Archivi tag: Annunziata

Cosenza, tre giovani donne operate dal Robot guidato da Nardo: “grazie dottore”

COSENZA – “Abbiamo vissuto la stessa positiva esperienza, siamo state ricoverate nello stesso reparto e siamo state operate dallo stesso Robot”. Inizia cosi una lettera di ringraziamenti ed elogi di tre giovani donne, affette da patologie dell’apparato digerente,  nei confronti del Prof. Bruno Nardo e della sua equipe, direttore della UOC di Chirurgia Generale “Falcone” dell’Annunziata di Cosenza e docente  nella nuova facoltà  di Medicina Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria. “Siamo state ricoverate ed operate nello stesso giorno, continua il racconto delle tre donne, con l’utilizzo del Robot Da Vinci, che come ci ha spiegato il Professore, prima del ricovero, consente di effettuare in maggiore sicurezza e  precisione anche interventi all’addome, come nel nostro caso”. 

“Siamo consapevoli, si legge, che per fortuna non ci ha operatoun Robot e che dietro a questo nuovo strumento tecnologico, disponibile all’Ospedale Annunziata, c’erano professionisti seri ed esperti nei confronti dei quali abbiamo riposto tutta la nostra fiducia, che è stata ampiamente ripagata. Sapere che il professore Nardo era seduto ad una console, a distanza di pochi metri dal tavolo operatorio, su cui eravamo addormentate, ed il robot era azionato e controllato dalle sue mani, ci ha dato grande serenità”,si legge nella lettera. 

Il chirurgo, spiega Nardo da noi raggiunto, muove con le sua dita le braccia robotiche, posizionate all’interno del paziente attraverso piccoli fori. Le braccia robotiche sono munite di forbici, bisturi e pinze che consentono di eseguire delicati interventi chirurgicisotto visione diretta e magnificata degli operatori. Tutte le fasi dell’intervento sono visibili a tutto il personale presente nella sala: ai chirurghi che collaborano con il primo operatore e che stanno a fianco del paziente, agli anestesisti che controllano i parametri vitali del paziente, agli infermieri che provvedono al cambio degli strumenti ed agli specialist della ab Medica  che vigilano sul perfetto funzionamento di tutto il sistema. 

Le pazienti, stanno bene, e grazie al Robot da Vinci sono state operate per patologie alle vie biliari, al fegato ed alla milza con tecnica mininvasiva e sono tornate a casa dopo pochissimi giornidall’intervento. 

Tra le pazienti operate, una signora inizialmente assai preoccupata, affetta da voluminosa e sintomatica lesione cistica del fegato, ha apprezzato tanto il trattamento ricevuto con ottimi risultati. In particolare scrive “sento il desiderio di esprimere un profondo ringraziamento al Prof. Bruno Nardo ed a tutti i medici della Chirurgia Generale Falcone dell’Annunziata di Cosenza per la professionalità e l’umanità che li contraddistinguono. Durante la mia breve degenza non mi sono sentita mai sola, perché il prof. Nardo mi ha vista come persona, con la mia razionalità e miei sentimenti. Con emozione e riconoscenza saluto l’intera equipe, sicura che continuerà a dare il meglio della propria competenza a tutti noi pazienti nella nostra terra di Calabria e avranno fine i viaggi della speranza fuori Regione”.

Una giovane donna operata per un tumore benigno alla milza, che vive in Sardegna ed ha scelto di farsi operare a Cosenza,  a breve rientrerà nella sua sede di lavoro in piena forma. Cosi scrive. “Dopo avere consultato più medici, anche fuori Regione, per una voluminosa cisti splenica, l’unica risposta che ho ricevuto è stata quella di fare un intervento tradizionale di splenectomia. Arrivata ormai rassegnata dal Prof. Nardo, mi parla della possibilità di essere operata preservando gran parte della milza. Nel suo essere cauto non mi ha dato certezza assoluta ma la certezza “vera” che avrebbe fatto di tutto per farlo. Ed è così che è stato. Grazie per la professionalità, per il garbo nel trattare i pazienti, per la dedizione alla professione. Un’altra paziente più complessa, operata per un tumore maligno al fegato,  scrive “Sono grata al Prof. Nardo ed a tutta la sua equipe. In lui ho trovato grande professionalità, presenza, supporto e fiducia. Una eccellenza della chirurgia. Ora che sto meglio sto pianificando di riprendere i controlli in oncologia per ridurre il rischio di recidiva della malattia”. 

