Archivi tag: Arpacal

Discarica Celico, il Sindaco di Rovito chiede un incontro al Presidente della Regione

discarica celicoLAMEZIA TERME (VV) – Nei giorni scorsi, presso la Federazione regionale del Pd a Lamezia Terme, si è svolto  un incontro a cui hanno partecipato il sindaco di Rovito Felice D’Alessandro, l’assessore comunale all’ambiente Gessica Sottile, il segretario del circolo cittadino del Pd Eugenio Iusi e i segretari regionale e provinciale del Partito Democratico, Ernesto Magorno e Luigi Guglielmelli. “Nel corso dell’incontro – ha dichiarato D’Alessandro – abbiamo affrontato la questione riguardante l’emergenza rifiuti e, in particolar modo, la discarica di Celico. È stato un incontro fortemente positivo che ha portato i presenti alla decisione congiunta finale di chiedere un incontro al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per meglio comprendere la linea dell’Esecutivo regionale sulla discarica di Celico”. Per quanto riguarda le richieste avanzate nei giorni scorsi all’Arpacal circa le esalazioni maleodoranti provenienti dalla discarica, preso atto che l’Agenzia regionale “non dispone dei mezzi e della strumentazione necessaria per la determinazione della concentrazione di odori mediante olfattometria dinamica”, D’Alessandro ha valutato le risposte pervenute ancora vaghe e interlocutorie, mentre ha giudicato di particolare interesse il suggerimento di Arpacal all’autorità competente di prevedere “la possibilità di una sospensione delle sole attività di compostaggio, responsabili principali delle emissioni odorigene, in attesa del completamento delle modifiche strutturali migliorative del sito” e la diffida nei confronti della società Miga s.r.l “a completare entro 30 giorni (a partire dal 2 luglio 2015), le varianti progettuali prescritte, pena la possibile revoca/sospensione dell’autorizzazione in essere”. Il sindaco di Rovito, infine, ha ringraziato il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per aver convocato tempestivamente, a seguito di sua specifica richiesta, un apposito incontro per venerdì 24 luglio alle ore 9.30 in Prefettura, a cui sono stati invitati lo stesso sindaco di Rovito, quello di Celico, il Dirigente del servizio tematico Aria dell’Arpacal e l’Amministratore Unico della società Mi.Ga srl “allo scopo – si legge nella nota/invito della Prefettura di Cosenza – di analizzare le problematiche relative alla segnalazione della fuoriuscita di esalazioni dall’impianto di compostaggio, gestito dalla Mi.Ga srl nel Comune di Celico e per aderire alla richiesta in tal senso del sindaco di Rovito nel cui territorio comunale la problematica è particolarmente avvertita”.

Crotone, divieto di balneazione revocato

Mare inquinatoCROTONE – Michele Marseglia, assessore all’Ambiente,  comunica che è stata disposta la revoca dell’ordinanza sindacale di divieto temporaneo di balneazione emessa nei giorni scorsi. Le analisi effettuate dall’Arpacal sui campioni di acqua marina in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio denominate “2 km sud dal Fiume Neto”, “6 km sud del Fiume Neto” e “Lido Catia” hanno dato esisto favorevole, per cui valori sono tornati nella norma. Tutte le zone che erano state oggetto del provvedimento di divieto ritornano a essere balneabili.

Crotone, divieto di balneazione nella zona nord della costa crotonese

mare1CROTONE – Con ordinanza sindacale, il Comune di Crotone ha disposto il divieto temporaneo di balneazione nella zona nord della costa crotonese. A seguito di nota dell’Arpacal, è stato comunicato al Comune che le analisi effettuate sui campioni di acqua marina in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio denominate “2 km sud dal Fiume Neto”, “6 km sud del Fiume Neto” e “Lido Catia” hanno dato esisto sfavorevole.
Michele Marseglia, assessore all’Ambiente, specifica che le zone oggetto del provvedimento saranno attrezzate  di idonea segnaletica a indicare il divieto temporaneo di balneazione, che gli uffici comunali stanno già provvedendo a fornire. “È probabile – dichiara Marseglia – che le correnti degli ultimi giorni abbiano causato questo tipo di problema e comunque abbiamo provveduto a interdire, a scopo precauzionale, la balneazione a tutela della salute dei cittadini fino a quando ulteriori analisi che Arpacal effettuerà, non consentiranno la balneazione stessa”.
L’assessore all’Ambiente comunica, inoltre, che i dati Arpacal relativi al punto di campionamento “Magna Grecia” sono ritornati in brevissimo tempo favorevoli alla balneazione. Il dato a tutt’oggi resta confermato, per cui la balneazione in quel tratto è consentita senza limitazioni.

