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Prosegue la mobilitazione della Coldiretti, domani all’ Expo rappresentanti delle Istituzioni calabresi

download (2)L’agricoltura calabrese si sposta all’Expo di Milano. Tutto è pronto – annuncia la Coldiretti – e mentre un nutrito gruppo di giovani in loco, centinaia di agricoltori di tutte le province calabresi, saranno  presenti alla mobilitazione di sostegno al Made in Italy. “All’appuntamento ci saremo con tutta la nostra carica propositiva e progettuale – comunica Pietro Molinaro presidente dell’organizzazione calabrese e componente la Giunta nazionale – e domani martedì, 15 settembre a partire dalle 9,30 , in occasione della “Giornata dell’Agricoltura italiana promossa da Coldiretti rappresenteremo la Calabria positiva, accogliente e da scoprire. La mattina ci sarà un momento pubblico di approfondimento all’Open Air Theatre di Expo al qualeha confermato presenza il Presidente del Consiglio Matteo Renzi insieme a rappresentanti del governo e delle istituzioni e responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche. Dalla Calabria parteciperanno diversi rappresentanti delle Istituzioni calabresi tra cui il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto. Una vera testimonianza attiva di giovani, donne, uomini e anziani dalle campagne impegnati quotidianamente per realizzare l’obiettivo “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita” fissato dall’Esposizione Universale e che faranno conoscere la realtà agricola da primato, sia per capacità di innovazione, creatività, salvaguardia delle tradizioni, rispetto ambientale e sicurezza alimentare. Una occasione unica per toccare con mano la rivoluzione in atto nelle campagne dove per l’attività agricola si sono aperte nuove e straordinarie opportunità imprenditoriali ed occupazionali. “Una incessante azione – commenta Molinaro – che ha una continuità con la mobilitazione del Brennero, con la quale, abbiamo messo in atto la necessità di reintrodurre l’obbligo di indicare nell’etichetta dei prodotti alimentari lo stabilimento di produzione. Su questo aspetto – continua – il Consiglio dei Ministri, ha approvato un disegno di Legge di delegazione europea, contenente proprio l’indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento  di produzione o confezionamento per i prodotti alimentari e per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento 1169/2011 in materia di etichettatura.

La seconda settimane della Calabria a Expo 2015

expoMILANO – Inizierà domani, venerdì 21 agosto, la seconda settimana di presenza della Regione Calabria nello spazio a rotazione per le regioni in Padiglione Italia. Sino al 27 agosto, animerà lo spazio la presenza dei Gruppi di Azione Locale per far scoprire al grande pubblico di Expo Milano 2015 la cultura e i paesaggi rurali di una regione che conserva all’inizio del terzo millennio tutto il fascino del “Grand Tour”. L’iniziativa – informa un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta – è promossa dalla Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, e organizzata in stretta collaborazione e partnership con i GAL, agenzie di sviluppo che operano nei territori rurali. Le attività si articoleranno dal 21 al 27 agosto, tra cultura, enogastronomia, mediate da contenuti multimediali e mostre fotografiche che faranno apprezzare il ricco e variegato paesaggio naturale calabrese. Saranno le  filiere e le micro filiere produttive della Calabria, attraverso il  percorso espositivo, a mettere in contatto i visitatori con  il cuore pulsante dell’agricoltura e dell’eccellenza calabrese. Non mancheranno idee e prospettive per il futuro. “Il paesaggio della campagna italiana è uno dei più belli e celebrati al mondo. La Calabria– afferma il presidente della Regione Mario Oliverio – la più meridionale regione peninsulare, in qualche misura sintetizza il paesaggio rurale italiano. Per la sua bellezza e varietà, innanzitutto: dalla campagna costiera a quella delle valli interne, dai sistemi rurali collinari ai grandiosi paesaggi rurali montani. La ruralità calabrese è un bene prezioso non solo perché comprende produzioni tipiche e tradizionali, di grande pregio, dell’agricoltura e dell’allevamento, ma anche perché genera beni pubblici di eccezionale valore: paesaggio, cultura, natura, aria pulita, antropizzazione positiva, in sintesi il concetto di benessere naturale. Per questo, insieme ai GAL abbiamo voluto mettere al centro di questa ulteriore settimana di presenza della Regione a Expo 2015 il tema della multifunzionalità dell’agricoltura. Si tratta di una tra le più originali, per certi versi inusuale, immagini della nostra terra che possiamo presentare al mondo”. In Expo saranno presenti: Gal Monti Reventino; Gal Serre Calabresi Alta Locride; Gal Valle del Crocchio; Gal Savuto; Gal Sila Sviluppo; Gal Sila Greca Basso Jonio Cosentino; Gal Kroton; Gal Valle del Crati; Gal Alto Ionio Federico II; Gal Pollino Sviluppo; Gal Area Grecanica; Gal Batir/Basso Tirreno Reggino. Nello spazio in Padiglione Italia, tanti gli  appuntamenti che coinvolgeranno i visitatori secondo un ricco calendario di attività.

