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Rossano, Antoniotti promuove banda ultralarga

ROSSANO (CS) – “Nei prossimi giorni ci confronteremo con Enel per prospettare un’idea di riutilizzo del sito della centrale termoelettrica di contrada Cutura. Negli ultimi tre mesi, sintetizzando gli indirizzi nazionali per garantire un nuovo piano infrastrutturale nel Meridione, abbiamo lavorato attorno ad un progetto che potrebbe essere del tutto rivoluzionario in un’ottica di riconversione sostenibile dell’impianto. Promuoveremo un programma che prevede l’insediamento, all’interno dell’area, di un Cloud Computing con annessi laboratori per la produzione di software per l’utilizzo della rete a banda ultralarga. Non è fantascienza. Ma un piano virtuoso, maturato seguendo le direttive strategiche del Governo mirate a coprire l’intera utenza italiana – pubblica, aziendale e privata – con la tecnologia della fibra ottica. Soprattutto nelle zone “fuori mercato” per i gestori delle reti di telecomunicazione, situate perlopiù al Sud, dove interverrà direttamente lo Stato. Che ha trovato proprio in Enel il main partner del progetto. Ed il sito di Rossano in questo programma sarebbe del tutto baricentrico. Dunque un’idea rivoluzionaria ad impatto ambientale zero, non inquinante, ultratecnologica e che prevede l’impiego di manodopera e di figure professionali altamente specializzate.”

 È quanto dichiara Giuseppe Antoniotti, candidato a Sindaco alle elezioni amministrative di Giugno 2016, che nei giorni scorsi ha chiesto un incontro con i quadri dirigenziali di Enel Spa per prospettare e confrontarsi su questo nuovo progetto di riutilizzo del sito – condiviso dall’Udc e dal gruppo politico che sostiene la candidatura del Primo cittadino uscente – che ha iniziato a prendere forma lo scorso Ottobre 2015 da un’idea lanciata dal rossanese Mimmo Campana, giornalista e consulente del Ministero degli Affari Esteri.

 

 

Graziano prossimo alla decadenza, ma l’esponente di Forza Italia ha pronto il piano B: candidarsi a sindaco di Rossano

Rossano una vedutaCATANZARO – Volge al termine l’esperienza di Giuseppe Graziano tra i banchi di Palazzo Campanella. A breve infatti, la Corte d’Appello di Catanzaro pronuncerà la propria sentenza in merito al ricorso presentato da Gianluca Gallo, primo dei non eletti della lista Casa delle Libertà per la circoscrizione di Cosenza. A meno di clamorosi stravolgimenti, i giudici dovrebbero confermare il dispositivo di primo grado: Graziano non ha rispettato i termini e i tempi per mettersi in aspettativa dalle sue funzioni esercitate nel Corpo Forestale dello Stato e per questo, era ineleggibile. E mentre Gallo scalda i motori per tornare ad occupare l’ambito scranno in Consiglio Regionale, Graziano ha già pronto un piano B. Non è un mistero che dietro la decadenza del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, ci sia la longa manus proprio di Graziano; il coordinatore provinciale di Forza Italia avrebbe convinto alcuni consiglieri comunali della città bizantina, fino a ieri strenui sostenitori del primo cittadino in carica, a sottoscrivere le dimissioni insieme ai membri dell’opposizione. L’obiettivo: sottrarre ad Antoniotti, che coltivava ambizioni di ricandidatura, la macchina amministrativa negli ultimi mesi di un mandato che era comunque destinato a terminare con le elezioni della prossima primavera. L’addio di Antoniotti ha il sapore di un passaggio di consegne per quanto concerne la leadership azzurra a Rossano e, più in generale, lungo la fascia jonica cosentina. Dal predominio di Giuseppe Caputo, che aveva anche piazzato il figlio Guglielmo nell’esecutivo guidato da Antoniotti, si passa all’asse Graziano-Rapani. Ernesto Rapani è infatti il candidato a sindaco in pectore del centrodestra, anche se la prossima decadenza di Giuseppe Graziano da consigliere regionale, potrebbe modificare i programmi.

Giuseppe Graziano
Giuseppe Graziano

Non è escluso infatti che l’ex comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato decida di tornare subito in pista e di candidarsi in prima persona alla carica di sindaco di Rossano. Intanto Antoniotti, dopo che questa mattina le dimissioni di 13 consiglieri su 24 sono state formalizzate davanti ad un notaio, ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo attraverso il suo profilo facebook, che qui riportiamo integralmente.

