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Frode fiscale e appropriazione indebita aggravata, sequestro preventivo di beni nel Reggino

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – I finanzieri del comando di Reggio Calabria hanno eseguito un sequestro preventivo di conti correnti bancari e postali,  depositi e altre disponibilità finanziarie per oltre 195mila euro nei confronti di una società cooperativa operante nel settore della navigazione nel comune di Villa San Giovanni,  e del suo rappresentante legale. L’ attività di indagine ha permesso di accertare l’emissione di fatture per operazioni inesistenti
per oltre 130mila euro e l’ appropriazione indebita delle somme di denaro da parte del rappresentante legale per un valore complessivo di circa 195mila euro. Il Tribunale di Reggio  Calabria ha emesso il decreto di sequestro preventivo nei confronti di rappresentanti legali e dei conti societari per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e appropriazione indebita aggravata.

Appropriazione indebita di fondi UE, una denuncia nel crotonese

CROTONE – Il titolare di un’azienda commerciale operante nel settore turistico è stato denunciato alla Procura Regionale della Corte dei Conti dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone per un danno erariale pari a 266 mila euro. A seguito di una verifica fiscale condotta inizialmente riguardo a una società di capitali, risultata evasore totale e dedita all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno infatti potuto appurare da parte dell’impresa commerciale l’indebita percezione di un finanziamento pubblico concesso nell’ambito dei fondi comunitari Fesr, cofinanziati dalla Regione. Già alcuni mesi addietro, sulla base di tali riscontri, il legale rappresentante della società era stato denunciato per dichiarazione fraudolenta e truffa finalizzata all’indebita percezione del contributo.

 

Appropriazione indebita, indagato avvocato di Cosenza

tribunale cosenzaCOSENZA – Il pubblico ministero di Cosenza Donatella Donato ha chiuso le indagini nei confronti di un avvocato che esercita nel capoluogo bruzio, accusato di essersi appropriato indebitamente di una consistente parte del risarcimento ottenuto in favore di un cittadino extracomunitario da lui rappresentato in un giudizio civile contro l’Azienda ospedaliera di Cosenza. La transazione avrebbe stabilito un risarcimento di 220 mila euro ma l’avvocato ne avrebbe girato solo 50 mila a favore del suo cliente, trattenendone 170 mila euro in modo indebito invece di darli al legittimo beneficiario.