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Animali privi di marchio identificativo, sequestrati allevamenti nel cosentino

SAN NICOLA ARCELLA (CS) – Controlli su allevamenti ovicaprini sono stati eseguiti nei giorni scorsi dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Orsomarso unitamente al Servizio Veterinario dell’ASL di Praia a Marre.

Tali controlli sono stati effettuati  al fine di verificare la corretta gestione degli allevamenti e della relativa documentazione necessaria per la detenzione degli animali.

Nel Comune di  San Nicola Arcella in località “Profondiero”,  all’interno di un ricovero sono stati rinvenuti   28 animali ovini e 13 caprini, privi di marchi auricolari identificativi. Si è pertanto proceduto al sequestro cautelativo degli animali e ad elevare sanzione amministrativa di  13mila euro  al proprietario per omessa istituzione di registro di stalla e mancata registrazione aziendale.

Sempre a S.Nicola Arcella   nella loc. “Arcomagno” sono stati rinvenuti  24 animali tra ovini e caprini che pascolavano  incustoditi  in area percorsa dal fuoco.

Dai successivi controlli è emerso che alcuni di essi erano privi di identificazione mentre altri erano di proprietà di alcuni allevatori di comuni limitrofi.

Anche in questo caso si è proceduto al  sequestro sanitario  cautelativo del gregge , al fine di impedire ogni contatto con lo stesso con altre popolazioni di animali, e in attesa di ogni necessario accertamento sanitario volto all’identificazione di eventuali malattie infettive. Gli accertamenti hanno poi portato alla denuncia di uno dei proprietari per appropriazione indebita e diffusione di malattie infettive, mentre si è constatato che altri animali erano stati ceduti senza aver fatto comunicazione al servizio  veterinario competente. Si è quindi proceduto anche a sanzionare gli ex proprietari per la mancata comunicazione. Infine in  località Santa Barbara del  Comune di Scalea, si è provveduto a sottoporre a sequestro cautelativo fiduciario sette suini privi di marchi auricolari identificativi, in attesa di ogni necessario accertamento sanitario volto alla identificazione di eventuali malattie infettive.  Al detentore degli stessi è stata elevata sanzione amministrativa di  430euro.

Un parco senza gabbie con l’iniziativa “Lo zoo che vorrei. Animali in libertà”

RIZZICONI (RC) Arriva in Calabria “Lo zoo che vorrei. Animali in libertà”: al Centro Commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi il primo grande “zoo” etico.

Più di 140 animali di peluche, in pet 100% riciclato e a grandezza naturale, per una attrazione spettacolare e divertente, ma al tempo stesso etica ed educativa, grazie alla quale bambini, studenti, ma anche adulti potranno conoscere gli animali rispettandoli: è quello che ci attende a Rizziconi dal 7 al 22 aprile, nell’unica tappa in Calabria della grande esposizione ludico/didattica dedicata agli animali, anche i più esotici del pianeta.

“Lo zoo che vorrei. Animali in libertà” è uno parco senza gabbie, ma con scenografie curate nei minimi dettagli, abitato da animali di tutto il mondo: dalle fattorie alla savana, dalla giungla alla foresta, dall’Australia al Polo Nord, rettili e volatili. Sono infatti otto le aree tematiche che offrono al pubblico la possibilità di conoscere attraverso un’interazione emozionale e coinvolgente le abitudini e la storia degli animali e le caratteristiche dei diversi ambienti dove vivono, facendo  comprendere inoltre l’importanza della salvaguardia e della coesistenza con il meraviglioso mondo animale.

Uno “zoo” itinerante nella galleria del Centro Commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi che permette ai visitatori di osservare ogni particolare delle varie specie attraverso i 144 peluche che riproducono perfettamente e a grandezza naturale gli animali presenti in vari continenti, liberi di sprigionare la loro bellezza e i loro reali colori, realizzati con cura e maestria da Hansa creation nel pieno rispetto dell’ambiente: tutto il materiale utilizzato per l’imbottitura è infatti 100% pet riciclato.