“Care amiche e cari amici, come sempre vi scrivo con il cuore e senza peli sulla lingua. Ho letto le centinaia di attestati di stima, di vicinanza e sincero affetto che in queste ore mi avete espresso, sia in privato che pubblicamente. Ed è proprio vero, come diceva qualcuno, che probabilmente il 17 Novembre 2015 passerà alla storia della Città come la giornata dell’infamia. Nella quale 13 cittadini, rappresentanti del popolo, hanno sottoscritto un patto notarile per sfiduciare il Sindaco. Un atto, questo, che non può non prestarsi a riflessioni e

Giuseppe Antoniotti
Giuseppe Antoniotti

considerazioni. Innanzitutto, per chiarire i perché di questa scelta, di questa decisione. Perché sfiduciare un Sindaco dal notaio rinunciando al confronto politico pubblico, in Consiglio comunale, durante il quale si sarebbero potute dare a tutti i rossanesi ampie e motivate giustificazioni del gesto? Perché, ancora, sfiduciare un Sindaco a pochi mesi dalle elezioni e per di più all’indomani che lo stesso aveva annunciato la sua intenzione di volersi ricandidare? Questo dopo 4 anni e mezzo di governo della Città e dei problemi del territorio ampiamente condiviso con la maggioranza e la squadra amministrativa, durante i quali, nel limite democratico dei ruoli e delle linee di mandato, ognuno è stato libero di promuovere le proprie idee. Ognuno, nessuno escluso. E tutti sono stati co-protagonisti dei risultati, sia di quelli raggiunti sia di quelli che ancora dobbiamo raggiungere. E non mi riferisco a tutti quei problemi di fronte ai quali un Sindaco o un qualsiasi amministratore locale non avrebbe potuto far nulla se non trasmettere e far capire la sua indignazione. Lo ripeto con vanto: abbiamo governato con il cuore questa Città ed oggi questa sfiducia rimane incomprensibile, prima di tutto all’opinione pubblica. Ma non mi intimorisce. Anzi, mi da ancora più coraggio e “fiducia” di andare avanti e percorrere la strada intrapresa nel 2011. Sono consapevole dell’impegno che ho messo a disposizione della mia Città e sicuramente non mi tiro indietro. La mia forza sono i cittadini rossanesi, che conoscono la mia storia politica e personale. Andrò avanti, con il supporto della mia gente. Torno a casa a testa alta sicuro di aver servito la Città di Rossano, la Città del Codex, con tutto me stesso e senza mai risparmiarmi”. Adesso a Rossano arriverà un commissario prefettizio, probabilmente sarà nelle condizioni di insediarsi già lunedì prossimo.

Alluvione a Rossano: il Sindaco dichiara le sue preoccupazioni

ROSSANO (CS) Ammonterebbe a 3,9 milioni di euro – cifra, questa, emersa da un’indiscrezione di stampa non smentita né confermata – il calcolo delle urgenze, stabilito nel corso dell’ultimo CdM di ieri. I fondi dovrebbero essere gestiti da un commissario ad acta. Il quale, a sua volta, li ridistribuirebbe, in base alle esigenze, ai Comuni colpiti dal nubifragio. Ma tale fondo, se confermato nella sua consistenza, per cosa è stato stanziato? Serve a tamponare le somme urgenze per poi elargire una seconda e più consistente trance, oppure è il finanziamento unico che il Governo intende concedere al territorio per i danni dell’alluvione? Sono, questi, alcuni interrogativi posti dal sindaco Giuseppe Antoniotti, preoccupato all’esito del CdM che ha decretato lo Stato di Emergenza per le aree alluvionate di Rossano e Corigliano calabro.

