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‘ndrangheta, 4 arresti per usura ed estorsio

REGGIO CALABRIA – I carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Vittorio e Tommaso Raso, di 36 e 22 anni, di Luigi Raso (61), già detenuto per altra causa, e disposto gli arresti domiciliari per Antonio Fazio (54), tutti di Isola Capo Rizzuto, risultati collegati alla cosca Pullano di Isola Capo Rizzuto.

I quattro, dopo l’arresto avvenuto lo scorso 6 maggio per usura ed estorsione ai danni di un commerciante di Cropani, avrebbero continuato a veicolare, per il tramite di un proprio parente, messaggi e minacce nei confronti della persona che li aveva denunciati e dei suoi congiunti, nel tentativo di coartarne la volontà al fine di farlo ritrattare.

Oggi l’accusa è la medesima con l’aggravata dal metodo mafioso.

Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Dda del capoluogo a seguito di un’attività investigativa condotta dai carabinieri e coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri e dai sostituti Paolo Sirleo e Domenico Guarascio. Le indagini, partite dalla denuncia della vittima, titolare di un esercizio commerciale, avevano portato, a maggio scorso, all’emissione di una prima ordinanza nei confronti dei tre Raso. Dalle indagini era emersa l’attività usuraria attuata attraverso un prestito iniziale di 4 mila euro concesso alla vittima, lievitato fino a 20 mila euro con un interesse del 100%. In quella circostanza, durante le perquisizioni domiciliari nelle abitazioni degli arrestati, erano stati trovati manoscritti riportanti formule di giuramento e riti di affiliazione, un santino di San Michele Arcangelo strappato nel lato superiore nonché un ulteriore manoscritto relativo al “codice del picciotto”, elementi che hanno ulteriormente validato la caratura criminale e la matrice ‘ndranghetista dei soggetti interessati. 

Tassi usurai del 100% annui e minacce a commerciante, tre arresti nel catanzarese

CATANZARO – Tre persone di Isola Capo Rizzuto (Kr) sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di usura ed estorsione ai danni di un commerciante di Cropani, in provincia di Catanzaro. Secondo quanto si apprende la vittima, che nel dicembre scorso ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, è stata minacciata più volte, anche con una pistola.

I fatti sono stati inquadrati in un più ampio contesto ‘ndranghetista visto che i tre, per l’accusa, sono riconducibili a una famiglia gravitante nell’ambito delle cosche di Isola di Capo Rizzuto.

Le indagini degli investigatori della Compagnia di Sellia Marina e di quelli della Stazione di Cropani – coordinate dai pm di Catanzaro Paolo Sirleo e Domenico Guarascio e dal procuratore Nicola Gratteri – condotte con intercettazioni, pedinamenti e controlli documentali, hanno portato ai domiciliari di Vittorio e Tommaso Raso, di 36 e 22 anni, e all’arresto in carcere di Luigi Raso (61), già detenuto per altra causa. 

