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Morto in attesa dell’ambulanza, il caso finisce in Procura

LAMEZIA TERME – E’ arrivata dopo oltre un’ora l’ambulanza e il paziente, nel frattempo, è deceduto. Il caso arriva da Lamezia Terme e a darne notizia è il Codacons Calabria, cui si è rivolta la famiglia dell’uomo. Il Codacons si è rivolto alla Procura della Repubblica della città della Piana per verificare ogni eventuale responsabilità e ha presentato un esposto con il quale ha chiesto di “verificare tutte le responsabilità in questa storia di ordinaria inefficienza”. I fatti risalgono alle 18.30 circa di sabato quando l’uomo viene colto da una gravissima difficoltà respiratoria e per questo motivo, viene chiesto l’intervento del 118.

«Ovviamente non sappiamo se un tempestivo intervento avesse potuto garantire la sopravvivenza al malcapitato – dichiara Francesco Di Lieto del Codacons. – Tuttavia è intollerabile e vergognoso che nel pieno centro di una delle più popolose città calabresi, l’ambulanza impieghi 90 minuti per prestare soccorso. Per questo motivo abbiamo chiesto alla Procura di Lamezia Terme di verificare ogni responsabilità. Immaginiamo cosa può accadere se la richiesta dovesse pervenire dall’entroterra».

«Abbiamo già denunciato questa situazione – conclude Di Lieto – oggi in Calabria si muore perché non ci sono ambulanze. Altrove, invece, sono i medici a mancare e, in altri casi, mancano i farmaci. Per una visita oculistica sei dirottato a Soverato.E la lista potrebbe continuare. Stiamo pagando il prezzo di una sanità depredata da lupi famelici, nel silenzio, sempre più simile alla complicità, da parte di tutta la politica regionale. Un horror gestionale che, paradossalmente, è stato lodato e ricompensato. Un sistema che festeggia nonostante si trovi sul ponte del Titanic. Mentre si balla i calabresi muoiono e medici e paramedici continuano a pagare per tutti»</span;></span;>

Asp Catanzaro: “l’attesa è stata di 34 minuti”

Sulla vicenda si è espressa anche l’Asp di Catanzaro che, in una nota stampa, ha precisato che “la prima telefonata, di richiesta di intervento su Lamezia Terme, è arrivata alle 18.45 alla Centrale operativa del 118 e l’operatore in servizio ha attivato prontamente la Guardia medica per un codice rosso, in quanto l’ambulanza di Lamezia alle 18.26 era impegnata nel trasferimento di un altro paziente in codice rosso al Pronto Soccorso dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro. Anche l’ambulanza di Falerna era impegnata, dalle 17.24, e in altro codice rosso nel Pronto Soccorso di Lamezia Terme che poi ha dovuto centralizzare”.

“Alle 18.49 è arrivata alla Centrale operativa del 118 un’ulteriore richiesta di soccorso, e l’operatore aveva già allertato l’ambulanza di Girifalco, ché è partita alle 18.50, ed è arrivata alle 19.19 a casa del paziente, dove, purtroppo, non ha potuto fare altro che costatarne il decesso. Siamo vicini – ha concluso l’Asp – alla famiglia alla quale esprimiamo il nostro cordoglio”.

Sparatoria a Rende al culmine di una lite

RENDE (CS) – Tragedia sfiorata questa sera a Rende, nel quartiere Santa Chiara – nei pressi del Parco Acquatico – dove due persone hanno dato vita ad un’accesa lite prima di aggredirsi a vicenda.

Uno dei due, Alfredo Albanito, già noto alle forze dell’ordine per essere coinvolto nell’operazione antidroga “Factotum”, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco all’addome dopo aver tentato di aggredire con un coltello E. P.  Per le gravi ferite riportate, l’uomo è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Annunziata di Cosenza dove si trova anche l’altra persona coinvolta e ferita ad un braccio con l’arma da taglio.

Al momento non si conoscono le cause del tentato omicidio  

Sul caso indagano i Carabinieri della Compagnia di Rende che hanno informato la Procura di Cosenza.

 

Si ferisce ad una gamba, l’ambulanza arriva dopo 40′

SERRA SAN BRUNO (VV) – Brutta avventura a Serra San Bruno per un uomo di 46 anni, caduto mentre stava percorrendo a piedi un tratto di marciapiede a causa della mancata copertura di un tombino.

Il ferito, che si è procurato una lesione ad una gamba, ha dovuto attendere oltre 40 minuti prima che sul posto giungesse un’ambulanza.

L’attesa é stata resa ancora più disagiata dal sole cocente e dal caldo, appena mitigati da un ombrellone che un soccorritore ha portato sul posto. Alcuni cittadini che hanno assistito all’incidente hanno chiamato il 118, ma l’ambulanza dell’ospedale di Serra San Bruno e quella di Soriano Calabro erano impegnate in altri servizi.