Ovviamente non tutti gli interventi potranno essere fatti con il robot da Vinci, precisa Nardo, ma sapere che l’Ospedale Annunziata dispone di tale tecnologia è motivo di orgoglio per la sanità calabrese. 

Cosenza, asportato all’Annunziata tumore di 4 chili

COSEZA – L’equipe di chirurgia dell’Annunziata, guidata dal prof. Bruno Nardo ha eseguito, nei giorni scorsi un intervento di chirurgia oncologica avanzata, in paziente –  donna di 67 anni  – alla quale è stato asportato, dall’addome, un tumore di 4 kg e mezzo.

L’intervento, della durata di 7 ore circa, è stato  eseguito in collaborazione multidisciplinare: al tavolo operatorio, oltre al prof. Bruno Nardo, la sua equipe – dr.ri Marco Doni e Veronica Crocco, Daniele Paglione e   Sara Osso – l’anestesista dr.ssa Carolina Biscardi e il personale infermieristico – Giuseppe Marano e strumentista Ivana Astorino.

“Si trattava di  un tumore maligno a partenza dal retroperitoneo che aveva invaso il rene sinistro –  ha spiegato il prof. Nardo  – La paziente  è giunta da noi dopo aver notato, da diversi mesi, gonfiore addominale e difficoltà a digerire”.

“La fattibilità tecnica dell’intervento – ha aggiungo il Direttore della Chirurgia Falcone –  è stata valutata  al tavolo anatomico tridimensionale all’Università della Calabria, nel Dipartimento di Farmacia, Scienza della Salute e della Nutrizione.   Nella   pianificazione preoperatoria dei casi clinici complessi, il tavolo anatomico tridimensionale, si è rivelato molto utile”.

“Già in altre circostanze la Chirurgia dell’Annunziata – ha dichiarato il prof. Nardo –  ha sperimentato una proficua collaborazione con l’ Unical. Il recente Accordo sottoscritto dal Commissario Vitaliano De Salazar e dal Rettore Nicola Leone per il   nuovo Corso di Medicina e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, rappresenta una grande opportunità di crescita e di sviluppo di nuove tecnologie proprio nei setting chirurgici. In tal senso mi sento di dover rivolgere un sentito ringraziamento al Commisssario De Salazar e al Rettore Leone che hanno, con grande determinazione e accelerazione, avviato un processo che non mancherà di proiettare, sin da subito, effetti positivi sull’ ospedale e i percorsi di cura dei pazienti. Le competenze e le tecnologie dell’’Università della Calabria sono un valore aggiunto che la sanità calabrese deve tenere in grande considerazione, per la lotta ai tumori e per dare risposte concrete ai pazienti oncologici,  al fine di evitare loro i  viaggi della speranza  verso gli ospedali del Centro-Nord”.

La signora   sta bene, è tornata a casa dopo una degenza di circa una settimana ed ha ripreso  a  svolgere una vita normale.

