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Nato il “Comitato Lungomare” con un lungimirante progetto di ristrutturazione

lungomare_amantea_A46AMANTEA (CS) – L’aspettativa delusa di avere finalmente un lungomare confacente ad una cittadina turistica di rango, quale Amantea è sempre stata, ha sollevato malumori e dissensi in ampi strati della popolazione dell’importante centro marino tirrenico. Da quando l’amministrazione comunale guidata da Monica Sabatino, in carica dal maggio 2014, ha deciso di devolvere il finanziamento di 2,5 milioni di euro (mutuo contratto per il lungomare) verso altre opere cittadine, da più parti della società civile, delle associazioni, dei movimenti, dell’imprenditoria, si è progressivamente rafforzata la volontà di guardare dentro alla questione e di confrontarsi con l’amministrazione comunale sulle conseguenze per il futuro del turismo e dell’economia di Amantea.

Dalle decisioni prese dall’amministrazione comunale queste sono le opere da realizzare in alternativa al lungomare:
ponte sul torrente Colongi  euro 1.400.000;  allargamento via Neto e via Po  euro 550.000;
adeguamento passerella sul torrente Catocastro  euro 200.000;
cavalcavia per accesso al  mare a Campora S.G.  euro 250.000.

L’Amministrazione ha motivato la diversa destinazione del mutuo con l’indisponibilità dell’area da parte del Comune. Ma, nel ritenere strategicamente necessario l’investimento sul lungomare di Amantea, e dunque inopportuno il cambiamento della destinazione dei fondi, è auspicabile che l’Amministrazione si adoperi presso il Demanio al fine di procedere al più presto all’acquisizione dell’area ovvero al superamento dell’impedimento addotto.
Tale situazione ha generato un crescente e variegato disagio sociale che ha trovato il suo ovvio compimento in una forma associativa che raccoglie e uniforma i vari orientamenti sull’argomento.
Giovedì 9 aprile 2015 è stato costituito il “Comitato Lungomare” con la specifica finalità di aprire un fronte di sensibilizzazione collettiva sulla importante opera programmata e disattesa e, in generale, sui conseguenti indirizzi nella gestione del territorio.

Le finalità del Comitato sono semplici e chiare; si basano sul principio elementare che una località turistica marina, più d’ogni altra risorsa, ha il primario bisogno di un lungomare adeguato ai tempi, in grado di divenire volano d’attrazione non solo nella bella stagione, ma anche nei fine settimana e nei giorni festivi del movimento locale.
Del Comitato fanno parte anche figure professionali di settore che hanno realizzato un progetto di ammodernamento di grande impatto, considerato avveniristico e risolutore.
Il Comitato si è dotato di un direttivo già operante, ha accolto da subito varie associazioni cittadine di rilievo, tanti sono i contatti in essere che fanno presumere una rapida crescita di adesioni.
Nell’ambito del Comitato sono in corso di approfondimento i fattori di rilievo demaniale sul lungomare e gli sviluppi possibili per un dialogo risolutore tra il Comune e lo stesso Demanio. I promotori dell’iniziativa confidano in una fase di aperto confronto con gli amministratori comunali per individuare tutte le possibili strategie utili al raggiungimento di una intesa tra i due enti pubblici.
Sono in corso di preparazione iniziative nel territorio per varie forme di coinvolgimento e per la diffusione di elementi conoscitivi sull’intera questione con supporti cartacei e digitali, sul web e con proiezioni di piazza.

Proposta Vigile di quartiere

AMANTEA (CS) – Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale propone il Vigile di quartiere. La presenza stabile di un’agente ben preciso ha lo scopo di garantire il contatto diretto con i cittadini. Questo avverrebbe  anche grazie alla possibilità di gestire direttamente le loro segnalazioni e fornire varie possibilità di ascolto e incontro, oltre a segnalare le criticità alle istituzioni comunali. Il Coordinatore cittadino di Fdi-An di Amantea, Fabio Garritano, chiede che la proposta venga presa in considerazione dalla giunta comunale.

 

Amantea, i Roll Dem Bones in “Note di solidarietà”

Roll Dem Bones

Amantea (Cs) – Questa volta la solidarietà si riveste di suoni, pervenendo così alla prima edizione di “Note di solidarietà”, manifestazione senza scopo di lucro promossa dal gruppo musicale Roll Dem Bones, in collaborazione con la Pro Loco di Campora San Giovanni e con il patrocinio del comune di Amantea. Obiettivo principale dell’evento è stato quello di effettuare una raccolta fondi per una donazione al Centro di riabilitazione per l’età evolutiva dell’Asl di Amantea.