Sensibilizzando al rispetto dell’ambiente “Lo zoo che vorrei. Animali in libertà” diventa inoltre un’irrinunciabile esperienza rivolta alle scuole, in cui i protagonisti saranno i bambini, piccoli esploratori, accolti da uno staff professionista in tenuta da “rangers” che li inviterà ad indossare a loro volta dei caschetti e accessori da esploratori, per un’esperienza ancor più interattiva che si concluderà con una fantastica sorpresa: un acquario multimediale dove i bambini potranno vivere l’esperienza dell’oceano in prima persona, tra i pesci colorati, grazie all’avanzata tecnologia di visori 3D. In più durante i giorni dell’evento, saranno presenti anche dei rappresentanti del WWF che illustreranno la loro attività di difesa e tutela dell’ambiente al fine di rafforzare nei visitatori  – che riceveranno l’attestato di partecipazione di “Piccolo Esploratore” – l’atteggiamento rispettoso e la cura della natura e degli animali.

Evadono il fisco per 12,5 milioni di euro, cinque denunce

LOCRI (RC) – Nell’ambito dell’attività istituzionale in materia di contrasto alla criminalità economico-finanziaria, i Finanzieri del Gruppo di Locri hanno scoperto, al termine di una complessa attività di indagine, una maxi evasione fiscale perpetrata da tre imprese operanti nel settore del commercio intracomunitario di bestiame. L’attività ispettiva, supportata da numerosissimi riscontri esperiti nei confronti di clienti e fornitori operanti sull’intero territorio nazionale e dall’incrocio dei dati presenti nelle banche dati in uso al Corpo con la documentazione amministrativa e sanitaria acquisita presso le strutture preposte, ha consentito di rilevare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti in materia tributaria. Particolarmente difficoltosa è stata la ricostruzione investigativa operata dalle Fiamme Gialle, attesa la sistematica interposizione di soggetti economici privi di patrimonializzazione che, da circa vent’anni, acquistavano suini e bovini da paesi comunitari omettendo di versare all’erario debiti d’imposta con la conseguenziale iscrizione di cartelle esattoriali per oltre 8,5 milioni di euro. Inoltre, i verificatori hanno accertato l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti per circa 11 milioni di euro riconducibili ai soggetti economici legati da stretti vincoli di parentela. Si è proceduto, pertanto, a deferire all’Autorità Giudiziaria 5 soggetti per varie ed articolate violazioni alla normativa penal-tributaria contemplata dal D.Lgs. 74/2000: infedele presentazione delle dichiarazioni, utilizzo ed emissione di fatture o altri
documenti per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. ll risultato conseguito testimonia, ancora una volta, il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione fiscale e alla tutela dei cittadini che operano nel pieno rispetto della legalità, contro chi, evadendo le imposte, inquina il mercato esercitando una sleale concorrenza. Il tutto a dimostrazione del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Guardia di Finanza, soprattutto in un difficile contesto socio-economico che caratterizza la Provincia di Reggio Calabria.

Cosenza, sequestrati in Fiera animali acquatici maltrattati

COSENZA – Nel corso della Fiera di San Giuseppe, il Nucleo Decoro urbano della Polizia municipale, capitanato dall’ispettore Luca Tavernise, in applicazione dell’ordinanza del sindaco Mario Occhiuto in materia di vendita di animali, ha sequestrato a un commerciante itinerante di nazionalità marocchina alcuni animali acquatici in palese stato sofferente: 70 pesci rossi erano infatti tenuti in un bidone di plastica bianco cilindrico del diametro di 30 centimetri contenente acqua per un’altezza di 15 centimetri. Dieci tartarughe acquatiche erano racchiuse in una bustina di nylon contenente pochissima acqua e stretta da un nodo senza possibilità di ricambio di ossigeno. Svolti gli accertamenti del caso, con l’ausilio della struttura veterinaria, il commerciante è stato denunciato all’autorità giudiziaria presso la Procura della Repubblica dopo essere stato obbligato a smontare l’intera postazione e ad abbandonare la fiera così come previsto dalle normative del settore.

