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Armonie d’arte Festival, tutto pronto per i suggestivi eventi a Taverna

TAVERNA (CZ) – Secome ogni estate, resteranno indimenticabili gli spettacoli al Parco archeologico di Scolacium a Borgia che è sempre il luogo principale di  Armonie d’Arte, anche Taverna, patria di Mattia Preti, rientra nella rete di territori e siti di particolare valore  storico  paesaggistico che il Festival ideato e diretto da Chiara Giordano sta includendo nella propria programmazione per creare una macro area della Calabria centrale in grado di diventare piattaforma artistica e culturale di riferimento nel Sud italiano.

Infatti, il 9,10,11, settembre, una programmazione raffinata anche per la sezione dedicata al Comune presilano. Il Chiostro del Complesso Monumentale del Palazzo San Domenico di Taverna accoglierà  musica e teatro con il consueto altissimo profilo artistico e un occhio ad artisti calabresi già dello scenario nazionale ed internazionale.

Venerdi 9 alle ore 21.00, una produzione eccezionale: la CAPPELLA NEAPOLITANA, ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio inizialmente col nome di Cappella della Pietà de’ Turchini, costituito da strumentisti e cantanti specializzati nel repertorio musicale napoletano antico e tra i massimi esecutori al mondo, mette in scena la prima esecuzione moderna del più antico intermezzo comico ( 1673 –  Bello Tiempo Passato ). La Cappella neapolitana utilizza strumenti barocchi (il cembalo, la tiorba, il chitarrone, la chitarra spagnola il calascione, oltre a violini e violoncello). E così, con rigore e consapevolezza filologica, al pubblico sono offerti i suoni, le voci, i colori, i lazzi, insomma l’atmosfera di smodata allegria che si doveva vivere nei teatri del Seicento a Napoli. (Lorenzo Fiorito)

Sabato 10 vede, invece, 2 spettacoli: alle ore 19.00. Chiara Guidi, una delle figure più interessanti del teatro italiano,  con “Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia” , un lavoro intenso e particolarissimo sull’ INFERNO dantesco , dove  Chiara Guidi – cofondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, compagnia teatrale che si è distinta sul piano mondiale per la creazione di un linguaggio innovativo –  si muove nel solco della sua  personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ricerca che le è valsa diversi riconoscimenti e pubblicazioni; al violoncello Francesco Guerri traccia un percorso che cancella i confini tra musica classica contemporanea e libera improvvisazione, producendo invenzioni caratterizzate dalla fisicità del gioco virtuosistico e dal profondo legame emotivo che mantiene con lo strumento. Sempre sabato 10, ma alle ore 21.30, la Mediterranea Sinfonietta diretta da Marco Codamo, una compagine orchestrale calabrese che merita attenzione per la passione e dedizione in un apprezzabile percorso di crescita, già molto interessante, e un programma di valore ma anche di bell’ascolto per tutti come le arie d’opera mozartiane che ben si armonizzano con il Chiostro e con solista .Marika Franchino.

Domenica 11 alle 19.00 , NA VOTA C’ERA, dittico calabrese  ovvero riscrittura originale da Letterio di Francia, di e con Dario De Luca, lavoro per voce recitante e orchestra : uno dei migliori attori calabresi di teatro, un’orchestra brillante e inconsueta; una coproduzione con Primavera dei Teatri,  un “transito “culturale  pieno di spunti tra passato e contemporaneità, territorialità e scenario globale.

Questi eventi – evidenzia il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino, nasce da una proficua sinergia fra il comune di Taverna e Armonie d’Arte. Si tratta di una collaborazione e coproduzione con il progetto “Cultura e Natura non solo una rima / Micro Festival prima edizione” del Comune che ho l’onore di guidare. L’obiettivo è quello di promuovere le bellezze artistiche di questo borgo ma anche quelle naturalistiche e ambientali. Si terranno, infatti, al mattino escursioni e laboratori e al pomeriggio talk con esperti autorevoli calabresi. Si tratta di un’importante vetrina per Taverna che sfrutta il forte rilievo e considerazione che ha sul territorio una manifestazione storicizzata e di valore come Armonie d’Arte Festival che, da quest’anno, grazie alla sua programmazione itinerante ha creato una affascinante rete tra i Comuni calabresi.”

Tutto il programma e informazioni sono consultabili sul sito www.armoniedarte.com.

