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In arrivo Anteprima Tropea Festival Leggere & Scrivere

VIBO VALENTIA – Il conto alla rovescia è iniziato: mancano pochi giorni alla sesta edizione del Tropea Festival, Leggere & Scrivere. Nell’attesa, ecco Anteprima Tropea Festival Leggere & Scrivere: l’appuntamento è per venerdì 22 settembre, alle ore 18, al Polo culturale Santa Chiara, di Vibo Valentia, con Vittorio Andreoli. Lo psichiatra e scrittore veronese presenterà il suo libro “La gioia di vivere. A piccoli passi verso la saggezza” (Feltrinelli). Sarà l’occasione per riflettere sulle battaglie che ognuno di noi si trova a dover affrontare nel corso della vita: da un abbandono a un lavoro insoddisfacente, dal rapporto con un ‘figlio difficile’ a un matrimonio che non funziona. La sfida, per tutti, è quella di andare oltre la fatica di vivere e cogliere la sfida del ‘ben essere’ in ogni situazione. Una sfida, questa, che si vince a piccoli passi – come recita il sottotitolo di Andreoli – lungo la via della saggezza.

A grandi passi, invece, si incammina il Tropea Festival Leggere & Scrivere verso l’apertura della sua sesta edizione. Si comincia lunedì 9 ottobre fino a domenica 15 ottobre: sei giorni di dibattiti e incontri; con oltre 200 appuntamenti e più di 300 ospiti provenienti dall’Italia e dall’estero.

 La letteratura, come sempre, sarà la regina del festival: spazio anche alla musica, all’arte, alla scienza, ai new media: Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia, si trasformerà in un’agorà aperta a tutti coloro, animati dal desiderio di conoscere, capire e approfondire. Affermano i direttori artistici Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano: «In un momento storico in cui da molte parti si invoca il bisogno di chiusura, il festival vuole esprimere quanto sia bello aprirsi a nuove voci e arricchire il proprio bagaglio culturale. Siamo orgogliosi che, attraverso il Tropea Festival, questo messaggio arrivi dal sud e, in particolare, dalla Calabria».

 

Catanzaro, presentazione de “Il Corpo nella Demenza: la Terapia Espressivo Corporea Integrata

CATANZARO – Catanzaro sarà sede dello Start Up Nazionale della presentazione del libro edito dalla Maggioli Editore dal titolo “Il Corpo nella Demenza: La Terapia Espressivo Corporea Integrata (T.E.C.I) ® nella malattia di Alzheimer e altre demenze” che verrà presentato sabato 14 ottobre 2017 con inizio alle ore 16:00 nella città capoluogo.

 La presentazione da parte della Casa Editrice avverrà il 23 Novembre presso il CENTRO CONGRESSI SAVOIA HOTEL DI BOLOGNA.

La Terapia Espressiva Corporea Integrata, viene utilizzata nello Spazio Al.Pa.De. (Alzheimer Parkinson e Demenze) di Catanzaro, unico Centro Diurno presente sul territorio calabro, regolarmente autorizzato al Funzionamento dalla Regione Calabria, Assessorato alle Politiche Sociali e che dal 2008 si prende cura delle persone con demenza attraverso trattamenti Non Farmacologici.

Parte quindi dalla città di Catanzaro un metodo terapeutico nuovo, sperimentato, dalla Società Italiana di Geriatria e Gerontologia che si prende cura in maniera globale delle persone con malattia di Alzheimer e altre Demenze e che s’inserisce fra i metodi terapeutici di fama internazionale come La Validation, Lo Gentle Care, il conversazionalismo di Pietro Vigorelli e altri.

L’autrice del libro, patrocinato dalla Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, è la Presidente della Ra.Gi. Onlus la dott.ssa Elena Sodano, professionista catanzarese responsabile dello Spazio Al.Pa.De. che, dopo anni d’osservazioni e lavoro quotidiano con le persone colpite da malattia di Alzheimer e altre demenze, ha realizzato un manuale che espone, passo dopo passo, la Terapia Espressivo Corporea Integrata come un possibile strumento applicativo per tentare di creare un ponte di comunicazione corporea ed emozionale in tutte le fasi della malattia che attraversano le persone con demenza.

Una relazione possibile che prende forma, grazie ad un atto di comprensione, ascolto e a volte rinuncia da parte del terapeuta.
La Teci è stata sperimentata dalla Sigg e i risultati di questo lavoro verranno resi noti il 7 ottobre prossimo nel corso di un convegno nazionale.

“L’ESIGENZA DI UNIRMI CON TE”: delude il film di Zangardi

l'esigenza di unirmi ogni volta con teCOSENZA – Gli spettatori si accalcano all’ uscita del cinema Citrigno e la loro espressione la dice lunga sull’ indice di gradimento del film “L’esigenza di unirmi ogni volta con te”, presentato sabato sera dal regista Tonino Zangardi che è anche l’autore del romanzo cui la pellicola è ispirata.