L’ordinanza resterà in vigore fino a quando i risultati di successivi controlli da parte di Arpacal non risulteranno nuovamente favorevoli alla balneazione.

Giornata Mondiale dell’Ambiente: L’Istituto Comprensivo di Sellia Marina con Il fisico Salvatore Procopio il geologo Michele F. Gallo

selliamarina_arpacal_w (1)Ospiti del Comune di Sellia Marina, insieme ai volontari del servizio civile della città, una equipe di tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) ha incontrato, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo, la cittadinanza ed alcune associazioni locali. Il fisico del Laboratorio “Ettore Majorana”, Salvatore Procopio, ed il geologo Michele Folino Gallo, entrambi del Dipartimento di Catanzaro dell’Arpacal, hanno sviluppato nel corso della giornata la nozione di “sviluppo sostenibile”, chiave di volta tra vivibilità, crescita economica, equità sociale e tutela della natura. “La cultura della sostenibilità – ha spiegato il tecnico Salvatore Procopio – rende i cittadini consapevoli delle proprie scelte nei consumi, negli stili di vita, nella mobilità, nel risparmio energetico, nella riduzione e differenziazione dei rifiuti e, in genere, nel rispetto dell’ambiente. In tal senso è importante che le istituzioni facciano proprie politiche di sviluppo ambientale assegnando un ruolo fondamentale alla conoscenza, alla formazione e allo sviluppo sostenibile per creare competenze e professionalità sui diversi aspetti della sostenibilità ambientale, economica e culturale presente nel territorio d’appartenenza”. “Dopo secoli in cui si è attinto liberamente alle risorse naturali – il geologo Folino Gallo, del Servizio Suolo e Rifiuti – è ora evidente che tutto ciò non è più possibile. Sono evidenti gli effetti negativi legati all’accumulo delle emissioni inquinanti nell’atmosfera, allo spreco delle risorse idriche e allo sfruttamento irrazionale, all’enorme produzione di rifiuti, alla forzatura in alcune produzioni agroalimentari, al vertiginoso aumento della motorizzazione, al mancato rispetto dell’equilibrio idrogeologico, della natura e del paesaggio”. “Organizzare in occasione delle feste della scuola aprendo l’angolo del baratto – ha suggerito Folino Gallo  ai piccoli studenti –  sono iniziative all’insegna del recupero e del riciclo, dove portare oggetti, vestiti, libri, ancora in buono stato ma che non usiamo più. Contribuire ad un progetto di sostegno locale, ad esempio raccogliendo abiti vecchi e consegnandoli a parrocchie, aiutare i canili locali, recuperando gli scarti della mensa della scuola”.

 

