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Arpacal cerca metereologi in Calabria, pubblicato il bando per il reclutamento

CATANZARO – Sono aperti da oggi, sulla piattaforma inPA della Pubblica Amministrazione, i bandi relativi al reclutamento per un posto da Funzionario-Collaboratore Tecnico Professionale Meteorologo (Fisico) ed un posto da Funzionario-Collaboratore Tecnico Professionale Meteorologo (Ingegnere). La selezione di personale specializzato al Servizio Meteorologico Regionale rappresenta il completamento di investimenti programmati attraverso i Fondi POR 2014-2020, che hanno consentito di attrezzare la sede con infrastrutture tecnologiche avanzate nei locali di Vaglio Lise, a Cosenza.

Le nuove assunzioni, allineate ai bandi del Sistema Nazionale delle Agenzie per la protezione ambientale (SNPA) di cui Arpacal fa parte, permetteranno il necessario salto di qualità del sistema regionale di allertamento gestito dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal. Le competenze tecniche che andranno a operare nelle attività dell’area Meteo consentiranno di elevare le capacità del sistema di allertamento regionale tramite previsioni meteorologiche più accurate su scala locale.

Arpacal: “il mare della Calabria è in salute, quelle strisce non sono inquinanti”

CATANZARO –  “Sono felicissimo – scrive il commissario strarodinario di Arpa Calabria Emilio Errigo – per la Calabria e soprattutto per il nostro caro presidente Roberto Occhiuto, sempre in prima linea in ogni dove a Mare e sul Territorio insieme a noi di Arpacal per combattere l’illegalità ambientale. A lui va la mia e la nostra profonda gratitudine e riconoscenza, per aver accolto favorevolmente tutte le richieste pervenute da Arpacal, consentendoci di acquisire sia nuovi mezzi operativi con tecnologie adeguate sia Risorse Umane ed economiche necessarie per continuare la nostra doverosa opera di servizio verso i cittadini e l’ambiente della Calabria”.

“In verità, riconoscendone il merito, in questi ultimi due anni, in Calabria, sono state approvate e pubblicate nel Bollettino Ufficiale nuove e importanti Leggi Regionali, Ordinanze Presidenziali, compresi gli atti di indirizzo e direttive provenienti dal Direttore Generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, Ing. Salvatore Siviglia. Tutti questi atti, legislativi e amministrativi, sono stati emanati a tutela, salvaguardia, valorizzazione e protezione dell’ambiente marino e terrestre, della biodiversità e gli ecosistemi, ancora integri, della nostra Regione”.

I dati delle analisi eseguite

Il commissario rende noto “per la trasparenza e l’onestà che si deve sempre riservare a quanti amano villeggiare e godere in pace le acque del mare di Calabria, i risultati di sintesi delle analisi eseguite, validate, firmate e sottoscritte, dai Biologi e Chimici dei tanti laboratori dei cinque Dipartimenti Provinciali di Arpacal.

Classificazione mare arpacal 2022

Trimestre Balneazione arpacal

Questi stessi esiti sono pubblicati tempestivamente e consultabili accedendo al portale web del Ministero della Salute www.portaleacque.salute.gov.it, dove, nell’apposita area di navigazione, sarà possibile visionare per ogni Comune gli indicatori di balneazione e le date dei campionamenti effettuati”.

Le criticità 

“Ad onore del vero, esistono realtà ambientali  – spiega Errigo – in alcuni Comuni costieri e montani, non perfettamente in linea con gli adempimenti di legge. Rimangono in Calabria ambiti territoriali non collettati alla rete comunale di raccolta dei reflui urbani, così come non mancano i Comuni nei quali le vasche di sollevamento risultano essere non perfettamente funzionanti. Grazie alla preziosa e importante cooperazione col Corpo della Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, alla collaborazione continua dell’Arma dei Carabinieri di tutti i Comandi Provinciali, Forestali per l’Ambiente, che assicurano una continua presenza ad ogni richiesta di intervento congiunto del personale militare dipendente dal Comando Regionale della Guardia di Finanza, dai cinque Comandi Provinciali e Reparto Operativo Aeronavale, Sezione Aerea e Stazione Navale del Corpo della Guardia di Finanza, si sta oggettivamente facendo molto”.