Sul volto di coloro che hanno assistito alla proiezione traspare la delusione e la noia per un prodotto rivelatosi non all’altezza delle aspettative.

L’interpretazione di Claudia Gerini, praticamente perfetta nel ruolo di Giuliana, è l’unica nota positiva di questo lungometraggio, destinato a non lasciare traccia nel firmamento della cinematografia italiana.L’attrice veste i panni della cassiera di un supermercato di Tricase e della moglie insoddisfatta di Martino, esperto di pannelli fotovoltaici, spesso assente da casa per motivi di lavoro.La stanca routine quotidiana che ne scandisce l’esistenza viene spezzata dall’incontro con Marco Bocci, alias Leonardo, un poliziotto dal passato burrascoso che le salva la vita nel corso di un tentativo di rapina.

Nel complesso però, la trama non convince, della suspense annunciata in sede di presentazione non vi è neppure l’ombra mentre affiorano copiosi i punti deboli e privi di logica di questa storia, raccontata con un ritmo dalla lentezza esasperante. Né sono sufficienti le forme sensuali della Gerini o gli addominali scolpiti di Bocci, generosamente mostrati al pubblico, a caricare il film della tensione erotica suggerita dal titolo.

Lo spettatore inoltre, si interroga sulle mille incongruenze che si susseguono sullo schermo mentre in sala sbadigli e led luminosi degli smartphone tradiscono l’impazienza del pubblico, ansioso di andare via. Il finale suscita persino qualche sorriso e che per certi versi  ricorda la scena di un celebre film con Paolo Villaggio del 1981.

Prima della proiezione il regista Tonino Zangardi, intervistato Iole Perito e Raffaella Salamina, ha preannunciato che sarà presto dato alle stampe il sequel del romanzo. Se dall’opera letteraria non sarà tratto il secondo capitolo cinematografico, nessuno ne sentirà la mancanza.

Salvatore Bruno

 

Il colore verde della vita: anteprima nazionale a Cosenza

COSENZA (CS) Mercoledì 3 giugno, alle ore 20.30, nella sala del Supercinema Modernissimo di Cosenza sarà proiettato, in anteprima nazionale, il lungometraggio “Il Colore verde della vita” diretto dal regista calabrese, Pierluigi Sposato.

Il colore verde della vita” è una favola moderna, in cui il bene vince solo nella maniera in cui viene perseguito, chi sbaglia paga e pagherà sempre ma chi invece vuole emergere con sacrificio, potrà sempre raggiungere un piccolo o grande traguardo. Un film fresco, libero, fatto da giovani professionisti profondamente interessati al mezzo cinematografico.

La storia narra le vicende di un non ben definito Sud del mondo dove famiglie e persone hanno perduto la strada maestra che conduce a una vita onesta e a tratti anche felice. Il dramma della dipendenza dalle sostanze stupefacenti e la criminalità che ci ruota al centro di una storia che racconta lincontro tra i due protagonisti. Due uomini, due diverse generazioni che si scontrano e poi si incontrano. Insieme supereranno i loro limiti, mettendo al servizio luno o dellaltro le proprie drammatiche esperienze di vita. Luso di una semplice camera a mano che segue costantemente i protagonisti, come uno spettatore silenzioso, rende estremamente realistico il lungometraggio di Sposato. Un action-thriller, opera prima di un giovane regista e sceneggiatore calabrese. Nei suoi lavori il suo background gioca un ruolo importante, affronta sempre temi nuovi e generi differenti. Guidato dall’idea di creare film per stimolare e ispirare il mondo.

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A seguito della morte di un amico durante una rapina finita male, Elias decide di fuggire dalla città per non essere catturato dalle forze dell’ordine. Nel suo viaggio il giovane incontra Franco Forgione, un uomo saggio che scorge in Elias i chiari sintomi della tossicodipendenza. Decide così di aiutarlo accogliendolo in casa. Un racconto intenso che invita a riflettere non solo sul dramma della dipendenza dalla droga, ma anche sulle trasformazioni della vita. Una storia generazionale che indaga il disagio giovanile e su come si cambi profodamente con il tempo e l’esperienza.

Interamente girato in Calabria, prodotto da Pierluigi Sposato e distribuito dalla Real Dreams Entertainment “Il colore verde della vita” è un emozionante spaccato, una storia che si consuma sotto il caldo sole del Sud.

Il lungometraggio uscirà in 40 sale italiane giovedì 4 giugno 2015.

La mia regia è semplice – spiega nelle sue note di regia Sposato – non ho voluto esagerare per motivi pratici ma soprattutto perché la storia era più importante, se avessi cercato spesso soluzioni tecniche complesse, avrei messo a repentaglio la struttura narrativa”