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Acri, Andreoli: «Chi lotta fino alla fine, anche se sconfitto, non perde»

 
ACRI (CS) – «Ho aspettato qualche giorno, affinché potesse sbollire la delusione e non parlare quindi di “pancia”». Comincia così il bilancio di Angelo Andreoli che spiega ai media una stagione travagliata, quello del suo ritorno sulla panchina dell’Acri.
«Questi sei mesi li abbiamo affrontati con tante difficoltà ma con la dignità e l’umiltà che ci hanno sempre contraddistinto, lasciando ad altri la presunzione di “sapere”. Divisioni, apatia da parte di molti che, invece di lavorare per il bene dell’Acri, hanno preferito promettere per poi dileguarsi (facendosi vivi, che strana coincidenza, solo nella settimana finale)».

«Quante recriminazioni!»

Il tecnico parla poi del difficile girone di andata. «Come non rimarcare – prosegue il tecnico di Fuscaldo – le tante sconfitte immeritate nel girone d’andata: partite come quelle con il Siderno, con il Sersale in trasferta, il pareggio con Isola e Scalea in casa per poi arrivare al girone di ritorno a Trebisacce e passare per la gara con la Reggiomediterranea, partite da incubo…Quante recriminazioni!!!»
 
«Comunque, con un girone di ritorno al di sopra di ogni aspettativa (22 punti conquistati) siamo riusciti, anche grazie ai giocatori arrivati a dicembre, a giocarci la possibilità di disputare i play out evitando l’umiliazione della retrocessione diretta.
Rimarrà negli occhi di tutti la meravigliosa partita vinta al 97′ in nove uomini (a tal proposito mi preme sottolineare che domenica scorsa a Soriano c’era un’espulsione per un giocatore avversario sul nostro calcio di inizio, tra Venezia e Roma, evidentemente l’interpretazione del regolamento è diversa..!!??)».

I ringraziamenti finali

«Un pensiero, con gratitudine immensa, va rivolto a Michele Torchiaro, Luigi Milordo, Valerio Curto, Santo Falcone, Mario Gencarelli, Mimmo Algieri , a zio Tonino Altomari (incommensurabile), Ciccio Spina , al DS, al DG e a tutti quelli che ci sono stati vicino e che mi perdoneranno se non li cito.
 
Gente che ha fatto di TUTTO per l’F.C Calcio Acri e per Acri e a loro auguro una pronta risalita nei campionati più consoni al blasone di questa gloriosa società.
Grazie a tutte quelle persone che ogni domenica hanno sostenuto la squadra con grande passione .
 
Grazie a Massimo Scavello e Pasquale Cirino miei collaboratori.
Grazie al grandissimo amico, Prof. Armando Fucci.
Grazie ai calciatori che mi hanno seguito durante questi 6 mesi e che si sono dimostrati UOMINI SOPRATTUTTO nell’ultima partita.
Chiudo facendo i complimenti al Sersale e agli amici di Soriano per la permanenza in categoria.
Ad Maiora Semper…!!!
“Chi lotta fino alla fine, non perde mai. Viene sconfitto ma non perde“»

Acri, al via la nuova avventura di Andreoli. «Ci aspettano 23 finali»

ACRI (CS) – Come se il tempo non fosse mai passato. Ma è passato. Sette lunghi anni ci sono voluti affinchè Angelo Andreoli e l’Acri si ritrovassero dopo quell’entusiasmante cavalcata della stagione 2010 – 2011, culminata con la promozione diretta in Serie D. «Ritornando qui mi sono venute davanti le immagini dell’ultima partita con il Roccella. Ho ripercorso con la mente quella giornata di aprile del 2011 – racconta Andreoli -. E’ stato naturalmente bello anche rivedere le facce amiche che ho lasciato allora».

«Bello ritornare in un ambiente che conosco bene, un ambiente che mi ha voluto bene.»