L’impegno di tutti, cittadini e sindaci 

“Sento però il dovere e la necessità di chiedere ancora con maggiore insistenza, un maggiore impegno ambientale da parte dei cittadini e dei sindaci di tutti i 404 Comuni della Calabria e della Polizia Locale.

Le ‘strisce’ in mare

“Relativamente alle strisce sgradevoli a vedersi – spiega il commissario Arpacal – di materiale vario galleggiante, che disturbano effettivamente molto i bagnanti e gli operatori turistici, devo assicurare quanti chiamano e chiedono l’intervento di Arpacal che, dai prelievi e dalle analisi puntualmente eseguite, risulta che il più delle volte sono costituite da fogliame, rami e tronchi, arbusti di siepi tagliateproduzione algale, mucillagine e filamenti di posidonia alla deriva; vegetali che, per loro stessa natura, non sono da considerare assolutamente inquinanti per le acque del mare della Calabria e di ogni regione costiera”.

Non mancano, con nostra grande amarezza, gli sversamenti abusivi in mare e nei fiumi di acque reflue civili e industriali, non consentiti, né autorizzati e trattati, così come non sono assenti l’accertamento di violazioni amministrative e denunce di rilevanza penale alla competente Autorità Giudiziaria. Aggiungo che, tutto è sempre migliorabile nelle attività lavorative, come nella vita, ma la verità non va né negata, men che meno alterata, sicuramente pronti a correggere, ove mai necessario, i propri eventuali errori di valutazione giuridico-ambientale, a beneficio della esclusiva verità”.

“Rimarranno nella mia mente e nel mio cuore, due realtà molto complesse e complicate, come lo sono quelle delle Città di Crotone e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Entrambe queste bellissime e a me care città – conclude il commissario Arpacal  necessitano senza alcun giustificato ritardo, di un’attenta, continua e particolare attenzione di Arpacal , sotto un duplice profilo: il primo di rigenerazione – riqualificazione e difesa paesaggistica costiera e il secondo, il più importante, per quanto mi compete, di protezione e tutela ambientale in generale. Vi assicuro e prometto tutto il mio e tutto il nostro massimo impegno, impiegando tutte le energie del personale di Arpacal  , per una Calabria sempre più bella, Green e Blue. Il tutto a totale beneficio della salute dei Cittadini, Calabresi e non, e dell’economia ambientale del territorio costiero, marittimo e montano.
L’ambiente è la vera grande incommensurabile ricchezza da proteggere e noi di Arpacal  , con costante impegno e dedizione, la proteggeremo con ogni forza per il bene della nostra Regione Calabria”.

Strisce bianche e verde vegetale in mare: il ‘marine litter’ spiegato dal commissario Arpacal

Le strisce di materiale bianco e verde vegetale flottante in mare (marine litter)

di Emilio Errigo

Per un uomo o donna di mare, amici dei laghi e dei fiumi, coloro che vivono e navigano le acque dei mari, dei laghi e dei fiumi, non è un evento insolito imbattersi in lunghe e non gradevoli strisce di materiale vegetale, rifiuti di ogni genere, consistenza e forma, generalmente flottanti alla deriva. Il fenomeno molto consueto prende il nome convenzionale di “Marine Litter”. Tali eventi seguono La Rosa dei Venti, significando come il moto originato dal flusso e direzione dei venti cardinali dei quattro quadranti circolari, Nord-Est, Est-Sud, Sud-Ovest e Ovest-Nord, ogni quadrante pari a 90 gradi, fino a completare l’angolo giro, pari a 360 gradi. I venti di Tramontana, (provenienti da nord, di Levante, (provenienti da est), di Ostro-Mezzogiorno, (provenienti da sud), di Ponente, (provenienti da ovest), notoriamente indicati nella Rosa dei Venti, generano il moto e la direzione, verso cui flottano i materiali vegetali (marine litter) galleggianti, fino a giungere nelle spiagge, cale, darsene, porti, insenature, baie, golfi e lungo le sponde/rive di fiumi e laghi.

