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Cosenza, sciopero bus. Amaco avvisa l’utenza

COSENZA – L’AMACO, attraverso l’Amministratore Unico, Paolo Posteraro, inform l’utenza sullo sciopero nazionale di 4 ore indetto, per mercoledì 12 maggio, dal sindacato U.S.B.-Lavoro Privato. “Questa sigla sindacale – si legge nella comunicazione dell’Amaco all’utenza – non è presente nell’azienda, ma singoli lavoratori e/o lavoratrici, pur non essendo iscritti al sindacato in questione, potrebbero, comunque, aderire allo sciopero nazionale. In tal caso – avverte l’amministratore unico dell’Amaco Paolo Posteraro – potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi”.

L’Amaco tiene comunque a precisare che, in ambito locale, le modalità di astensione saranno le seguenti: dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

Bus, sciopero dei dipendenti Amaco martedì 13 ottobre

L’Amaco, attraverso l’Amministratore Unico, Paolo Posteraro, informa l’utenza che per martedì prossimo, 13 ottobre, il sindacato FAISA CISAL ha proclamato una astensione collettiva dal lavoro dei dipendenti, della durata di 24 ore.

Per questo motivo – si legge nell’avviso all’utenza di Amaco Spa – si potranno registrare disagi per la possibile soppressione di corse programmate, in proporzione all’entità dell’adesione del personale di guida allo sciopero.

L’Amaco precisa, infine, che sarà comunque garantito il servizio nelle fasce orarie comprese tra le ore 5,00 e le ore 8,00 del mattino e, la sera, dalle 18,00 alle 21,00.

Cosenza, Amaco riduce il servizio per l’emergenza coronavirus

COSENZA – Riduzione, a partire da oggi, 19 marzo, di tutti i servizi di linea dell’Amaco, in ottemperanza all’ordinanza del Presidente della Regione Calabria n° 9 del 16/3/2020 che ha disposto,  ai sensi dell’art. 32 – comma 3, della Legge 833/1973, una serie di urgenti misure finalizzate alla prevenzione ed alla gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, tra le quali la riduzione del 70% dei servizi di trasporto pubblico locale, anche non di linea.

Lo comunica all’utenza l’Amministratore Unico dell’AMACO S.p.a. Paolo Posteraro, precisando che la riduzione di tutti i servizi di linea proseguirà fino a nuove disposizioni. “Inoltre – prosegue la comunicazione dell’Amaco – in ottemperanza a quanto previsto dall’ordinanza del Sindaco di Castrolibero, la n° 15 del 18/03/2020, il servizio nel comune di Castrolibero è temporaneamente sospeso.

L’elenco delle corse e degli orari è disponibile sul sito web dell’AMACO:

http://www.amacospa.it/amaco/

 

 

 

Mercoledì 24 luglio sciopero nazionale dei trasporti

COSENZA – Amaco ha fatto sapere all’utenza che per mercoledì 24 luglio 2019 è stato proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore dalle segreterie nazionali delle OO.SS. FILT CGIL, FIT CISL, UIL TRASPORTI, FAISA CONFAIL, UGL FNA e FAST CONSAL.

«Si precisa – è scritto nella nota – che pur non essendo pervenuta dalle organizzazioni sindacali territoriali nessuna comunicazione riportante l’orario di astensione dal lavoro, singoli lavoratori dell’Azienda potrebbero autonomamente decidere di aderire allo sciopero.
In tal caso potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi.

Si precisa che sarà comunque garantito il servizio nelle seguenti fasce orarie: la mattina dalle 5.00 alle 8.00, la sera dalle 18.00 alle 21.00».

Sciopero nazionale trasporti, Amaco annuncia possibili disagi

COSENZA – «Si informa l’Utenza che per mercoledì 24 luglio 2019 è stato proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore dalle segreterie nazionali delle OO.SS. FILT CGIL,
FIT CISL, UIL TRASPORTI, FAISA CONFAIL, UGL FNA e FAST CONSAL».

E’ quanto riportato in una nota stampa dell’Amaco.

