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Arpical, il monitoraggio del gas radon continua

COSENZA-Prosegue senza sosta in provincia di Cosenza la campagna di monitoraggio del gas radon che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha avviato su tutto il territorio regionale. Obiettivo di questa iniziativa, a conclusione della campagna regionale coordinata dal dr. Salvatore Procopio del Laboratorio Fisico “E. Majorana” del Dipartimento di Catanzaro dell’Arpacal, sarà quella di dotare per la prima volta la Calabria di una mappa georeferenziata che, partendo dai dati acquisiti nelle province, restituisca un quadro generale della presenza sul territorio di questo gas radioattivo; anni addietro, infatti, la presenza di gas radon era stato considerato trascurabile nella nostra regione soltanto perché mancavano iniziative capillari di monitoraggio, come questa messa in campo dall’Arpacal. A curare la fase operativa in provincia di Cosenza è l’ing. Giacomina Durante, in servizio presso il Laboratorio Fisico del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal,  che nei giorni scorsi ha fatto tappa in tre Comuni: Casole Bruzio, Laino Castello e Grimaldi. In ciascun comune, l’ing. Durante ha avuto la piena collaborazione dei dipendenti e dei primi cittadini che, già in occasione dell’illustrazione del progetto, avevano dato ampia disponibilità a partecipare all’iniziativa.

Palazzo della provincia di Cosenza

Così a Casole Bruzio, il sindaco Salvatore Iazzolino con il collaboratore Fulvio Orsimarsi hanno accompagnato il tecnico Arpacal nei luoghi prescelti per  l’installazione degli esposimetri: scuole elementari e medie, nonché nello stesso Municipio ed in private abitazioni. Lo stesso è stato fatto nel piccolo comune di Laino Castello dove, assistita dai dipendenti comunali, geometra De Diego e  dal signor Palermo, l’ing. Durante ha installato gli esposimetri, oltre che nei locali pubblici, anche nelle abitazioni di privati cittadini, aderenti al progetto anche perché opportunamente sensibilizzati sia dal Comune e sia dall’Agenzia ambientale calabrese. L’altro ieri, infine, tappa a Grimaldi, ridente paese del Savuto cosentino, dove la signora Occhiuzzi, coadiuvante dell’ufficio tecnico comunale, ha avuto il compito di accompagnare  il tecnico Arpacal nei luoghi pubblici individuati e nelle abitazioni private aderenti.

La campagna – sviluppata anche nelle altre province calabresi con la collaborazione dei dipartimenti territoriali Arpacal – prevede il coinvolgimento di tutti i comuni interessati a monitorare la presenza del gas radon sul proprio territorio, attraverso il posizionamento di esposimetri in grado di misurare la presenza di questo gas inerte ma radioattivo, prodotto principalmente dal suolo e dai materiali da costruzione. E’ importante, infatti, conoscere il livello di concentrazione del radon in un dato ambiente chiuso, come potrebbe essere quello domestico o di locali pubblici, per individuare le migliori azioni di rimedio per limitare un’eccessiva concentrazione che potrebbe avere effetti dannosi sulla salute, trattandosi di un gas radioattivo, anche a lungo termine.