“Emozionati nel borgo” giunge alla seconda edizione

manifesto_carfizziCARFIZZI (KR) – A Carfizzi le strade della cittadina, guidata dal Sindaco Carmine Maio, si trasformano in una grande esposizione delle eccellenze calabresi nell’anno di Expo, dove il visitatore viene coccolato con il gusto genuino e sano dei prodotti identitari che vanno dal Pollino allo Stretto. La manifestazione “Emozionati nel borgo” è promossa dal Comune di Carfizzi, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, il Gal Kroton, la Coldiretti territoriale e il Consorzio di tutela vino Doc Cirò e Melissa. Un evento che registra già la sua seconda edizione e che il Comune di Carfizzi ha intenzione di storicizzare nella programmazione estiva “La festa del ritorno” che ogni anno accoglie centinaia di visitatori, turisti, curiosi e appassionati. In tavola c’è il meglio della produzione agroalimentare del territorio calabrese, dal vino ai formaggi, dal pane ai salumi, dal miele ai frutti di una terra tanto generosa quanto eccellente. Un percorso enogastronomico di primo piano che trova spazio e accoglienza tra le mura e le case del borgo arbreshe del cirotano arricchito dall’artigianato prodotto dalle mani sapienti degli uomini del territorio e dalla buona musica che quest’anno registra la presenza di Du.Du.A. Da Piazza Tassone fino a Largo Scanderberg ogni angolo della cittadina diventa una location per ospitare stand enogastronomici presso i quali il pubblico potrà degustare le prelibatezze di una terra che ha nel suo scrigno produzioni eccellenti frutto del lavoro sapiente di produttori che, nel tempo, hanno saputo coniugare tradizione e innovazione.

Molinaro chiede l’insediamento dei giovani in agricoltura in Calabria

REGGIO CALABRIA (RC) Molinaro: “Non mettiamo il cemento ai piedi dei giovani agricoltori che intendono investire nel settore agroalimentare e camminare speditamente”. Così, Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria assertore di una rigenerazione anagrafica in agricoltura, chiede, a negoziato ancora aperto,  al presidente Mario Oliverio e ai dirigenti regionali (Salvino, Aramini, Zanfino)  una revisione dell’attuale impostazione, che, non favorisce l’insediamento dei giovani in agricoltura in particolare nelle aree interne. Rendere obbligatorio un investimento, perfino superiore al premio, significa vincolare una considerevole quantità di risorse disponibili e, limitare altresì, la capacità di allargare il numero dei beneficiari. Il piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola – prosegue –  che il giovane deve presentare, può essere realizzato anche con azioni diverse da quelle finanziate dalle misure del PSR, la cui attivazione, deve essere facoltativa.