 

Cosenza, rafforzato il Dipartimento Materno-Infantile dell’Annunziata: “svolta coraggiosa”

COSENZA – “L’approvazione del nuovo Atto aziendale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza rappresenta un momento di svolta rivoluzionario e coraggioso per lo sviluppo della sanità in provincia di Cosenza e nella regione Calabria. In particolare sono state programmate tutte le attività ospedaliere partendo dalla valutazione dei bisogni dei cittadini e dalle migliori e ottimali modalità organizzative, per dare una risposta a tali bisogni attraverso una maggiore qualificazione dei servizi e una valorizzazione delle nuove tecnologie specialistiche”. Così il Direttore del Dipartimento Materno-Infantile, Gianfranco Scarpelli che sottolinea la “particolare attenzione  rivolta al Dipartimento Materno Infantile, l’unico con organizzazione Interaziendale, riconoscendo l’elevata produzione realizzata nel corso degli ultimi anni rappresentando più del 20% della produzione totale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza”.

Il Dipartimento Materno Infantile rappresenta un Centro di riferimento regionale  per le Gravidanze a rischio complesse e per la Gestione delle patologie fetali e neonatali Mediche e Chirurgiche con la presenza qualificata della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica.

“Con il nuovo Atto aziendale – prosegue Scarpelli – il Dipartimento viene ulteriormente rafforzato con la previsione di una nuova Struttura Semplice di Oncologia pediatrica più volte sollecitata dalle Associazioni di Volontariato. Inoltre è stata prevista una Struttura Semplice Dipartimentale di Cardiologia Pediatrica Perinatale e delle Cardiopatie Congenite che sarà l’unica nella Regione Calabria e permetterà di dare finalmente risposta alle esigenze dei bambini cardiopatici, rappresentando la giusta conclusione di una lunga battaglia condotta da molti anni  dalle Associazioni”.

Da una clinica privata all’Annunziata, la Ginecologia salva la vita ad una giovane donna

COSENZA – E’ fuori pericolo la giovane donna   che nel pomeriggio di sabato 4 novembre è arrivata al Pronto Soccorso di   Ginecologia e Ostetricia dell’Annunziata in condizioni fortemente critiche, proveniente  da una clinica privata.

La giovane donna di 39 anni era stata sottoposta, nei giorni precedenti, ad intervento chirurgico di isterectomia, rioperata dopo poco tempo  per l insorgenza di una emorragia interna. Nonostante il secondo intervento, effettuato sempre nella struttura privata, le condizioni cliniche della donna sono peggiorate drammaticamente. Giunta al Pronto soccorso di  Ginecologia dell’Annunziata il quadro clinico della paziente risultava fortemente critico, per la presenza di grave emorragia interna, associata ad un severo quadro di alterazione della coagulazione del sangue.

Trasportata immediatamente in sala operatoria, il Prof Morelli,  Direttore della UOC Ginecologia e Ostetricia, ha attivato le procedure di emergenza atte a identificare la fonte emorragica, per poter intervenire tempestivamente, in modalità di chirurgia selettiva e mirata. In sala operatoria l’equipe guidata dal prof Morelli  –  secondo operatore dr Adolfo Rogano, anestesista dr.ssa Maria Antonia Reda –  sono riusciti in tempi rapidissimi,  nonostante la grave coagulopatia e il severo stato di anemia,  ad assicurare una emostasi accurata della paziente che, altrimenti, sarebbe andata incontro a morte certa.

“Tutto questo  – racconta il prof. Morelli – avveniva mentre contemporaneamente nella seconda sala operatoria della UOC  di  Ostetricia e Ginecologia veniva eseguito contemporaneamente un taglio cesareo urgente per consentire la nascita di due gemellini”. 

“Ancora una volta l’UOC di Ginecologia e Ostetricia  – ha dichiarato il Direttore  – grazie ad un elevato livello di competenza e dedizione, ha affrontato due emergenze chirurgiche, di cui una potenzialmente mortale, contemporaneamente entrambe con esito eccellente. Un encomio sento di doverlo rivolgere  a tutti i professionisti sanitari appartenenti alla UOC di Ginecologia e Ostetricia, medici ostetriche infermieri e OSS, che ogni giorno e in particolari situazioni di emergenza  come questa, dimostrano tutto il loro valore umano e professionale”.