«Sono stato uno dei tifosi della squadra in questi anni – ha spiegato il tecnico di Fuscaldo nella conferenza stampa di presentazione -. Ringrazio la società per aver pensato a me. Certo è una grande responsablità ma questo mi sprona a fare meglio, perchè in fondo è facile allenare squadre che vanno a gonfie vele, partite con i tempi giusti». Andreoli ha così deciso di intraprendere una delle sfide più difficili ed interessanti da allenatore. «C’è molto da lavorare, la classifica parla da sola. C’è bisogno di risollovera l’umore della squadra. I ragazzi stanno pagando lo scotto e forse hanno raccolto meno di quello che potevano raccogliere fino ad adesso».

Tenico e società in sintonia

Lavorare anche in prospettiva mercato: «Con la società siamo d’accordo, cercheremo di fare il possibile nelle prossime gare e poi vedere alla riapertura del mercato di sistemare la squadra nella giusta maniera». Gli fa eco il presidente Torchiaro: «Siamo contenti che Andreoli sia qua. Ha accettato con entusiasmo e ora c’è solo da lavorare». «Lavorare – prosegue Andreoli che oggi ha già diretto il suo primo allenamento con la squadra – per riportare quell’entusiasmo che ha sempre contraddistinto la gente di Acri. I tifosi devono tornare ad essere il 12° uomo in campo. So che le prime partite sono state seguitissime e che i ragazzi sono usciti fra gli applausi. Questo fa capire la voglia di calcio che ha questa Città. Noi speriamo di riportare nel più breve tempo possibile  quell’entusiasmo che possa far tornare l’Acri calcistica nelle categorie che più le competono».

Gli obiettivi e la nuova Acri di Andreoli

Quindi testa bassa, lavoro e tante motivazioni. Andreoli sa da dove partire. «Io non ho visto la squadra. Ho preso la squadra a ascatola chiusa sapendo che c’è comunque del buon materiale. Quello che mi importa di più è vedere l’atteggiamento che la squadra avrà perchè i ragazzi hanno tanto entusiasmo. Inoltre qualche individualità importante e gente di esperienza, come Martinez che ho avuto lo scorso anno a Corigliano con Calomino, possono dare una grande inizione di fiducia ai tanti giovani che ci sono e fungere da esempio. Come giocheremo? Scenderemo in campo nel modo più consono a quelle che sono le caratteristiche dei ragazzi per farli rendere al meglio, cercando di farlo nel più breve tempo possibile. Sette parite sono già andate e quelle rimangono per noi saranno 23 battaglie. Come una finale di Coppa, la nostra finale».

Su Delogu

L’enutsiasmo di Andreoli è contagioso. Da sottolineare la sua signorilità nell’aver rivolto anche un saluto a chi l’ha preceduto sulla panchina dell’Acri. «Queste cose nel calcio accadono. Oggi è successo a lui, in passato a me. A lui va la mia vicinanza».

Acri, il ritorno di Andreoli per curare le ferite dei rossoneri

ACRI (CS) – E’ l’ultimo allenatore ad aver vinto un campionato con l’Acri al termine della stagione 2010 – 2011, l’ultimo ad averla riportata in Serie D, la categoria in cui il popolo rossonero spera prima o poi di poter ritornare: Angelo Andreoli.

Con l’Acri vinse il campionato di Eccellenza 2010 – 2011

Il tecnico di Fuscaldo ha raggiunto l’accordo con la dirigenza rossonera. A lui il compito quindi, dopo l’esonero di Delogu, di provare a risollevare l’Acri dai bassifondi della classifica in cui staziona dall’inizio del campionato. Certo il compito non è facile, la squadra su cui potrà contare, a meno di importanti rinforzi a dicembre, non è paragonabile a quella con cui trionfò ormai sette stagione fa. Ma Andreoli, che lo scorso anno vinse il campionato di Promozione con il Corigliano, è allenatore caparbio non nuovo alle imprese delicate.

