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Sculco, Guccione e Pitaro, aprono il cantiere del Patto per la Calabria

CATANZARO – “Dal Masterplan del Governo al Patto per lo sviluppo. Apriamo il cantiere nell’area Calabria centro”. E’ il titolo del convegno – che si terrà giovedì 28 gennaio alle ore 17 presso l’Hotel Guglielmo di Catanzaro – al quale parteciperanno, con apposite relazioni, Flora Sculco capogruppo di Calabria in Rete e Carlo Guccione consigliere regionale del Pd. Obiettivo dell’iniziativa: “da una parte, far conoscere i contenuti del Masterplan del Governo Renzi per il rilancio del Sud e dall’altra, promuovere la partecipazione degli attori locali e regionali per la realizzazione del Patto per La Calabria”.
Al convegno, organizzato da “Calabria in Rete”, interverrà il sindaco della città di Catanzaro Sergio Abramo “e sono state invitate tutte le rappresentanze sociali, professionali e associazionistiche del capoluogo, molte delle quali hanno già dato la loro piena adesione. Sono stati invitati, inoltre, i rappresentanti Istituzionali e politici della città e dell’intera area Calabria – Centro ed è prevista la presenza di numerosi amministratori locali”.
Concluderà i lavori l’ex sindaco di Torre di Ruggiero avv. Pino Pitaro.
Così Sculco e Guccione: “Per aprire il cantiere dello sviluppo e della crescita anche in Calabria, come suggeriscono e propongono le linee guida approvate dal Governo, occorre agire a partire dai territori ed impegnando tutte e le tante positive energie ed intelligenze presenti. Bisogna costruire, anche rapidamente, un Patto per la Calabria che sia inclusivo e plurale e sappia valorizzazione le grandi potenzialità finora inespresse dell’area centrale che è chiamata, oggi più che mai, a svolgere una formidabile funzione di raccordo e di stimolo per tutta la regione”.
Ancora i due consiglieri regionali: “Il Masterplan del Governo mette insieme oltre 100 miliardi di euro da impegnare ed utilizzare nel periodo che va dal 2016 al 2023 e, cosa assai importante, il Governo convoca e impegna su questa sfida le grandi aziende partecipate dallo Stato. Dinanzi a questa occasione ed opportunità è tempo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. E’ ormai chiaro a tutti che lo sviluppo atteso e auspicato da troppo tempo non è un prodotto di laboratorio costruito all’esterno e dagli altri, ma per concretizzarsi ha bisogno di un protagonismo intelligente e dal basso. Senza il coinvolgimento e la partecipazione attiva della Calabria e dei calabresi non si va da nessuna parte, come dimostra la storia di questa regione”.