Arpacal e Asp collaborano per lo studio dei tumori

arpacal1Catanzaro(Cz)“Il Registro Tumori non ha evidenziato eccessi significativi dell’incidenza di patologie definite di interesse eziologico a priori, cioè patologie che in base alla letteratura scientifica risultano associabili  all’esposizione agli agenti inquinanti presenti nell’area; i due siti studiati non hanno avuto impatto misurabile per la patologia oncologica nel periodo coperto dal Registro”. E’ questa una delle considerazioni conclusive del report che la Dott.ssa Antonella Sutera Sardo, Responsabile del Servizio Epidemiologico e Direttore del Registro Tumori dell’ASP di Catanzaro, ha presentato nella tesi dal Titolo “Studio epidemiologico dello stato di salute dei residenti nella provincia di Catanzaro in relazione all’inquinamento ambientale: mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri”. Lo studio ha visto concretizzarsi, per la prima volta in Calabria, una fattiva collaborazione tra l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) e l’ASP di Catanzaro per la valutazione dello stato di salute  della popolazione residente nei due comuni, Davoli e Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, individuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, a causa della presenza di discariche di rifiuti  che hanno provocato, nel tempo, l’accumulo di sostanze inquinanti, come sedi di aree ad alto rischio ambientale.La tesi della dr.ssa Sutera Sardo – conclusivo del master di II livello in Epidemiologia Applicata condotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute in collaborazione con l’ Università degli studi di Roma “Tor Vergata” – è stato presentato nel corso del Workshop di valutazione  finale del  percorso formativo dell’ISS dal titolo  “La rete epidemiologica e di Salute di Popolazione  della  Regione Calabria a supporto della  Governance”. Dal lavoro della dr.ssa Sutera Sardo emerge che “Le analisi di mortalità e morbosità, che coprono una finestra temporale più ampia, hanno mostrato un segnale sull’insieme dei Tumori  dell’apparato linfoemopoietico in entrambi i siti. Tra le patologie di interesse a priori possiamo osservare, nei due Siti, alcuni eccessi di tumori maligni del sistema linfatico ed emopoietico. Questi segnali richiedono un approfondimento delle indagini per saggiare un’eventuale conferma dell’ipotesi eziologica”. Sono state suggerite inoltre alcune indicazioni operative ai decisori: Potenziare le attività di monitoraggio e la sorveglianza epidemiologica delle popolazioni esposte; estendere la copertura temporale (sorveglianza  permanente)e identificare zone subcomunali da sottoporre a controlli più approfonditi, previa definizione delle stesse, in collaborazione con Arpacal”.A supervisionare il lavoro il Dott. Pietro Comba  ed il Dott. Emanuele Crocetti , per la parte oncologica, facenti parte anch’essi del gruppo di lavoro SENTIERI.La metodologia SENTIERI, che è stata applicata in modo particolare ad aree caratterizzate dalla presenza di Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche,è stata illustrata   anche a Catanzaro, in occasione del  convegno nazionale in cui sono stati presentati, per la prima volta, i dati prodotti dal Registro Tumori dell’ASP di Catanzaro (2011).  In quell’occasione sono nate le basi per una fruttuosa collaborazione  tra ISS, AIRTUM, Arpacal ed ASP. La metodologia di lavoro adottata  per lo  studio oggetto della tesi della Dott.ssa Antonella Sutera Sardo per la sorveglianza dello stato di salute  dei residenti in siti contaminati, utilizza un approccio simile a quello della metodologia SENTIERI, prevedendo l’utilizzo di indicatori quali Ricoveri Ospedalieri, Mortalità ed Incidenza dei Tumori. Lo svolgimento completo dell’indagine è stato possibile però soltanto sulla Provincia di Catanzaro che è l’unica dotata, al momento, di un Registro Tumori accreditato AIRTUM, che ha superato cioè tutti i test previsti dall’organismo di controllo di registrazione oncologica nazionale (per l’appunto, AIRTUM) nel 2010, ed internazionale nel 2013, quando le informazioni prodotte sono state accettate dall’International Association of Cancer Registries (IACR) per la presentazione dei dati nel volume Cancer Incidence in Five Continents X.“Occorre, infine, precisare – ha commentato la dr.ssa Sutera Sardo – che il lavoro ha dei limiti che non consentiranno nell’immediato di arrivare a conclusioni definitive, probabilmente serviranno altri studi per portare a fondo l’indagine, sempre con la collaborazione delle parti già indicate. E’ comunque l’avvio di un’iniziativa che  avrà la possibilità di  evidenziare  la grande considerazione da parte dei decisori non soltanto dello stato di salute dei residenti in sedi contaminate, ma del rapporto con queste popolazioni che potranno seguire l’evoluzione della sorveglianza epidemiologica permanente auspicata, attraverso frequenti comunicati ed assemblee pubbliche e quant’altro sarà ritenuto utile per creare un confronto aperto e trasparente tra politici e amministratori, media locali  e portatori d’interesse (comitati, scuole, medici, associazioni, ecc.). Tutta la stesura del lavoro sarà scaricabile liberamente, in tempi brevi,  dal sito dell’ASP di Catanzaro  consultabile all’indirizzo www.registrotumoricatanzaro.it

