FUSCALDO (CS) – Grazie alla segnalazione di un cittadino, che ha informato l’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro, è stata salvata una tartaruga marina “caretta caretta”, dal carapace di 70 cm. La tartaruga, che è stata ritrovata con una ferita sulla pinna, sulla battigia della località Messinette di Fuscaldo Marina, è stata dapprima visitata da un veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale e subito dopo trasferita presso l’apposito Centro di Recupero dell’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto, ove verrà sottoposta alle necessarie cure mediche cui seguirà la liberazione in mare.
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Le innovazioni dell’AMP di Capo Rizzuto sbarcano al Giglio
ISOLA DI CAPO RIZZUTO (Kr) – Gli strumenti per la ricerca ed il monitoraggio realizzati e collaudati dall’AMP Capo Rizzuto in collaborazione con ISPRA sono stati inviati all’Isola del Giglio per monitorare l’impatto e lo stato di salute delle praterie di Posidonia oceanica in seguito alla rimozione del relitto “Concordia”. Si tratta di un prototipo di veicolo a traino con telecamere ad alta risoluzione in grado di riprendere il fondo marino in prospezione verticale, ideato nell’ambito del progetto Svi.Str.IN “ Sviluppo Strumenti Innovativi” recentemente concluso e che sarà riproposto per ottimizzarne ulteriormente l’efficacia. Con tale strumento è possibile effettuare riprese in continuo, per lunghe distanze e, mediante appositi software, realizzare video mosaici ed elaborazioni 2D e 3D fondamentali per monitorare e valutare lo stato di salute e l’estensione delle praterie di Posidonia oceanica e di altre fanerogame marine, di estrema importanza per gli equilibri biologici e lo stato di salute del nostro mare. Tale metodologia ha riscosso particolare interesse anche in Europa ed è stata recentemente richiesta anche dall’Università di Zara – Dipartimento Scienze Marittime (Croazia) per applicazione nel monitoraggio delle praterie di Posidonia.
Ritorna il percorso archelogico subacqueo a “Le Castella”
LE CASTELLA (KR) – L’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Calabria ha ripristinato il “PERCORSO ARCHEOLOGICO SUBACQUEO” antistante il Castello Aragonese di Le Castella. L’obiettivo è quello di realizzare diversi percorsi archeologici subacquei al fine di incrementare l’interesse sul patrimonio archeologico sommerso e di fornire una maggiore offerta a turisti ed appassionati del settore. Il percorso ha un’importante valore storico che testimonia i rapporti tra oriente e occidente; posizionato ad una profondità di 4 – 5 metri, si sviluppa per un circuito lineare di 400 mt. Nei fondali sono presenti i resti di una scalinata, due horrea, un crogiolo di vari tagli di cava e resti di lavorazione di manufatti destinati all’edilizia. Il sito inoltre è caratterizzato dalla presenza di resti di un relitto con carico di marmi adagiate su un fondale di 6,5 – 7 m a circa 160 metri in direzione sud-ovest dal promontorio di Capo Pellegrino e, quindi, perfettamente fruibili da un punto di vista subacqueo. Il Presidente Stanislao Zurlo e l’Assessore Gianluca Bruno si ritengono pienamente soddisfatti ed orgogliosi, per le attività avviate dall’AMP Capo Rizzuto, per la promozione e la valorizzazione turistica del territorio crotonese, che potrebbe rappresentare l ‘inizio di una nuova stagione culturale, utile allo sviluppo turistico dell’intera provincia.