coldiretti calabria

Per esempio il premio può essere destinato per l’acquisto di animali (spesa non ammissibile nel PSR) oppure, utilizzarlo per accedere agli strumenti ISMEA per l’acquisto di terreno con altri interventi che garantiscono, comunque, lo sviluppo delle attività agricole e  l’incremento della redditività. Inoltre, non bisogna alterare le regole riguardo al fatto che il premio venga tradotto in un contributo da rendicontare e non a salvaguardare la facoltà del libero impiego delle risorse per migliorare le proprie condizioni di vita; per esempio, ammodernando la propria abitazione rurale per chi lavora in azienda. Rivolgendosi direttamente al Presidente, la Coldiretti sottolinea che in molte Regioni (Molise, Lazio, Basilicata, Sardegna, Umbria e Piemonte), hanno concesso di erogare il massimo del premio previsto dal regolamento e nessuna, ha introdotto il vincolo dell’investimento obbligatorio. In questa fase conclusiva con la Commissione, occorre intervenire per correggere questa anomalia in modo da incidere sulle prospettive economiche dei giovani e dei territori. L’iniziativa va lasciata al giovane  che può elaborare un Business Plan in funzione della sua visione imprenditoriale e degli effettivi bisogni dell’azienda. Se la Regione teme imbrogli  – chiarisce – ha tutti gli strumenti utili a stroncare qualsiasi iniziativa fraudolenta, in primis i controlli di primo e secondo livello a tappeto su tutti i beneficiari, senza contare che il premio è garantito  da polizza  fidejussoria  a favore dell’amministrazione regionale.

Agricoltura, Oliverio e Laratta: “Il ritorno alla terra è la sola grande speranza che abbiamo”

laratta-oliverioBELVEDERE SPINELLO (KR) – Nel corso di un convegno, Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura della Camera, e Franco Laratta, parlamentare e membro del CdA di Ismea, l’Istituto economico che finanzia i progetti in agricoltura, hanno sostenuto che “lo sviluppo del sud, e in particolar modo della Calabria, passa da settori strategici, nei quali la Calabria eccelle. Per cui il settore enogastronomico, quello turistico e dei Beni storici, archeologici e paesaggistici sono un tesoro che finora abbiamo tenuto nascosto. La ripresa economica, l’occupazione, lo sviluppo passano dalla “Terra”, dal grande ritorno alla terra”. Secondo i due politici, infatti, non ci sono più alibi, ma risorse finanziarie importanti a disposizione, un ruolo sempre più attivo e fondamentale di ISMEA e una grande attenzione del governo nazionale. “Dobbiamo liberare l’agricoltura da ritardi, burocrazia, eccessi amministrativi: dobbiamo lanciare e far passare il messaggio che il ritorno alla terra è la sola grande speranza che abbiamo”. L’attenzione è stata poi rivolta verso l’innovazione e le nuove tecnologie applicate all’agricoltura, ricordando che oggi il contadino non è quello tradizionale, ma è diventato un imprenditore. A cambiare non è solo questa figura, ma le stesse imprese agricole che, grazie alle nuove tecnologie, sono diventate luoghi di ricerca, innovazione e crescita, luoghi in cui “i giovani possono realizzare i loro sogni, possono raggiungere i nuovi mercati internazionali che sono alla ricerca delle eccellenze agroalimentari made in Italy”.Il convegno è stata anche l’occasione per rivolgere un appello al governo affinché si appresti a rispondere al dramma in cui vive il Sud da troppi anni. Poi il grido unanime di tutti gli amministratori che sono intervenuti al confronto: “Mai più fondi comunitari restituiti all’Europa. Si tratta di un affronto che non possiamo più accettare!”

PSR 2014-2020: BISOGNA AVERE PIU’ FIDUCIA NEI GIOVANI CALABRESI CHE SI INSEDIANO IN AGRICOLTURA

CATANZARO (CZ) “Vorremmo – è la richiesta di Coldiretti – che ci fosse più coerenza fra il programma di Governo del Presidente della regione a favore dei giovani e delle aree interne e quanto previsto nel PSR 2014-2020, anche perché sono sempre di più i giovani calabresi che scelgono di investire nell’agricoltura. La Calabria con il PSR 2014-2020 deve dare fiducia ai giovani”. Questa è la richiesta di Coldiretti Calabria. “Ad oggi – scrive Coldiretti –  la  strategia regionale per i giovani ed il sostegno per il primo insediamento, sono incoerenti con le politiche messe in campo a livello  europeo  e nazionale. Le scelte sul nuovo PSR 2014-2020, non incentivano in modo adeguato il sostegno ad una nuova classe imprenditoriale con la creazione di nuovi sbocchi occupazionali e modelli di business nell’agroalimentare regionale; così come è,  i giovani under 40, nelle aree interne e svantaggiate,  sono penalizzati , nel  prendere in mano le redini aziendali. Dal PSR proposto viene fuori un “pacchetto giovani” riduttivo. Ma in concreto di cosa si tratta: presto detto. “Non prevedere nel PSR la concessione del premio con la massima intensità di aiuto previsto  dal Regolamento nelle aree interne appare incoerente. La giustificazione al tavolo partenariale è mortificante. Infatti,  si pensa di ridurre il premio per evitare presunte “beneficiate” a favore di giovani che incassato il premio  sparirebbero e di inserire vincoli relativi ad investimenti obbligatori per far spendere il premio. Il  premio, invece, come è noto ha finalità tese all’incentivazione per affrontare spese che non sono sostenute dal PSR.

