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Armi e droga trovate dai carabinieri nella Locride

LOCRI (RC) – Sessanta chili di marijuana, tre fucili, una pistola risultata rubata e cento cartucce di vario calibro, sono stati trovati dai carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica col supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, nel corso di un controllo straordinario del territorio disposto dal Gruppo carabinieri di Locri. Armi e droga erano nascoste in un deposito su un terreno nel comune di Martone la cui proprietà è in corso di accertamento. In un successivo controllo a Gioiosa Ionica, i militari hanno trovato oltre 90 piante di canapa indiana del tipo “olandese”, di altezza variabile tra i 20 e i 50 centimetri, occultate all’interno di un’abitazione in disuso, e irrigate attraverso un tubo in pvc collegato alla rete idrica comunale.

Vibo, ritrovato con cocaina, canapa e armi. Un uomo ai domiciliari

MILETO (VV) – Un giovane di 31 anni, Giuseppe Prostamo, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia nella frazione “San Giovanni” di Mileto con l’accusa di detenzione illegale di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. L’arresto è seguito a una perquisizione nell’abitazione dell’uomo dove sono state rinvenute otto dosi di cocaina. Gli uomini dell’Arma hanno poi esteso la perquisizione a un terreno limitrofo alla casa, in cui sono stati ritrovati un mitra kalashnikov, una pistola, un fucile a pompa, 37 proiettili, sette bossoli esplosi e 31 piante di canapa indiana. I militari hanno avviato le indagini per accertare la responsabilità di Prostamo nella detenzione delle armi e della canapa. L’uomo è ora ai domiciliari.

 

Rinvenuto arsenale riconducibile alla ‘ndrangheta

CROTONE – Nel corso di un’operazione condotta dal Comando provinciale di Crotone, nello scorso fine settimana, è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale composto da: un fucile d’assalto Kalashnikov, quattro fucili tra cui una carabina da caccia grossa, sette pistole semiautomatiche calibro 9 mm nuove e con matricola abrasa e oltre 500 cartucce di vario calibro. Le armi, secondo gli investigatori, sono riconducibili alle cosche di ‘ndrangheta di Cutro. Un imbianchino incensurato di Cutro, all’interno della canna fumaria della propria abitazione di campagna, nascondeva l’intero arsenale: l’uomo è stato arrestato per ricettazione, detenzione illegale di armi clandestine e da guerra.

Ph. www.ansa.it

Detenzione di armi e contraffazione di documenti: un arresto a Cosenza

armi-593x443Arrestato  dai Carabinieri di Cosenza,  per detenzione di armi clandestine, utilizzo di documento contraffatto valido per l’espatrio e munizionamento, un uomo di 41 anni, cosentino, tale T.P., già pregiudicato. L’arresto sarebbe avvenuto al seguito di una lunga indagine condotta dalle forze dell’Ordine nei confronti di una banda che, apriva finanziamenti utilizzando false identità. L’uomo, colto in flagranza di reato, mentre perpetrava una nuova truffa di 25.000 euro per l’acquisto di una mercedes, è stato bloccato, insieme al suo complice, un ex militare. Sono seguite perquisizione personale e domiciliare, durante la quale sono stati rinvenuti un fucile e una pistola.

 

Arsenale scoperto nella Locride, 9 fucili e 4 pistole

CAULONIA (RC) – Un vero e proprio arsenale è stato scoperto dai carabinieri di Caulonia che hanno arrestato e posto ai domiciliari un sessantaduenne e denunciato in stato di libertà il figlio. Nel corso dell’operazione, disposta dal Gruppo carabinieri Locri e condotta con lo Squadrone eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, i militari, nell’abitazione dell’uomo hanno trovato 2 fucili retrocarica monocanna di cui uno, con relativa ottica, denunciato quale oggetto di furto nel 2012 a Capriata d’Orba (Alessandria); 2 caricatori per pistola; 7 fucili monocanna ad avancarica; 6 baionette; una pistola priva di matricola; 2 pistole doppia canna prive di matricole; numerose cartucce per pistola e fucile di vario calibro, 3 kg di ogive. In un terreno, i militari hanno poi trovato 2 pistole di cui una revolver; 8 caricatori per pistola vario calibro; 1460 cartucce e proiettili di vario calibro; 60 cartucce e proiettili di vario calibro; oltre 200 grammi di polvere da sparo.

