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Maltrattava la compagna, arrestato 40enne

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Nella serata del 18 giugno sono stati effettuati serrati controlli del territorio con perquisizioni e posti di controllo con l’impiego di personale dell’Ufficio Volanti del Commissariato di P.S. Corigliano-Rossano e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale.
Mentre erano in corso i controlli, perveniva presso il numero di emergenza 113 del Commissariato, la richiesta di aiuto di una donna. Giunti immediatamente sul posto, gli operatori di polizia udivano le urla di una donna che provenivano dal primo piano di uno stabile sito in Rossano Scalo. Gli agenti operanti dopo essere saliti di corsa su per le scale trovavano la porta d’ingresso di uno degli appartamenti aperta ed all’interno una donna che, piangendo, chiedeva aiuto con un neonato in braccio. Altri due minori terrorizzati si stringevano alle gambe della loro mamma.
La vittima presentava del rossore sul viso all’altezza dell’orecchio ed alla guancia sinistra, nonchè un piccolo taglio o graffio sulla gola.
La donna, come dalla stessa dichiarato, era stata picchiata e minacciata dal compagno, F.G.B. classe 78, con a carico numerosi precedenti penali e di polizia che peraltro era già stato autore di maltrattamenti sempre nei confronti della stessa.
Vista la flagranza di reato, la denuncia della donna, i continui atti persecutori, minacce e maltrattamenti dalla stessa subiti nel corso del tempo, F.G.B. veniva tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia ed accompagnato presso gli uffici del Commissariato di P.S. per gli atti di rito. Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo dott. Eugenio Facciolla, il predetto veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

 

Un arresto per furto a Rende

RENDE (CS) – I militari della Compagnia Carabinieri di Rende hanno tratto in arresto un 56enne di Rende (CS) e denunciato in stato di libertà un 60enne e un 65enne di Torano Castello (CS) per i reati di furto, deviazione di acque senza autorizzazione e deturpamento o distruzione di bellezze naturali.

I carabinieri hanno infatti sorpreso i tre uomini mentre, al fine di asportarli, stavano accumulando cataste di materiali inerti, quali sabbia e brecciolino, sull’argine del fiume Crati – zona di proprietà del Demanio Fluviale – e caricandole sui loro mezzi parcheggiati nelle vicinanze.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Mirto Crosia, droga e armi in casa, arrestato dai carabinieri

MIRTO CROSIA (CS) – Un 34enne di Mirto Crosia, L.N., è stato sorpreso dai carabinieri della compagnia di Mirto Crosia mentre, a bordo della propria auto, nascondeva un involucro di cocaina. I militari dell’arma, da tempo insospettiti dagli strani movimenti del soggetto, hanno deciso di organizzare uno specifico controllo che ha dato esito positivo. La perquisizione è stata poi estesa al domicilio dell’uomo dove sono rinvenuti oltre cinque grammi sempre di cocaina, insieme a circa tre grammi di hashish. Inoltre, nel cassetto di un mobile ubicato in una stanza, i carabinieri hanno trovato anche una pistola Beretta calibro 9 corto, con matricola parzialmente alterata, insieme a sette munizioni che sarà analizzata dal Ris. Il 34enne è stato posto ai domiciliari.

Pedofilia, arrestato impiegato reggino padre di famiglia

REGGIO CALABRIA – Dietro l’apparenza del normale impiegato e padre di famiglia, celava la personalità di un appassionato collezionista di immagini e video pedopornografici. Un impiegato di 63 anni di Reggio Calabria è stato arrestato dalla Polizia postale in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura reggina. Il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia Postale di Reggio Calabria che, tempo addietro, aveva eseguito una perquisizione nell’abitazione e nella sede di lavoro dell’indagato nell’ambito di un altro procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Venezia. Gli accertamenti hanno consentito di trovare duemila file di immagini e video conservati nelle memorie digitali degli strumenti sequestrati, dal contenuto esplicitamente pedo-pornografico del quale, secondo l’accusa, l’uomo era perfettamente consapevole, tanto che gli viene contestata l’aggravante dell’utilizzo di mezzi per impedire la propria identificazione.