Armonie d’Arte Festival, sabato andrà in scena “Francesco e il sultano”

SPETT NAPOLI 18-09-2012 NELLA FOTO L'ATTORE MARIANO RIGILLO (NEWFOTOSUD ALESSANDRO GAROFALO)

BORGIA (CZ) –  Sabato 20 agosto, alle ore 22 il Parco Archeologico di Scolacium farà da cornice al secondo appuntamento previsto nel Focus Rosso, dedicato all’interculturalità e al dialogo tra le genti, di questa XVIesima edizione di Armonied’ArteFestival ideato e diretto da Chiara Giordano, e il cui ente attuatore è la Fondazione Armonie d’Arte: “Francesco e il Sultano, ovvero il dialogo felice tra Cristianità e Islam”. Una produzione originale del Festival di Francesco Brancatella, in prima assoluta, dedicata a Suso Cecchi D’Amico e Franco Zeffirelli, autori del soggetto inedito sull’incontro tra San Francesco e il Sultano d’Egitto che ha ispirato la sceneggiatura, con la specifica direzione artistica di progetto della stessa Chiara Giordano. Sul palco Alessio Boni nei panni di San Francesco, Mariano Rigillo nel ruolo di Federico II ed Edoardo Siravo che darà parola al Sultano. Ad essere messo in scena è, infatti, lo storico colloquio a Damietta, a pochi chilometri da Il Cairo, nel 1219, tra San Francesco e il Sultano: un viaggio interiore nell’alterità vista come momento di arricchimento e crescita attraverso il dialogo interreligioso.

Armonie d’Arte Festival sostiene i giovani della danza calabrese

armonie d'arteBORGIA (CZ) – Un’esperienza che resterà nella memoria di tutti i ballerini che hanno partecipato alle audizioni per la partecipazione alla produzione originale di Armonie d’Arte Festival, “Francesco e il Sultano, ovvero il dialogo felice tra Cristianità e Islam”. L’incontro con un grande artista come Micha Van Hoecke è stato illuminante per le promesse della danza calabrese. Giovani accorsi da ogni angolo della Calabria per vivere un sogno e per capire quanta umiltà e professionalità ci fosse dietro quel Maestro che ha ricevuto tutti con un sorriso dolce.

Ogni goccia di sudore, ogni attimo di fatica è sembrato più lieve. Mai un tratto rigoroso nelle espressioni di Van Hoecke e di sua moglie Miki Matsuse, che hanno mostrato che per raggiungere i massimi obiettivi bisogna essere sostenuti da una passione immensa e da una enorme forza interiore.

«Oggi – ha detto Micha Van Hoecke – la società è cambiata e con essa la danza e la sua concezione. La cultura è in mano alle istituzioni, i cinema vengono sostituiti dai Bingo e rischiamo di passare dalla Callas a Belen. Amo il teatro. E’ uno specchio magico, un tempio dove si riuniscono le persone per avere una risposta su loro stessi. Io vado in chiesa per trovare Dio e allo stesso modo vado a teatro per cercare me stesso. Il teatro a differenza della televisione rende lo spettatore partecipe, rappresenta una scelta consapevole, un viaggio a cui è impossibile rinunciare».

armonie d'arte 1Questa del coreografo, ballerino e regista belga è una riflessione profonda e attenta sul mondo dello spettacolo: nella società odierna è difficile trovare i Maestri ed i punti di riferimento che appartengono al passato e al presente ed hanno una visione del futuro e l’arte è senza dubbio la risposta alla nostra vita e la danza è un’arte collettiva. «La danza – continua – per me è un canto, il canto è una danza che si può sentire ma non vedere, la danza è un canto che si può vedere ma non sentire, e questo canto è l’espressione dell’anima che entra in relazione con l’arte. Quando io danzo canto. Dal canto nasce il movimento, l’anima del resto è movimento».

Non nasconde il suo amore per la Calabria così come il luogo in cui verrà allestito “Francesco e il Sultano, ovvero il dialogo felice tra Cristianità e Islam”. «In Calabria ho trovato generosità, umanità, ricchezza del cibo, abbondanza. Il Parco Scolacium è un luogo straordinario ed io apprezzo molto la realtà culturale di Armonie D’Arte che secondo me è un esempio da proteggere; io oggi mi sento come un pittore che deve realizzare un affresco ed è alla ricerca dei colori. “Francesco e il Sultano” tratta un tema su cui ho lavorato specificatamente una sola volta. Ho fatto però molti lavori vicini al tema religioso. I giovani che lavoreranno con me dovranno essere in grado di unire tutte le loro energie in questo viaggio».

