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Oliverio all’Unical rilancia la costituzione del comitato per ricordare Corrado Alvaro

ARCAVACATA DI RENDE ( CS) – <<La Regione Calabria ha deciso di costituire un comitato per ricordare la figura di Corrado Alvaro. Per animare questa operazione, ho inteso costituire un tavolo di lavoro che si riunirà il 24 novembre prossimo nella sede della Presidenza della Regione a Catanzaro e che sarà composto da tutti Rettori delle Università calabresi, ma anche dai Rettori calabresi di altre Università italiane, assieme ad alcuni scrittori calabresi che sono divenuti protagonisti della narrativa italiana degli ultimi anni e alla Fondazione che porta il nome di Alvaro. Un tentativo di largo respiro e che è ambizioso in cui, per l’Unical, sono stati invitati a partecipare i professori Vito Teti e Nuccio Ordine, ma si tratta di un coinvolgimento che vuole allargarsi a tutta la comunità scientifica e specializzata sul tema>>. E’ quanto ha annunciato il Presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo questa mattina al convegno promosso dall’Università della Calabria sul tema: “Alvaro tra Calabria, Mediterraneo ed Europa. Riflessioni nel sessantesimo della morte dello scrittore”.<<Vogliamo cercare di portare -ha aggiunto- nuova luce sulla produzione di questo apprezzato autore calabrese, offrendo l’occasione alle giovani generazioni di confrontarsi con un narratore europeo d’eccezione, nato e cresciuto in una terra difficile, anzi difficilissima, eppure in grado di affermarsi tra i grandi della letteratura italiana e del giornalismo,  proprio perché ha puntato sullo studio, sulla cultura, sulla coltivazione della propria intelligenza, sulla frequentazione dei saperi. Vogliamo lanciare un messaggio di fiducia di forte impatto per i nostri giovani. E la scuola e l’Università saranno le due interlocutrici privilegiate per noi in questo anno di riflessioni. L’attività di queste celebrazioni si sostanzieranno in gran parte nel 2017, che è l’anno in cui ricorrono i cento anni dalla prima vera e propria pubblicazione letteraria di Alvaro, Poesie grigioverdi, del 1917 appunto. Un anno significativo perché è quello più emblematico della Grande Guerra a cui Alvaro ha partecipato e sulla quale ha lasciato pagine indimenticabili. La casa editrice Bompiani, per l’appunto, e non a caso, ha recentemente ripubblicato il romanzo alvariano “Vent’anni>>. L’utilità di queste celebrazioni risiede anche nella risposta ad una necessità che avverto: abbiamo bisogno senza dubbio di esempi positivi, di ciò che di meglio la Calabria ha offerto alla cultura europea e mediterranea nella sua lunga storia, per scrollarci di dosso l’immagine passiva che troppo spesso proiettiamo su di noi e fuori dai nostri confini regionali. Non dobbiamo mai smettere di interrogarci sulle ataviche problematiche di questa nostra terra e sulle possibili soluzioni e l’opera di Alvaro in questo è preziosissima. Ma, d’altro canto, abbiamo la fortuna di poterci accompagnare a straordinari ambasciatori della Calabria nella cultura italiana e occidentale. Vogliamo lavorare su queste figure. Alcune sono nel tempo più vicine, altre più lontane e lo vogliamo fare con strumenti diversificati, dal potenziamento della lettura in Calabria, alla promozione e alla diffusione della produzione artistica e culturale, all’utilizzo di forme espressive come il cinema e il teatro su cui stiamo puntando. È innanzitutto un investimento che dobbiamo fare per la consapevolezza di noi stessi, di chi siamo, di quale comunità siamo parte. Un aspetto spesso troppo debole del calabrese che pensa sé stesso. Forse perché poco conosce di sé e della sua storia. Corrado Alvaro è il naturale punto di partenza di ogni riflessione sulla Calabria. Lo sentiamo vicino perché rappresenta la coscienza critica della Calabria e può dirci ancora molto, può fornirci chiavi di lettura sul mondo attraverso lo strumento affascinante della narrazione, con tutto il bagaglio di emozioni e suggestioni che dalla Calabria si è sempre portato dietro. << Il titolo di questo interessantissimo convegno –ha sottolineato Oliverio- dà il senso di ampiezza, ben oltre i confini nazionali, dell’opera e del percorso intellettuale di Alvaro, anche grazie alla sua attività di inviato o corrispondente per prestigiose testate nazionali all’estero (come La Stampa e Il Mondo). La poliedricità degli interessi dell’Autore aspromontano, dalla poesia, al giornalismo, alla narrativa, dal teatro al reportage fino alla sceneggiatura per il cinema italiano è la ragione per la quale dobbiamo tenere in grande considerazione l’eredità culturale che Alvaro ci ha consegnato. Su questa dobbiamo interrogarci e a questa dobbiamo attingere per guardare con criticità al presente, non soltanto della Calabria>>. <<Penso -ha concluso Oliverio- di poter dire che ogni calabrese dovrebbe essere grato a Corrado Alvaro per aver dato alla Calabria la possibilità di misurarsi sulla scena letteraria del Novecento con una forza espressiva riconosciuta. Quanta soddisfazione avranno provato i nostri corregionali più informati, nel 1951, quando Corrado Alvaro vinse il Premio Strega con l’opera Quasi una vita, battendo quattro grandi come Alberto Moravia, Carlo Levi, Mario Soldati e Domenico Rea! Un vanto che è ancora il nostro e che deve essere produttivo. Per questo è doveroso, da parte nostra, proseguire nell’opera di rileggere Alvaro e di immaginarlo ancora capace di parlarci e di aprirci gli occhi sul mondo di ieri ma anche su quello di oggi>>.