Operazione Gdf “Tonno rosso”, 4 arresti a Cetraro

CETRARO (CS) – Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Paola, militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Paola, dott.ssa Rosamaria Mesiti, nei confronti di 4 persone, indagate per i reati di estorsione aggravata, per aver commesso il fatto in più persone e/o con un’arma pistola e da soggetto sottoposto a misure di prevenzione con provvedimento definitivo.
Le indagini, svolte dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, hanno consentito di raccogliere un grave quadro indiziario nei confronti degli indagati, in relazione alle attività di disturbo perpetrate nei confronti di alcune tonnare il 27, 28 e 29 maggio 2018, durante le autorizzate attività di pesca al “tonno rosso”, effettuate nelle acque a ridosso delle coste dell’alto tirreno cosentino.
L’attività di disturbo e intimidazione, posta in essere a bordo di piccole imbarcazioni da diporto, era finalizzata ad ottenere illecitamente – mediante minacce, anche con arma da fuoco (pistola) – una parte del pescato.
Le operazioni di servizio, in virtù di molteplici e specifiche chiamate di soccorso degli equipaggi dei vari pescherecci, sono state condotte in stretta sinergia dai militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia; Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Lamezia Terme (CZ); della Compagnia Paola e Tenenza di Cetraro, nonché personale della Guardia Costiera di Cetraro (CS).
Gli elementi acquisiti a seguito degli interventi sono stati sviluppati pianificando una serie di attività di polizia giudiziaria, finalizzate alla ricostruzione delle vicende e all’individuazione degli autori delle estorsioni.
All’esito delle investigazioni, gli autori delle fattispecie delittuose – di cui 2 già gravati da provvedimenti della “sorveglianza speciale” in relazione a precedenti condanne definitive per gravi delitti (associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, detenzione illegale di armi e rapina), sono stati identificati e denunciati in ordine alla commissione dei reati p. e p. dagli artt. 56, 110, 629, commi 1 e 2, del C.P., ovvero l’estorsione di tonni dal peso complessivo di circa 1000 kg.
Ulteriori dettagli dell’indagine verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, prevista alle ore 10:15 di oggi 30 gennaio 2020, presso la Procura della Repubblica di Paola, alla quale interverranno il Dott. Pierpaolo Bruni, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola, il Col. Danilo Nastasi, Comandante Provinciale Guardia di Finanza Cosenza, il Ten. Col. Alberto Catone, Comandante del R.O.A.N. di Vibo Valentia ed il Ten. di Vascello CP Antonino Saladino.

Trasportavano eroina, arrestate due donne

COSENZA – Le Fiamme Gialle della Tenenza della Guardia di Finanza di Montegiordano, nel corso di un controllo finalizzato alla prevenzione dei traffici illeciti e di controllo economico del territorio, hanno tratto in arresto due donne di nazionalità italiana che trasportavano 1,6 chilogrammi di eroina, nascosta all’interno dell’autovettura a noleggio sulla quale viaggiavano.
Le due donne,di 36 e 28 anni, originarie e provenienti da Taranto, dopo essere state fermate dalla pattuglia di finanzieri, hanno cercato di far concentrare l’attenzione del cane antidroga C-QUANTO verso una piccola dose “esca” di hashish, riposta in tutta evidenza all’interno di una cavità dello sportello anteriore dell’autovettura.
Ben occultati sotto il sedile dell’auto, sono stati quindi rinvenuti 3 panetti dieroina, del peso complessivo di 1,6 kg, immediatamente sottoposti a sequestro.
Le due responsabili sono state, pertanto, tratte in arresto e, dopo l’espletamento delle formalità di rito, condotte presso la Casa Circondariale di Castrovillari, a disposizione del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica.
Le analisi chimiche effettuate presso un laboratorio specializzato hanno quindi permesso di stabilire l’elevato grado di purezza della droga sequestrata, dalla quale sarebbero state estratte quasi 10.000 dosi, che, sul mercato dello spaccio, avrebbero potuto fruttare un guadagno pari ad oltre 150.000,00 euro.
Il giorno seguente, le arrestate sono state processate per direttissima ed entrambe condannate, dal Giudice del Tribunale di Castrovillari, alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione, oltre alla multa di € 14.000,00 per ciascuna responsabile.

‘Ndrangheta, maxi blitz dei carabinieri: oltre 300 arresti nel vibonese

VIBO VALENTIA – Maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 334 emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della procura distrettuale. Contestualmente i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro.

I dettagli dell’operazione “Rinascita-Scott”

L’operazione denominata “Rinascita-Scott” ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

Arresti in Italia, Germania, Svizzera e Bulgaria

L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro. Nell’operazione sono impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile.

Sono in totale 416 gli indagati, 334 gli arrestati.