 Certo – dichiara il sindaco Giuseppe Antoniotti – non posso dire di essere sereno. Aspetto conferme da Roma e la pubblicazione dell’apposito Decreto Ministeriale, ma fonti attendibili mi confermano che l’unica somma stanziata dal Governo ammonta a poco meno di 4 milioni di euro. Un’inezia, se si considerano gli ingenti danni che l’alluvione del 12 agosto scorso ha arrecato al territorio. Tra l’altro, questa cifra, sarà suddivisa, in forme diverse, tra tutti gli Enti che sono intervenuti nell’emergenza. In buona sostanza – aggiunge il Primo cittadino – credo che con questi soldi, al momento, riusciremmo solo a tamponare le somme urgenze, già messe in opera. E non nascondo profonda preoccupazione per il prossimo futuro, considerati anche i precedenti riscontrati in altre parti d’Italia e soprattutto in zone del Meridione che hanno subito simili calamità. Abbiamo buona parte del Centro storico, delle contrade e delle località marine da ricostruire e mettere in sicurezza.

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Il nubifragio ha fatto crollare strade, ha isolato abitati, ha provocato frane che minacciano ancora la Città alta, ha compromesso l’efficienza, già di per sé precaria, di numerosi servizi pubblici, oltre ad aver messo in ginocchio numerose famiglie rossanesi e l’intero comparto agricolo. Ecco perché – prosegue Antoniotti -, sperando che questo primo stanziamento economico possa rappresentare solo un sostegno per tamponare le somme urgenze, tutta la classe politica calabrese deve essere solerte a spronare il Governo Renzi affinché, prima della fine dell’estate, stanzi i soldi per gli interventi destinati all’eliminazione del pericolo residuo. Che c’è, è reale ed è gravemente preoccupante. Mi riferisco a tutte quelle opere che servono a mettere in sicurezza i cittadini da una nuova ondata di maltempo. Se così non dovesse essere il Governo sarà direttamente responsabile della condizione di precarietà in cui versa la Città. I circa 2,5milioni di euro, – ricorda e scandisce il Sindaco – già impegnati per le somme urgenze, sono serviti a rimuovere i detriti dell’alluvione. All’appello mancano, a conti fatti, circa 15 milioni di euro che servono, invece, a mettere in sicurezza ponti, strade e tutto il sistema idraulico comunale che, allo stato attuale e andando incontro all’inverno, rischiano di provocare danni ancora più gravi e irrimediabili rispetto a quelli registratisi il 12 agosto scoro. Nel frattempo, faccio appello alla Regione Calabria ed in particolare al Governatore Oliverio, che è rimasto vicino in modo operativo alla comunità rossanese nelle ore e nei giorni post alluvione, affinché pianifichi un programma straordinario per Rossano e per la Bassa Sibaritide mirato al recupero e alla messa in sicurezza delle diverse criticità presenti sul territorio e alla realizzazione di nuove opere destinate a prevenire il dissesto idrogeologico. Ma non possiamo perdere tempo. Oggi più che mai abbiamo bisogno di pragmatismo e concretezza. Rossano – conclude Antoniotti – ha già avviato con coraggio un percorso di ripresa, visibile in ogni angolo della Città. Che ora spero non venga lasciata sola. #RossanoRiparte

Maltempo Rossano, iniziano i primi interventi

EMERGENZAMETEO-ROSSANO-120815 (1)ROSSANO (CS) –  BOLLETTINO ORE 16.00 – Proseguono i controlli e le verifiche su tutto il territorio comunale. Dall’unità di crisi del Centro Com della Protezione civile di Rossano, che in queste ore sta coordinando anche l’emergenza su Corigliano Calabro, confermano che le violenti ed eccezionali piogge di stamani non hanno provocato vittime. Non ci sono dispersi. Grazie all’ausilio delle squadre dei volontari, giunta in Città da tutta la provincia, di Lipa Ambiente di Castrovillari, volontari e Protezione Civile di Acri, Soccorso Alpino, associazione “Il Gabbiano” e Gera Corigliano, a supporto delle squadre di volontari locali della Croce Rossa e della Protezione civile, oltre che delle forze dell’ordine è stato portato in salvo un gruppo di scout in escursione nelle montagne rossanesi. Dopo la fase critica di stamani, tutti i servizi essenziali stanno ritornando ad essere erogati normalmente. Tra i quali l’energia elettrica. A precisazione di quanto era stato riportato nell’ultimo bollettino delle ore 13, non ci sono stati disservizi sulla rete di alta tensione gestita da Terna, mentre proseguono gli interventi Enel che è ancora a lavoro, sul territorio comunale, con 20 squadre. Al momento le utenze non alimentate sono circa 2.400 – dato in costante miglioramento. Il Comune, su disposizione del Sindaco Antoniotti, attraverso l’ausilio di ditte private sta già provvedendo al ripristino degli argini del torrente Citrea e alla ricanalizzazione delle acque. Rimangono chiusi tutti i sottopassaggi ferroviari. Per raggiungere l’area marina, dalla zona Scalo, è stato ripristinato momentaneamente il doppio senso di marcia sul passaggio a livello di Rossano Stazione. Operativi i centri di accoglienza e ricovero allestiti nelle strutture sportive di via Candiano e Viale Sant’Angelo, dove sono stati garantiti pranzi a sacco a quanti, cittadini e soprattutto turisti, hanno chiesto e trovato ricovero nelle strutture. “Al momento – dichiara il Sindaco Antoniotti che ha perlustrato il territorio comunale a bordo di un elicottero della Polizia di Stato insieme al presidente della Regione Mario Oliverio – le situazioni più critiche si registrano in località Sant’Angelo, nella zona costiera, dove si sono verificati numerosi allagamenti di terreni, attività balneari e abitazioni, e nel Centro storico dove si sono verificati numerosi smottamenti, nella zona antica e sulle strade d’accesso. Continuiamo a lavorare ininterrottamente insieme alle forze dell’ordine e ai tecnici della Protezione civile e della manutenzione comunale.”