Annunziata: “Degrado intollerabile, Occhiuto revochi incarico al commissario AO”

COSENZA – “Quanto sta accadendo all’ospedale Annunziata di Cosenza palesa un degrado intollerabile che si protrae da tempo ormai. E’ un degrado totale sia gestionale che organizzativo paralizzante soprattutto l’attività in pronto soccorso, ma investente anche i reparti della struttura ospedaliera. L’ospedale punto di riferimento importante per tutta la provincia di Cosenza continua ad avere numeri impietosi e posti letto drammaticamente carenti, per cui il pronto soccorso si presenta, secondo quanto denunciato da numerosi cittadini, come un coacervo di barelle con pazienti abbandonati a se stessi che restano in pronto soccorso piuttosto che trovare posto nei reparti. Il dca n.73 del 13 luglio scorso, attribuisce al commissario gli obiettivi di mandato orientati al soddisfacimento delle improrogabili esigenze dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e tra questi compare la riorganizzazione e il potenziamento del pronto soccorso. A distanza di oltre cinque mesi e mezzo dal conferimento dell’incarico al nuovo commissario la situazione dell’Annunziata non pare diversa dal passato. Tanto non può procrastinarsi, per cui l’intervento del presidente Occhiuto in qualità di commissario ad acta non può non andare verso la revoca dell’incarico”. E’ quanto denuncia il capogruppo del M5S in regione Davide Tavernise a più riprese oggetto di segnalazioni dei cittadini.

“Vero è – prosegue Tavernise – che sull’Annunziata gravano gli errori di anni di pessima gestione, per cui ad esempio non si è neanche assunto il personale che pur poteva essere assunto, in quanto autorizzato, ma secondo le segnalazioni pervenute oggi si parla addirittura di mancanza di farmaci, di letti fuori uso, persino di mancanza del necessario per i servizi igienici. A tanto si aggiunge la situazione di reparti che nelle ore notturne risultano sottoposti al controllo di un solo infermiere per 30 pazienti. Tutto questo – conclude Tavernise – eccede i problemi straordinari come l’implementazione della medicina territoriale, che aiuterebbe a decongestionare il pronto soccorso, ma attiene a capacità organizzative che continuano a mancare drammaticamente”.

Cosenza, FEM.IN. incatenate all’Annunziata “il servizio IGV non è ripartito”

COSENZA – “Questa mattina siamo all’ingresso dell’azienda ospedaliera a protestare contro la precarietà costante in cui versano i servizi sanitari dedicati alle donne. Primo fra tutti quello dell’IVG”. Così le FEM.IN. cosentine in lotta scrivono sulla propria pagina facebook intervendo dopo l’avviso pubblicato dall’ospedale di Cosenza sul servizio di interruzione di gravidanza.

“Il servizio non viene erogato da una decina di giorni e, ieri, il dottor Filippelli ha dichiarato che questo fosse stato ripristinato, ma così non è – proseguono le attiviste. – A meno che la manifestazione di interesse pubblicata ieri sull’albo pretorio dell’Annunziata non vada deserta, come sempre accaduto in questi casi – si veda il Molise- se tutto va bene ci vorrà Agosto, il diritto all’aborto a Cosenza rimane costantemente minacciato. Ribadiamo che un solo medico non obiettore non basta. L’Azienda Ospedaliera, l’Asp e la Regione devono farsi carico della problematica. Non ci vogliono libere e allora noi ci incateniamo”.

IGV, l’Annunziata cerca un medico ginecologo non obiettore

COSENZA – E’ stato pubblicato sul sito istituzionale aocosenza.it, nella sessione “Concorsi e Avvisi”  l’Avviso per il reclutamento di un medico ginecologo non obiettore, specificatamente dedicato al servizio di interruzione volontaria di gravidanza sia farmacologica che chirurgica, da assumere con contratto libero professionale che assicuri almeno una seduta settimanale per l’espletamento del servizio IVG.