Sempre nel corso della tradizionale Fiera di San Giuseppe, gli agenti del Nucleo del Decoro urbano hanno ritrovato una bambina che si era smarrita, dandosi da fare per ritrovare la madre, a circa un chilometro di distanza.

Fiera San Giuseppe, il sindaco vieta la vendita di cuccioli di animali

COSENZA – Il Sindaco Mario Occhiuto ha vietato, con una sua ordinanza, la vendita e l’esposizione, su tutto il territorio comunale, di cuccioli di animali nell’ambito di mostre, mostre-mercato, spettacoli itineranti ed altre manifestazioni occasionali ed, in particolare, durante la Fiera di San Giuseppe. In caso di violazioni al divieto stabilito nell’ordinanza del Sindaco sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 500 euro e sarà disposta l’immediata cessazione dell’attività di vendita od esposizione. L’Amministrazione comunale potrà inoltre adottare, in collaborazione con il servizio di medicina veterinaria dell’ASP, le misure che ritenga opportune, per la tutela della salute e del benessere dei cuccioli indebitamente esposti e/o commercializzati. L’ordinanza del Sindaco Occhiuto è motivata dal fatto che il Comune promuove la cura degli animali, riconoscendo a tutte le specie il diritto ad un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche, nell’ottica di garantire il benessere degli animali e di impedire il loro maltrattamento. Il divieto di vendere ed esporre i cuccioli di animali durante la Fiera di San Giuseppe e le altre manifestazioni occasionali, trae origine anche dalle numerose denunce delle associazioni animaliste che hanno più volte evidenziato, anche in ambito nazionale, e sulla base di numerosi e documentati episodi, le sofferenze e crudeltà cui sono sottoposti i cuccioli di animali che vengono utilizzati a scopo espositivo o di vendita. Nell’emanare l’ordinanza, il Sindaco Mario Occhiuto ha aderito alla proposta di vietare la vendita e l’esposizione di cuccioli di animali approvata all’unanimità dalla Commissione sanità del Comune, Presieduta dalla Consigliera Maria Teresa De Marco. Il provvedimento del Sindaco va nella direzione di mettere fine ai maltrattamenti cui sono sottoposti i cuccioli, quasi sempre importati dall’estero, perché offerti ad un prezzo di mercato più conveniente e che vengono costretti a frequenti e debilitanti viaggi di trasferimento. A questo si aggiunga che, per il fatto di essere esposti o venduti subito dopo lo svezzamento e prima ancora che abbiano completato il ciclo di vaccinazioni, sono, in assenza di difese immunitarie, facilmente esposti al rischio di contrarre e trasmettere malattie alla popolazione canina e felina del territorio.

Fiera di San Giuseppe, De Marco chiede al Sindaco di vietare la vendita di animali

COSENZA – La Consigliera comunale Maria Teresa De Marco, del Gruppo consiliare “Cosenza Positiva”, nella sua qualità di Presidente della commissione consiliare sanità, ha proposto al Sindaco Mario Occhiuto di emanare un’ordinanza per vietare la vendita, durante la Fiera di San Giuseppe, di animali di ogni specie.
«Nella Fiera di San Giuseppe – scrive Maria Teresa De Marco nella sua proposta – sono messi usualmente in vendita, dai commercianti ambulanti, animali d’affezione di varie specie che vengono detenuti e trasportati in condizioni inidonee. Spetta al Sindaco, che è la massima autorità sanitaria sul territorio – afferma ancora la De Marco – la vigilanza sull’osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali presenti sul territorio comunale (Legge 281 del ’91). La legge 157 del 1992, vieta, all’art.21 lettera e,  il commercio e la detenzione di fauna selvatica. Gli animali, autonomi esseri viventi – prosegue inoltre la consigliera De Marco – sono dotati di propria sensibilità psico-fisica e sono tutelati anche dalla legge 189 del 2004 che ne vieta il maltrattamento. La vendita occasionale ed il commercio ambulante di animali sono incompatibili con le loro esigenze etologiche, sia per lo stazionamento che per le modalità e la frequenza dei trasporti, non essendo adeguatamente garantito il loro benessere, essendo gli stessi ospitati in spazi aperti al pubblico, privi di ripari o assiepati in gabbie in condizioni di sovraffollamento». Da qui la richiesta al Sindaco Occhiuto di vietarne la vendita durante la Fiera di San Giuseppe.