Fonte Ansa

Esplosione del bar Bilotti, arrestato il titolare

COSENZA – Alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato Gianfranco Parise, 62 ani di Cosenza, proprietario del Bar “Bilotti Food and Drink” di Via Caloprese e dell’esercizio commerciale “Il Chiosco” di via Tommaso Aceto, entrambi danneggiati nella notte del 19 maggio scorso. I reati contestati sono incendio e truffa assicurativa in concorso con persona allo stato non ancora identificata. Nel corso delle indagini sono stati acquisiti elementi particolarmente significativi che consentivano una prima ricostruzione dell’evento e delle sue cause: emergeva che quella notte non era stato inserito il sistema di allarme e che il titolare dei locali aveva da poco stipulato un contratto assicurativo. Dalla escussione dei residenti e dei commercianti del luogo, emergeva inoltre lo scarso afflusso di avventori fin dalla data di apertura del locale nonché altri particolari d’interesse come l’avvenuto trasloco di gran parte del mobilio proprio il pomeriggio antecedente l’esplosione. I carabinieri rinvenivano altresì, nel chiosco di Via Tommaso Aceto, bottiglie piene di benzina utilizzate come propellente per gli incendi nonché, abbandonato a terra in una traversa di Via Caloprese, un giubbino, quasi interamente bruciato, con degli accendini dello stesso tipo di quelli in vendita nei locali incendiati. Dalla visione dei sistemi di videosorveglianza emergeva che, il giubbino, era indossato dall’esecutore il quale, colto di sorpresa, rimaneva travolto dall’esplosione mentre ancora si trovava sulla porta dell’esercizio commerciale di Via Caloprese verosimilmente per verificare l’avvenuta accensione dell’innesco. In base agli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Cosenza avanzava quindi richiesta cautelare in carcere per il titolare degli esercizi commerciali, che veniva accolta dal Gip del Tribunale di Cosenza. Le indagini sono ancora in corso e stanno per concludersi nei confronti dell’esecutore materiale dell’incendio, tenuto conto di tutta una serie di elementi già sottoposti alle relative analisi tecniche da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina.

Cosenza, un arresto per furto aggravato

COSENZA – Nei giorni scorsi, gli agenti della Volante della polizia di Cosenza hanno tratto in arresto in flagranza di reato M.T., di 21 anni, per furto aggravato dall’uso di violenza sulle cose e resistenza a Pubblico Ufficiale.

I fatti

In particolare i poliziotti sono intervenuti dopo che era stata segnalata loro la presenza, in un parcheggio del centro cittadino, di una persona che, dopo aver infranto il vetro di un’autovettura ivi parcheggiata, era intenta a frugare nel suo interno.

Gli agenti della Volante hanno così constatato la presenza di un giovane all’interno di un veicolo che presentava il deflettore posteriore destro completamente infranto, danneggiamento che si presentava anche in un’altra auto in sosta poco distante. Il giovane, con a carico precedenti per tentato furto di autovettura ed in materia di stupefacenti, è stato sottoposto a perquisizione personale, durante la quale gli agenti hanno rinvenuto svariati oggetti occultati nelle tasche dei pantaloni.

Il tagazzo ha tentato la fuga

Al tentativo degli operatori di Polizia di condurre l’arrestato sull’auto di servizio per procedere ai dovuti accertamenti presso gli Uffici della Questura, il ragazzo ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato bloccato ed accompagnato in Questura dove gli oggetti trovati in suo possesso sono statiriconosciuti e restituiti ai proprietari delle due auto danneggiate.

Alla luce degli elementi di reità raccolti M.T. è statao quindi tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di stupefacenti

ROSSANO (CS) – Gli agenti della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rossano hanno tratto in arresto Z.A., di 43 anni, per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti. 

Rinvenuti droga e mille euro in banconote

A seguito di perquisizione domiciliare, sono stati infatti rinvenuti, ben occultati, due bilancini di precisione ancora impregnati di sostanza stupefacente e oltre 1.000,00 euro tutti in banconote di piccolo taglio, della quale l’arrestato non riusciva a giustificare la provenienza.

Resistenza a pubblico ufficiale

Inoltre, durante le operazione di sequestro e di repertazione del materiale, Z.A. si è scagliato contro gli operatori della Polizia di Stato per evitare che potessero recuperare la sostanza stupefacente da lui stesso gettata nel water. Nella colluttazione uno degli agenti ha riportato delle ferite dichiarate guaribili dal locale ospedale in sette giorni.

Il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari ha quindi disposto gli arresti domiciliari a carico di Z.A..

Aggressione e violenza sessuale, un arresto e una sospensione dei domiciliari a Cosenza

COSENZA – Nei giorni scorsi si sono verificati due gravi episodi ,ai danni di due donne, che hanno richiesto l’intervento tempestivo della Polizia di Stato. Il personale in servizio presso la Squadra Volante UPGSP della Questura di Cosenza ha accompagnato presso la locale Casa Circondariale, M.A. di anni 35, in ottemperanza al provvedimento di sospensione della misura degli arresti domiciliari emesso a carico dello stesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza diretta dal dott. Mario Spagnuolo.

