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Droga, scoperte due piazze di spaccio. 4 arresti

NOCERA TERINESE (CZ) – I carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme e del nucleo cinofili di Vibo Valentia hanno arrestato e posto ai domiciliari quattro persone a Nocera Terinese, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale lametino su richiesta della Procura.

L’indagine

Partita tra febbraio e maggio scorsi, l’indagine ha portato alla luce l’esistenza nella località tirrenica di due distinte piazze di spaccio di cocaina e marijuana da parte di altrettanti gruppi che, senza rivalità, si erano divisi la clientela. Parola d’ordine per discutere dello stupefacente tra di loro e con gli acquirenti era «ci vediamo per un aperitivo…’». Malgrado un arresto uno dei componenti, dopo la scarcerazione, aveva ripreso regolarmente l’attività illecita.

Basi logistiche dell’attività illecita erano due distinte attività commerciali. Il titolare di uno dei due esercizi è risultato coinvolto nelle attività di spaccio.
   

Sequestro di esplosivo e droga a Reggio Calabria. Due arresti

REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza ha sequestrato duecento grammi di tritolo, con annessi detonatore e miccia, una pistola clandestina, cartucce di vario calibro e due coltelli a Reggio Calabria.

I finanzieri hanno quindi arrestato due persone: G.P, di 43 anni e M.S., di 45.

Trovati e sequestrati anche oltre 4 chili di hashish, 400 grammi di marijuana e 4.500 euro in contanti.

I militari dopo avere notato che una persona sospettata di spaccio aveva tentato di disfarsi di un pacchetto che poco prima gli era stato consegnato, hanno proceduto ad un controllo trovandogli addosso 100 grammi di marijuana. Intanto un’altra pattuglia ha seguito la persona che aveva ceduto il plico che, ignara di quanto accaduto in precedenza, si era avvicinata con fare sospetto ad un garage e che è stata bloccata.

Al termine della perquisizione all’interno del locale i finanzieri hanno trovato l’esplosivo, la pistola, il munizionamento e l’altra sostanza stupefacente trovando anche i contanti.

Abusi sessuali per 10 anni, 5 arresti

CORIGLIANO ROSSANO – Costretta a subire abusi sessuali di gruppo per dieci anni, oltre a numerose violenze fisiche e psichiche, fino a quando non ha trovato il coraggio, il lo scorso 5 agosto, di denunciare tutto agli agenti del Commissariato di Polizia di Corigliano Rossano. Così questa mattina gli agenti, in esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Procura di Castrovillari, hanno arrestato cinque uomini per di violenza sessuale di gruppo ed estorsione.

La donna sarebbe stata anche costretta a prostituirsi.

L’incubo è nato da una relazione extraconiugale con uno degli arrestati che poi ha abusato di lei insieme ad altri sottoponendola a violenze che hanno reso necessario il ricorso alle cure dei medici di un ospedale romano, per giustificare con i familiari, all’oscuro di tutto, una non meglio specificata malattia che gli provocava segni sul corpo.

Alla vittima è stato intimato di tacere pena la morte del marito e del figlio.

Gli arrestati le avrebbero anche estorto denaro dietro la minaccia di divulgare filmati sessuali.

‘ndrangheta, arresti nel Reggino

REGGIO CALABRIA – È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 28 ordinanze di custodia cautelare (di cui 23 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) nei confronti di elementi di vertice, affiliati e prestanomi delle ‘ndrine Muià e Figliomeni e della potente cosca Commisso di Siderno.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa transnazionale ed armata, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, esercizio abusivo del credito, usura e favoreggiamento personale, commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, al fine di agevolare la ‘ndrangheta.

Traffico di droga e riciclaggio, arresti

REGGIO CALABRIA – È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione dei carabinieri a Reggio Calabria ed in altre città italiane, coordinata dalla Procura reggina, in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare a carico di 18 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di droga, riciclaggio e detenzione illegale di armi.

Le indagini hanno accertato l’operatività di due organizzazioni, una operante nel traffico di droga destinata al mercato calabrese, con predilezione per i locali della movida reggina, l’altra attiva nel riciclaggio dei proventi illeciti realizzati attraverso l’acquisizione fraudolenta delle credenziali di accesso da quasi 200 correntisti convinti di essere contattati dalla propria banca.
Terzi compiacenti (oltre cento gli identificati), in cambio di piccole somme, mettevano a disposizione dell’organizzazione rapporti di conto corrente a proprio nome dove far confluire i proventi dello spaccio o indirizzare i bonifici disposti illegalmente.
   

Colpo alla cosca Libri, blitz nel reggino. Tra gli arrestati due consiglieri regionali

REGGIO CALABRIA – Blitz della Polizia contro la cosca Libri di Reggio Calabria: decine di agenti della squadra mobile di Reggio e dello Sco stanno eseguendo 17 misure cautelari, 12 in carcere e 5 ai domiciliari, chieste dalla Direzione distrettuale antimafia e firmate dal gip.

Sono in corso anche una serie di perquisizioni e di sequestri nei confronti di società e imprese. Secondo quanto emerso dalle indagini, diversi imprenditori e anche politici erano completamente al servizio della cosca.