«Si precisa che pur non essendo pervenuta dalle organizzazioni sindacali
territoriali nessuna comunicazione riportante l’orario di astensione dal lavoro,
singoli lavoratori dell’Azienda potrebbero autonomamente decidere di aderire
allo sciopero. In tal caso potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi.
Si precisa che sarà comunque garantito il servizio nelle seguenti fasce orarie: dalle 05.00 alle 08.00 e dalle 18.00 alle 21.00

Palazzo dei Bruzi, in Commissione Trasporti le questioni dell’Amaco

COSENZA –  Le questioni dell’Amaco, che nelle scorse settimane avevano agitato i lavoratori e le sigle sindacali, sono state affrontate nel corso di un confronto costruttivo propiziato dalla Commissione trasporti di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Gisberto Spadafora ed alla quale ha partecipato anche l’Assessore alla mobilità sostenibile Michelangelo Spataro.

Le problematiche sollevate dalle sigle sindacali, in primis dalla Uil trasporti e dalla Filt CGIL, riguardavano, in particolare, le indennità accessorie che non erano state ancora corrisposte da Amaco, la cessione del quinto dello stipendio ed il transito di dipendenti nella nuova società ASMC (Azienda dei servizi per la mobilità di Cosenza) e il successivo distacco nuovamente in Amaco.

La seduta è stata introdotta dal Presidente Gisberto Spadafora che ha auspicato un confronto costruttivo tra le parti volto a far tornare il sereno in azienda. Spadafora ha registrato “il forte impegno dell’Amministratore Unico Posteraro, considerate le  difficoltà oggettive ed importanti dell’azienda ed ha esortato a trovare un punto d’incontro per il buon andamento dell’Amaco e la salvaguardia dei lavoratori. C’è chi – ha aggiunto il Presidente della Commissione trasporti – non perde occasione per denigrare l’azione dell’Amministrazione comunale, ma il nostro impegno, anche rispetto alle questioni che attengono al trasporto pubblico locale, è massimo e continuerà ad essere tale senza cedimenti alle polemiche pretestuose”.

L’Amministratore Unico Paolo Posteraro ha risposto alle osservazioni dei sindacati sottolineando, rispetto alla cessione dei quinti dello stipendio che l’impegno che aveva preso personalmente, e cioè quello di mettersi in regola, non appena la Regione avesse riconosciuto i rimborsi per i contratti collettivi, per l’annualità 2018, è stato ampiamente rispettato. “La Regione – ha detto Posteraro – ha pagato il 28  giugno il 90% e noi abbiamo pagato il 100% delle cessioni dei quinti”.

Anche sul fronte dei buoni pasto, Posteraro ha rassicurato i sindacati: “abbiamo fatto un bonifico alla società che li eroga e stiamo aspettando che sblocchino la posizione”.

Sulla spesa, l’Amministratore Unico di Amaco è stato circostanziato fornendo i dati relativi al 2018: “spendiamo per il personale circa 6 milioni e 800 mila euro -ha detto, mentre la Regione, per i rimborsi dei contratti collettivi, dovrebbe versarci circa 720 mila euro, più del 10%. Noi abbiamo fatto fronte per tutto il 2018 e per i primi sei mesi del 2019 a tutti gli impegni, nonostante mancasse l’11% di quel che dovevamo percepire. La coperta, naturalmente, se si tira da una parte, è corta dall’altra. Potevamo non versare la tredicesima o saltare, ad esempio, una annualità di stipendio, ma abbiamo preferito garantire le retribuzioni nette ai dipendenti. Nonostante le inadempienze da parte della Regione, siamo, purtroppo, andati in ritardo con le cessioni dei quinti o con i ticket.

Sul transito dei dipendenti da Amaco ad ASMC, Posteraro è stato ancora più chiaro: “avevo assicurato che nessun dipendente sarebbe stato costretto a transitare in AMSC  e così nessun dipendente è stato costretto. Ci sono dei dipendenti, però, che di loro iniziativa hanno chiesto di transitare e sono stati accontentati”.