Arrestato anche l’avvocato Giancarlo Pittelli del foro di Catanzaro e il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo. Fra i nomi eccellenti spicca anche quello di Nicola Adamo, raggiunto da divieto di dimora in Calabria.

In carcere:

Abrogio Accorinti
Angelo Accorinti
Giuseppe Antonio Accorinti
Pietro Accorinti
Rosario Domenico Aiello
Serafino Alessandria
Francesco Amabile
Francesco Angelieri
Mario Artusa
Maurizio Umberto Artusa
Michele Manuele Baldo
Bruno Barba
Francesco Barba
Nicola Barba
Giuseppe Antonio Raffaele Barba
Vincenzo Barba
Antonino Barbieri
Francesco Barbieri, classe 65
Francesco Barbieri, classe 88
Giuseppe Barbieri, classe 92
Giuseppe Barbieri, classe 73
Michelangelo Barbieri
Onofrio Barbieri
Antonio Barone
Michele Paolo Antonio Basile
Michele Battaglia
Luca Belsito, classe 49
Luca Belsito, classe 90
Rocco Belsito
Lucio Belvedere
Attilio Bianco
Francesco Bognanni
Domenico Bonavota
Michele Bonavota
Nicola Bovanota
Pasquale Bonavota
Salvatore Bonavota
Gianluca Callipo
Domenico Camillò, classe 41
Camillò Domenico, classe 94
Giuseppe Camillò
Michele Camillò
Francesco Cannatà
Antonio Gaetano Cannatà
Domenico Cristian Capomolla
Filippina Carà
Paolo Carchedi
Enrico Caria
Francesco Carnovale
Filippo Catania
Gianluigi Cavallaro
Fortunato Ceraso
Carmelo Chiarella
Domenico Cichello
Giacomo Cichello
Rocco Cichello
Luca Ciconte
Francesco Collotta
Salvatore Contartese
Domenico Cracolici
Francesco Cracolici
Chiarina Cristelli
Antonio Crudo
Domenico Crudo
Domenico Cugliari, classe 59
Domenico Cugliari, classe 82
Giuseppe Cugliari
Raffaele Cugliari
Emiliano Antonio Nazzareno Curello
Saverio Curello
Salvatore Carmelo D’Andrea
Claudio Giovanni D’Andrea
Giuseppe D’Andrea
Antonio Pasquale D’Andrea
Paola De Caria
Paolo De Domenico
Onofrio D’Urzo
Mario De Rito
Orazio De Stefano
Massimilianto De Vita
Cincia De Vita
Antonino Delfino
Rocco Delfino
Filippo Di Miceli
Michele Dominello0
Domenico Febbraro
Luigi Federici
Giueppe Feroleto
Gianfranco Ferrante
Marco Ferraro
Michele Fiorillo
Maurizio Fiumara
Francesco Fortuna, classe 96
Salvatore Francesco Fortuna
Giuseppe Fortuna, classe 77
Giuseppe Fortuna, classe 63
Giovanni Franzè
Nazzareno Franzè
Domenico Franzone, detto Chianozzo
Antonio Fuoco
Salvatore Furlano
Filippo Fuscà
Nicola Fusca
Michele Galati
Cristiano Gallone
Francesco Gallone
Pasquale Gallonhe
Sandro Ganino
Maurizio Pantaleo Garisto
Luigi Garofalo
Francesco Gasparro
Gregorio Gasparro
Emilio Gentile
Sergio Gentile
Giovanni Giamborino
Pietro Giamborino
Gabriele Giardino
Girolamo Giardino
Michele Giardino
Gregorio Gioffrè
Leonardo Greco
