Archivi tag: Armi

Reggio Calabria: Armi, uniformi e droga in via Esperia

REGGIO CALABRIA – In uno stabile di via Esperia, a Reggio Calabria, sono state ritrovate armi ed uniformi dei carabinieri. Le indagini hanno rivelato anche la presenza di una calibro 357 Magnum con la matricola abrasa, di una 44 magnum e di una 7.65 rubata nel 2012, insieme a sostanze stupefacenti. Non è la prima volta, tra l’altro, che nella medesima zona viene sequestrata della droga.

Cessaniti, droga ed armi in casa di un cinquantasettenne

CESSANITI – Nel corso di una perquisizione i militari hanno rinvenuto in casa di Antonio Barbieri,57 anni, un piccolo arsenale:una carabina con matricola cancellata, 21 cartucce calibro 8 ed una baionetta dell’United States Marine Corps. Oltre alle armi, l’uomo aveva predisposto un laboratorio per la lavorazione della droga in garage, ed una serra per la coltivazione di canapa indiana.

Arrestate 24 persone per armi, droga, estorsioni

LAMEZIA TERME – I Carabinieri di Catanzaro e di Lamezia Terme sono impegnati nell’operazione denominata “Chimera” che ha portato all’arresto di 24 persone, legate alla consorteria criminale dei “Cerra-Torcasio-Gualtieri” operante a Nicastro con base operativa nel quartiere “Capizzaglie”. Traffico di armi, reati in materia di appalti pubblici, traffico di droga, estorsioni, dal 2010 ad oggi, sono i reati contestati ai destinatari del provvedimento dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nell’operazione che vede coinvolta anche la provincia di Firenze.

Scoperto laboratorio clandestino, 2 arresti

TERRANOVA SAPPO MINULIO (RC)- Un laboratorio clandestino di armi è stato scoperto in un maneggio a Terranova Sappo Minulio dagli agenti del Commissariato di Gioia Tauro. Due gli arrestati, Costantin Cristian Ponor, 29 anni, e Ciprian Melinte (28), romeni, accusati di detenzione illegale di armi e parti di esse.

Nell’operazione, cui ha partecipato anche il Reparto prevenzione crimine, sono stati trovati un fucile, un revolver e varie parti di arma.

Fucili rubati nelle campagne di Cittanova

CITTANOVA (REGGIO CALABRIA) – Durante una battuta di caccia nelle campagne di Cittanova, a due cacciatori di anni 45 e 59, sono sono stati scippati i loro fucili. I ladri erano quattro, armati e con il volto coperto. Dopo essersi impossessati di nuove armi, hanno lasciato il luogo della rapina facendo perdere le loro tracce. I carabinieri continuano a cercarli.

Un arresto per detenzione illegale di armi da guerra

VIBO VALENTIA – La squadra mobile di Vibo Valentia, insieme al Reparto prevenzione crimine Calabria centrale, ha arrestato un 4oenne per detenzione illegale di arma da guerra e clandestina, nonché di munizioni e di arma bianca. Nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato una pistola mitragliatrice con caricatore scarico, la matricola punzonata e la canna filettata per il possibile uso del silenziatore, 10 cartucce calibro 20, un fucile calibro 20 con matricola punzonata e una spada.

6 arresti per traffico di armi e droga

ASTI – Ad Asti i carabinieri hanno sgominato una banda di giovani da tempo impegnata in un traffico di armi e di droga tra le provincie di Asti e Alessandria con la Calabria.
Sono accusati anche di azioni intimidatorie a scopo di estorsione nei confronti di commercianti dell’ astigiano. Sei i componenti dell’organizzazione malavitosa arrestati. Sequestrati anche 3 chilogrammi di marijuana e hashish proveniente dalla Calabria.

Arrestato, bomba contro sexy shop

 

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) –  Gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro, coordinati dalla Procura di Palmi, hanno arrestato Salvatore Infantino,26 anni, già noto alle forze dell’ordine, per porto e detenzione illegale di ordigno esplosivo, considerato arma da guerra. Questa mattina ha piazzato un ordigno davanti ad un sexy shop aperto da un mese, distruggendolo e rendendo inagibile lo stabile. L’uomo è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere,che hanno ripreso il video dell’esplosione.