Cane ucciso, ieri la protesta a Sangineto. Chieste pene severe per chi maltratta gli animali

SANGINETO (CS) – Si è svolto nel pomeriggio di ieri il corteo di protesta in difesa del cane Angelo, barbaramento ucciso la scorsa estate a Sangineto, nell’alto Tirreno cosentino, da quattro giovani. Molte le persone che hanno preso parte alla manifestazione, non solo locali, ma provenienti da ogni parte d’Italia. I presenti hanno dunque accolto l’invito lanciato dalle associazioni animaliste Pae e Noita ad “assediare” Sangineto, esponendo numerosi striscioni in difesa degli animali. Tanti anche i cori in difesa del borgo tirrenico, accusato di scarsa sensibilità nei confronti degli animali: «Sangineto è contro la violenza» gridavano alcuni manifestanti. Non sono mancati, però, momenti di tensione quando un gruppo ha cercato di dirigersi verso la parte alta del paese, bloccato dalla polizia, e successivamente quando è stata bloccata la strada statale 18. Un blocco che è durato pochi minuti. Gli animalisti, in particolare, hanno chiesto alla classe politica l’inasprimento delle pene previste per chi commette abusi sugli animali.

Animali in città, Legambiente lancia un sondaggio online

CATANZARO – Occorrono solo due minuti per rispondere alle 10 semplici domande che Legambiente rivolge a tutti i cittadini interessati a dire la loro sulla condizione degli animali in città: dalla pulizia e fruibilità delle aree verdi, all’operato dei servizi veterinari pubblici e degli uffici comunali, passando per l’impegno del sindaco e l’accesso ai locali pubblici.

Con l’intento di migliorare la convivenza nei centri urbani tra le persone e gli animali – quelli d’affezione e quelli selvatici – Legambiente realizza da 5 anni il rapporto Animali in città, una ricerca che raccoglie ed elabora i dati forniti dalle amministrazioni comunali e dalle aziende sanitarie locali. Da quest’anno, però, c’è una novità: l’indagine si arricchirà del fondamentale contributo dell’opinione dei cittadini.

A questo scopo, Legambiente ha lanciato oggi un sondaggio online, cui sarà possibile rispondere fino al 20 novembre (quando le risposte andranno analizzate per la redazione del nuovo rapporto previsto per dicembre).

«Gli italiani amano gli animali: più di un terzo ne possiede almeno uno da compagnia. Per questo, chiediamo loro di rispondere numerosi al nostro sondaggio – dichiara la presidente di Legambiente Rossella Muroni – perché le loro esperienze e opinioni sono importantissime per fare progredire i servizi locali e, più in generale, per migliorare le politiche di tutela e salute degli animali. Per il benessere di tutti».

Solo unendo gli sforzi di tutti i soggetti pubblici e privati e armonizzando le politiche nazionali e locali si potranno, infatti, risolvere la scandalosa questione del randagismo e costruire città che rispettino il benessere degli animali e valorizzino l’importanza sociale del nostro legame con loro.

Legambiente confida nella partecipazione dei mezzi d’informazione alla diffusione del sondaggio, al fine di raggiungere il maggior numero di cittadini.