Arpacal e gli istituti alberghieri contro lo spreco di cibo

arpacalCatanzaro (Cz) Si è svolto oggi,  presso la sede centrale Arpacal a Catanzaro la premiazione del concorso “Nulla si butta… tutto si cucina” , un’iniziativa organizzata dal servizio EOS Arpacal che ha visto coinvolti gli istituti alberghieri della Calabria.L’iniziativa si è conclusa con la realizzazione di un “ricettario anti spreco” con ricette create dagli alunni degli istituti e realizzate con “scarti” e avanzi di prodotti tipici della nostra regione.Il Direttore Generale Arpacal, dr.ssa Sabrina Santagati, ha introdotto i lavori sottolineando che “oggi l’alimentazione è un problema a livello globale e che sia innegabile come la nostra società stia andando verso la riscoperta del mangiare sano”.“Mangiare sano presuppone il controllo di tutta la filiera alimentare – ha continuato il direttore Santagati – ed è in questo contesto che Arpacal  assicura il consumatore su cosa mangia.A seguire il Direttore Scientifico Oscar Ielacqua ha esortato i giovani  a valorizzare le eccellenze alimentari locali che devono diventare la base di una sana alimentazione. Il Vicedirettore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Dott. Francesco Mirarchi, apprezzando l’iniziativa messa in campo da Arpacal , ha sottolineato l’importanza degli istituti alberghieri in particolare in Calabria dove possono essere considerate come le scuole che più facilmente danno accesso ai giovani  al mondo del lavoro.Infine il Direttore dell’Unione Regionale Cuochi Calabria, Francesco Corapi ha posto l’accento sulla bontà dell’iniziativa ricordando ai giovani chef che le ricette nate dagli scarti sono sempre state parte della gastronomia calabrese.Dopo i saluti, il funzionario Arpacal Pasqualino Cerminara ha illustrato brevemente funzioni e i ruoli che Arpacal svolge per la difesa del territorio mentre Fortunata Giordano, coordinatrice del servizio EOS ha lasciato spazio ai giovani  chef per spiegare come sono nate le ricette pubblicate.Alla fine della giornata si è svolta la premiazione,  con la consegna degli attestati e dei DVD contenti in formato digitale il ricettario antispreco.