America: Autoritratto

Mentre guardavo Obama piangere per le 27 vittime della strage nel Connecticut, mi è venuto in mente come la più arbitraria delle associazione di idee, il ricordo di Sandro Pertini nel 1980, davanti ai resti della stazione di Bologna, che pronuncia la parola “bambini” e rompe la sua voce nel pianto. Ogni volta che mi ricapita di vedere quelle immagini penso a quell’uomo, alla sua storia e al suo candore, a quella storia, e non posso farea meno di commuovermi.

Ecco, la storia.

Guardando il presidente americano Barack Obama, ma forse dovrei dire guardando l’America che piange una strage assurda,  la reazione incontrollata è quella di un sorriso amaro, di un gesto scettico di una scrollata del capo.

Quale è la storia di un paese che piange 27 persone uccise (di cui 20 bambini) chiaramente senza motivo?

E’ la storia delle cosiddette lobby dei produttori di  armi, che finanziano da sempre le campagne elettorali di qualsiasi presidente?  E’ la storia di quei presidenti che non mancano di ringraziare tanta generosità una volta eletti? A tal proposito, nessun disincanto: Democratici come Repubblicani.

La storia di un paese in cui la vendita di armi (dalle pistole alle testate missilistiche) è uno dei settori trainanti dell’economia? Un paese che le armi le reclamizza in tv: pistole e mitragliatori d’assalto “indossati” da poppute ragazze in bikini. Un paese in cui è possibile che una banca ti regali un fucile se apri un conto in una sua filiale. Una nazione in cui armi o proiettili fanno capolino nei megastore, quasi invogliandoti a comprarle, come compreresti merendine  messe a bella posta vicino alle casse di un supermarket.

O è la storia di un paese da sempre terrorizzato da qualcuno o qualcosa? Indiani, neri, comunisti, alieni, terroristi.  Quindi è la storia di un paese che vende armi con facilità ad una popolazione perennemente terrorizzata? Un diritto quello a possedere armi, sancito persino in un emendamento della costituzione,  sbandierato soprattutto in occasione di eventi tragici e folli, come reazione alla violenza, confondendo causa ed effetto.

Un paese in cui la NRA, la National Rifle Association, non manca di organizzare parate e riunioni nei posti teatri di stragi, pochi giorni dopo che sono avvenute. La storia di un paese in cui uno di questi sostenitori del possesso di armi  può tranquillamente affermare che ad armare la mano di Adam Lanza, il ventenne autore della strage, compiuta con armi rubate alla madre e regolarmente detenute, sono stati i  sostenitori della legge che vuole regolare il possesso di armi, e che armare maggiormente genitori e insegnanti rappresenterebbe una soluzione.

Negli USA da circa 6 mesi circola un video, diffuso da istituzioni ufficiali, che illustra il comportamento da adottare in caso di stragi violente per opera di folli. Un filmato che invita a correre, a nasconderti, a non farti ostacolare da nessuno verso la salvezza, e a reagire decisamente appena ne hai l’occasione, come se fosse un qualsiasi manuale di comportamenti da adottare per avvenimenti inevitabili, come terremoti o alluvioni. Come se una strage immotivata fosse un evento facilmente verificabile ed inevitabile, o addirittura accettato.

Ecco perchè oggi l’America che piange, le sue istituzioni come i suoi cittadini, hanno una immagine di inevitabile deja vu, o ancora di qualcuno che si guarda allo specchio, guarda occhiaie, forme allargate, un viso sfatto e si domanda come ha fatto a ridursi in quel modo. In presenza di eventi tragici si è soliti dire che non è momento di polemiche e riflessioni, ma di pianto e commemorazione. Spesso è la via più comoda per aggirare le responsabilità. Quello che oggi dovrebbe fare l’America subito dopo avere asciugato le lacrime, è distruggere il proprio autoritratto e avere la pazienza di ridipingerlo ex novo.