Su un ultimo punto sollevato dalle sigle sindacali, in un documento che era stato presentato alla commissione trasporti, e cioè la costituzione delle reti di impresa, ha aggiunto:

“l’Amaco ha proceduto alla costituzione di due reti di impresa, una con la partecipata ASMC, volta a razionalizzare l’impiego del personale, e l’altra con il Consorzio Autolinee, al fine di migliorare i servizi prestati all’utenza dell’area urbana”. E i sindacati hanno lamentato che su questo punto non c’era stata una discussione.

“Lo Statuto dell’Amaco- ha aggiunto Posteraro – attribuisce all’Amministratore unico i più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. Nonostante questo, abbiamo, oltre a chiedere il via libera agli organi di controllo, per entrambe le reti di impresa, chiesto l’autorizzazione del Sindaco di Cosenza in  qualità di socio”.

Paolo Posteraro ha nel corso della commissione allontanato qualsiasi preoccupazione.

“Il contratto di rete – ha spiegato – non modifica lo status della società, né la compagine e i suoi rapporti giuridici, attivi e passivi. E’ un banalissimo contratto di diritto privato, tra Amaco e il Consorzio, e tra Amaco e  ASMC, che l’azienda ha sottoscritto praticamente a costo zero. Con ASMC è stato sottoscritto per migliorare la gestione del personale e delle infrastrutture che possediamo, con il Consorzio l’obiettivo è molto più semplice. Nel momento in cui ci avviamo verso la città unica, potremmo pagare lo scotto di avere due trasporti pubblici differenti. Per superare questo problema, abbiamo intrattenuto una fitta corrispondenza con Ferrovie della Calabria, ma quando ci siamo resi conto che l’integrazione con Ferrovie, che non è impossibile, è rimasta in una situazione di stallo, si è cercata l’unica soluzione alternativa e cioè con l’unico gestore privato che ha linee che combaciano con le nostre e che vanno a Rende, all’Unical e a Castrolibero, e cioè il Consorzio Autolinee. Questo non comporta né costi, né mutazione della situazione societaria, né trasferimento di dipendenti. In prospettiva, dovrebbe, invece, portare ad un piano di esercizio che sia congiunto e che elimini gli sprechi e i raddoppi di linea, andando  a vantaggio dell’utenza e della società stesse. Sarà tutto più razionale senza che Amaco ci rimetta un solo euro”.

Dopo Posteraro hanno preso la parola alcuni dei sindacalisti presenti.

Per Mario Litrenta, segretario di Uil trasporti “la verità non sta nelle parole dell’Amministratore unico, perché l’Amaco per 3 o 4 anni consecutivi ha chiuso il bilancio in negativo, mentre quest’anno Posteraro dice che lo ha chiuso con un attivo di 30 mila euro. Ma 30 mila euro – ha detto ancora Litrenta – non bastano neanche a pagare le quote sindacali che l’azienda si trattiene e non versa da due anni e mezzo a questa parte. L’azienda dovrebbe contattare periodicamente le RSA e dovrebbe avere un atteggiamento più trasparente ed aperto”

Il segretario della Filt Cisl, Mandoliti ha poi esternato alcune preoccupazioni per la salvaguardia dei livelli occupazionali. “Bisogna avere davanti la prospettiva di cercare di salvare il salvabile e varare la piattaforma contrattuale con l’azienda che metteremo alla votazione del personale. Occorre adoperarsi per il rilancio  dell’azienda”.

E’ stata poi la volta dei consiglieri Piercarlo Chiappetta, Luca Gervasi e Giuseppe D’Ippolito.

“Faccio politica secondo la mia coscienza – ha detto Piercarlo Chiappetta – e quando vedo qualcosa che non mi quadra, io non taccio, parlo. Non entro nel merito delle richieste dei sindacati, però devo esternare alcune mie perplessità personali”.