Arsenale ritrovato a Rende, le indagini passano alla Dda di Catanzaro

COSENZA – Passa alla Dda di Catanzaro il fascicolo sul sequestro dell’arsenale scoperto nelle scorse settimane dalla polizia di Stato in un box nel complesso residenziale “Il Girasole” di Quattromiglia di Rende. Le armi, tra le quali due Ak 47 Kalashnikov e due Thompson, un mitra Sten e uno Tommy Gun, erano occultate dentro borsoni e in buste di plastica. Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito di specifici servizi di controllo disposti dal questore di Cosenza Liguori. Il valore indicativo delle armi è di circa 100 mila euro al mercato nero. Secondo gli inquirenti la “santabarbara” rinvenuta potrebbe essere a disposizione di una cosca del Cosentino. Ecco perché nei giorni scorsi la Procura di Cosenza ha trasmesso il fascicolo ai colleghi della Dda di Catanzaro. La polizia ha rintracciato il proprietario del box e il custode. Non ci sono contratti di locazione in essere. Tra le armi rinvenute anche mitragliatrici, due pistole mitragliatrici, un fucile mitragliatore, un fucile a pompa, due moschetti, due fucili, due pistole e migliaia di proiettili. Dalle indagini è emerso che fu Francesco Attanasio, reo confesso dell’omicidio di Damiano Galizia (trovato morto in un appartamento della zona universitaria di Rende), a rivelare alla polizia la presenza di quel box che a suo dire poteva contenere materiale pericoloso. Il box lo aveva affittato Damiano Galizia tramite Attanasio, il quale però avrebbe fatto solo da intermediario. Le indagini sull’omicidio restano però alla Procura di Cosenza.

‘ndrangheta, Carabinieri sequestrano un arsenale di armi e droga

PLATI’ (RC) – Un ingente quantitativo di armi e droga è stato sequestrato dai Carabinieri della Stazione di Platì (RC), nella Locride. L’arsenale e lo stupefacente erano ben nascosti in una fitta vegetazione, sotto terra e in anfratti naturali ben mimetizzati. I militari hanno sequestrato 8 fucili di vario calibro con matricola punzonata, alcuni con relativo serbatoio; un fucile Winchester calibro 30-30 rubato nel 2012 a Pontenure (PC); una pistola Arminius calibro 22 a tamburo, pure rubata a Borgomanero (NO); un cannocchiale da mira; un puntatore laser per armi; un rilevatore satellitare gps; circa 500 cartucce di vario calibro. E ancora: un sacco di plastica contenente quasi 2,7 kg di eroina; un sacco di plastica contenente oltre 2,5 kg di canapa indiana; un sacco diplastica contenente circa 700 grammi di cocaina; materiale utile per il confezionamento dello stupefacente. Tutto il materiale rinvenuto, in ottimo stato di conservazione, è stato sequestrato in attesa degli ulteriori accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Locri. Si tenterà di stabilire, in particolare, l’eventuale impiego delle armi in azioni delittuose, mentre grazie ai rilievi tecnici e scientifici si tenterà di risalire ai detentori del materiale rinvenuto. Il rinvenimento rientra nei servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Gruppo Carabinieri di Locri, finalizzati alla repressione dei reati attinenti alle armi e agli stupefacenti, effettuati con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Vibo Valentia. I militari dell’Arma hanno svolto controlli e perquisizioni personali e domiciliari a carico di pregiudicati inseriti nelle cosche di ‘ndrangheta nella zona, nonché rastrellamenti in aree “sensibili” dell’intero comprensorio della Locride, con particolare attenzione alla zona ricadente nella vallata del Bonamico.