Cani

Il sondaggio di Legambiente è disponibile su http://www.legambienteanimalhelp.it/sondaggio

 

Lamezia, un flash mob in difesa degli animali

LAMEZIA TERME (CZ) – Si è svolta sabato scorso, al Parco Peppino Impastato di via Roberto Il Guiscardo di Lamezia, il sit-in “Basta maltrattamenti – Basta randagismo” organizzato da diversi volontari lametini che operano in difesa degli animali. Davanti un pubblico numeroso ed attento, che ha risposto con la propria presenza all’invito dei diversi organizzatori, si è realizzato un momento di confronto e riflessione sulle battaglie da intraprendere per combattere concretamente il fenomeno del randagismo.

L’idea, lanciata con l’hashtag #maipiùcomevicky, è stata quella di sensibilizzare la cittadinanza nel prestare soccorso a tutti quegli animali spesso in difficoltà per le strade lametine. Nasce dal voler ricordare Vicky, nome fantasiosamente dato al povero cane che qualche giorno fa è stato abbandonato senza alcuna pietà e lasciato in fin di vita nell’area ex Sir. Oltre alle associazioni, erano presenti ben quattro membri della consulta per la tutela degli animali del comune di Lamezia Terme rappresentati da Daniela Volpe, Maria Diaco, Clara Solla e Antonietta D’Amico.

In prima linea – quale presidente dell’associazione “Maidasoli” – Piera Gonzales, che ha dato il via ad una serie di articolati interventi dichiarando: «La cagnolina che è morta tra l’indifferenza delle istituzioni rappresenta tutti gli animali randagi che ogni giorno patiscono la stessa sorte». Presente anche il consigliere comunale Mimmo Gianturco, da molto tempo sensibile al problema, che ha concluso la manifestazione dichiarando: «Il fenomeno dei maltrattamenti deve essere arginato attraverso la repressione, con l’applicazione delle norme in materia di tutela degli animali randagi ed un’opera di informazione da parte delle istituzioni che devono, tra le altre cose, attivare campagne di sensibilizzazione nelle scuole per educare anche i più giovani al rispetto verso gli animali».
É d’obbligo infine ricordare che per arginare il fenomeno del randagismo, le associazioni di volontari – nonché i cittadini più sensibili e scrupolosi – dedicano il proprio tempo e sostengono ovviamente dei costi.

Antonio Mirko Dimartino

L’idea di Conforti: «Un servizio di sos per animali»

COSENZA – «Tra le cose che mi piacerebbe vedere realizzate dal Comune di Cosenza rientra sicuramente il pronto soccorso per i nostri amici animali, presenti in quasi tutte le case, ci fanno compagnia e necessitano di cure e servizi anche loro», dichiara in una nota il candidato di Uniti per la Città Serafino Conforti. «Il comune potrebbe farsi promotore dell’istituzione di un servizio di SOS per gli animali in collaborazione con l’ASP, un numero verde a cui fare riferimento innanzitutto per avere informazioni e indicazioni sui comportamenti da tenere in caso di necessità e anche a chi rivolgersi, pubblico o privato, nelle immediate vicinanze. Una convenzione con l’ASP potrebbe prevedere che alcuni veterinari siano a disposizione durante una parte del loro turno di lavoro in una struttura adibita ad hoc dal Comune. Il Pronto Soccorso deve essere rivolto anche agli animali randagi. In caso di ritrovamento di un cane o di un gatto ferito, gli operatori del servizio di SOS Animali dovrebbero provvedere al recupero dell’animale e al suo immediato ricovero presso gli ambulatori. Il trasporto e le cure mediche dovrebbero essere gratuite per gli animali randagi come accade in altri comuni di Italia. È necessario anche coinvolgere le tante associazioni che da anni si impegnano in città e in provincia per avviare campagne di sensibilizzazione. Anche se non votano non possiamo dimenticarci in fase di programmazione amministrativa dei nostri amici a quattro (ma non solo) zampe!»