Lamezia Terme (Cz): La settimana della scienza con Arpacal

IMG_1306Ha preso il via ieri a Lamezia Terme l’annuale appuntamento con “La settimana della Scienza” promosso dall’Istituto Comprensivo Don Milani di Lamezia Terme, diretto dalla professoressa Maria Antonietta Crea. La manifestazione, patrocinata anche dall’Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria) presenta un’offerta didattica articolata in diversi percorsi modulari legati da un unico filo conduttore: la natura della luce, la sua fenomenologia, le sue interazioni con la materia, considerato che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2015 quale “Anno Internazionale della Luce e delle Tecnologie basate sulla Luce”. In particolare questi percorsi si dipanano a partire dall’osservazione di fenomeni propri dell’esperienza quotidiana di ciascun alunno, che hanno dato vita ad vera e propria esposizione scientifica come: il ripristino della serra presente nella scuola, la dimensione delle ombre con il “teatrino delle ombre”, i colori della luce e costruzione del disco di Newton, la rifrazione della luce, solari termici, solari fotovoltaici, macchina fotografica, materiali opachi, riflettenti, stampanti ecc. Ad attirare l’attenzione dei piccoli ragazzi della Don Milani è stato il tecnico del Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento di Catanzaro, Michele Folino Gallo. “Abbiamo sempre più bisogno di energia – ha spiegato il tecnico dell’agenzia per l’ambiente – ma non sappiamo come fare per ottenerla, visto che più ne produciamo e più ce ne occorre. Viviamo in una società la cui economia è basata sugli idrocarburi, petrolio in testa, che coprono più della metà della richiesta di energia mondiale. IMG_1309Lo sfruttamento di tali fonti ha fatto la fortuna di una parte degli uomini, ma sta spingendo il pianeta in una crisi climatica di cui non conosciamo ancora la reale portata. Inoltre, ha continuato il tecnico Arpacal, bisogna considerare che sono fonti di energia in esaurimento, anche se non si sa di preciso quando finiranno. E, comunque, il vero problema è un altro. Nessuna fonte, rinnovabile o non, potrà sostenere la sete di energia della nostra società, senza considerare la domanda crescente delle economie nascenti di Cina, India e parte dell’Africa, miliardi di persone che se volessero consumare come le società ricche spingerebbero già il pianeta nel baratro. Allora la vera sfida da vincere è un’altra, ovvero consumare meno!” In questo scenario la scuola ha l’importante compito di educare gli alunni ad una partecipazione attiva facendo acquisire ai cittadini di domani abitudini sostenibili. A concludere la giornata, con tutti i bambini della quinta elementare, è stato l’intervento del dirigente del laboratorio chimico di Catanzaro, dottoressa Domenica Ventrice, che si è soffermata nello spiegare che “la luce è una particolare onda elettromagnetica ed al variare della sua lunghezza d’onda varia il colore che percepiamo.IMG_1315 Ad esempio, un’onda con la lunghezza di 400 nanometri crea il colore violetto, se invece è di 600 sarà gialla e se è di 750 avremo il rosso!”.  Partendo dallo spettro visibile la dott.ssa Ventrice, con l’aiuto di un prisma, ha spiegato cos’è un arcobaleno. “Ogni goccia d’acqua sospesa nell’aria si comporta come un piccolo prisma. Quando un raggio solare l’attraversa, la goccia può provocare tre fenomeni ottici: la rifrazione, se il raggio viene deviato dalla traiettoria; la dispersione, quando la luce solare è scomposta nei sette colori fondamentali; e infine la riflessione. In questo caso il raggio torna indietro perché la superficie interna della goccia agisce come uno specchio concavo. La forma dell’arcobaleno è dovuta al fatto che essendo le goccioline d’acqua sferiche, sicché tutte le riflessioni si compongono a forma ad arco”.

 

Amianto: solo il 5% dei Comuni Calabresi ha trasmesso le Schede di Autonotifica

CATANZARO – arpacal1Solo il 5% dei comuni calabresi ha trasmesso al Centro Geologia e Amianto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) le schede di auto-notifica che i proprietari degli immobili, con presenza di manufatti contenenti amianto, hanno presentato in seguito ad ordinanze di Censimento Obbligatorio emanate dai comuni di appartenenza; questi dati permettono, infatti, all’Arpacal di procedere con la mappatura geo-referenziata delle coperture in cemento-amianto, proprio sulla base dei dati derivanti dal Censimento Obbligatorio effettuato dai Comuni e dalle ASP. Attività che l’agenzia ambientale, attraverso  la sua struttura specialistica,  ha avviato da più di sei mesi, dando attuazione alle azioni previste dalla Legge Regionale n. 14 del 27 aprile 2011.

E’ questo uno dei dati presentati dalla dr.ssa Alessandra Spadafora, geologo del Centro Geologia e Amianto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), nel corso del seminario dal titolo “La gestione del rischio amianto in Calabria: problematiche e soluzioni”, tenuto nei giorni scorsi nell’ambito della fiera Edil-Expo a Catanzaro.

Dai dati Arpacal presentati, inoltre, emerge che, delle strutture contenenti amianto mappate, il 93% interessa le coperture degli edifici, mentre per la rimanente parte si tratta di canne fumarie, serbatoi e pannelli. Sul totale dei siti mappati, inoltre, più del 96% dei manufatti presenta un discreto stato di conservazione, con danneggiamenti inferiori al 10% della superficie totale del manufatto stesso.

I dati presentati permettono di avere una prima immagine della presenza e dei quantitativi di materiali contenenti amianto (MCA) nel territorio regionale, seppure limitata da una insufficiente risposta degli Enti interessati, ad oltre 20 anni dall’inizio del processo di dismissione.