Omicidio Galizia, il reo confesso ammette le colpe davanti al gip

COSENZA – Francesco Attanasio ha confermato in pieno, anche davanti al gip del Tribunale di Cosenza Branda e al pm Visconti, la sua confessione in riferimento all’omicidio di Damiano Galizia, il 31enne di San Lorenzo Del Vallo, trovato morto il 2 maggio scorso in un appartamento in contrada Dattoli, nella zona universitaria di Rende. Il giovane – ha riferito il suo avvocato Gianluca Bilotta (che lo rappresenta insieme a Maria Gagliardi) – ha pianto per tutta la durata dell’interrogatorio: è provato e pentito per quanto accaduto. Ha, comunque, ammesso nuovamente – come già riferito agli inquirenti quando ha fatto ritrovare il cadavere – di averlo ucciso in un momento in cui ha perso la lucidità perché si era sentito aggredito dalla vittima che lo pressava per ottenere la restituzione di un prestito di 17mila euro. Attanasio ha confermato modalità e circostanze della lite degenerata, e ha ribadito più volte di essere affranto per quanto accaduto. Ma non ha omesso alcun particolare nella ricostruzione della vicenda. Attanasio avrebbe esploso alcuni colpi di pistola, una Beretta calibro 9, che deteneva legalmente dopo che Galizia lo avrebbe preso a schiaffi mentre gli chiedeva indietro i soldi. Il gip dovrebbe convalidare il fermo ed emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Era stato Attanasio a far ritrovare ai poliziotti la Santabarbara, rinvenuta in un box di Quattromiglia, in uso a Damiano Galizia. Ma, a suo dire, non era a conoscenza di che tipo di materiale la vittima avesse conservato in quel luogo: aveva però dei sospetti che lo hanno portato a segnalare quel box alla polizia. Tutto ciò qualche ora prima della lite finita in tragedia.

Pistola da guerra rinvenuta sotto un canale. Arrestato un uomo

ROSARNO (RC) – I Carabinieri di Rosarno hanno fermato un uomo, Angelo Caccamo, 32 anni, operaio incensurato, per detenzione illegale di armi da fuoco. I militari della Compagnia di Gioia Tauro e quelli dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, durante una perquisizione all’interno del mattonificio di cui Caccamo è dipendente, e nei terreni limitrofi tra Rosarno e San Ferdinando, hanno rinvenuto una pistola da guerra munita di caricatore bifilare. L’arma, ben conservata, era nascosta sotto un canale di scolo in disuso sotto delle cataste di mattonelle. Poi, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, gli uomini dell’Arma hanno trovato cento cartucce a palla di piombo e cinque giubetti antiproiettile nascosti in una stradina interpoderale. Le munizioni erano nel sottosella del ciclomotore di un uomo di 66 anni, ora denunciato in stato di libertà.

 

Armi da guerra rinvenute in un garage di Rende

13091644_993166060767277_920807044_o RENDE (CS) – Armi da guerra e munizioni sono state sequestrate nella notte da personale della Questura di Cosenza nel corso di un’operazione di controllo del territorio condotta dagli agenti della polizia di stato nel’area urbana del capoluogo bruzio, disposta dal questore Luigi Liguori. Le armi sono state rinvenute in un garage di Quattomiglia di Rende. Si tratta di un vero e proprio arsenale bellico che non si esclude possa appartenere a personaggi legati a qualche cosca locale. 13078143_993166017433948_483745912_o

Il box scovato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cosenza all’interno del complesso residenziale denominato “Il Girasole”, celava al suo interno una vera e propria Santa Barbara con numerosissime armi comuni e da guerra e corposo munizionamento, che non si esclude, possano appartenere a persone vicino a qualche cosca locale.
Le armi, sia corte che lunghe, alcune nascoste all’interno di borsoni, altre accuratamente celate all’interno di buste di plastica nonché le numerosissime cartucce di vario calibro e tipo, sono state sequestrate.
L’arsenale bellico rinvenuto, com’è stato specificato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamane nella sala stampa della Questura di Cosenza, era composto da sedici armi fra cui mitragliatrici e fucili.

Sono in corso le indagini per risalire alla provenienza del materiale.

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