A prestare i primi soccorsi al malcapitato è stato un medico che si trovava di passaggio.

Solo alle 12.45 è sopraggiunta l’ambulanza di una cooperativa, che ha consentito il trasporto in ospedale dell’infortunato per i necessari accertamenti.

Auto contro guardrail in autostrada, conducente in ospedale

VIBO VALENTIA – Questo pomeriggio si sono verificati disagi alla circolazione sull’autostrada A2 del Mediterraneo per un incidente avvenuto poco prima dello svincolo di Pizzo, in direzione sud, nel tratto interessato da lavori di ripristino.

Il conducente di un’auto, una Fiat Punto ha perso il controllo del mezzo finendo contro il guardrail.

L’uomo, un 58enne, è rimasto incastrato tra le lamiere dell’abitacolo. Per estrarlo sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme. Soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato in ospedale.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia stradale ed i tecnici dell’Anas per i rilievi del caso e verificare le cause dell’incidente.

Incidente nei pressi del Lorenzon, due feriti lievi

RENDE –Un incidente si è verificato poco fa sulla strada statale 107 Silana – Crotonese nei pressi dello stadio Lorenzon di Rende. Due le vetture coinvolte, una Seat Leon che si è ribaltata e una Citroen C3 che, girandosi è finita sull’altra corsia di marcia. I conducenti delle due auto risultano feriti ma non in modo grave. Uno di loro è stato trasportato in ospedale ma le sue condizioni non destano preoccupazione Sul posto immediati i soccorsi e l’arrivo dei Vigili del Fuoco. Dopo un primo rallentamento al traffico adesso la situazione sta tornando alla normalità.

Rende, salvata da un albero dopo un volo di quindici metri

RENDE (CS) – Si è salvata miracolosamente dopo un volo di circa 15 metri. Una donna di 32 anni ha tentato il suicidio lanciandosi dal quinto piano di un palazzo di Rende, a Roges, nei pressi del centro commerciale Metropolis. Un albero però, ne ha frenato la caduta. E la tragedia è stata evitata. Immediati sono scattati i soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 per il trasporto all’ospedale dell’Annunziata dove, secondo quanto si è appreso, la ragazza è arrivata cosciente. Non sarebbe in pericolo di vita. 

Muore a 12 anni precipitando dal balcone

CATANZARO – La polizia indaga sulle circostanze della tragica morte di una bambina di 12 anni precipitata da un balcone di casa posto al quarto piano di una palazzina sita a Catanzaro in Via dei Bizantini. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 ma purtroppo la ragazzina è morta sul colpo. Le forze dell’ordine hanno sentito i testimoni della vicenda nel tentativo di ricostruire l’accaduto.

Impatto nella notte sulla statale 106, tre feriti

CATANZARO – E’ di tre feriti, di cui uno in gravi condizioni, il bilancio di un incidente stradale verificatosi nel corso della notte tra sabato e domenica, lungo la statale 106, tra gli abitati di Isca Marina e Badolato, sullo Jonio catanzarese. A scontrasi per cause in corso di accertamento due auto, una Peugeot 107 ed una Punto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, i carabinieri ed il personale Anas. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Catanzaro. La più grave è una donna di 46 anni, mentre avrebbero riportato solo delle contusione le altre due persone coinvolte, due giovani di 20 e 19 anni. Sono in corso indagini per accertare eventuali responsabilità.

Incendiata un’ambulanza a Polistena, il sindaco «Un atto vile»

POLISTENA (RC) – La scorsa notte ignoti hanno dato alle fiamme un’ambulanza parcheggiata fuori i locali comunali che ospitano il SUEM 118. Sul posto è stata rinvenuta una tanica di benzina. Sulla vicenda si è aperta ora un’indagine. Secondo il primo cittadino di Polistena, Michele Tripodi, «si tratta di un vile atto intimidatorio». «Dare fuoco a qualcosa è un atto indegno e criminale, specie se lo si fa nell’ombra a scopo intimidatorio, ma tentare di bruciare nella notte un’ambulanza del servizio sanitario pubblico, è un atto doppiamente criminale e doppiamente deplorevole».

«E’ un gesto vergognoso – prosegue nella nota il sindaco – a tratti inspiegabile, che oltre a qualificarsi per viltà e squallore, mette in apprensione quanti, in primis operatori sanitari e medici, prestano diligentemente il loro lavoro ed il loro servizio per assicurare il diritto alla salute ed il funzionamento della sanità pubblica in un territorio che già ha le sue carenze ed i suoi problemi» 

(Foto approdonews.it)