Le perplessità di Chiappetta si appuntano soprattutto sul dialogo avviato con il Consorzio Autolinee “che – ha detto – all’epoca del Bin bus per l’Università ha fatto le barricate. E’ chiaro che oggi – ha aggiunto – mi meraviglio quando vedo che stiamo costruendo un rapporto con il Consorzio autolinee e non con chi avrebbe meglio dialogato con noi. Il pericolo che noi corriamo è che questa società possa utilizzare le sue risorse economiche e patrimoniali per farsi forte sulla nostra azienda”. E Chiappetta si è detto favorevole a riavviare l’interlocuzione con Ferrovie della Calabria, alla luce del fatto che è stato nominato da poco un nuovo management.

Da Luca Gervasi è venuta, all’indirizzo dell’Amministratore Unico Paolo Posteraro solo una domanda: “quanti debiti ha l’Amaco e come possono essere recuperati?” pronta la risposta del numero uno dell’Amaco: “I debiti di Amaco sono indicati nel bilancio che è pubblico e che chiunque può consultare. Una parte dei debiti sono non scaduti e non lo saranno a breve scadenza (come i TFR), altri debiti li abbiamo nei confronti dell’erario, mentre tra i  debiti già scaduti ci sono  quelli verso i fornitori. Il resto sono debiti nei confronti degli enti di previdenza”.E Posteraro ha indicato tre modi per recuperarli: “non generando nuovi debiti e lo abbiamo fatto chiudendo il bilancio in utile, pagare il pregresso con l’avanzo di cassa e incassare i crediti incagliati. In questa direzione abbiamo incassato un milione e mezzo dalla Regione e 800 mila euro dal Comune.

Per il consigliere Giuseppe D’Ippolito “è importante invitare le sigle sindacali a trovare una possibilità di interlocuzione con l’azienda, ai fini del suo rilancio. Spero che il ritorno operativo dell’Assessore Spataro possa ricondurre la discussione nell’alveo politico. Dobbiamo valutare le possibilità di crescita dell’azienda e, ovviamente, la sua sopravvivenza che deve essere per tutti una sorta di stella polare”.

Le conclusioni sono state tratte dall’Assessore Michelangelo Spataro.

“L’Amaco è un’azienda alla quale teniamo molto. Da oggi in poi, l’Amaco, attraverso la sua società, può stringere accordi con l’Amministrazione ed avere in house affidamenti che altrimenti sarebbero dovuti andare a gara. Con molta tranquillità, ho assistito in maniera diretta alle vicende e dinamiche dell’Amaco e mi meraviglio che vengano fatte delle osservazioni sul lavoro dell’Amministratore Unico. Le ristrettezze economiche sono tali per tutti. Non dimentichiamo – ha aggiunto Spataro – i 900 mila euro di tagli lineari dalla Regione. Negli ultimi anni c’è stata un’evoluzione così strana da parte della Regione Calabria. Le Ferrovie della Calabria hanno avuto somme considerevoli.  Ferrovie ha portato a passeggio l’Amaco per un paio di anni. L’Amaco – ha proseguito l’Assessore Spataro – è un’azienda difficile che ha bisogno di tutte le forze in campo e tutti devono assicurare il massimo impegno. Occorre individuare un partner forte per essere competitivi sul mercato e non farsi trovare impreparati quando saranno bandite le gare. Ci vuole un progetto. Mi auguro che il futuro governatore della Calabria sappia affrontare anche questa problematica. Si deve badare a salvaguardare i livelli occupazionali e remunerare i dipendenti mensilmente”.

Cosenza in… Fiera, i percorsi alternativi dell’Amaco

COSENZA – L’AMACO comunica le modifiche apportate ai percorsi di alcune linee urbane, conseguentemente all’ordinanza della Polizia Municipale che disciplina il traffico nei giorni della Fiera di San Giuseppe.

Ecco di seguito i percorsi alternativi:

Circolare Veloce Rende

ANDATA: …Via Montesanto —V.le Trieste —Via V. Veneto —P.zza Riforma —Via R. Montagna —Ponte Mancini —Via D. Morelli —C.so V. Emanuele — Portapiana —Via Panoramica—Via Siniscalchi —P.zza XV Marzo
RITORNO: …P.zza XV Marzo —Via Sinìscalchi – Via Panoramica —Portapiana — C.so V. Emanuele —Via D. Morelli —Ponte Mancini —Via R. Montagna — P.zza Riforma —C.so Umberto l° —P.zza dei Bruzi —P.zza G. Matteotti —V.le Trieste —Via R. Misasi…..