Oggi pomeriggio la presentazione 

Inoltre è abituato a lavorare con i giovani ed è nome molto apprezzato dalla piazza.

Il tecnico è atteso in Città nel pomeriggio per la firma e per dirigere il primo allenamento, al termine del quale si terrà la presentazione ai giornalisti. 

Corigliano in Eccellenza, Andreoli: «Orgogliosi per la società e la Città»

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Il giorno dopo la vittoria del campionato di Promozione girone A e il conseguente ritorno in Eccellenza, il tecnico del Corigliano, Angelo Andreoli, ai nostri microfoni esprime tutta la soddisfazione sua e della squadra. «Stamattina è stato dolce svegliarsi con questa sensazione racconta . Nonostante sia un risultato atteso da molti, quasi scontato, è stato anche molto difficile e per questo per noi è ancora più bello».

L’analisi di Andreoli

Se si guarda indietro Andreoli non può che avere principalmente elogi per il suo gruppo. «Le difficoltà ci sono state, però la bravura del gruppo è stata quella di crederci sempre e di superare ogni ostacolo. Alla fine hanno prevalso proprio la voglia di arrivare e il valore di questa squadra che è immenso». E così il Corigliano conquista sul campo l’Eccellenza, quella stessa categoria che era già pronta ad affrontare quest’anno. «La società è stata brava ad allestire un organico anche non è di questa categoria. Avremmo povuto fare l’Eccellenza già quest’anno – prosegue – perchè speravamo nel ripescaggio, così non è stato e l’Eccellenza l’abbiamo ottenuta attraverso questa cavalcata».

Corigliano vs Olympic Rossanese

Un cavalcata lunga e avvincente, che ha visto i biancoazzurri battagliare con l’Olympic Rossanese, che a un certo punto sembrava dovesse prendere il largo a suon di record di vittorie fatte. Ma il Corigliano non ha mai mollato e alla fine si è preso la ribalta. «Abbiamo sempre creduto nella possibilità di arrivare primi – spiega Andreoli – perchè nonostante il divario con l’Olympic, specie dopo la sconfitta di Acri con il Roggiano, non abbiamo mollato, anzi… Abbiamo sempre guardato agli avversari senza arroganza, con il massimo rispetto ma senza temere nessuno e abbiamo avuto ragione. L’Olympic Rossanese è stata un’avversaria tosta, ci ha creato non poche difficoltà. Ha disputato un campionato strepitoso ma alla fine non è servito perchè davanti ha troovato un Corigliano schiacciasassi e la vittoria per 2-0 in casa loro, con l’aggancio in classifica, ne è stata la dimostrazione. Credo che se non avessimo perso punti all’inizio il campionato avremmo potuto chiuderlo prima. Il fatto che loro ci fossero davanti ha fatto in modo che pedalassero e pedalissimo forte. Noi siamo stati il loro stimolo, e loro il nostro».

La piazza Corigliano Andreoli

E a proposito di stimoli, certamente un ruolo importante l’ha giocato anche la piazza di Corigiano. «Inizialmente c’era un po’ di freddezza – racconta il tecnico del Corigliano -, di scetticismo, non si credeva molto in questo progetto. Poi la voglia di calcio e il calore dei tifosi che non sono mai mancati, il calore di quel centinaio di irriducibili che ci seguiva anche in trasferta ci ha portati a dare sempre di più. Proprio per questo volevamo regalare una soddisfazione così importante, oltre che alla società, proprio ai tifosi che ci sostengono in tutte le situazioni possibili. Sono stati encomiabili. Ci sono state partite difficili in cui siamo stati in grado di ribaltare il risultato anche e soprattutto grazie al loro apporto».