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La Coldiretti è da sempre in prima linea per combattere le rendite, ma non può essere d’accordo sull’obbligo di dover effettuare investimenti per almeno 100 mila €, non sempre necessari all’azienda. Fra l’altro – afferma Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –  se si pensa di insediare circa mille giovani verrebbero impegnati almeno 100 milioni di euro, quando con le stesse risorse, senza il vincolo della spesa obbligatoria,  si  potrebbero insediare altri duemila giovani. L’iniziativa va lasciata al giovane che può elaborare un Business Plan in funzione della sua visione imprenditoriale e degli effettivi bisogni dell’azienda. Se la Regione teme imbrogli  – chiarisce – ha tutti gli strumenti utili a stroncare qualsiasi iniziativa fraudolenta, in primis i controlli di primo e secondo livello a tappeto su tutti i beneficiari, senza contare che il premio è garantito  da polizza  fidejussoria  a favore dell’Amministrazione. In nessuna regione – scrive Coldiretti –  è stato  previsto come condizione di ammissibilità l’obbligo di un investimento di almeno 100.000 €uro. Siamo al “rush finale” del negoziato con la Commissione Europea ed occorre un cambio di rotta con una chiara decisione. Un altro punto strategico – sottolinea ancora Coldiretti –  è la poca informazione  dell’Autorità di gestione alle richieste e proposte, non ultimo si rileva l’assenza di report dettagliati sulla fase negoziale con la Commissione dal 20 maggio u.s. in poi, che ad oggi è “top secret”.   Invece è necessario più che mai dare unitarietà alla programmazione dei fondi comunitari. Coldiretti – è la chiosa finale – continuerà a rappresentare le esigenze del comparto agroalimentare e forestale della Calabria e dei comprensori rurali  informando gli agricoltori, i giovani ed i cittadini della Calabria di quello che ha proposto, quanto è stato accolto, ma anche di ciò che non abbiamo condiviso e che, invece, viene contemplato nel Programma. L’esigenza è una:  scelte politiche coraggiose in grado di premiare la qualità e la capacità di guardare avanti con fiducia, in una Regione  dove le eccellenze già fanno sistema.

Il settore agroalimentare calabrese continua a crescere

agroalimentareDa uno studio dell’Area Reserch del Monte dei Paschi di Siena è emerso che il settore agroalimentare calabrese è quinto in Italia per valore aggiunto. Il peso dell’agricoltura e del suo indotto, negli ultimi 20 anni, ha registrato un aumento costante rispetto al valore aggiunto regionale. Secondo Franco Laratta, membro del CdA di Ismea: “Ora serve unire tutte le forze per sostenere l’agricoltura calabrese. Deve farlo la Regione in sintonia con il governo nazionale, con Ismea e con tutti le altre istituzioni preposte. Il settore ha bisogno di certezze, di investimenti, di rapidità, di credito immediato e agevolato. Dobbiamo fare uno sforzo deciso e congiunto per dare alla nostra agricoltura quel sostegno necessario per rafforzare la presenza nei mercati internazionali, che guardano con crescente attenzione alle nostre eccellenze agroalimentari”.
Laratta continua ribadendo quanto sia fondamentale incentivare il ricambio generazionale nelle aziende agricole, perché l’agricoltura è “destinata a rappresentare sempre di più uno straordinario volano di sviluppo”.