Gli interessati possono presentare apposita domanda da recapitare all’indirizzo:  aocsavvisieconcorsi@pec.aocs.it, entro e non oltre le ore 23,59 del 3° giorno successivo alla pubblicazione.

L’avviso pubblico e il format della domanda sono pubblicati sul sito:

www.aocosenza.it 

 

  • all’Albo Pretorio  (Deliberazione n° 427 del 20.07.2022)
  • sessione “Concorsi e Avvisi”

 

Nelle more dell’espletamento dell’avviso, da oggi  sono state riattivate le prenotazioni  per il servizio che, compatibilmente con la tempistica imposta dalla L. 194/78, potrà essere espletato  già dalla prossima settimana.     

L’IVG è stata sospesa lo scorso 14 luglio, a seguito della comunicazione del dr Francesco Cariati di voler esercitare il diritto all’obiezione di coscienza.

“Sento di dover ringraziare il dr Cariati per il lavoro svolto – ha dichiarato il Commissario Filippelli – perché ha consentito all’Azienda, di garantire, fino ad oggi,  un servizio LEA. Non sempre è facile e agevole  contemperare  diritti, di segno opposto, ma tutti legittimi e sacrosanti. L’obiezione di coscienza, come noto, è un diritto diffuso e che esercita la stragrande maggioranza dei sanitari: purtuttavia mi sento di poter rassicurare le donne che a breve potranno all’hub di Cosenza usufruire di nuovo del servizio”.

L’Annunziata cerca tre medici specializzati in Malattie Infettive e Tropicali

COSENZA – E’ stato pubblicato sul sito istituzionale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, l’avviso per il reclutamento a tempo determinato – 12 mesi prorogabili – di tre medici specialisti da impiegare nella UOC di Malattie Infettive e Tropicali. Per poter partecipare all’avviso pubblico per titoli ed esami è necessario avere, tra i requisiti, la specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali o titolo equipollenti: le domande dovranno essere trasmesse entro le ore 23,59 di giorno 11 luglio e inviate esclusivamente all’indirizzo: aocsavvisieconcorsi@pec.aocs.it L’avviso può essere consultato sul sito: www.aocosenza.it nella sezione “Concorsi e avvisi”. E nella giornata di oggi, il Commissario Straordinario, Gianfranco Filippelli, ha anche prorogato, fino al 31 dicembre i contratti stipulati per fronteggiare l’emergenza pandemica, che come si ricorderà scadevano il 30 giugno. La struttura commissariale, nei giorni scorsi ha invitato i vertici delle aziende sanitarie “nelle more delle procedure di stabilizzazione del personale, a disporre il mantenimento in servizio del personale indispensabile per non pregiudicare l’erogazione dei LEA e garantire la continuità dei servizi”. “Abbiamo ritenuto di aderire all’invito del struttura commissariale regionale – ha commentato il Commissario di Ao, Filippelli – in considerazione della rilevanza strategica di questo personale per la gestione dell’emergenza, alla luce del fatto che i contagi continuano a registrare numeri ragguardevoli”.

Cosenza, l’Annunziata prima in Calabria per un intervento innovativo del tumore all’intestino

COSENZA – I chirurghi dell’Ospedale Annunziata di Cosenza continuano nel solco delle innovazioni. Pochi giorni fa è stato effettuato, per la prima volta in Calabria, e con pochi  precedenti in  Italia, la prima ileostomia percutanea di protezione, su un paziente di 60 anni, padre di famiglia,  operato per un tumore maligno del retto basso, dopo essere stato trattato con chemioterapia e radioterapia. E’  quanto si legge nel comunicato stampa emanato dall’ufficio stampa del Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Dr Gianfranco Filippelli, che oltretutto è un oncologo di fama internazionale. 