Circolare Veloce Arancione: ….Via Popilia – Via Bari – via Reggio Calabria – Via Catanzaro – V.le Trieste – Via V. Veneto – Via R. Misasi……

Circolare Veloce Rossa: …. P.zza dei Bruzi – Via Alarico – Via Catanzaro – Via R. Calabria – Via Popilia……

Circolare Veloce Castrolibero: …. P.zza dei Bruzi -P.zza G. Matteotti -V.le Trieste – Via V. Veneto – Via R. Misasi – Via G. Caloprese…

Linee 24 e 25

…P.zza dei Bruzi – Via Alarico – Via San Francesco di Paola – C.so Plebiscito – Via Don Luigi Maletta – ex SS 107 – C.da Gramazio – Casali – Caricchio…

Linea 26: … Piazza dei Bruzi – P.zza G. Matteotti – V.le Trieste – Via V. Veneto-Via R. Misasi…

Linea 4T

ANDATA: … V.le Trieste – Via V. Veneto – V.R. Montagna – Ponte Mancini…
RITORNO:  Ponte Mancini – V.le della Repubblica – Via F. Migliori – Via V. Veneto – C.so Umberto I° – P.zza dei Bruzi – Piazza Matteotti – Viale Trieste…

Linea 28:  …. P.zza dei Bruzi – P.zza G. Matteotti – V.le Trieste – Via V. Veneto – Via R. Misasi- Via Nitti – Via G. Dorso – P.zza delle Province – Via Quintieri – Corso Fera – Corso D’Italia – P.zza Zumbini – Via N. Serra – Via Caloprese – P.zza Europa – Viale della Repubblica…….

Linea 30 …P.zza dei Bruzi-Via Alarico – Via San Francesco di Paola – C.so Plebiscito – Via Don L. Maletta – ex SS 107 -C.da Gramazio – Casali…

Linea 51

….P.zza Matteotti – V.le Trieste – Via Montesanto – C.so Umberto I° – P.zza dei Bruzi -Via Alarico – C.so Plebiscito – Via Don L. Maletta – ex SS 107 – Palazzetto Dello Sport – Casali – Via Dei Martiri – Via Bendicenti…
Linee 52 e 52 P. L..

ANDATA   … V.le Trieste – Via V. Veneto – Via R. Montagna – Ponte Mancini – Via D.Morelli ..
RITORNO  . .. Via D. Morelli – Ponte Mancini – V.le Della Repubblica – Via F. Migliori – Via V. Veneto – C.so Umberto I° – P.zza dei Bruzi – P.zza Matteotti – Viale Trieste…

Linea 53

ANDATA  … V.le Treste – Via V. Veneto – Via R. Montagna – Ponte Mancini – Via D. Morelli
RITORNO ….. Via D. Morelli – Ponte Mancini – V.le della Repubblica – Via F. Migliori – Via V. Veneto – C.so Umberto I° – P.zza dei Bruzi – P.zza Matteotti – Viale Trieste…

Linea 54

...V.le Trieste – Via Montesanto – P.zza dei Bruzi – Via Alarico – Via Catanzaro – Ponte Europa……

RITORNO: Gergeri – Sant’Antonio dell’Orto – Ponte Europa – Via Catanzaro –  Via Alarico – P.zza Matteotti – V.le Trieste…

Linea 56:V.le Trieste – Via Montesanto – C.so Umberto I° – P.zza dei Bruzi – Via Alarico – C.so Plebiscito – Via Don L. Maletta – ex SS 107…

Circolare bianca

…V.le Trieste – Via V. Veneto – Via R. Misasi – Via Nitti – Via G. Dorso – P.zza delle Province – Via Quintieri – Corso Fera – Corso D’Italia – P.zza Zumbini – Via N. Serra – Via Caloprese – P.zza Europa …