Filippo Grillo
Alessandro Iannarelli
Antonio Iannello
Francesco Iannello
Antonio Ierullo
Davide Inzillo
Roberto Ionadi
Luciano Ira Ira
Francesco Isolabella
Francesco La Bella
Emanuele La Malfa
Antonio La Rosa
Francesco La Rosa
Saverio Lacquaniti
Andrea Lagrotteria
Nazzareno Daniele Lagrotteria
Giovanni Lenza
Antonino Lo Bianco
Antonio Lo Bianco
Carmelo Lo Bianco
Domenico Lo Bianco
Giuseppe Lo Bianco
Leoluca Lo Bianco
Michele Lo Bianco, classe 99
Michele Lo Bianco, classe 75
Michele Lo Bianco, classe 67
Michele Lo Bianco, classe 48
Nicola Lo Bianco
Orazio Lo Bianco
Paolino Lo Bianco
Salvatore Lo Bianco
Elisabetta Lo Iacono
Vincenzo Lo Gatto
Mario Lo Riggio
Antonio Lopez y Royo
Giuseppe Lopreiato
Rosetta Lopreiato
Gaetano Lo Schiavo
Antonio Macrì
Domenico Macrì
Luciano Macrì
Michele Pio Maximiliano Macrì
Michele Manco
Giuseppe Mancuso
Luigi Mancuso
Giuseppe Mangone
Vincenzo Mantella
Pantaleone Nicolino Mazzeo
Salvatore Francesco Mazzotta
Giuseppe Mercatante
Giuseppe Moisè
Gaetano Molino
Salvatore Morelli
Salvatore Morgese
Antonio Moscato
Domenico Bruno Moscato
Nicola Murmora
Giorgio Naselli
Valerio Navarra
Gregorio Niglia
Domenico Paglianiti
Emiliano Palamara
Giuseppe Palmisano
Loris Palmisano
Costantino Panetta
Agostino Papaianni
Giuseppe Pardea
Francesco Antonio Pardea
Rosario Pardea
Francesco Parrotta
Alessio Patania
Antonio Patania
Michelino Francesoc Patania
Salvatore Patania
Francesco Paternò
Paolo Petrolo
Giancarlo Pittelli
Lorenzo Polimeno
Salvatore Domenico Polito
Fortunato Pontoriero
Domenico Preiti
Alex Prestanicola
Andrea Prestanicola
Antonio Prestia
Domenico Prestia
Antonio profeta
Michele Carchedi Pugliese
Francesco Pugliese
Michael Joseph Pugliese
Antonino Nazzareno Pugliese
Rosario Pugliese
Daniele Pulitano
Vincenzo Punturiero
Saverio Razionale
Agostino Redi
Vincenzo Renda
Giovanni Rizzo, classe 72
Giovanni Rizzo, classe 82
Giuseppe Rizzo
Salvatore Rizzo
Francesco Romano
Giuseppe Romano
Paolo Romano
Antonio Rosario Romano
Antonio Ruggiero
Saverio Sacchinelli
Michelino Scordamaglia
Giuseppe Scriva
Antonio Scrugli
Alessandro Sicari Giovanni Sicari
Graziella Silipigni
Domenico Simonetti
Caterina Soriano
Giuseppe Soriano
Leone Soriano
Vincenzo Spasari
Marco Spartani
Francesco Stilo
Giuseppe Suriano
Francesco Tarzia
Vincenzo Tassone
Pasquale Tavella
Rocco Tavella
Domenico Tomaino
Giuseppe Alessandro Tomaino
Antonio Giuseppe Tomeo
Danilo Josè Tripodi
Salvatore Tulosai
Antonio Vacatello
Salvatore Valanzise
Paolo Vanacore
Francesco Vardè
Giovanni Vecchio
Antonio Ventura
Luigi Leonardo Vitrò
Francesco Bonazzo
Luigi Francesco Zuliani