Parte la campagna di sensibilizzazione per ridurre l’uso dei pesticidi

Città-di-RossanoROSSANO (Cs):  Azioni concrete e una persistente campagna di sensibilizzazione per ridurre al minimo indispensabile l’utilizzo di pesticidi in agricoltura. Soprattutto per quanto riguarda i trattamenti con Clorpirifos etile, potente pesticida utilizzato per rendere gli ulivi, ma anche le altre colture, dalla frutta agli ortaggi, immuni dagli attacchi dei parassiti e i cui residui nell’olio sono alla base di alcune malattie dannose per il cervello dei bambini. Serve, pertanto, che la Regione investa su un’adeguata attività di sensibilizzazione che coinvolga, in prima battuta, coltivatori, produttori e agricoltori affinché il loro encomiabile e quotidiano lavoro non venga vanificato a causa della mancanza di un’utile informazione sul corretto uso e sulla pericolosità di questa sostanza.  Solo così si potrà evitare che uno dei prodotti principe e d’eccellenza dell’economia agricola calabrese possa subire un decadimento nella sua qualità e nelle proprietà organolettiche.

 

È questa la questione posta dal consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, che riguardo alle azioni da intraprendere per controbattere i pericoli derivanti dall’utilizzo di Clorpirifos etile ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta reginale.

 

La presenza di residui di Clorpirifos etile nell’olio di oliva – dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale – è una problematica estremamente importante che, già per altre regioni, ha determinato considerevoli difficoltà nella commercializzazione dell’olio extravergine d’oliva, sia sui mercati nazionali sia internazionali. Noi non possiamo permettere che ciò accada. In quanto l’ulivo e l’extravergine rappresentano uno dei migliori prodotti espressi dall’economia agroalimentare della Calabria ed è tra le fonti principali di reddito per il mondo agricolo. Servono azioni concrete e decise da parte del Governo regionale che mirino, innanzitutto, a sensibilizzare e informare sui danni che questo potente antiparassitario provoca alle colture. Anche a quelle che non vengono trattate con Clorpirifos, ma che a loro volta vengono contaminate da questa sostanza perché usata in colture limitrofe o perché nei frantoi le partite di olive non vengono tenute separate. È facile immaginare, dunque, a che rischio si espone la produzione dei prodotti olivicoli se da subito non si pone rimedio all’utilizzo indiscriminato di questo pesticida.th (17)

 

Appare doveroso, dunque – aggiunge Graziano – che si mettano in campo azioni preventive, tra le quali l’applicazione in modo rigido delle norme previste dal Ministero della salute sull’uso del Clorpirifos etile, limitando l’impiego di questa sostanza ad un unico trattamento annuo. Il miglioramento e la valorizzazione delle produzioni di qualità, infatti, deve rappresentare una priorità per la Regione ed appare essenzialeoperare per una sempre maggiore responsabilizzazione dei produttori e degli agricoltori.

 

A tal proposito – conclude il Consigliere della CdL – ho sentito la responsabilità di interpellare il Presidente Oliverio, per sapere se e qualiiniziative intende assumere la Giunta Regionale al fine evitare la presenza di residui di Clorpirifos etile nell’olio extravergine di oliva e se sono state messe in atto, o se si intende farlo, azioni per una adeguata informazione e sensibilizzazione destinata a tutti i soggetti della filiera olivicola per contribuire al miglioramento di un nostro prodotto, già di eccellente qualità grazie proprio al lavoro degli olivicoltori, econtribuire ancora di più alla valorizzazione del nostro territorio. 

Oggi 2 e venerdì 3 luglio 2015 registra la puntata 509 “Melaverde”

43653Sono riprese le registrazioni di Melaverde,la fortunata trasmissione di Canale 5 condotta da Ellen Hidding ed Edoardo Raspelli ed arrivata alla puntata 509,all’edizione numero 18.
Il giornalista ”cronista della gastronomia” Edoardo Raspelli mercoledì 1 luglio sera con la squadra di Melaverde(autore Luca Liberati,regista Giancarlo Valenti,direttrice di produzione Elena Tiraboschi),arriva in Calabria dove registrerà giovedì 2 e venerdì 3,nelle province di Vibo Valentia e Catanzaro,precisamente tra Tropea e Lametia Terme. Il sevizio sarà svolto nelle aziende aderenti alla rete di Campagna Amica –Coldiretti.
La parte di puntata condotta da Edoardo Raspelli racconterà a milioni di Italiani che non li conoscessero la Cipolla di Tropea Calabria ad Indicazione Geografica Protetta,ma anche il cipollotto,il peperoncino calabro, il peperone Riggitano, l’aglio di Lametia,il pomodoro gigante…”E’ una occasione importante – sottolinea Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – che riconosce alla nostra regione un ruolo di primo piano nel panorama agricolo ed agroalimentare con i suoi prodotti di eccellenza. Questa è la Calabria che piace e vince” La troupe alloggerà all’Hotel Vulcano di Tropea.
Melaverde è un programma ideato ed a cura dell’agronomo Giacomo Tiraboschi ed è iniziato il 20 settembre del 1998; oggi è scritto da Luca Liberati  e Rudy Galoppini;il produttore esecutivo Mediaset è Vittorio Zappa,la regia di Giancarlo Valenti e Michele Zito.