In linea generale, le storie di naviganti e pescatori ci insegnano che non c’è di che preoccuparsi se tali micro vegetali flottanti creano strisce visibili ad occhio nudo o con l’ausilio di strumenti ottici diurni e visori notturni; quello che è da ritenere preoccupante sono i tronchi e rami di alberi a medio e alto fusto, veicolati dalle acque dei fiumi in piena, a causa delle persistenti ed abbondanti piogge. Il navigante professionale e sportivo c.d. da diporto, sa di dover prestare molta attenzione nel corso della navigazione, limitando ove possibile, di intraprendere la navigazione (se non commerciale), navigando sotto costa e in prossimità di aste fluviali navigabili, torrenti e fiumare, in ragione del fatto che non è un raro evento imbattersi o andare a “sbattere” con la propria imbarcazione o natante da diporto, contro tali rami e tronchi d’albero semi sommersi dalle acque chiamati, ” corpi acquei semi sommersi”, galleggianti o flottanti che dir si voglia.

Durante la stagione estiva, i “Marine Litter”, sono visibili vicino alle foci dei fiumi e a breve distanza dalla costa. I colori di tali strisce di materiale flottante varia per natura e consistenza, a seconda della propria fonte di produzione. Se sono il risultato di un mix di materiale legnoso, erboso e fogliame, la striscia è colore marrone-verdastro, mentre se sono formati da alghe in filamenti come quelli della posidonia, assumono una colorazione marroncino chiaro.

Altra cosa, purtroppo, sono le lunghe o brevi strisce, originate dai criminali ambientali etichettati dall’annuale e dettagliato Rapporto Ecomafie di Legambiente come eco-mafiosi o eco-criminali. Non mancano ogni anno migliaia e migliaia di reati denunciati dal personale delle Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente, dagli uomini e donne delle Polizie Locali e Provinciali, dalle Guardie Ambientali Volontarie, dagli appartenenti al Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, dalle singole Forze di Polizia, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, alle competenti Procure della Repubblica, presso i Tribunali, così come non sono rari gli arresti dei responsabili di eco-reati, condannati con pene severe. L’impegno da parte delle Istituzioni, del Volontariato e Pubbliche Autorità Regionali, non manca ed è sempre più costante, consistente, incessante e rilevante, in termini di risorse strumentali, ore e giornate di lavoro.

Le tecniche e i metodi di previsione, prevenzione e contrasto, sono avanzati: personale e automezzi non “sponsorizzati”, uso di droni per il monitoraggio aereo del territorio, dei corsi d’acqua superficiali e marini destinati alla balneazione, l’impiego di ROV, sofisticati droni sottomarini per l’esplorazione subacquea delle acque dei fondali marittimi, fluviali e lacuali. L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria sta affrontando con molta determinazione, cooperando con le Forze di Polizia e la Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, lo sversamento abusivo e illegale delle acque re-flue (prelevate dalle civili abitazioni, attività produttive e imprese commerciali di ogni genere non ancora collettate alla rete fognaria del proprio Comune) da parte di auto spurghi che illegalmente (e per massimizzare i profitti), continuano a sversare abusivamente i reflui urbani e industriali, nelle acque superficiali, oppure bypassano illecitamente i depuratori con conseguenti gravi danni ambientali, scaturenti dal non corretto processo di trattamento e depurazione delle acque reflue urbane e industriali.

Questa stagione estiva già vede impegnati lungo il territorio e le acque costiere delle cinque province della Regione Calabria, uomini, donne e mezzi di ARPACAL, al fine di prevenire e mitigare i rischi di illeciti ambientali in danno della salute pubblica in generale e dell’ambiente acqueo marino in particolare. Squadre operative dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, in attuazione delle emesse Ordinanze e Direttive Operative impartite dal Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, composte da Operatori Tecnici, Rilevatori parametrici ambientali, Analisti, Fisici, Chimici, Biologi, Ingegneri ambientali, sono e saranno impegnate tutti i giorni e le ore della settimana, con turni di pronta reperibilità e disponibilità operativa, allo scopo di assicurare un ambiente più salubre e acque marine balneabili ai cittadini e turisti presenti sulle spiagge e sul territorio della nostra regione per proteggerla e preservarla da persone malavitose senza scrupoli e privi di dignità personale. Giornalmente l’Assessore all’Ambiente Prof. Marcello Minenna, s’impegna insieme al Commissario Straordinario Arpacal e al Direttore Generale del Dipartimento Territorio e Tutela del Territorio, Ing. Salvatore Siviglia, per coordinare quanti a diverso titolo operano a difesa e protezione dell’ambiente terrestre e marittimo, cooperando senza alcuna riserva e con totale disponibilità per il bene della biodiversità, delle coste e delle acque tutte della Calabria.