Andreoli torna a vincere un campionato da allenatore dopo quello con l’Acri nel 2010/2011

Quello con il Corigliano non è il primo trionfo in panchina di Andreoli. Il tecnico di Fuscaldo solo pochi anni fa aveva guidato l’Acri alla promozione in Serie D. Che differenza c’è tra le due situazioni? «Poca, al di là della categoria. Acri e Corigliano sono due piazze importantissime, che potrebbero tranquillamente fare campionati di categoria superiore. Per me è stato un onore allenare il Corigliano, come lo era allenare l’Acri. E’ una piazza ambita e calorosa, che ha fame di calcio. Questo è un territorio con enormi potenzialità, speriamo che si riesca a sfruttarle perchè Corigliano potrebbe disputare anche campionati professionististici».

L’importanza della società

Infine alcuni pensiero sono d’obbligo: «Noi abbiamo portato a termine il nostro compito. Eravamo in debito verso questa società, questa città che ci ha dato tanto e non ci ha mai fatto mancare nulla. Il minimo che potevamo fare era ripagare con soddisfazione tutte le persone che hanno investito tantissimo per raggiungere questo obiettivo. E noi siamo soddisfatti di esserci riusciti per loro, per i presidenti, per Mauro Nucaro, per Olivieri, per Rinaldi, per tutta la società e la città di Corigliano».

 

 

Andreoli: «A Corigliano vicinanza importante di tifosi e società»

CORIGLIANO (CS) – Angelo Andreoli è un tecnico che di campionati ne ha certo visti e pure vinti, da giocatore come da allenatore. Il suo campionato ora è alla guida del Ciittà di Corigliano Calabro, in Promozione, girone A. Un torneo che i suoi ragazzi, con 16 vittorie in 19 giornate (una sola sconfitta) starebbero di certo meritando, se non fosse che davanti si trova quell’Olympic Rossanese lì, che di partite non ne ha perso neanche una. E allora il Corigliano, con un passo che potrebbe tranquillamente essere da capolista, si trova invece ad inseguire. «Onestamente ci aspettavamo di essere in altra posizione, però abbiamo avuto la “sfortuna” di trovare una squadra che sta facendo un campionato strepitoso», dice Androli.

Corigliano unica squadra che è riuscita a neutralizzare la corazzata Olympic Rossanese

Ma il campionato strepitoso lo sta facendo anche il suo Corigliano, unica squadra con cui la capolista ha pareggiato. Per il tecnico di Fuscaldo il rammarico piu grande è però un altro, cioè quello di aver perso con il Roggiano ad Acri: «Lì abbiamo perso tre punti pesanti che ci stanno facendo fare un campionato di sofferenza, costretti ad inseguire. Quella partita meritavamo sicuramente di vincerla, le situazioni ci hanno penalizzato». Andreoli però vuole guardare avanti: «La squadra sta facendo veramente qualcosa di importante. Verranno partite dure sia per noi che per l’Olympic Rossanese. Il campionato è ancora lungo, è evidente che si tratta di una lotta a due ma sono convinto che da qui alla fine ci saranno ancora molte sorprese».

Andreoli e Pacino

All’Olympic Rossanese del collega Pacino non invidia nulla: «A lui non porterei via nessun giocatore. Mi tengo stretti i miei. Loro comunque sono una squadra di categoria che sta dimostrando tutto il proprio valore. Se hanno vinto tutte queste partite è evidente che c’è una grande componente qualitativa. Poi un pizzico di buona sorte non guasta mai naturalmente… Ecco, magari loro una partita come la nostra col Roggiano non l’hanno ancora vissuta» scherza Andreoli. 