E nel corso della chiacchierata parla anche di questo lavoro per la XVI edizione del Festival, e che lo vedrà impegnato come regista su soggetto originariamente pensato da Susi Cecchi D’Amico e Francesco Zeffirelli, e che per Armonied’ArteFestival, avrà la sceneggiatura di Francesco Brancatella.

Trapela molto entusiasmo dalle sincere parole di Chiara Giordano: «La cosa molto bella di questa conversazione è il fatto che ogni volta che ci troviamo davanti a grandi uomini si parla della visione dell’arte che, proprio come recita il sottotitolo del Festival 2016, rappresenta il canto che incanta. È l’umanità che emerge. Questi sono momenti di arricchimento e di crescita fondamentali per la Calabria. E le presenze come questa di Micha Van Hoecke  sono portatrici di mondi per noi lontani quanto indispensabili».

L’incontro si è concluso nel clima sereno e di confronto con cui si è sviluppato, con tutto l’entusiasmo e l’attenzione dei giovani che ora restano in attesa delle scelte del Maestro: nel salutarli, persino affettuosamente, Micha Van Hoecke ha sottolineato di non ritenere le sue decisioni un giudizio di merito, ma piuttosto una individuazione per le specifiche esigenze dello spettacolo.

Shéhérazade e le mille e una notte con la dea del ballo Carla Fracci

carla-fracci-ballerinaROCCELLETTA DI BORGIA (CZ) – Lunedì 17 Agosto, alle ore 22 presso il parco archeologico “Scolacium” di Roccelletta di Borgia (CZ), si terrà lo spettacolo Shéhérazade e le mille e una notte per Armonie d’Arte Festival 2015, con la partecipazione speciale  della leggenda della danza di ogni tempo: Carla Fracci.

Tra le novità dello spettacolo, lo straordinario brano “song of indian guest” , in una rarissima incisione del grande e noto tenore svedese Jussi Björling, sul quale Carla Fracci danzerà un assolo importante.

All’interno dello spettacolo in un contesto coreografico speciale, l’attore Andrea Sirianni reciterà una lirica di Eugenio Montale, che fu amico della Fracci tanto da dedicarle una famosa poesia dal titolo “La danzatrice stanca”.

La stella dei palcoscenici mondiali vestirà il ruolo di Thalassa, Regina degli Abissi. Al suo fianco il celebre danzatore cubano Carlos Alberto Montalvan Tovàr che, dopo varie esperienze internazionali, torna al Balletto del Sud per il ruolo di Sindbad il marinaio.

I solisti sono: la danzatrice spagnola Nuria Salado Fusté nel ruolo di Zobeide, Alessandro De Ceglia nel ruolo di Amir e Francesco Cafforio nel ruolo di Hassan.

Un ruolo determinante all’attore Andrea Sirianni che recita un doppio ruolo: quello del Sultano e di Shéhérazade.

L’allestimento ideato da Franzutti è realizzato per le scene da Francesco Palma e per i costumi da Chiara D’Agostino.

Il Balletto del Sud è compagnia considerata dalla critica “la migliore realtà italiana di un genere accademico armonie d'arte festivalnarrativo” ( Mario Pasi, Vittoria Ottolenghi e Michele Nocera). Il coreografo dello spettacolo, Fredy Franzutti, è anche il direttore del Balletto del Sud, reduce da un’ importantissima stagione internazionale e di grandi successi.

Lo spettacolo prevede una tournée nazionale; la partecipazione il 16 settembre al Festival della cultura araba nella città di Costantina in Algeria e ancora nel 2015 la partecipazione al prossimo festival internazionale de L’ Habana a Cuba.

Shéhérazade e le mille e una notte è l’evento di inaugurazione del progetto Itinerario Danza 2015.

La poesia di Montale è “Xenia” da “Satura”: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.

 

SHÉHÉRAZADE E LE MILLE E UNA NOTTE
SU MUSICHE DI NIKOLAIJ RIMSKY- KORSAKOV
un atto e cinque quadri ispirato ai racconti d’oriente di Antoine Galland,

Compagnia
Balletto del Sud
coreografie
FREDY FRANZUTTI
voce attoriale
Andrea Sirianni