Il mare di Trebisacce giudicato eccellente da Arpacal

TREBISACCE (CS) Le acque del Comune di Trebisacce destinate alla balneazione sono state classificate dall’Arpacal come ECCELLENTI.

È quanto emerge dal documento diffuso dalla Regione Calabria, ai sensi del decreto legislativo 116/2008 e del Decreto interministeriale del 30.03.2010, e redatto dall’Arpacal.

Nello studio, relativo alla qualità delle acque destinate alla balneazione, con riferimento all’anno 2019, gli otto punti presi in considerazione per le analisi, che vanno dalla zona dei Giardini, fino alla Torrente Pagliaro, hanno prodotto un unico risultato: acque eccellenti.

Si tratta dunque di un’ulteriore conferma dell’altissima qualità delle acque del mare del Trebisacce, che quest’anno ha festeggiato per la sesta volta consecutiva la Bandiera Blu assegnata dalla FEE.

«È un risultato che ci lusinga – ha dichiarato il sindaco Franco Mundoma non avevamo dubbi in merito. Il lavoro posto in essere, sia attraverso l’attento monitoraggio del depuratore, sia attraverso una serie di ordinanze emesse con fine preventivo, sia tramite un’azione di educazione al rispetto dell’ambiente, portata avanti soprattutto nell’ambito scolastico, ha dato i suoi frutti e ancora una volta possiamo dire con fierezza che il mare di Trebisacce non solo è pulito ma è un’eccellenza tutta calabrese e italiana. È un mare che merita di essere vissuto, scoperto, e ammirato dai flussi turistici nazionali e internazionali. Da parte dell’Amministrazione comunale da me guidata non mancherà mai l’impegno per la difesa di questo bene prezioso, vero e proprio strumento per la crescita turistica, occupazionale e culturale del nostro territorio».

Balneazione, diversi punti non conformi a Corigliano Rossano

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Il Servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha trasmesso ieri pomeriggio al Comune di  Corigliano Rossano, al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, l’esito dei prelievi di campioni di acqua di balneazione.

Risultati non conformi ben tredici punti di prelievo.

Punto di prelievo Valore riscontrato (in UFC/100 ml.) Limite normativo (in UFC/100 ml.)
Faro Trionto Escherichia coli: 1500 500
100 mt dx Torrente Colognati Escherichia coli: 1400 500
100 m sx torrente Gennarito loc. San Nicola Escherichia coli: 990 500
100 m dx torrente Coserie Escherichia coli: 900 500
100 m sx Coriglianeto Escherichia coli: 6000 500
100 m sx torrente Coserie Escherichia coli: 670 500
Camping Pitagora Escherichia coli: 880 500
Fosso Nubrico Escherichia coli: 880 500
Lido S. Angelo Escherichia coli: 690 500
Momena Escherichia coli: 800 500
S. Irene il Rudere Escherichia coli: 680 500
Sbocco Francesco Frascone Escherichia coli: 810 500
100 m dx Coriglianeto Escherichia coli: 8000 500

Ora spetta al Comune, come richiesto dall’Arpacal, comunicare all’Agenzia le misure di gestione intraprese, come l’individuazione delle cause di inquinamento, i programmi d’intervento, la rimozione delle cause, nonché le relative ordinanze sindacali di divieto alla balneazione per i tratti indicati.

Immagini di repertorio

Il monito di Arpacal: «Non abusiamo del mare»

CATANZARO – “L’Educazione ambientale nelle scuole, opportunità della Rete educativa per la sostenibilità” è questo il tema dell’incontro che si è tenuto oggi in Cittadella regionale a Catanzaro, organizzato dalla Regione Calabria – Dipartimento Ambiente in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale ed il Formez, per presentare i progetti che la stessa Regione, dopo apposito Avviso Pubblico di “Educazione Ambientale”, ha selezionato per aumentare la consapevolezza del valore della biodiversità e del paesaggio, sostenendo nelle scuole azioni di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sui temi ambientali. 

L’evento è stato curato dal dr. Gabriele Alitto, Dirigente del Settore Sviluppo Sostenibile, Educazione e Formazione Ambientale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione.