Navetta musei – navetta Telesio – navetta centro storico: soppresse

 

Amaco, l’Amministratore Unico Posteraro incontra la Commissione trasporti

COSENZA – La Commissione consiliare trasporti di Palazzo dei Bruzi, riunitasi sotto la Presidenza del Consigliere comunale Gisberto Spadafora, ha ospitato l’Amministratore Unico dell’Amaco, Paolo Posteraro, per verificare l’andamento dell’azienda, alla luce dello sdoppiamento avvenuto a luglio 2018, ma operativo dal successivo mese di settembre, tra l’Amaco, che continua ad occuparsi del Trasporto Pubblico locale e la nuova società in house (Azienda dei servizi per la mobilità di Cosenza), partecipata al 100% da Amaco, ed alla quale sono stati affidati i servizi svolti da Amaco per il Comune di Cosenza (come il servizio scuolabus e altri). La commissione si è occupata anche dei risultati raggiunti dal servizio di navetta “Al Volo”.

Posteraro ha giudicato l’andamento in maniera positiva, anche se – ha ammesso preliminarmente – è presto per fare un bilancio completo della situazione.
La soddisfazione dell’Amministratore Unico, accompagnato dall’ingegner Ernesto Ferraro, direttore di esercizio e gestore dei trasporti dell’Amaco, è stata motivata con una serie di risultati incoraggianti : anzitutto per aver messo ordine in tutti gli affidamenti relativi al servizio di scuolabus, con riflessi positivi sui conti dell’azienda e con il risultato di non accusare perdite. Posteraro ha, inoltre, annunciato che si è quasi in dirittura d’arrivo con il nuovo contratto triennale di servizio che dovrebbe essere approvato a breve. Sul bilancio le previsioni di Posteraro sono ottimistiche e l’amministratore unico non vede nubi all’orizzonte: «la società controllata chiuderà il bilancio in attivo, mentre le perdite dell’Amaco, che nel 2017 sono state di un milione e 970 mila euro, rappresentano un problema in via di risoluzione».
Il consigliere comunale Giuseppe D’Ippolito che aveva sollecitato alla Commissione trasporti l’audizione di Posteraro ha chiesto notizie sull’acquisto dei nuovi autobus e se sul punto la Regione sta mantenendo gli impegni. Posteraro ha premesso che l’azienda ha una difficoltà di liquidità perché sta affrontando la massa debitoria pregressa. Sui crediti vantati nei confronti di Comune e Regione- crediti incagliati – Paolo Posteraro ha risposto che il Comune ha saldato quasi tutti i debiti (per lo più risalenti al 2012) ed anche la Regione sta provvedendo a saldarli. “La gestione dell’Amaco – ha aggiunto Posteraro – genera avanzi di cassa.
«Il Piano regionale – ha aggiunto rispondendo alla domanda di D’Ippolito -consentirà di acquistare solo 5 nuovi autobus, appena il 10% del parco automezzi. 4 saranno a gasolio (euro 6) e uno a metano. In tutto, il parco autobus dell’azienda sarà formato da 45 mezzi a metano e 4 a gasolio. A chi, come il Consigliere comunale Enrico Morcavallo – ha fatto notare che sarebbe stato più utile ed avanzato acquistare dei mezzi elettrici, Posteraro ha risposto che “c’era la necessità di riequilibrare le alimentazioni e comunque l’azienda fa registrare la più alta percentuale di mezzi a metano”. Sulla questione del parco mezzi è intervenuta anche la consigliera comunale Bianca Rende che ha parlato di “sistema di trasporto locale antidiluviano e poco attrattivo nei confronti dell’utenza più giovane, risultando lontano da ogni contaminazione tecnologica. Da due anni – ha aggiunto Rende – si sente parlare ad esempio della mappatura interattiva per offrire all’utenza la possibilità di conoscere anzitempo i tempi di percorrenza e gli eventuali ritardi».