«Affermati imprenditori e politici locali e regionali – dicono gli investigatori – erano asserviti totalmente alle volontà” dei Libri in qualità di soggetti “intranei o concorrenti esterni». Alle 11 è in programma una conferenza stampa presso la Questura reggina nel corso della quale saranno svelati tutti i dettagli dell’operazione.

Tra gli arrestati vi sono il capogruppo del Pd al consiglio regionale della Calabria, Sebastiano “Seby” Romeo, ed il consigliere del gruppo misto, Alessandro Nicolò, di Fratelli d’Italia (eletto con FI e poi passato in Fdi). Romeo è stato posto ai domiciliari mentre Nicolò è stato portato in carcere. La cosca, secondo l’accusa, avrebbe svolto un ruolo “centrale” in occasione delle elezioni regionali del 2014. Tra gli indagati in libertà c’è Demetrio Naccari Carlizzi ex consigliere regionale Pd e cognato del sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà estraneo all’inchiesta.

La Cosca Libri, per lo sviluppo del propri interessi criminali, oltre ad interferire nelle dinamiche economico-imprenditoriali locali, è stata capace “di infiltrarsi in quelle politico-elettorali del territorio cittadino, gestendo un consistente bacino di voti, convogliandoli a favore di soggetti compiacenti, senza esclusione di schieramenti politici, nell’ambito di un rapporto basato sul do ut des, destinato a favorire non solo la singola consorteria, ma il sistema ‘ndranghetistico nel suo complesso”. E’ quanto afferma la Polizia. I Libri, in particolare, avrebbero saputo elaborare “raffinate strategie finalizzate a consentire l’elezione di soggetti che potessero agire quali loro preposti negli organismi istituzionali”. Inoltre, l’ascesa politica fino al Consiglio regionale di un politico reggino, secondo gli investigatori, “è stata costantemente supportata, fin dagli inizi, dalla cosca Libri”.

Fonte Ansa

Immagini di repertorio

Opere d’arte trafugate e vendute all’estero, 5 arresti

REGGIO CALABRIA – Un’organizzazione con base a Napoli e provincia e ramificazioni nel bresciano, dedita alla ricettazione di beni di rilevanza storico-artistica rubati in Italia e commercializzati, anche tramite antiquari calabresi compiacenti, o esportati illecitamente per essere venduti in fiere di settore in Francia, come Avignone e Montpellier, è stata sgominata dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza supportati da quelli del Nucleo di Napoli.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, ha portato all’esecuzione di 5 ordinanze agli arresti domiciliari ed a 20 perquisizioni a carico di altrettanti indagati. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte.

Durante le indagini sono state recuperate diverse opere, tra le quali un dipinto olio su tela del ‘700 raffigurante “Madonna con Bambino” di scuola napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia (Ancona). Il valore delle opere recuperate è di circa 1,5 mln.

Fonte e foto Ansa 

Costrette a prostituirsi, cc arrestano i loro aguzzini

LOCRI (RC) – I carabinieri della compagnia di Locri, nel corso dell’operazione, denominata “Sex home”, hanno arrestato sette persone, tra cui tre donne, due marocchine e una dominicana, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica.

Altre tre donne indagate nella stessa inchiesta, destinatarie anche loro di ordinanze di custodia cautelare in carcere, risultano irreperibili.

Dall’indagine é emerso che alcune ragazze sarebbero state costrette a prostituirsi con minacce di morte e violenze che avrebbero potuto estendersi, in caso di rifiuto, alle loro famiglie d’origine. Per tre degli arrestati é stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre gli altri quattro sono finiti ai domiciliari.

Il giro di prostituzione avrebbe fruttato un migliaio di clienti ed ogni incontro veniva pagato dai 50 ai 200 euro.

Truffa ai danni dell’Inps, maxi operazione tra Calabria e Lazio

GIOIA TAURO (RC) – Un’operazione condotta dal Gruppo di Gioia Tauro della Guardia di finanza, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito di scoprire una presunta truffa all’Inps, con l’arresto di 11 persone e sequestri di beni su tutto il territorio nazionale.

Nell’ambito dell’operazione, denominata “Ghimpu”, condotta con l’ausilio di personale del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma e di altri Reparti dipendenti dal Comando provinciale di Reggio Calabria, è stata disposta la detenzione in carcere per gli 11 arrestati, residenti a Gioia Tauro, Palmi, Reggio Calabria ed a Roma, e l’esecuzione di un sequestro preventivo di beni a carico di 152 persone.

Tutte le persone coinvolte nell’operazione sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, reato commesso ai danni dell’Inps.

Madre a capo di presunta organizzazione di spaccio, arrestata intera famiglia

REGGIO CALABRIA – Sei persone, tra le quali una madre che era a capo della presunta organizzazione e i suoi tre figli, sono state arrestate all’alba a Benestare dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, supportati dallo squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, con l’accusa a vario titolo di associazione finalizzata all’acquisto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria nell’ambito di un’operazione denominata Nikita.

La donna, Teresa Pizzata, vedova, di 56 anni, secondo quanto emerso dalle indagini, attraverso un’attività di spaccio strutturata e intensiva coordinava i figli Giuseppe (33), Rosario (30) e Antonio (25) sia nella vendita ai consumatori finali sia nella fornitura ad altri spacciatori, gli altri due arrestati: Giovanni Argirò (40) e Mario Bottari (47).