Roll Dem Bones è un gruppo di quattro giovani artisti, che aderisce ad eventi e manifestazioni locali di vario genere. I componenti della band Francesco Michele Naccarato (voce, chitarra e armonica) Eduardo Perri (chitarra), Dario Cima (basso) e Andrea Ferraro (batteria) sono impegnati da circa tre anni nel settore del blues.
Durante un concerto, organizzato in occasione del primo maggio in Piazza Commercio, con l’aiuto di un altro musicista, Francesco Ianni, il gruppo ha pensato di effettuare una raccolta fondi da destinare in beneficenza “per fare qualcosa di veramente utile e concreto, che possa servire per migliorare la difficile situazione in cui ci troviamo“ afferma Francesco, la voce del gruppo. “Nessuno di noi – prosegue – si aspettava questo piccolo successo. Siamo contenti dell’adesione dei cittadini e speriamo che in futuro l’evento possa coinvolgere un pubblico sempre più vasto”.

Pochi giorni fa ha avuto luogo la consegna del ricavato, impiegato per l’acquisto di alcuni giochi didattici poi donati al reparto di neuropsichiatria infantile – centro di riabilitazione per l’età evolutiva Asl di Amantea. L’accoglienza di medici e infermieri è stata molto cordiale e sentita. L’equipe medica del centro ha ringraziato i componenti della band, spiegando loro l’importanza di questi giochi, utilissimi nel processo di riabilitazione dei bambini.

Il gruppo si ritiene molto soddisfatto di questo piccolo traguardo raggiunto insieme alla collaborazione della collettività e si sta già muovendo per l’organizzazione di una seconda edizione di “Note di solidarietà” per incentivare le donazioni e sensibilizzare i cittadini a questo genere di progetti.

 

Laura Laurini

 

 

In scena la Seconda Rassegna di Teatro Popolare

AMANTEA (CS) – Per il secondo anno consecutivo apre il sipario della Rassegna del Teatro Popolare, diretta da Salvatore Sciandra, che accompagna il rinomato e storico Carnevale della Città di Amantea.

A dare il via alla kermesse, ieri, è stata la Compagnia Teatrale “I Pagliacci” di Montalto Uffugo, già vincitrice della scorsa edizione, che si è esibita ieri sul palco del Campus Temesa, struttura polifunzionale al centro della cittadina tirrenica. In scena la commedia in due atti “L’Istitutu”, un’opera in vernacolo molto divertente ma che mette a nudo uno spaccato delle Case di Cura per malattie mentali che spesso racchiudono nelle loro mura verità complesse e a volte anche angoscianti.

Nel corso della serata è stata presentata al pubblico la giuria, composta da docenti universitaria, rappresentanti del mondo associativo e appassionati di teatro, che avrà il compito di esaminare le opere proposte dalla rassegna e di decretare la Compagnia vincitrice in base ad un sistema di voti attribuiti agli attori, alla scenografia, alla musica, ecc.

Dal 25 febbraio al 3 marzo si alterneranno altre compagnie teatrali locali, che con le loro rappresentazioni si contenderanno i premi messi in palio dall’associazione “Il Coviello” che ha organizzato la rassegna con l’appoggio dell’amministrazione comunale di Amantea e della Provincia di Cosenza.

In scena dunque la Compagnia teatrale “Quinta scenica” di Castrolibero con la commedia “Fegato, gruppo C, poste e telegrafi”, la Compagnia “Salvemini” di Mendicino con “Interrogatu u muertu ti rispunn”, “I Commedianti” di Soveria Mannelli con “Ppé curpa du caputrenu”, “Teatro Incanto” di Catanzaro con “Basta. abbasta e suverchja”. La rassegna termina con la commedia atto unico “A frittata i carnilivari” proposta, fuori concorso, dal Piccolo Teatro Popolare Il Coviello, che accompagnerà il pubblico alla premiazione finale.

 

 Mariacristiana Guglielmelli

 

La lettera aperta del Presidente Nesi (A.C.D Amantea)

AMANTEA (COSENZA) – “Così si vanificano gli sforzi profusi a discapito del sociale”. “Così si distrugge lo sport”.