Corigliano Futsal al lavoro fra mercato e amichevoli

CORIGLIANO (CS) – Prosegue spedita la preparazione del Corigliano futsal in vista della prossima stagione di serie B. Tra sedute di allenamento e amichevoli, il nuovo gruppo jonico sta predisponendosi all’inizio del torneo cadetto. Da segnalare due novità di mercato in seno al club di patron Olivieri che ha ufficializzato gli ingaggi dei due laterali offensivi Antony Barbosa (nella foto a lato)barbosa, classe ‘96, proveniente dal Diavoli, serie B veneta, e lo spagnolo Cristian Alfaro Sanchez (foto copertina), ’94, in arrivo dal Futsal Baleares di Palma de Maiorca. I due calcettisti vanno a rimpolpare la rosa composta anche dai nuovi giocatori di categoria come il portiere i giocatori di movimento Cleber, Butturini e Rafinha. Causa il momentaneo stop di capitan Schiavelli, operato nei scorsi giorni per una calcificazione al tendine d’Achille, sta scandagliando il mercato per reclutare un altro atleta di esperienza. Organico attuale che oltre ai già nominati ha in forza anche gli estremi difensori Gradilone Tassitani e i giocatori De Luca, Lento, Mifsud Fahr, Berardi e Palopoli.

Il team è momentaneamente affidato al momento all’allenatore dell’under 21 Forace in attesa di sciogliere le riserve sulla prima guida tecnica. Frattanto, la prima amichevole si è conclusa 1 a 1 al “Palaeventi” di Rossano contro il Real Rogit. Sfida equilibrata giocata a viso aperto da entrambe le compagini. Rossanesi in vantaggio dopo 5 minuti in vantaggio causa ad un errato disimpegno dei coriglianesi. Il pareggio arriva con un gran gol di Rafinha con conclusione dal limite della propria area e a porta quasi vuota con la sfera che si insacca sotto la traversa. Non mancano altre occasioni alle due squadre che non hanno forzato la mano per via della preparazione ancora in corso. Corigliano che spreca la possibilità del vantaggio con Lento , Barbosa e Alfaro non finalizzate al meglio. Buon test indicatore, dopo due settimane e mezza di fatiche fisiche, per un Corigliano futsal che ha affrontato un avversaria di pari livello in una struttura indoor. Infatti va ricordato che la squadra biancazzurra sta lavorando in strutture non adeguate alla disciplina viste le superfici in erba sintetiche praticate. Causa la momentanea indisponibilità del palazzetto dello sport “Città di Corigliano, per via dell’ alloggio dei migranti, la comitiva biancazzurra sta facendo di necessità virtù in attesa di capire se e quando potrà tornare presso il palazzetto o se dovrà trasferirsi in strutture limitrofe anche per giocare in campionato. A tal proposito, nei giorni scorsi, la società ha interpellato attraverso un comunicato ufficiale anche le istituzioni per conoscere i tempi e le soluzioni per riottenere la fruibilità del complesso. A giorni potrebbero esserci novità in tal senso. La prima d’andata di B è fissata per il primo ottobre alle ore 16:00 contro l’Odissea Rossano sperando di giocare in casa.

Cristian Fiorentino

Preso il boss Alvaro. Era latitante dal 2007

VIBO VALENTIA – La Polizia di Reggio Calabria ha localizzato e catturato, nell’agro di Monterosso Calabro (provincia di Vibo Valentia) il pericoloso latitante della ‘ndrangheta calabrese Giuseppe Alvaro, alias “Peppazzo”, considerato ai vertici della cosca Avaro, soprannominata “Carni i cani”, attiva a Sinopoli con proiezioni nel Lazio e all’estero. Era il latitante più longevo della Piana di Gioia Tauro: infatti era stato colpito a febbraio del 2009 da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, contestati nell’ambito dell’operazione Virus, condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria. Il ricercato è stato catturato al termine di prolungati servizi di osservazione svolti in un’ampia zona rurale. Al momento dell’irruzione eseguita in un frantoio, Alvaro ha tentato la fuga lanciandosi da una finestra, ma poco dopo è stato raggiunto dagli agenti che lo ha bloccato e ammanettato. Dopo le rocambolesche fasi della cattura, l’arrestato è stato trasportato all’ospedale di Vibo Valentia per essere sottoposto a un intervento chirurgico, poiché, cercando di fuggire dal frantoio, ha riportato la frattura scomposta della caviglia.