Pronta la replica di Posteraro che ha ricordato come l’Amaco abbia fatto ogni sforzo, anche sul fronte della tecnologizzazione dei servizi, ma la Regione deve fare la sua parte e non disattendere gli impegni assunti. Poi ha evidenziato l’avvio del servizio AVM con la mappatura delle 310 fermate dell’Amaco e che consentirà, anche rispetto al controllo dei chilometri da parte della Regione, un monitoraggio telematico dei servizi svolti da Amaco e della percorrenza chilometrica. Posteraro ha, inoltre, ricordato che quello delle paline intelligenti, il servizio gestito dall’Amaco e che consente ai cittadini di essere informati anticipatamente sui tempi di percorrenza degli autobus, sarà riconvertito. Annunciata, inoltre, l’entrata in funzione, tra un paio di settimane, anche dell’Amaco mobility, l’applicazione in grado di orientare l’utenza su deve andare, quale autobus prendere e quanto tempo attendere l’arrivo del mezzo.

Di segno positivo anche l’incremento del servizio Al Volo che ha raddoppiato i passeggeri, passando dagli 8.500 del 2017 alle 17.530 del 2018. Risultati soddisfacenti influenzati positivamente dalla diversificazione del servizio che oltre a quello da e per l’aeroporto di Lamezia ha aggiunto quello da e per la stazione di Paola. Accanto a questi servizi principali, ci sono inoltre quelli assicurati da “Al volo” all’interno dell’area urbana (con le navette week-end, shopping, per il centro storico e i musei). Soddisfazione per lo sviluppo dell’azienda e per lo sdoppiamento cui si è dato corso nel luglio del 2018, oltre che per i risultati conseguiti dal servizio “Al volo”, è stata, infine, espressa dal Presidente della Commissione trasporti Gisberto Spadafora.

Amaco, la FILT-CGIL denuncia «Calpestati i diritti dei lavoratori»

COSENZA – La Federazione FILT – CGL ( Federazione Italiana Lavoratori Trasporti) denuncia attraverso un documento, la situazione «discriminatoria che si sta verificando nell’anzieda di trasporti Amaco». Di seguito quanto riportato nel documento.

«Questa O.S. vuole denunciare la grave situazione discriminatoria, che si perpetra
nell’azienda municipalizzata di Cosenza AMACO S.P.A., nei confronti di alcuni lavoratori, ai quali, a
differenza di altri, sono richieste particolari prestazioni lavorative, anche oltre l’orario di lavoro,
senza riconoscimento retributivo ed in violazione dei tempi di recupero delle energie psicofisiche,
nell’alternanza riposo lavoro nelle 24 ore, sottoponendo gli stessi a rischi, probabilmente anche al
di fuori da coperture assicurative».

«Procediamo con ordine; l’AMACO, azienda partecipata al 100% dal comune di Cosenza,
vanta un organico di circa 170 dipendenti; di questi circa 100, rivestono la qualifica di operatore
d’esercizio (autisti di autobus), fra questi circa cinquanta assunti progressivamente a seguito
dell’ultimo concorso tenutosi una decina di anni fa.
Orbene, il servizio in cui queste anomalie si consumano è denominato “AL VOLO”. Trattasi
di servizio a chiamata, che si differenzia dal trasporto pubblico tradizionale per il quale la regione
Calabria riconosce all’azienda, un indennizzo chilometrico.