Ill.mi Presidenti,
sono profondamente amareggiato e soprattutto scoraggiato, per gli argomenti che purtroppo dovrò trattare in questa lettera aperta. Mi scuso con i destinatari della presente ma lo ritengo doveroso per chi come il sottoscritto e gli altri colleghi dirigenti credono fortemente nei principi di socialità e che con senso di dovere e tanti sacrifici, sottraendo parte del tempo alle proprie famiglie, ai propri lavori e partecipando, anche economicamente, intendono dare il proprio contributo per una società sana, composta da persone comprensive, capaci di rispettare ed amare la propria città e la propria terra
Mi sia consentito inoltre ribadire quanto già in altre occasioni, dallo scrivente è stato sottolineato e cioè che la società calcio “A. C. D. Città Amantea1927”, che mi pregio di rappresentare, è composta da persone che per il bene della propria città intendono portare avanti un progetto costruito su principi di socialità, sulla crescita agonistica dei giovani, valorizzando il ruolo importantissimo del settore giovanile, condizione imprescindibile del nostro programma.
Aggiungo inoltre, con orgoglio, che questa società sportiva è stata già insignita con la targa del premio disciplina per l’anno calcistico 2009-2010, sebbene la squadra, in quello stesso anno, sia retrocessa ed, ancora premiata per l’anno 2012 – 2013.
Ritengo in più, di fondamentale importanza, ricordare il saggio messaggio condivisibile, divulgato in varie occasioni alle società calcistiche da parte del Presidente Mirarchi della Lega Calcio dilettantistica: “insistere sui giovani e formarli a dovere”.
Conveniamo, di certo, che tutti questi buoni propositi, fondamentalmente, debbono essere recepiti in primis dalle massime cariche dirigenziali le quali, ognuna per le proprie competenze ed assumendosi le proprie responsabilità, attraverso regolari corsi di formazione, hanno l’importante compito di preparare a dovere tutte quelle figure professionali previste da tale sport, necessarie per assicurare il regolare svolgimento delle gare sportive.
Purtroppo gli evidenti discutibili episodi arbitrali, accaduti nell’anno in corso, non solo alla squadra rappresentata dallo scrivente, ma a tante altre squadre, lasciano supporre, in alcuni casi, sicuramente la buona fede degli arbitri, in altri, mi duole scriverlo, l’incompetenza di alcuni di essi.
Quest’ultima è puntualmente dimostrata dagli stessi direttori di gara, quando, difronte alle legittime richieste di chiarimenti da parte di calciatori e/o di dirigenti, a causa di incomprensibili provvedimenti applicati, viene negato il tutto con un semplice e scortese    “no, non sono tenuto”, o, ancora più grave, a fine partita, “sbattendo la porta dello spogliatoio in faccia ai dirigenti”,  i quali spesso, con senso di altruismo e dimenticandosi del risultato finale, si mettono a disposizione offrendo un contributo morale al solo fine di evitare il ripetersi di inconcepibili errori arbitrali.
Un comportamento presuntuoso, incivile, ingiustificabile, tenuto da alcuni direttori arbitrali che, con molta probabilità, considerano, infondatamente, la loro divisa e la partita di calcio domenicale quasi uno strumento da poter utilizzare in modo indisciplinato ed irrispettoso nei confronti di calciatori e dirigenti, vanificando gli sforzi profusi da quelle persone fiduciose in tali obiettivi.
Prova inconfutabile di quanto sopra esposto sono le inspiegabili, numerose e continue espulsioni per intere settimane e addirittura per mesi, spesso anche in una sola partita, comminate a calciatori, allenatori e dirigenti, con inventate motivazioni, riportate sui verbali arbitrali, rischiando di far sembrare gli squalificati ingiustamente persone maleducate e violente.
Molte volte per smentire tali falsità, le società non possono fare altro che proporre ricorso agli organi competenti, spendendo e sottraendo risorse al progetto, la cui speranza in un successo è spesso cosa molto rara.
A parere dello scrivente è assolutamente necessario dialogare, entro certi limiti, con i comitati esaminatori al fine di evitare che tali inesattezze diventino indiscutibili ed involontariamente sostenute.
Persistente questo stato di cose, si mettono a rischio la volontà ed i sacrifici di tutte quelle persone che con abnegazione s’impegnano, quotidianamente, a dare il proprio contributo nel sociale,  rischiando così di distruggere il calcio.
Pertanto, con senso di dovere e nel rispetto degli impegni morali da tutti noi assunti, faccio appello alle massime rappresentanze in indirizzo, al fine di trovare il modo giusto per affrontare tali criticità auspicando, nel più breve tempo possibile, un incontro unitamente a tutti i rappresentati delle società.
Augurando che queste mie pubbliche manifestazioni vengano intese, esclusivamente, a difesa dei  principi sopra richiamati e, di sicuro condivisi, si porgono distinti saluti.

La lettera del Presidente dell’Amantea ha come destinatari:  Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Lega Nazionale Dilettanti, il Presidente del Comitato Regionale Arbitri  Calabria, tutti i Presidenti delle Società Calcistiche del campionato dilettantistico di Promozione.

Consegna delle borse di studio ‘Grotta dei Desideri’

AMANTEA (Cs) – Nella sala consiliare del comune di Amantea si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio degli stilisti che hanno vinto la nona edizione della ‘Grotta dei Desideri’, l’evento di arte, moda e cultura che accoglie giovani fashion designer provenienti da ogni angolo d’Italia.

Il sindaco, Michele Vadacchino, ed il consigliere delegato alle politiche giovanili, Vincenzo Pugliano, hanno ringraziato pubblicamente gli organizzatori dell’evento che ”in assenza di contributi pubblici hanno consentito alla città di farsi conoscere e apprezzare in uno dei comparti economici più importanti dell’economia nazionale: la moda”.