Eccellenza: Sorprese e delusioni

Al tecnico dei cosentini chiediamo poi un parere sul campionato di Eccellenza, campionato che ha vinto con l’Acri nel 2010-2011 e dove spera di tornare con il Corigliano. «Fra le sorprese positive potrei dire il Cotronei che dopo un avvio un po’ così ora si ritrova a fare un ottimo campionato, sebbene ora stia vivendo un lieve calo che ci può stare. Delusioni? Beh sicuramente l’Acri per l’organico era all’inizio fra le piu accreditate come Locri e Siderno a competere per la vittoria finale. Allo stesso modo probabilmente, visto il blasone e la tradizione, ci si aspettava qualcosa di piu anche dal Castrovillari, che ora sta venendo fuori abbastanza bene e sono convinto che alla fine si dovrà rammaricare per qualche occasione persa». «Se hanno beneficiato del cambio della guida tecnica? Sicuramente c’è stata un’inversione positiva, con questo non voglio dire che gli allenatori che sono stati sostituiti non fossero bravi. Molte volte capita che ci sono delle situazioni che purtroppo a volte girano in maniera storta. Con il cambio della guida tecnica, come spesso ma non sempre accade, ci sono stati sicuramente degli accorgimenti anche a livello di oganici».

L’auspicio per i tifosi del Corigliano

Per concludere un pensiero rivolto al Corigliano e ai suoi tifosi. «Noi non molleremo assolutamente la presa sull’Olympic Rossanese. Ringrazio i nostri tifosi che stanno seguendo la squadra in maniera passionale e appassionata e ci fanno sentire il loro sostegno. Penso a quelle 60-70 persone che hanno incitato la squadra anche quando stava perdendo a Lamezia domenica e hanno dato quel sostegno necessario per vincere la partita». A proposito, per vincere per Andreoli è fondamentale «la vicinanza di societàò e tifosi, che tutti remino nella stessa situazione e da questo punto di vista sicuramente a Corigliano non difettiamo. Qui si sta benE, penso sia una realtà invidiabile e invidiata da tanti, un po’ sul modello Rende, insomma una società sicuramente non di questa categoria».

 

 

 

 

Corigliano, test contro la Beretti del Rende

CORIGLIANO (CS) – Abituale amichevole infrasettimanale per il Corigliano di scena sul campo dell’Azzurra Cosenza contro la Beretti del Rende.

Mister Andreoli ha provato schemi e uomini contro la compagine biancorossa in vista del match di campionato contro il Roggiano di domenica prossima. Sfida della dodicesima d’andata del girone A di Promozione che si giocherà ufficialmente al “Pasquale Castrovillari” di Acri sempre alle 14:30.

Contro la Beretti rendese incontro proficuo dove si sono rivisti Accardo, dopo le noie muscolari, e Catapano, tornato disponibile ma non al massimo della condizione dopo la distorsione alla caviglia.

Fermi Martinez, per uno stiramento capitatogli nei giorni scorsi, De Marco ancora alle prese con problemi muscolari e l’attaccante Piemontese  fermo per un inconveniente ai polpacci.

Per la cronaca, la gara si è conclusa 8 a 0 grazie alla quaterna di Concialdi, alla doppietta di Varriale e ai gol di Leta e Barilari.

Collettivo apparso in palla e in forma che nelle prossime quattro e ultime gare del girone d’andata vorrà ottenere il massimo risultato per continuare ad inseguire la meta.

Beninteso, dopo il largo e meritato successo contro il San Lucido- Fiumefreddo e dopo le sedute di martedì e  mercoledì, Tricarico e soci si stanno preparando alla più impegnativa gara contro il quotato Roggiano.

Il tecnico Andreoli nella rifinitura del venerdì pomeriggio, annunciata sempre al “Santa Maria Ad Nives” di Schiavonea, dovrebbe decidere l’undici titolare da  mandare in campo sul rettangolo verde di Acri.

Non sono da escludere novità e soliti avvicendamenti anche se la squadra da proporre dal primo minuto non dovrebbe differenziarsi troppo da quella vista a Fuscaldo.

Possibili rotazioni in ogni reparto nonché tra i juniores. Corigliano che prosegue la propria definizione in chiave condizione e rendimento e che anche nella confinante Acri sarà seguito dai propri numerosi tifosi e sportivi. Frattanto, buone nuove dal fronte stadio “Città di Corigliano” dove proseguono  i lavori di restyling al rettangolo di gioco e dove proprio giovedì mattina è iniziato il collocamento delle zolle d’erba naturali.