In questi tipi di tumori, per proteggere l’anastomosi, ovvero il collegamento che si rende necessario fare dopo avere asportato il tumore, tra il colon ed il retto residuo, e favorire il suo consolidamento, si è soliti confezionare una ileostomia detta di protezione. In poche parole, l’intestino viene deviato temporaneamente all’esterno e viene applicata una sacca (la odiata busta), da cui fuoriesce materiale enterico, che il paziente si porta a casa e che è costretto a tenere per almeno 6 mesi. Le feci che fuoriescono dall’ileostomia sono semiliquide e contengono enzimi della digestione aggressivi, aumentando così il rischio di irritazioni e lesioni peristomali, oltre comprensibili disagi quotidiani. 

Superati i 6 mesi il paziente deve essere riportato in sala operatoria ed essere rioperato, in anestesia generale, per chiudere la stomia, ma non sempre ciò si verifica, con tutte le conseguenze che ne derivano. 

Da adesso in poi non è più così, almeno nei casi selezionati operati nel reparto della UOC di Chirurgia Generale “Falcone” dell’Annunziata di Cosenza, diretta dal primario professore  Bruno Nardo. In collaborazione con i colleghi che hanno messo a punto la procedura, in particolare il Dr Edoardo Minciotti di Foligno ed in presenza dello specialist Dr Federico Monti,  dopo le necessarie e dovute autorizzazioni della direzione sanitaria, il Prof. Bruno Nardo, coadiuvato dal Dr Roberto Perri e dal dr Daniele Paglione, dopo avere asportato il tumore maligno e ripristinato la continuità intestinale, hanno eseguito, per la prima volta nella storia della chirurgia calabrese, una ileostomia percutanea temporanea. 

Tale procedura, semplice ma assai delicata, è consistita nell’inserire attraverso una incisione di 1 cm, un sottile drenaggio percutaneo, dotato alla estremità di un palloncino gonfiabile, che è stato fissato all’interno dell’ileo e fissato alla parete interna dell’addome. Il palloncino è stato opportunamente  gonfiato con una misurata e delicata pressione, per evitare potenziali effetti collaterali, ed ha impedito alle feci di contaminare l’anastomosi deviandole all’esterno in un sistema chiuso. La pervietà del tubo è stata garantita con ripetuti e quotidiani lavaggi, fatti anche dai dai validi e solerti infermieri del reparto. Dopo circa 1 settimana, dopo avere verificato che l’anastomosi fosse ben salda, il palloncino è stato sgonfiato ed il drenaggio rimosso senza alcuna difficoltà ed il paziente è stato dimesso dopo pochi giorni. La notizia più bella è che il paziente non dovrà più ritornare da Acri a Cosenza a farsi controllare periodicamente in ambulatorio, e soprattutto non dovrà farsi rioperare, per chiudere la ileo-stomia. La migliore qualità di vita  si accompagna, pertanto, ad una drastica riduzione dei costi associata a tale procedura, in termini di riduzione complessiva dei tempi di ospedalizzazione con ottimizzazione dell’uso della sala operatoria.  

Insomma, una bella storia, in cui sono tutti soddisfatti: il paziente che potrà riabbracciare moglie, figlio e tutti i parenti ed amici,  senza nessun disagio ed i chirurghi dell’equipe del Prof. Bruno Nardo ed il personale medico ed infermieristico della Chirurgia Generale Falcone, per avere raggiunto un altro ottimo risultato ed aperto una nuova frontiera nel campo della chirurgia dei tumori dell’intestino. Con la nomina del   nuovo Commissario straordinario Dr. Gianfranco Filippelli, da parte del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, c’è una grande speranza che tutte le attività mediche e chirurgiche della nostra Azienda potranno far migliorare sempre più le performance dell’Ospedale Annunziata, Mariano Santo e Santa Barbara di Rogliano, facendola ritornare a diventare uno dei migliori ospedali calabresi e sicuro punto di riferimento per il Sud Italia.