Anche l’Arpacal è stata selezionata tra i soggetti beneficiari del finanziamento con il progetto “Non abusiamo del mare”, che mira a sensibilizzare la popolazione studentesca del territorio di riferimento, le aziende locali della filiera vitivinicola della Valle del Neto e dell’area del Cirò (KR) e l’opinione pubblica sui temi del consumo responsabile e degli acquisti verdi, delle certificazioni ambientali , dell’economia circolare e sul ruolo che questi strumenti svolgono nella prevenzione degli impatti ambientali, primo fra tutti l’inquinamento da plastiche negli ecosistemi terrestri e marini, con conseguente perdita della biodiversità.

L’EVENTO

Dopo i saluti di rito con la dr.ssa Antonella Rizzo – Assessore alla tutela dell’ambiente della Regione, la dr.ssa Maria Francesca Corigliano – Assessore all’istruzione e alle attività culturali della Regione, il programma della giornata ha previsto l’intervento del Dr. Gabriele Alitto – Dirigente Settore Sviluppo Sostenibile, Educazione e Formazione Ambientale – Dipartimento Ambiente e Territorio, che ha discusso de “Il progetto Follow Environment e la Rete regionale per la Sostenibilità”.

Nel corso della presentazione dei progetti di educazione ambientale nelle scuole, a rappresentare ed illustrare l’elaborato  di Arpacal ha relazionatola dr.ssa Cristiana Simari Benigno, economista ambientale del Centro Regionale Sistemi di Gestione Integrati Qualità e Ambiente, diretto dalla Drssa Sonia Serra,  e coordinatore del progetto “Non abusiamo del Mare”. Arpacal partecipa al progetto anche attraverso le diverse strutture territoriali come il dipartimento di Crotone, diretto dal Dr Rosario Aloisio, ed il Centro regionale Strategia Marina, diretto dal Dr Emilio Cellini.

Allerta meteo nel reggino, rischio frane e inondazioni

REGGIO CALABRIA – E’ scattato l’allarme meteo sulla costa jonica del reggino a causa delle abbondanti piogge che si sono abbattute nelle ultime ore e che hanno interessato particolarmente le zone si Bruzzano Zeffirio, Brancaleone, Ferruzzano e, Staiti.

Il centro funzionale Arpacal, già dalla mezzanotte di ieri ha trasmesso alla Prefettura di Reggio Calabria, alla Protezione Civile e ai comuni interessati una Comunicazione Superamento Soglie per Eventi in Corso” di livello 2

A cause delle forti piogge poi, c’è il rischio che nelle zone indicate possano verificarsi eventi franosi o inondazioni.

Immagini di repertorio

Dal report Arpacal sui rifiuti, cresce la differenziata in Calabria

CATANZARO – La Calabria segna per il 2017 un aumento di 4,40 % della raccolta differenziata rispetto all’annualità precedente, con picchi particolarmente importanti nelle provincie di Crotone e Vibo Valentia, e ottime performance di realtà urbane come per le città di Catanzaro e Vibo Valentia.

Questi ed altri dati si desumono dal Report regionale rifiuti, riferito all’anno 2017, che è stato pubblicato questa mattina dall’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria).

Il Report – realizzato dal Dr. Clemente Migliorino, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dott. Fabrizio Trapuzzano – raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti ai Comuni della Calabria, distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER; documento che è stato inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.

I DATI NELLO SPECIFICO

Tenendo conto dei dati trasmessi dai Comuni, il quadro statistico che ne deriva evidenzia la Provincia di Cosenza come la più virtuosa con il 47,08% ( 41,58% nel 2016, 35,61% nel 2015 e 24,95%  nel 2014), seguita da Catanzaro con 41,08% ( 38,17% nel 2016, 22,24% nel 2015 e 16,17% nel 2014) e Vibo Valentia con 29,67% (22,62% nel 2016, 18,54% nel 2015 e 15,18% nell’anno precedente); seguono ancora la provincia di Reggio Calabria con 23,09% (21,63% nel 2016, 11,51% nel 2015 e 11,34% nel 2014) e Crotone con il 21,36% (12,56% nel 2016, 11,90% nel 2015 e 9,97% nel 2014) che, comunque segna la migliore crescita rispetto all’annualità precedente. La Calabria, nel suo complesso, segna un +4,40% di raccolta differenziata, passando dal 31,20% del 2016 al 35,60% nel 2017.

