooperative, l’Ambasciatore del Marocco in Italia,  S.E. Hassan Abouyoub,  Shai Tagner,  giovane e affermato regista israeliano e Raffaele Longo, Manager dell’Unità Cooperazione e Sviluppo dell’Università della Calabria. La coinvolgente discussione ha aperto,da un lato,  nuove prospettive alla capitalizzazione della biodiversità  tentando di disegnare le coordinate postmoderne di una dieta transmediterranea, mentre, dall’altro, ha stimolato nuovi angoli di lettura per l’inestinguibile rapporto che lega le politiche dell’accoglienza e dell’”erranza”, (mai così attuale) alimentare. Una stimolante e partecipata discussione sulle tessere di un inedito mosaico in cui il dialogo interculturale,  le tradizioni culinarie identitarie,  i patrimoni di saperi secolari legati all’alimentazione sono destinati a diventare le rinnovate parole di una vera e propria filologia del cibo.expo-2015

Presenti per tutti gli eventi della giornata il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Carmelo Salvino,il Dirigente del Settore Promozione e Valorizzazione delle Filiere Produttive Agricole e Agroalimentari della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo, il referente per Expo del Presidente della Regione Giovanni Soda.

A far calare il sipario sui sei giorni che hanno fatto della Calabria la regione protagonista dell’Esposizione Universale di Milano, “Panza, crianza e ricordanza” , un

reading tratto da La Divina Commedia, Finale di Partita di S. Beckett e “Panza Crianza e Ricordanza” poemetto originale del regista Giancarlo Cauteruccio, uno dei  registi più innovativi del teatro contemporaneo italiano.

La Calabria celebra all’Expo la Dieta Mediterranea nella sua “Settimana del Protagonismo”

Ieri, lunedì 28 settembre, è stato il giorno scelto dalla Regione Calabria per portare in Expo, all’interno della Settimana del Protagonismo in corso, un tema nel quale la Calabria stessa ha un capitolo rilevante,  già scritto, legato ad Ancel Keys, il fisiologo americano cui si deve uno studio pilota, negli anni ’60, di fondamentale importanza: la Dieta Mediterranea,

Una storia non nota ai più, portata all’attenzione in Expo, che parte dal soggiorno e dagli studi di Keys nella città calabrese di  Nicotera, dal 1957.  Dalla Calabria ha, dunque, tratto origine quella straordinaria epopea scientifica, sociale e culturale che ha condotto a identificare la Dieta Mediterranea quale modello esemplare dell’alimentazione, come ha riconosciuto l’Unesco nel 2010, che l’ha iscritta nel Patrimonio Immateriale Mondiale dell’Umanità.

Questa, tra le  indicazioni venute dalla Conferenza internazionale “La Calabria interprete della Dieta Mediterranea” che ha riunito importanti nomi del  mondo accademico e scientifico-culturale per discutere  sul  modello alimentare degli anni ’60 a Nicotera, sede dello studio pilota del Seven Coutry study, condotto da Ancel Keys, Paul White, Noburo Kimura, insieme con gli italiani Flaminio Fidanza e il nicoterese Alfonso Del Vecchio.expo-2015