Agli arresti domiciliari:

Domenico Anello di Curinga,
Vittoria Artusa, detta Mirella, di Vibo,
Francesco Bonavena di Pannaconi,
Giulio Calabretta,
Giuseppe Calabretta,
Francesco Cirianni,
Maria Teresa Cugliari,
Giuseppe Cuomo,
Vincenzo De Filippis di Vibo Valentia (ex assessore comunale di Vibo),
Salvatore Delfino,
Fabio De Gaetano,
Nicola De Gaetano,
Giuseppina De Luca,
Daniela De Marco,
Taneva Dimitrova,
Matteo Famà,
Rosa Figliano,
Luigi Fortuna (cl. ’66),
Antonio Fuoco,
Ornella Galeano,
Benedetta Giamborino di Piscopio,
Rosa Giamborino di Piscopio,
Pietro Giamborino di Piscopio,
Salvatore Giamborino di Piscopio,
Emanuela Gradia,
Luigi Incarnato,
Carmelita Isolabella,
Giuseppe La Piana,
Antonio La Tassa,
Nazzareno La Tassa,
Mirko Lagrotteria,
Maria Carmelina Lo Bianco,
l’attuale consigliere comunale di Vibo Valentia Alfredo Lo Bianco,
Orazio Lo Bianco di Vibo,
Salvatore Malara,
Giuseppe Mandaradoni,
Salvatore Mandaradoni,
Vincenzo Mazzitelli,
Francesca Mazzotta,
Mariangela Mazzotta,
Vincenzo Menniti,
Vincenzo Millitari,
Francesco Murmora,
Antonella Naso,
Domenico Ubaldo Naso,
Gregorio Naso,
Maria Teresa Naso,
Francesco Naso,
Filippo Nesci, comandante della Polizia Municipale di Vibo Valentia,
Francesco Giuseppe Niglia di Briatico,
Caterina Pettinato,
Filippo Polistena di Vibo Valentia,
Giovanna Profiti,
Vincenzo Pugliese Carchedi di Vibo,
Diana Pugliese,
Tommaso Pugliese,
Paola Rella,
Angelo Restuccia,
Pasqualina Rito,
Francesco Ruffa,
Giuseppe Salamò,
Giuseppe Serratore,
Rosa Serratore,
Gaetano Staropoli,
Michele Staropoli,
Cristian Surace,
Ilenia Tripolino,
Francesco Valenti,
Orsola Ventrice,
Cristian Vallone,
Olga Vallone,
Concetta Vozza,
Daniel Zinnà.

Divieto di dimora:

Nicola Adamo,

Giuseppe Capizzi
Pino Cuomo,
Maria Olga Montemagno
Filippo Valia

Operazione antidroga, 19 arresti della Gdf. Tre ordinanze per minori

LAMEZIA TERME (CZ) – Operazione antidroga del Comando provinciale di Catanzaro della Guardia di finanza, in collaborazione con altri reparti calabresi delle fiamme gialle, a Lamezia Terme. Sono 19 le ordinanze di custodia cautelare, emesse, per le rispettive competenze, dai gip di Lamezia Terme e dei minorenni di Catanzaro, a carico di altrettante persone di etnia rom, tre delle quali minorenni.
Otto delle persone coinvolte nell’operazione, secondo quanto è emerso dalle indagini, percepivano il Reddito di cittadinanza.

I minorenni destinatari di provvedimenti restrittivi sono tre.

L’attività di spaccio di droga aveva luogo nel quartiere “Ciampa di cavallo” di Lamezia Terme. I reati contestati agli arrestati sono traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Si fingono turisti, arrestati due iraniani

BIANCO (RC) – I carabinieri della Compagnia di Bianco hanno arrestato due persone con l’accusa di possesso di documenti d’identità falsi. 

I due si sono finti turisti, dopo essere sbarcati col gruppo di cinquanta persone giunto ieri con una barca a vela a Ferruzzano, nella Locride.