Il servizio AL VOLO, invece, dovrebbe autofinanziarsi, ma evidentemente i ricavi non
garantiscono una tale sicurezza gestionale, tanto è vero che sempre maggiori competenze
vengono assegnate ai conducenti, dai quali, come dicevamo, si pretendono prestazioni che vanno
al di là dei loro compiti e del normale orario di lavoro, anche a scapito della sicurezza dei lavoratori
e dei passeggeri. Infatti durante quello che dovrebbe essere il tempo di riposo, il conducente,
fornito di smartphone aziendale, deve gestire le prenotazioni e organizzare gli appuntamenti,
effettuando telefonate ai singoli utenti; terminato il servizio, è poi chiamato ad effettuare il
versamento degli incassi, anche questo spesso fuori dall’orario di lavoro, si aggiunga tutto ciò alle
oltre dieci ore di nastro lavorativo, con inizio e termine delle prestazioni anche durante la notte, e
poi chiediamoci quante ore un lavoratore deve rimanere a disposizione dell’azienda?
Ciò palesa tra l’altro, assoluta improvvisazione nell’organizzazione del lavoro stesso, tanto
che, è lasciato al “libero arbitrio” del conducente stabilire il percorso da seguire per il “recupero”
dei passeggeri che hanno prenotato, in questo modo diventa assai opinabile l’operato del
conducente, in caso di un qualsiasi inconveniente o incidente. Il fatto che si tratti di un lavoro disagiato, lo evidenzia anche la particolare attenzione che manifesta l’azienda agli operatori del settore, allorquando al lavoratore che rientra da una mancata prestazione sul servizio AL VOLO, viene assegnato nuovamente lo stesso servizio a scapito della regolare turnazione. Quasi a “punire” l’assenza del lavoratore, evidenziando
comportamenti che potremmo definire persecutori. Questa particolare “attenzione” non viene
invece riservata per le mancate prestazioni su altri turni assegnati in altri settori.
Si consideri poi, che a differenza degli altri colleghi, chi è assegnato a questi turni, di solito
viene messo a conoscenza del servizio da svolgere con un preavviso anche inferiore alle 24 ore,
precludendo l’organizzazione delle relazioni personali e familiari.
Se a tutto ciò aggiungiamo che solo una piccola parte, del totale degli operatori d’esercizio
(circa un quarto), sono richieste tali prestazioni lavorative, capirete bene che è assolutamente
intollerabile e vessatoria tale condizione lavorativa.
L’allarme di questa O.S., si fa sempre più pressante, in considerazione del fatto che sempre
più frequente è l’utilizzo dei lavoratori verso queste forme di lavoro “stravaganti”, infatti l’AMACO  ha incrementato il servizio, affiancando alle navette da e per l’aeroporto di Lamezia Terme, con
navette per la stazione di Paola, con servizi particolari sempre denominati AL VOLO, riservati ad
utenti che prenotano per effettuare lo shopping in città, piuttosto che programmare le uscite nel
week end.
Con la presente intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica, ma sopratutto spronare un
intervento di chi dovrebbe esercitare una funzione di controllo sull’azienda, ci riferiamo alla
Regione Calabria, alla giunta comunale, ma anche ai consiglieri tutti, così come all’associazione
datoriale ASSTRA, ovviamente riservandoci di tutelare gli interessi dei lavoratori, nelle sedi
opportune».

Si incatenano davanti la sede Amaco, «Rivendichiamo un nostro diritto»

COSENZA – Protesta questa mattina davanti la sede dell’Amaco, di due autisti, vincitori di un concorso ed ancora in attesa di essere assunti dall’ente.

«Siamo qui – dichiarano – per rivendicare un nostro diritto. Nel 2008 abbiamo vinto regolare concorso, ma a distanza di dieci anni sono state assunte 53 persone e siamo rimasti fuori solo in due. Ad agosto è stato pubblicato un bando per la selezione di cinque autisti con il supporto di un’agenzia interinale, che troviamo ingiusta e irrispettosa nei riguardi di chi, come noi, abbiamo regolarmente svolto l’iter per poter auspicare ad un posto in azienda». Una situazione che oggi ha portato le due persone escluse ad incatenarsi davanti la sede dell’Amaco.

L’amministratore di Amaco, Paolo Posteraro precisa, «si tratta di una situazione tampone»

Intanto l’azienda, attraverso l’amministratore unico Paolo Posteraro ha precisato che la soluzione tampone rappresentata dagli interinali e prevista dalla legge, nulla ha a che vedere con la graduatoria concorsuale, peraltro ancora in essere dopo dieci anni proprio per la volontà di Amaco di consentire l’assunzione dei due autisti ancora rimasti esclusi, appena la pianta organica lo consentirà.