La conferenza, tenuta nell’Auditorium di  Palazzo Italia,  è stata organizzata dalla Regione Calabria in collaborazione con  l’Istituto Nazionale per la Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica (INDIM) e la Sezione di Nutrizione clinica e Nutrigenomica dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, ed il contributo di numerose Università Italiane e straniere: Università della Calabria, Magna Grecia di Catanzaro, di Messina, di Milano, di Torino Grugliasco, di Napoli “Federico II”, di Udine, la West Virginia University at Johns Hopkins University of Rockville, MD USA, Università Federale del Paranà, oltre l’UOC di Dietetica e Nutrizione Clinica del Comprensorio sanitario di Bolzano,  della società Geografica Italiana, dell’Accademia Italiana della Cucina Mediterranea, del Consiglio nazionale degli Agronomi. In apertura, l’intervento  dell’Assessore allo Sviluppo Economico e promozione delle Attività Produttive della Regione Calabria che ha portato i saluti del presidente Mario Oliverio. “ La Dieta Mediterranea è un valore culturale, come sancito anche dall’Unesco,  oltre che un modello salutare. La nostra regione, al centro del Mediterraneo, ne raccoglie l’essenza identitaria – ha affermato – e gli elementi di uno stile di vita naturalmente vocato alla conservazione di un buon livello di salute alimentare, quindi alla salvaguardia delle tradizioni e  della storia della nostra terra. E’ un modello alimentare che proiettato nel futuro ci consente di tramandare ciò che siamo stati nel passato.” L’introduzione ai lavori,  è stata curata da Giovanni Soda, consulente del presidente Oliverio; la moderazione al  giornalista del Corriere della Sera Stefano Giussani.

Base di riflessione del consesso, l’affermazione che  la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera non solo è un modello alimentare in grado di nutrire il pianeta secondo i valori della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, ma è anche un modo di nutrirsi dagli accertati valori salutari e dai forti contrassegni etici, improntato all’insegna della frugalità, della semplicità e della convivialità dei rapporti umani.

Ad aprire il convegno, lo studio pilota di Keys, finalizzato a valutare in maniera obiettiva i valori nutrizionali della dieta nicoterese in relazione allo stato di salute degli abitanti, portando all’elaborazione dell’Indice di Adeguatezza Mediterraneo (IAM), e alla definizione della Dieta Mediterranea di riferimento di Nicotera. L’Indice di Adeguatezza Mediterranea, che fa della dieta mediterranea una dieta sicuramente efficace nel prevenire le malattie cronico-degenerative, viene riproposto, così com’era l’indice di riferimento italiano, proprio verificato nello studio pilota a Nicotera.  La possibilità,  oggi, di mettere a disposizione dei medici e anche dei consumatori questo semplice indice, ottenuto dividendo la somma delle percentuali di energia totale proveniente dai gruppi alimentari appartenenti alla Dieta Mediterranea (pane, cereali, legumi, patate, vegetali, frutta, pesce, vino rosso, olio d’oliva) per la somma delle percentuali di energia totale fornita dai gruppi alimentari non appartenenti alla Dieta Mediterranea (latte, formaggio, carne, uova, grassi animali e margarina, bevande dolci, biscotti/torte, zucchero), è un modo per orientare in senso salutare e sicuro alla dieta mediterranea. Mentre la  riscoperta di questo modello rappresenta oggi lo snodo d’importanti questioni che investono la complessità dei rapporti intercorrenti tra l’uomo e la terra, la cultura e il territorio, il presente e la storia, il profitto, la sostenibilità ambientale e soprattutto il mantenimento del buono stato di salute. Non di meno, vista la sua capacità di far coesistere saperi e sapori di attestata derivazione locale e tradizionale, rappresenta un modo fortemente identitario del nutrirsi, opposto alle omologazioni culturali poste in essere dalla globalizzazione.

A dialogare della valenza scientifica, economica e storico-culturale della Dieta mediterranea Italiana di Riferimento, Antonino De Lorenzo, del  Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, anche per l’Istituto Nazionale per Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica con importanti nomi del mondo accademico e scientifico-culturale tra cui Antonino De Lorenzo, Laura Di Renzo, Franco Salvatori, Fabrizio Mollo, Lina Pecora, Ludovico Abenavoli, Giovanni Scapagnini, Daniela Bonofiglio, Laura Soldati, Caterina Brasacchio, Paolo Simonetti, Roberto Botta, Leonardo Di Donna, Luigi Frusciante, Lucio Lucchin,  Luca Iseppi, Regina Maria Vilela, Paola Sinibaldi, Dario Ciccarelli, Livio Clemente Piccinini, Simona Colotta, Umberto Pagano, Cristina Mechilli.