Si precisa che le comunicazioni ufficiali e attendibili rispetto allo stato attuale sono diramate esclusivamente dallo staff dell’Ufficio stampa comunale, attraverso i comunicati stampa e le notifiche push estemporanee dell’App ufficiale del Comune di Rossano (iRossano).

Rossano: approvato il Bilancio di previsione 2015

ROSSANO (CS) Bilancio di previsione 2015, approvata una programmazione di spesa attenta al sociale, alle esigenze delle famiglie rossanesi e che, ancora una volta, guarda con lungimiranza al futuro della Città del Codex.

 Soddisfatto il sindaco Giuseppe Antoniotti al termine della seduta consiliare di ieri pomeriggio nel corso della quale la Maggioranza, unita e coesa, ha approvato il Bilancio di previsione 2015. Il Primo cittadino, nel corso del suo intervento, ha relazionato sui punti nevralgici e strategici della programmazione economica, facendo un rendiconto complessivo dell’attività amministrativa.

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Nell’elaborare il Bilancio di previsione 2015 – ha ricordato il Sindaco nel corso della relazione, ringraziando l’assessore al Bilancio Sergio Stamile, assente per problemi familiari, per il grande lavoro svolto in collaborazione con gli uffici, nella redazione dello strumento programmatico – abbiamo voluto dare, ancora una volta, priorità ad alcuni principi che continuano a caratterizzare la nostra azione amministrativa: massimo contenimento possibile della pressione fiscale; massima equità del prelievo; sostegno alle imprese e agli esercenti, soprattutto quelle operanti nel Centro storico; interventi sul welfare per tutelare le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica; mantenimento della qualità dei servizi sociali; pianificazione di un piano degli investimenti per le opere pubbliche che possa contribuire alla ripresa economica; Nessun taglio ai servizi; continua pianificazione per scandagliare ed intercettare nuovi finanziamenti extrabilancio che possano garantire nuovi servizi e permettere il percorso di infrastrutturazione della Città. – Sono questi i punti fondanti della programmazione economica.

 Abbiamo, su tutti, –  ha scandito con forza il Primo cittadino – l’orgoglio di aver tutelato le classi meno abbienti, gli anziani e i ragazzi diversamente abili. Le politiche per il sociale e del welfare hanno subito, negli ultimi anni, un processo virtuoso e in continua ascesa. Tant’è che per l’anno corrente non solo abbiamo previsto di coprire con fondi di bilancio alcuni importanti servizi, come il sostegno agli alunni diversabili, che altrimenti non sarebbero mai stati finanziati, quanto abbiamo intercettato, nel quadro del Piano di azione e coesione (Pac), circa 1,5 milioni di euro che saranno destinati all’assistenza domiciliare professionale per tutti i cittadini che hanno particolari esigenze motorie, handicap fisici e per gli anziani che necessitano di aiuto. È questo un risultato che ci gratifica e che rende concreto e lungimirante il lavoro di questo Esecutivo. Mai come ora si era data così rilevanza alle politiche sociali.