Nello specifico M.A. si era reso responsabile di una grave aggressione nei confronti della titolare di una struttura alberghiera del centro città presso cui il predetto era detenuto agli arresti domiciliari.
La vittima aveva richiesto l’intervento della Polizia allorquando l’arrestato l’aveva aggredita, peraltro per futili motivi, minacciandola di morte ed arrivando al punto di puntarle un coltello alla gola.
Le minacce di morte e gli improperi rivolti alla donna continuavano anche in presenza degli agenti che erano immediatamente intervenuti sul posto.
Il pronto intervento degli operatori di Polizia impediva ulteriori azioni violente nei confronti della vittima da parte del citato M.A. che continuava a minacciare di portare a termine il suo intento.
Della condotta tenuta da M.A. veniva immediatamente resa edotta la Procura della Repubblica di Cosenza che, tenuto conto della grave situazione di allarme determinata da tale comportamento ne disponeva l’accompagnamento presso l’istituto penitenziario più vicino.

Nella serata di ieri personale in servizio presso la Volante della Questura di Cosenza ha tratto in arresto A.K., cittadino marocchino, di anni 22, per violenza sessuale aggravata, danneggiamento aggravato, lesioni personali, resistenza a P.U. e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Nello specifico nel pomeriggio di ieri presso la Sala Operativa perveniva la segnalazione circa la presenza di una persona che aveva sfondato a calci la vetrata di un esercizio commerciale del centro città.
Immediatamente intervenuti sul posto, gli agenti della Volante constatavano che un giovane magrebino, visibilmente agitato, dopo aver colpito violentemente con calci la vetrata del citato locale, cercava di entrare all’interno.
Nonostante l’intervento tempestivo del personale operante, che nel frattempo lo aveva bloccato, l’arrestato continuava a divincolarsi, perseverando nella sua condotta violenta, sferrando calci e pugni e brandendo un taglierino.
Dopo essere stato immobilizzato il predetto veniva accompagnato negli uffici della Questura dove si aveva modo di ricostruire i fatti.
Nel pomeriggio di ieri il cittadino marocchino, aveva aggredito, nel tentativo di usarle violenza, una donna, che in compagnie delle due figlie minori, aveva parcheggiato l’auto nei pressi dell’esercizio commerciale sopra citato.
Nonostante la stessa cercasse disperatamente di sottrarsi alle sue “attenzioni”, l’uomo insisteva nel suo intento, palpandola e minacciandola con un taglierino dopo averle sferrato dei colpi violenti sul viso. Liberatasi dalla presa, la predetta cercava rifugio all’interno del negozio in questione. L’aggressore fallito il suo intento si scagliava quindi violentemente contro la vetrina, lesionandola e facendola uscire dalle guide, urlando e proferendo minacce di morte.
L’intervento tempestivo degli operatori di Polizia impediva sia il proseguire di tale comportamento violento da parte del magrebino sia che lo stesso potesse causare ulteriori danni non solo alla vittima, terrorizzata ed alle sue due figliole, ad un suo familiare, nel frattempo accorso in suo aiuto, ed alla titolare del negozio.
Le azioni violente proseguivano non solo negli Uffici della Questura, tanto da rendersi necessario l’intervento di personale sanitario del 118 per una terapia sedativa, ma anche in auto durante la traduzione in carcere disposta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, al punto di causare danni all’auto della Volante.

Estorceva denaro ai vicini di casa, arrestato 34enne

CATANZARO – Estorceva denaro ai vicini di casa, ma dopo la loro denuncia, i carabinieri lo hanno arrestato mentre riscuoteva l’ennesima somma di denaro. Damiano Raffaele Costantino,34enne di Catanzaro disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di estorsione. L’uomo, secondo l’accusa, per settimane ha terrorizzato con intimidazioni e minacce di morte due coniugi suoi vicini di casa. I due sarebbero stati costretti a consegnare, complessivamente, monili in oro e denaro per circa 13.000 euro. In un caso sono stati costretti a chiedere un prestito ad alcuni parenti. Le vittime, però, si sono rivolte ai carabinieri della Stazione del quartiere Santa Maria di Catanzaro. I militari, insieme a quelli della Stazione di Lido, si sono appostati ed hanno fermato Costantino subito dopo aver riscosso dalla coppia 500 euro in contanti. In tasca aveva altri 3.500 euro. A casa gli sono stati trovati un televisore ultimo modello, uno smartphone, un carnet di assegni e 3 carte di credito di dubbia provenienza.

 

Pistola occultata in una betoniera, arrestato 59enne

 BRIATICO (VV) – I carabinieri di Briatico, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di armi, hanno arrestato, con l’accusa di detenzione abusiva di armi e munizioni, Alfredo Mandaradoni, un pensionato di 59 anni    I militari, nel corso di perquisizione domiciliare, hanno trovato, nascosta in una betoniera sistemata all’interno del garage, una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa oltre ad una scatola con 37 munizioni dello stesso calibro. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari. (Fonte Ansa)