La regione Calabria intensifica i controlli sulle produzioni Biologiche

COSENZA (CS) Il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria rende noto che dal prossimo mese di giugno sarà rafforzato il sistema di vigilanza sulle produzioni biologiche della nostra regione.

Al consolidato sistema di controllo previsto dalla normativa europea e messo in atto dall’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressioni Frodi (ICQRF), l’organo tecnico di controllo ufficiale del Mipaaf, incaricato di prevenire e reprimere le frodi relative ai prodotti agroalimentari ed ai mezzi tecnici per l’agricoltura, si affiancherà, su indicazioni del Presidente Mario Oliverio, l’azione ispettiva dei tecnici del Dipartimento Agricoltura.

“Come già annunciato più volte – ha commentato il Presidente Oliverio punteremo molto sulla produzione biologica, essendo la Calabria la seconda regione italiana per numero di aziende e per ettari coltivati. Riteniamo si tratti di un potenziale produttivo di grande rilevanza, considerato che la richiesta di produzioni ‘pulite’ cresce sia sui  mercati interni che esteri mediamente del 10% all’anno. Le risorse del nuovo Programma di Sviluppo Rurale dovranno aiutare la Calabria a compiere un salto di qualità sia a livello regionale, che nazionale ed internazionale, e a diventare sempre più concorrenziale. In tal senso incentiveremo gli agricoltori a inserire e mantenere pratiche di coltivazione biologica con premi importanti. Contemporaneamente, però, intensificheremo il sistema di controlli, per garantire la massima  qualità dei nostri prodotti. Si tratta di un’importantissima opportunità per l’intero settore agricolo calabrese – ha concluso il Governatore –  che richiede però un efficiente sistema di garanzie sia per i consumatori che per la stragrande maggioranza degli agricoltori che operano nel pieno rispetto delle norme in materia”.

Il metodo di produzione dell’agricoltura biologica, basato su una adeguata gestione agronomica della fertilità dei suoli, è l’unico a garantire l’assenza di composti chimici di sintesi per  la lotta alle patologie vegetali, per il diserbo e per le concimazioni. Il rispetto delle prescrizioni alle quali le aziende che adottano il metodo dell’agricoltura biologica devono attenersi, è garantito dai cosiddetti “Organismi di Controllo” (OdC), soggetti riconosciuti con provvedimento ministeriale e sottoposti alla vigilanza dell’ICQRF.

Regione-Calabria

Il Dipartimento Agricoltura, al fine di accrescere la sicurezza dei consumatori  che scelgono di consumare “bio”, ha strutturato un sistema di accertamento dell’attività degli Organismi di Controllo, ossia un sistema di “controllo dei controllori”.

L’espletamento delle verifiche, a carattere sistematico e continuativo, avverrà sia attraverso audit diretti presso le sedi degli OdC, sia attraverso sopralluoghi nelle aziende controllate. Nei mesi scorsi, inoltre, la competente struttura del Dipartimento è stata coinvolta in specifici percorsi formativi, che hanno visto la partecipazione del Mipaaf e delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, al fine di elevare il livello di competenza e la qualità delle azioni che si stanno mettendo in atto.

La gestione delle “non conformità” eventualmente rilevate in fase di controllo, prevede azioni sanzionatorie che possono portare anche all’esclusione dal sistema del biologico, con pesanti conseguenza economiche nel caso di adesione alle relative misure di sostegno previste dallo Sviluppo Rurale.