Il seminario, promosso dall’INAIL e dal Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, ha focalizzato sulla necessità di procedere al completamento della mappatura geo-referenziata dei siti contenenti amianto; tutto ciò per capire realmente quanto materiale contenente amianto ci sia sui nostri territori, al fine di effettuare una realistica valutazione del rischio e procedere con la bonifica.

La dr.ssa Alessandra Spadafora, già componente dell’Unità Speciale Amianto istituita dalla Regione Calabria nel 2012, ha quindi illustrato i compiti che la legislazione regionale assegna all’Agenzia ambientale calabrese, individuata come ente tecnico di riferimento per la materia, ovvero la mappatura geo-referenziata delle zone del territorio regionale  interessate dalla presenza di amianto nell’ambiente naturale o costruito, e le attività di  monitoraggio ed analisi di laboratorio sui manufatti o siti contenenti amianto, svolta su richiesta della Regione, delle ASP, e dei Comuni o seguendo un’analisi di priorità sulla base dei dati emergenti dal censimento effettuato.

Eccellenza della costa crotonese: il 96% è balneabile

KR3Il 96% della costa Crotonese  rivela dati di eccellenza nell’ ambito della balneazione, l’unica costa, in Calabria,  a non aver ricevuto classificazioni di “scarsità” per le proprie acque. L’Arpacal, l’ente preposto alla protezione dell’ambiente calabrese, ha presentato questa mattina i dati provinciali della balneazione 2015 nei locali della Lega Navale a Crotone, sulla base delle attività di monitoraggio e analisi della stagione 2014. Il dr. Alfredo Amoruso, referente provinciale Arpacal per la campagna di balneazione, ha spiegato nei dettagli le procedure adoperate, le tempistiche calendarizzate e le differenze operative che la nuova normativa comunitaria ha introdotto da qualche anno in Italia. “Tornando ai dati della balneazione, con l’eccellenza pressoché totale della nostra costa, vi sono comunque dei tratti che hanno rappresentato delle criticità che abbiamo affrontato nel 2014, e penso alla foce del fiume Tacina, oppure ad Isola Capo Rizzuto, o sul confine tra i comuni di Crotone e Strongoli. Criticità che comunque abbiamo affrontato prontamente”.

Fortemente evidenziata dall’ assessore alle Politiche ambientali del Comune di Crotone, Michele Marseglia, la sinergia tra l’ Amministrazione comunale e l’Arpacal, accomunati dall’obiettivo di rispetto e tutela dell’ambiente e improntati alla risoluzione dei problemi di depurazione che da tempo costituiscono un annosa problematica per il territorio.

 

L.G

 

 

Discussione sui dati della balneazione calabrese

CATANZARO – Dopo l’incontro che si terrà lunedì 27 aprile a Tropea per la provincia di Vibo Valentia, proseguiranno martedì 28 aprile a Catanzaro, nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro a partire dalle ore 10:30, il ciclo di seminari che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha preparato in collaborazione con il Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, per illustrare ai sindaci dei comuni costieri calabresi, alle province e alle altre autorità competenti in materia, i dati della balneazione 2015, elaborati sulla base della campagna di monitoraggio svolta nell’anno 2014.

Lo scopo di questo ciclo di seminari è quello di dare  delle informazioni ai sindaci calabresi, prima che la stagione estiva abbia inizio, conoscendo nel dettaglio i dati del monitoraggio che poi, permetteranno alla Regione di individuare le aree balneabili e quelle non balneabili delle coste calabresi per la stagione arpacal1turistica quasi alle porte. Dopo il primo appuntamento di Cosenza, ed il secondo previsto per lunedì 27 a Tropea, anche martedì 28 a Catanzaro saranno illustrate le attività ed i risultati del monitoraggio.

Prenderanno parte a ciascun incontro, oltre al direttore generale dell’Arpacal,  la Dottoressa Sabrina Santagati, e al direttore scientifico dell’Agenzia, Dottor Oscar Ielacqua, i direttori dei dipartimenti provinciali Arpacal, i referenti regionali e provinciali della campagna di balneazione e i dirigenti e funzionari della Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio.

I seminari proseguiranno, dopo Catanzaro, per le province di Reggio Calabria (29 aprile) e Crotone (30 aprile).