Attività che proseguiranno anche nei prossimi giorni fino al completamento degli interventi previsti per rendere fruibile campo e altri ambienti.

Foderaro, Leta, Piemontese… È super il Corigliano di Andreoli!

COSENZA – Nel grione A del campionato di Promozione è il Corigliano a fare la voce grossa negli ultimi giorni di mercato. La formazione ionica sarà ufficialmente allenata da Angelo Andreoli, lo scorso anno sulla panchina della Vigor Lamezia r vibcitore del campioanto di Eccellenza nel 2011 alla guida dell’Acri.

Ma non è tutto: a disposizione del tecnico di Fuscaldo in queste ore sono stati messi a segno dei colpi davvero importanti per la categoria. Innanzitutto il bomber Francesco Piemontese, quest’estate oggetto del desiderio di diversi club di Eccellenza (fra tutti Acri e Castrovillari).

Insieme a lui ufficiali anche i centrocampisti Giuseppe Leta, Marck Foderaro e Andrea Tricarico, gli ultimi due reduci – come Piemontese!- dalla vittoria del torneo di Eccellenza con l’Isola Capo Rizzuto. Tutto “strappati” alla concorrenza drl Castrovillari.

E per i prossimi giorni sono attese altre sorprese. In attesa di riscontri per la richiesta di estromissione della Luzzese in Eccellenza, il Corigliano pare proprio avere un unico obiettivo per la nuova stagione: il salto di categoria!

JuniorTIMCup, la Andreoli Fuscaldo in campo all’Olimpico di Roma per il titolo nazionale

COSENZA – Anche quest’anno la Junior Tim Cup, il progetto targato CSI del “Calcio negli Oratori” che porta i ragazzi Under 14 sui campi di Serie A, è giunto alla fase finale. Giovedi 1 giugno, allo Stadio Olimpico di Roma, le sedici squadre qualificate da ogni parte d’Italia si affronteranno per aggiudicarsi la V Edizione del torneo. JuniorTIMCup

A rappresentare la Calabria ci sarà la squadra della Parrocchia SS. Maria del Rosario – Andreoli di Fuscaldo (foto) che lo scorso 25 aprile ha conqistato al Marco Lorenzon di Rende la finale regionale. La squadra formata dai ragazzi della scuola calcio del tencico Angelo Andreoli si è quindi aggiudicata la prima fase regionale del torneo organnizzata in Calabria, grazie alla presenza quest’anno del Crotone nella massima serie nazionale. E proprio quest’anno il progetto, promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano, ha rinnova il suo impegno educativo invitando tutti gli oratori a partecipare anche a “Campioni nella Vita”, un torneo parallelo rispetto a quello calcistico, che quest’anno è andato all’oratorio San Luigi Auxilium di Torino – premiato all’Olimpico, prima della Finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Oltre all’aspetto puramente sportivo, la Junior TIM Cup celebra quindi e promuove un patrimonio di valori, storie e pratiche che costituiscono il riferimento del progetto di TIM “Il calcio è di chi lo ama”.

I numeri del torneo sono da capogiro: oltre 50.o00 i ragazzi che vi hanno preso parte, 4mila gli oratori coinvolti e 25mila le partite disputate. E tutto questo avrà una giornata conclusiva emozionante giovedi 1 giugno quando, prima attraverso una fase a girone e poi la finalissima, si decreterà la squadra che succederà nell’albo d’oro della competizione a Cagliari, Udine, Firenze e Bologna. JuniorTIMCup3

I giovani campioni fuscaldesi partiranno domani alla volta della Capitale per partecipare a tutte le iniziative e momenti formativi in programma alla vigilia del torneo. Poi giovedi si scende in campo. La voglia di divertirsi per i ragazzi di Androli è tanta, la voglia di divertirsi pure. Ma soprattutto non mancheranno la soddisfazione e l’emozione di giocare al glorioso Olimpico di Roma dove di solito giocano i loro beniamini.