Capoluoghi di Provincia

Catanzaro segna un notevole aumento rispetto alla rilevazione precedente con 62,14% (39,65% nel 2016 – 8,27% nel 2015 – 6,94% nel 2014 – 3,71% del 2013 – 4,9% del 2012), Cosenza sostanzialmente stabile nella sua crescita con un 52,70%  (52,12% nel 2016 – 47,57% nel 2015 – 42,46 del 2014 – 19,73% del 2013 rispetto al 16,06% del 2012), Crotone 7,11% (5,99% nel 2016 – 11,81% del 2015 – 17,43% nel 2014 – 15,48% del 2013 rispetto al 18,34% del 2012), Reggio Calabria 33,99% ( 27,76% nel 2016 –  17,38% del 2015 – 8,95 nel 2014, 8,26% del 2013 rispetto al 13,65% del 2012), Vibo Valentia in grande aumento con 28,75% ( 11,38% nel 2016 – 4,97% nel 2015 – 6,62% nel 2014, 8,70% del 2013 rispetto al 11,13% del 2012).

Alcuni centri urbani per provincia

Provincia di Catanzaro: Lamezia Terme n.d. , Soverato n.d. , Sellia Marina 64,57%

Provincia di Cosenza: Rossano 30,64% , Corigliano 39,27% , Castrovillari 66,72% , Paola 66,21% , Rende 57,88%

Provincia di Crotone: Cutro 5,69% , Isola capo Rizzuto 56,36%

Provincia di Reggio Calabria: Gioia Tauro 0,008% , Rosarno 3,17% , Locri n.d. , Siderno 46,29% , Cittanova 64,47%

Provincia di Vibo Valentia: Tropea 32,12% , Pizzo 36,92%

 

Centri urbani “TOP” per provincia

Catanzaro – Amato 74,81%

Cosenza – San Benedetto Ullano 84,38%

Crotone – Santa Severina 58,43%

Reggio Calabria – Delianuova 72,23%

Vibo Valentia – Filadelfia 66,36%

Balneazione, punto critico nel comune di Corigliano-Rossano

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) Il Servizio Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha comunicato al Sindaco e contestualmente al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, la non conformitàdei risultati delle analisi dei campioni prelevati in data 31.07.2018  in loc. Momena, coordinate geogr. LAT.39°37.234N – LONG.16°37.964 in cui è stato riscontrato un valore di Escherichia coli SUPERIORE ai limiti del D.Lgs. 116/08 .

Sarà compito del Comune interessato avvisare la cittadinanza con apposita ordinanza del Sindaco di divieto temporaneo della balneazione; I risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l’entità e la durata dell’inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile per rimuovere il divieto di balneazione.

Immagine di repertorio

Rende, il sindaco firma protocollo per valorizzare il verde pubblico

RENDE (CS) – Il Comune di Rende ha siglato il protocollo d’intesa con “Calabria Maceri e Servizi”, “Rende Servizi” e l’associazione “I giardini di Eva” per la riqualificazione delle aree verdi della città.

Il protocollo, in un’ottica di valorizzazione dell’ambiente e dell’ecosostenibilità, mira alla realizzazione di progetti per il recupero anche dell’area dello svincolo autostradale di Quattromiglia di Rende. Con l’impegno e la collaborazione dei firmatari, saranno realizzati spazi con l’utilizzo di bio-compost, nonché materiali riciclati, ed inoltre,  provvederanno a garantirne l’ordinaria manutenzione ed il taglio dell’erba.

E intanto anche dall’Arpacal, in materia di protezione dell’ambiente, giungono dati positivi dall’indagine per il rilevamento del rumore prodotto dal traffico veicolare sulla A2 – Autostrada del Mediterraneo presso lo svincolo autostradale.

In base alle disposizioni legislative per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico, è stato avviato, in quattro fasi di campionamento, il monitoraggio acustico. «Il livello di rumore derivante dal traffico veicolare dell’autostrada A2 nei pressi di Quattromiglia, come risultato dalle analisi del monitoraggio effettuato e confrontato con i limiti previsti per le infrastrutture, rientra nei limiti stabiliti» rassicura l’assessore comunale all’Ambiente, Domenico Ziccarelli. «Il diligente lavoro svolto dall’Arpacal , i dati positivi fornitici e, l’importante progettazione avviata con le aziende e le associazioni locali, rientrano nella valorizzazione e riqualificazione del nostro territorio, per il quale, mediante diverse attività amministrative, stiamo lavorando duramente» ha affermato soddisfatto il sindaco Marcello Manna.