Il provvedimento restrittivo racchiude i risultati acquisiti durante l’attività investigativa, che aveva svolto la Squadra Mobile di Reggio Calabria per la cattura di Carmine Alvaro, 63 anni, padre dell’arrestato, rimasto latitante dal 9 giugno 2003 al 18 luglio 2005, condannato dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, con sentenza del 18 novembre 2002, per associazione mafiosa, come promotore, organizzatore e capo dell’omonima famiglia mafiosa. In questo contesto era emerso un ruolo di assoluto rilievo di Giuseppe Alvaro nell’organigramma della cosca. I vari accoliti, infatti, non esitavano a eseguire puntualmente e immediatamente le direttive da lui impartite anche, perché, probabilmente, ne riconoscevano il ruolo di portavoce del padre boss. Gli incontri con il padre, dunque, non erano semplici incontri tra padre e figlio, ma vere e proprie riunioni per stabilire le attività illecite della cosca e per ricevere le direttive del boss latitante.

Giuseppe Alvaro era ricercato sin dall’inizio della propria latitanza, da quando si era sottratto alla cattura insieme al cugino Paolo Alvaro, 51 anni, originario di Sinopoli, catturato il 20 novembre 2015 a Melicuccà da militari dell’Arma dei carabinieri. A suo carico diversi precedenti penali e di polizia per associazione mafiosa, ricettazione, furto, rapina, truffa, riciclaggio, violazioni della legge sulle armi, favoreggiamento personale e procurata inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. In relazione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la quale Alvaro risultava ricercato, il 7 aprile 2010, è stato condannato, al termine di un processo con rito abbreviato, alla pena di otto anni di reclusione ed euro 8mila di multa dal Gup del Tribunale di Reggio Calabria. La sentenza di condanna è stata confermata dalla Corte di Appello di Reggio Calabria il 20 aprile 2010.

Festa dell’albero, manifestazioni in tutta la provincia di Cosenza

La festa dell'albero di Castrolibero
La festa dell’albero di Castrolibero

COSENZA – L’ufficio territoriale per la biodiversità del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza, in occasione della festa dell’albero, ha partecipato alle manifestazioni organizzate dai comuni di Castrolibero e San Pietro in Guarano.  L’importante evento, che da tempo si annovera con cadenza annuale, oltre a rafforzare la positiva e proficua sinergia tra il Corpo Forestale dello Stato e  le amministrazioni locali, rappresenta un utile momento didattico e di educazione ambientale, per tutte le scolaresche e per tutti i cittadini che, numerosi ed entusiasti, vi partecipano.  A ricordo della giornata, i ragazzi delle  scuole presenti,  coadiuvati dal personale operaio del Corpo Forestale hanno messo a dimora diverse specie di piante in zone degradate  o da recuperare, dando così un ulteriore importante significato all’evento. Particolarmente suggestiva è stata la manifestazione di

Manifestazione a Trebisacce
Manifestazione a Trebisacce

Trebisacce. Gli alunni dell’istituto comprensivo Corrado Alvaro, i cui plessi sono ubicati anche ad Albidona, coordinati dalla dirigente Laura Gioia e assistiti dai docenti, hanno allietato la giornata con canti, recitazione di poesie e filastrocche, esposizione di cartelloni e disegni. La Festa degli Alberi si è svolta in collaborazione con l’Associazione Passaggi e l’amministrazione comunale di Trebisacce. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto a far capire agli studenti l’importanza del patrimonio arboreo e boschivo. L’appuntamento annualmente si rinnova e si carica di significati sempre diversi, accompagnandosi ai tanti contributi per la tutela della salute del nostro pianeta. Gli alberi sono un elemento basilare dell’eco sistema terrestre e servono anche a contrastare l’inquinamento ambientale provocato dall’uomo” ha sottolineato in un intervento, durante la festa, la docente Caterina De Nardi. L’associazione Passaggi per il 2015, ha indetto il concorso fotografico naturalistico “INCONTRO CON GLI ALBERI”, intitolandolo al compianto professor Pietro Aino che ha piantato moltissimi degli alberi del cortile della scuola. Inoltre ha anche curato, per conto dell’amministrazione comunale, la

I ragazzi dell'Istituto Alvaro piantano alcuni alberi
I ragazzi dell’Istituto Alvaro piantano alcuni alberi

ricerca per il  “Censimento nazionale degli alberi monumentali”, segnalando esemplari di ulivo, garrubo, roverelle, farnia e lentisco. Ha colpito l’attenzione dei ragazzi e la loro disponibilità ad apprendere e ad applicarsi nella pratica di piantare  alcuni alberi: due lecci e un garrubo. Altre piantine nate da seme sono state donate alla scuola e ai presenti. Hanno partecipato anche il sindaco di Trebisacce Franco Mundo, insieme allo staff tecnico e ad alcuni assessori.

Anna Maria Schifino