 Certo – ha aggiunto Antoniotti –  questo Bilancio di previsione non poteva evitare di confrontarsi con le “grandi tasse” nazionali. Mi riferisco alla Tasse sui servizi indivisibili (Tasi), alla tassa sui rifiuti (Tari) e all’Imposta sugli immobili (Imu). Tre tributi che stanno vessando le famiglie, causa anche le scelte scellerate del Governo e di alcune prese di posizione, assolutamente non condivise, assunte dalla Regione Calabria. Con grande responsabilità e pur dovendo parare il colpo rispetto ad un taglio macroscopico di trasferimenti che dal 2009 ad oggi, dati alla mano, sono diminuiti di oltre il 50%, abbiamo cercato di rendere meno gravoso questo peso fiscale, evitando quello che è sarebbe stato un esproprio bello e buono sui risparmi delle famiglie. Abbiamo scelto di apporre l’aliquota zero sulla Tasi evitando così di tassare la prima casa. Diversamente dall’Imu agricola, che invece è stata prevista, perché imposta direttamente dal Governo centrale. – Novità, invece, sulla Tassa rifiuti. Prevista, una riduzione del 15% sulla Tari per i cittadini di contrada Donnanna per il grande contributo che stanno offrendo alla fase sperimentale della differenziata porta a porta; mantenuta la riduzione del 35%, invece, per i residenti nelle aree attorno alla ex discarica e all’impianto di Bucita. Altre riduzione sulla tassa rifiuti riguarderanno gli esercenti commerciali. Per le attività ubicate nel Centro storico rimarrà l’esenzione totale mentre è stato previsto uno sconto del 30% per gli spazi esterni utilizzati dalle attività commerciali presenti su tutto il territorio comunale. Infine, per il 2015, nel quadro di sostegno al sociale abbiamo scelto di esentare dal pagamento della Tari tutte le famiglie a reddito minimo.

Antoniotti: “Al primo posto le problematiche della mia città.”

1423947_300ROSSANO (CS) – Il sindaco Giuseppe Antoniotti precisa che non trovano alcun fondamento di verità le ricostruzioni politiche riferibili alle affermazioni attribuite al Primo cittadino, riportate stamani su alcuni articoli di stampa.

“Ritengo prioritario – afferma il Sindaco – dedicarmi alle problematiche che quotidianamente attanagliano la nostra comunità, spesso per fattori esterni all’ambito comunale, al fine di poter garantire un’estate serena ai cittadini e ai turisti che hanno scelto la Città del Codex come meta privilegiata delle loro vacanze. Le mie attenzioni e il mio costante impegno, pertanto, sono interamente rivolti affinché l’azione amministrativa sia quanto più efficace e concreta. Oltre che a risolvere, con non poche preoccupazioni e con grande senso di responsabilità, le diverse criticità derivanti dalle emergenze in atto e che stanno caratterizzando la stagione estiva. Mi pare chiaro, quindi, che i problemi della Città, ai quali riserverò, sempre e comunque, la massima priorità nell’agenda di lavoro, non mi permettono di dedicarmi a questioni prettamente elettoralistiche o alla costituzione di future coalizioni politiche. Verso le quali, e lo dico – aggiunge il Primo cittadino – con animo molto sereno, non nutro alcuna preclusione. Anzi, rimango convinto sostenitore che la compattezza del Centro Destra possa costituire il vero valore aggiunto da porre all’attenzione dei rossanesi insieme al grande e certosino lavoro svolto in cinque anni di buon governo della Città.”

Antoniotti in Prefettura per chiedere il reinserimento dell’Art.8 della legge 101/2013

1423947_300ROSSANO (CS) – Stamani il sindaco Giuseppe Antoniotti ha preso parte all’incontro straordinario, chiesto con urgenza proprio dal Primo cittadino nella giornata di ieri, tenutosi in Prefettura a Cosenza per discutere della grave vertenza lavorativa degli ex operatori socialmente utili e della pubblica utilità che nelle prossime ore potrebbe tramutarsi in stato di agitazione, con conseguenze drammatiche sia sul piano dell’ordine pubblico che nel sistema di erogazione dei servizi. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore agli Affari generali Rodolfo Alfieri, le rappresentanze sindacali e una nutrita delegazione di sindaci e amministratori dei comuni del comprensorio provinciale, tra i quali Castrovillari, San Giovanni in Fiore, Crosia, Trebisacce, Cassano all’Jonio e Cariati.