Recuperata tartaruga marina

AMANTEA (COSENZA) – Una tartaruga marina caretta caretta è stata recuperata al largo della costa di Amantea. Tre persone, Fabio Bruno, Salvatore Miceli e Salvatore Pulice, hanno segnalato la presenza della targatura in difficoltà alla Protezione civile di Amantea. Sul posto è intervenuto anche il personale del Ceam del WWf di Belmonte, che ha recuperato la tartaruga che ora sarà sottoposta alle cure.

on. Franco Laratta: Una fondazione intitolata a Franco Tonnara

Franco Tonnara è stato uno straordinario esempio di grande uomo politico, campione di umiltà e generosità, personalità di primissimo piano che ha lottato contro la malapolitica e il maffare in Calabria. Sempre seguito e sostenuto, anche nei momenti di solitudine che ha dovuto sopportare.  Ha resistito con coraggio e determinazione nonostante sia stata spesso lasciato da solo in trincea . L’ Onorevole proporrà una Fondazione politico-culturale a lui intitolata ed una Scuola di Formazione politica che affermi nelle nuove generazione i principi fondamentali della legalità e della trasparenza nei partiti e nelle istituzioni.

La scomparsa di Francesco Tonnara: il cordoglio del sindaco Mario Occhiuto e della Giunta

COSENZA – “Sono profondamente dispiaciuto per la scomparsa prematura dell’amico Franco Tonnara, uomo perbene e amministratore di esperienza come pochi”.Il sindaco Mario Occhiuto esprime, a nome suo e della Giunta comunale, sincero cordoglio per la morte del primo cittadino di Amantea.“La sua grande passione civile e l’amore per la sua terra – prosegue Occhiuto – lasciano un vuoto fra la sua gente e in tutto il panorama politico calabrese. Ne è testimonianza lo sgomento generale che la sua morte ha suscitato, oltre che il lungo corso della sua attività di Sindaco, eletto per ben sei volte ad attestare proprio la fiducia consolidata nutrita nei suoi confronti. Alla famiglia e all’intera comunità amanteana giungano le nostre più sentite condoglianze”.

La Grotta dei desideri: la moda sposa la solidarietà

AMANTEA (CS) – L’obiettivo della Grotta dei desideri, l’evento di arte, moda e cultura organizzato dall’associazione culturale CP Produzioni con il supporto dell’assessorato al turismo della Provincia di Cosenza e del Comune di Amantea è dare modo al grande pubblico non solo di applaudire le creazioni degli stilisti provenienti da tutta Italia, ma anche di meditare su particolari tematiche di interesse sociale che si legano alla moda e che si aprono verso la società civile. Un traguardo certamente non facile, raggiunto grazie alle sinergie positive che la CP Produzioni ha intrecciato nel corso di questi anni con il circolo nepetino della Fidapa, presieduto da Franca Dora Mannarino, e con l’Avis comunale di Lago, autorevolmente guidato da Pino Muto.

Il 1 agosto, in occasione della serata di Anteprima prevista in piazza Calavecchia con inizio alle ore 21, oltre alla presentazione degli abiti degli stilisti in concorso, si discuterà di moda etica e sociale.

La Fidapa (Federazione donne arti professioni e affari) ha invitato per la particolare occasione la docente Carla Lunghi dell’Università Cattolica di Milano e autrice del libro “Creative evasioni. Manifatture di moda in carcere”. «Saranno presenti – aggiunge la presidente Franca Dora Mannarino – le responsabili delle due cooperative sociali che hanno dato origine a due brand di moda realizzati direttamente in carcere: la cooperativa sociale Alice opera per il brand “Sartorie San Vittore” e realizza le opere nelle case di detenzione di San Vittore e Bollate a Milano; mentre la cooperativa sociale Officina Creativa agisce per il brand “Made in carcere” e veicola le produzioni delle detenute di Lecce e Trani. La moda, in questo caso, non conquista soltanto per fascino e bellezza, ma anche come momento di rivalsa e di riscatto sociale, con la certezza che molte di queste detenute, una volta scontata la pena, riescono a ricollocarsi all’esterno nel mondo del lavoro».

Durante la serata di anteprima si terrà anche una sfilata di alcuni di questi abiti e verrà organizzato uno stand espositivo per apprezzarne la fattura e la qualità dei tessuti.

Confermando una tradizione avviata con successo qualche anno addietro, il referente dell’Avis comunale di Lago, paese modello con una percentuale altissima di donatori, lancerà un appello per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di donare il sangue. Solo così sarà possibile superare l’emergenza cronica che vede l’Italia non in grado di soddisfare il proprio bisogno interno di sangue.