Vigor, Andreoli rompe il silenzio e si toglie più di un sassolino

LAMEZIA TERME – Ha lasciato con una Coppa Italia vinta, la possibilità di centrare la D attraverso l’eventuale successo nella fase nazionale ed un terzo posto in classifica che assicura – a meno di un distacco non superiore ai dieci punti dalla seconda – la partecipazione ai playoff. Angelo Andreoli si è dimesso da tecnico della Vigor Lamezia per dare una segnale forte ad una piazza che lo ha accolto bene prima da giocatore e successivamente da allenatore.
«Prendo questa difficile decisione perché ho a cuore le sorti della Vigor – dice Andreoli – Per me ha rappresentato, da calciatore prima e da allenatore poi, una parte importante della carriera calcistica. Voglio, facendomi da parte, contribuire a dare una scossa importante a questo ambiente (società, squadra e tifosi) in modo tale che si possano raggiungere i traguardi che Lamezia e la Vigor meritano».
Una decisione maturata nel corso delle ultime settimane quando Andreoli ha percepito che qualcosa non stava girando per il verso giusto. Probabilmente andare avanti navigando a vista non avrebbe risolto problemi che accompagnano la squadra da inizio stagione.
«Abbiamo iniziato questa avventura in un ambiente deluso per la retrocessione e che non vedeva di buon occhio il progetto societario contestando in maniera continuativa – prosegue l’ex tecnico – Anche alcuni fattori esterni, mi riferisco a personaggi che con il calcio non hanno mai avuto a che fare, se non in una sporadica apparizione dove del resto non hanno lasciato traccia, se non impegni presi e non mantenuti, facendo di tutto per destabilizzare un ambiente di per se già fragile, sfruttando il blasone della piazza per cercare un po’ di pubblicità in quanto calcisticamente sono dei perfetti sconosciuti». E’ un fiume in piena Andreoli che adesso libero da vincoli si toglie parecchi sassolini dalle scarpe.
«La cosa che, da uomo di campo, mi ha lasciato più l’amaro in bocca è stata la supponenza di pseudo conoscitori di calcio che hanno sfruttato finanche gli allenamenti per racimolare una foto o qualche riga su siti e giornali – afferma – Cercando con tentativi, inutili e inopportuni, di intromettersi, senza riuscirci, nella gestione tecnica e tattica della squadra, ecco spiegato l’accanimento nei miei confronti. Gli stessi che si sono proposti in diverse piazze e sono sempre stati accompagnati alla porta».
Un gesto, quello delle dimissioni, che nel calcio si vede di rado, che però adesso lascia l’incombenza a chi rimane di rimettere in linea di galleggiamento la Vigor.
«Voglio ringraziare la squadra, sia chi ha manifestato il dispiacere per quanto successo sia chi, invece, si è eclissato, per fortuna solo due contrariamente sarebbe stato preoccupante – conclude Andreoli – Sono riconoscente al presidente per l’opportunità che mi ha voluto concedere, ai direttori e allo staff per il supporto dato e alla proprietà, Claudio Arpaia, uno dei pochi che per doti umane e competenze può dirigere la Vigor Lamezia. Chiudo con un sincero in bocca al lupo a tutti per il futuro».

Andreoli non è più l’allenatore della Vigor Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) – Si separano le strade fra l’allenatore Angelo Andreoli e la società Vigor Lamezia che ha appena comunicato di aver risolto consensualmente il rapporto con il tecnico e con il preparatore atletico prof. Francesco Veltri. «La società ringrazia entrambi per l’attaccamento e la professionalità dimostrata – si legge nella nota – e nel contempo augura loro le migliori fortune personali e professionali». Si apre adesso il toto-allenatore per il successore dell’ex tecnico di Acri, Paola e Rappresentativa regionale, il cui nome sarà reso noto nelle prossime ore. Nel frattempo la squadra è stata affidata a Francesco Gigliotti.