“Abbiamo manifestato al Prefetto – dichiara Antoniotti – seria preoccupazione per come si sta delineando la vicenda dei precari contrattualizzati. Pensavamo che, dopo le lunghe ed estenuanti trattative dell’autunno scorso, si fosse giunti a una soluzione, seppur non definitiva, di una vicenda che va avanti da circa 20 anni. Così non è stato. E siamo ancora più rammaricati di prima perché il cavillo legislativo, che rischia di mettere a repentaglio il futuro lavorativo di circa 5mila calabresi impiegati perlopiù negli organici degli enti locali, è nato da un capriccio politico del Governo Renzi. È chiaro ed è palese. Perché in altre regioni dove ci sono precari contrattualizzati con la legge 101/2013 non si è verificata la manfrina toccata alla Calabria? Si continua a mortificare questa regione probabilmente perché il Primo ministro qui non ha coinvolgimenti diretti. O meglio, ha probabilmente interessi affinché la Calabria subisca le peggiori mortificazioni e i peggiori soprusi. Lo abbiamo visto con la questione giustizia e stiamo subendo tutt’ora le scelte infauste e distruttive assunte dal governo nella vicenda delle trivellazioni nel mar Jonio per la ricerca di idrocarburi e, non ultimo, in questa paradossale vertenza dei precari. A nome dei colleghi sindaci – prosegue il Primo cittadino – ho manifestato al Prefetto grande preoccupazione, perché dall’accavallarsi di tutti questi problemi potrebbe scaturire la protesta vibrata dei cittadini, con conseguenti drammatiche sul piano dell’ordine pubblico. La misura è colma e se già noi amministratori e rappresentanti delle Istituzioni abbiamo serie difficoltà a mantenere i nervi saldi di fronte a questo modo di governare, è facile immaginare che la pazienza dei cittadini ha oltrepassato ogni limite. Ma in questa situazione di abbandono amministrativo, purtroppo – aggiunge Antoniotti – dobbiamo registrare anche la latitanza dei nostri rappresentati parlamentari. Totalmente assenti nella difesa dei diritti e delle giuste rivendicazioni dei cittadini calabresi. Dove sono senatori e deputati a parte che sulle solite passerelle? Perché – conclude il Sindaco – dobbiamo continuare a essere costretti a rivolgerci ai potentati politici di turno per vederci riconosciuti i nostri diritti?”

Fusione Rossano-Corigliano, le parole di speranza del sindaco Antoniotti

ROSSANO (Cs) –

Nella seduta consiliare di oggi pomeriggio, convocata dal presidente dell’Assise Vincenzo Scarcello, per deliberare l’avvio dell’iter delle procedure burocratiche per la fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano, il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti si è espresso con queste parole: “La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare la strategicità politica di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni. La strada verso la costruzione di questa nuova entità è giusta soprattutto perché crea condizioni nuove e migliori in questo territorio. Certo, il cammino verso la fusione, sulla concretizzazione della quale l’ultima parola spetterà al popolo rossanese e coriglianese attraverso il Referendum, non è privo di resistenze, frutto di stereotipi ideologici e campanilistici che, su entrambi i fronti, tendono a frenare questo processo. Del resto, il sogno di diventare grandi, l’aspettativa di ritrovare insieme quel ruolo guida e di riferimento in questo territorio, comporta degli obblighi. Nei mesi futuri gli Amministratori si troveranno di fronte a scelte di importanza fondamentale: dovranno impostare ora lo sviluppo e il benessere dei prossimi decenni, riorganizzando un territorio che, unito, potrà sviluppare ulteriori punti di forza. E penso all’essenziale potenziamento e completamento di servizi e infrastrutture, che nell’ottica di Comune unico avrebbero tempi di realizzazione certi e concisi. Su tutti: l’edificazione e l’entrata in esercizio del Nuovo Ospedale della Sibaritide quale Polo Sanitario di eccellenza del territorio; l’avvio e la conclusione dei lavori del nuovo Depuratore. Potremmo avere più potere contrattuale per chiedere ed ottenere garanzie e tempi certi per la riapertura del Tribunale della Sibaritide (Rossano) e il mantenimento di tanti uffici ad oggi destinati alla soppressione, per pretendere interventi strutturali definitivi per l’ammodernamento della Strada Statale 106 – Megalotti Otto e Nove e sul potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, chiedendo una connotazione turistico-commerciale del Porto della Sibaritide (Corigliano)”. Presenti in sala, oltre al Primo cittadino, alla Giunta e ai consiglieri, tra gli altri, anche il Consigliere regionale, componente dell’Ufficio di Presidenza, On. Giuseppe Graziano, il già Sindaco di Rossano nonché Consigliere regionale, On. Giuseppe Caputo, ed i rappresentanti del Comitato delle Cento Associazioni che da anni rappresentano la spinta sociale a questo processo di fusione.