I militari hanno però capito subito la messinscena dei due si esprimevano in un inglese sia pure stentato, 

Protagonisti della vicenda sono due iraniani di 37 e 20 anni che, dopo essere stati individuati dai carabinieri mentre procedevano a piedi lungo la statale 106 Jonica insieme al gruppo di migranti, tra cui tre donne e 15 bambini, hanno esibito ai militari un permesso di soggiorno finlandese e una carta d’identità lussemburghese. Documenti risultati falsi dalle verifiche dei militari della Sezione rilievi del Comando provinciale dell’Arma di Reggio Calabria.
   

‘ndrangheta, arresti per traffico di droga

TORINO – È in corso a Torino un’operazione dei Carabinieri del Comando provinciale e della Guardia di finanza contro le locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese. I militari stanno notificando a Torino, Reggio Calabria, Milano e Catania 70 misure di custodia cautelare per associazione mafiosa e traffico internazionale di droga. In sei sono anche accusati di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Sequestrati beni, conti correnti e quote societarie.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip su richiesta della Dda.

Nell’operazione sono impegnati 400 militari.

Gdf sequestra autoarticolato con gasolio di contrabbando, arrestati i due conducenti

COSENZA – Nel corso dei controlli su strada finalizzati al contrasto dei traffici illeciti, i militari della Guardia di Finanza di Montegiordano hanno tratto in arresto due soggetti di nazionalità polacca che trasportavano, illecitamente, circa 26.000 litri di gasolio. I due, provenienti dall’Est europeo e diretti in Sicilia, viaggiavano a bordo di un grosso autoarticolato, sottoposto a controllo nel territorio di Roseto Capo Spulico (CS).

Nell’immediatezza, gli autisti esibivano documentazione – rivelatasi non veritiera – redatta in lingua tedesca, relativa al trasporto di un prodotto energetico non soggetto ad accisa, nello specifico “olio lubrificante esausto”.
Incuriositi dall’insolito carico – alla luce del basso valore della merce trasportata che non risultava economicamente compatibile con un trasporto internazionale, della mancanza del pannello di pericolo di colore arancione previsto per il trasporto di merci pericolose, nonché dell’insolita presenza di un sigillo di sicurezza numerato sul portellone di chiusura – i Finanzieri decidevano di approfondire il controllo, rimuovendo il sigillo ed ispezionando il carico.
All’interno dell’autoarticolato si accertava quindi la presenza di 26 contenitori in plastica da 1.000 litri cadauno colmi di gasolio di “contrabbando”, destinato con ogni probabilità al mercato nero siciliano.
Alla luce della constatata violazione, sotto il coordinamento del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, le Fiamme Gialle hanno proceduto sia all’arresto, in flagranza di reato, del conducente dell’autoarticolato, che al sequestro dello stesso mezzo per le ipotesi di reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli prodotti energetici e ricettazione.

Farmaci abusivi, 13 misure cautelari per medici e farmacisti nel cosentino

COSENZA – E’ in corso dalle prime luci dell’alba, tra Cosenza e Rende, un’operazione condotta dai militari del comando provinciale di Cosenza e del gruppo Tutela della salute di Napoli che hanno eseguito 13 misure cautelari, di cui 9 agli arresti domiciliari e 4 di applicazione della misura interdittiva dall’esercizio della professione sanitaria, un medico di base e tre farmacisti, emesse dal gip presso il tribunale di Cosenza, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dei reati di prescrizioni abusive in concorso, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti in concorso, truffa aggravata ai danni del servizio sanitarionazionale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in concorso. L’attività investigativa coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo, ha consentito di far emergere un circuito illegale di smercio di farmaci oppioidi a base di ossicodone, alimentato dalle innumerevoli prescrizioni abusive di un medico di base e dalla compiacenza di alcuni farmacisti, tutti sospesi per 12 mesi dall’esercizio della professione. Il sistema dal 2015 fino a oggi, come documentato nel corso dell’indagine, ha determinato una consistente truffa in danno del servizio sanitario nazionale. Sono in corso sequestri e perquisizioni in diverse farmacie del capoluogo. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle ore 10,30 alla procura della Repubblica di Cosenza.