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Anas, Armani: «La Salerno-Reggio Calabria è finita»

MORMANNO (CS) – L’Autostrada Salerno – Reggio Calabria è finita: con l’apertura al traffico della Galleria Laria chiude l’ultimo grande cantiere di un’arteria stradale concepita nel 1934 e che ha visto l’apertura del primo cantiere il 21 gennaio 1962, quasi 55 anni fa. Il tracciato originario, terminato nel 1974, costò 368 miliardi di lire mentre i lavori di ammodernamento, dagli anni ’90 ad oggi, sono costati 7,5 miliardi di euro. Con l’apertura al traffico del traforo, in provincia di Cosenza si sono conclusi i grandi lavori per la realizzazione dell’Autostrada A3 – Salerno Reggio Calabria, percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali. «Oggi – ha affermato il Presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani giunto con il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, insieme ai giornalisti, a bordo di pullman – si chiude un’epoca iniziata negli anni ’60 e si mette la parola fine alla storia di un’opera galleria-lariaraccontata per generazioni come l’eterna incompiuta. Abbiamo centrato l’obiettivo che le Autorità di Governo ci avevano dato di chiudere l’ultimo grande cantiere entro il 22 dicembre. Con oltre un anno e mezzo di anticipo consegniamo agli automobilisti un’autostrada che è allo stesso tempo un’opera di alta ingegneria e architettura al servizio del territorio. Ci siamo molto impegnati, e continueremo a farlo – ha sottolineato Armani – per trasformare un simbolo negativo in una eccellenza italiana. Abbiamo deciso di cambiare paradigma, invertendo la logica seguita finora. Noi, oggi, consegniamo un’opera insieme al suo piano di manutenzione volto a conservare e implementare ulteriormente gli standard di comfort e sicurezza e a un piano di investimenti già in corso per trasformarla nella prima smart road europea». Avviato inoltre un piano di manutenzione da oltre 1 miliardo di euro, già interamente finanziato, per la realizzazione di interventi su un tratto di 58 km compreso tra le province di Cosenza e Vibo Valentia, in tratti già’ caratterizzati da quattro corsie e standard autostradali. Si tratta del tratto tra Mormanno e Firmo, di quello tra Cosenza ed Altilia e del breve percorso che separa gli svincoli di Pizzo e Sant’Onofrio. In particolare, tra Cosenza e Altilia, è allo studio la realizzazione di una nuova carreggiata monodirezionale in aggiunta all’autostrada esistente, in modo da dotare l’arteria di una “corsia di arrampicamento” per i veicoli pesanti. Le fasi realizzative della nuova carreggiata di arrampicamento sono concepite in modo da non avere impatto sulla viabilità dell’autostrada esistente, poiché in variante rispetto al tracciato in esercizio. E, guardando al futuro, la nuova Autostrada del Mediterraneo si prepara a diventare la prima smart road italiana predisposta per la prossima guida autonoma. E’ in fase avanzata la gara da 20 milioni di euro che prevede la fornitura e la posa in opera di sistemi e postazioni per l’implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per l’infomobilità e la sicurezza sull’intero itinerario.

Il maestro orafo calabrese Sacco protagonista del Premio “Ago d’Oro”

CATANZARO – Il 2 febbraio, come ogni anno, la settimana della moda sarà chiusa a Roma, con il Premio “Ago d’Oro”, giunto alla ventesima edizione. L’evento fu creato dal press agent e giornalista di moda, Salvo Esposito. L’ambito riconoscimento sarà realizzato dal maestro orafo calabrese, Gerardo Sacco, che già in passato ha creato apprezzatissime opere consegnate alle Maison di moda più conosciute nel nostro Paese e nel mondo.

Per quest’anno, Gerardo Sacco ha progettato una scultura in argento a 1000/000 traforato a mano, rappresentante una modella che ha tra le sue mani un piccolo ago in oro bianco con una catenella chiusa da un diamante naturale. L’ opera d’arte si adatta ad essere utilizzata come spilla o come fermacravatta.

Inoltre, quest’anno, all’Accademia l’Oreal, si festeggeranno, oltre al Premio “Ago d’Oro”, anche i 40 anni dalla rivoluzione della giacca proposta e firmata da Giorgio Armani nel 1975 che reinterpretò il capo d’abbigliamento classico, eliminando i supporti interni, spostandone i bottoni, modificandone le proporzioni tradizionali, e facendone l’emblema del proprio stile. La giacca così concepita, diventa un must have anche per i tailleur di taglio maschile che Armani fa indossare alle sue donne.

E dunque per l’occasione, il maestro Sacco rivisiterà una giacca vintage Valentino Roma del 2001, apportando le seguenti modifiche: applicherà sui revers riproduzioni in argento di alcune maschere apotropaiche in uso nell’architettura ellenica come talismani portafortuna, i polsi verranno impreziositi da gioielli che richiamano la cultura arbëreshë e le tradizioni delle comunità albanofone della Grecia, le quali si stabilirono in Italia e in particolare al Sud tra il XV ed il XVIII secolo. In abbinamento a questa preziosa rivisitazione, il maestro Sacco ha scelto una collana che raffigura le dame d’Italia vestite degli abiti tradizionali, di ogni singola regione, smaltati a mano. Tradizione ed innovazione, si fonderanno alla perfezione e verranno mostrati dai grandi protagonisti della serata.