Da 15 anni emergenza ambientale in Calabria

ROSSANO (CS) – “Appello alla magistratura affinché indaghi sui 15 anni di fallimentare commissariamento regionale in tema di emergenza ambientale. Chiedere conto al Ministro dell’Ambiente del fallimento del suo commissario. Unità territoriale senza distinzioni politiche. Ripensare globalmente per i prossimi mesi ed anni l’intero piano dei rifiuti in provincia. Necessità urgente di togliere i rifiuti dalle strade. Individuare, senza ulteriori ritardi, soluzioni concrete, immediate ed alternative in questo territorio per il conferimento dei rifiuti”.

Sono, queste, le denunce e le priorità ribadite dal Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, partecipando insieme all’assessore all’ambiente Giuseppe Sifonetti ed alla Polizia Municipale cittadina alla manifestazione itinerante sulla SS106 (da Cariati a Crosia), di protesta territoriale, contro le scelte scellerate del Commissario regionale per l’emergenza ambientale e contro l’indecisionismo a tutti i livelli prodottosi negli ultimi 15 anni in tema di rifiuti.

Il Sindaco Antoniotti ribadisce di “voler sollecitare la magistratura ad indagare fino in fondo su questa pessima gestione pagata con risorse pubbliche ed esigiamo che il Ministro dell’Ambiente ed il Governo nazionale, da cui il Commissario deriva e dipende, vengano in Calabria e nel nostro territorio e prendano definitivamente atto del disastro fatto subire e pagare alle comunità”.

 

Emergenza rifiuti nel rossanese: Antoniotti pronto all’autoconvocazione in Prefettura

ROSSANO (CS) – Si è tenuto stamani presso il comune di Rossano un incontro tra il primo cittadino Antoniotti, l’assessore al ramo Giuseppe Sifonetti, il vicecomandante della Pm, Pietro Pirillo, e i responsabili dell’ufficio Ambientale Emergenza rifiuti. Constata l’inadeguatezza dell’impianto di smaltimento Bucita e visto il silenzio del Commissario straordinario Vincenzo Speranza, nonostante la situazione critica descritta in cui versano i comuni del comprensorio sommersi dai rifiuti, il sindaco si dice pronto per un’autoconvocazione in Prefettura, al fine di avere risposte certe e togliere nell’immediato la spazzatura dalle strade.

Intanto nella giornata di ieri, mercoledì, 2 gennaio, gli agenti della PM, l’assessore all’Ambiente Sifonetti e i responsabili comunali del settore hanno effettuato un sopralluogo sul sito di Bucita gestito dalla nuova società “Ecologia Oggi”, subentrata alla Veolia, dal quale è emerso che l’impianto è inoperante a causa – si legge nel verbale della Municipale – della rottura del gruppo freno del braccio preposto alla triturazione dei rifiuti. Inoltre è emerso che la fossa di ricezione degli rsu risulta piena e le corsie di stabilizzazione della frazione organica stabile non sono utilizzate in quanto la ruota rivolta cumuli non è funzionante. Lo stesso verbale è stato inoltrato stamattina al Commissario delegato per il superamento dell’emergenza rifiuti. – Di conseguenza, l’impossibilità a scaricare nella struttura di Bucita impone a tutti i comuni il rispetto ad osservare l’ordinanza sindacale sulla viabilità. Pertanto è vietata la sosta lungo le strade cittadine di mezzi di trasporto rifiuti e compattatori. Qualsiasi illiceità sarà sanzionata nei termini previsti dalla legge.