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Il Catanzaro porta l’arte allo stadio Ceravolo

CATANZARO  – S’intitola “Arte allo stadio” ed è il progetto ideato dalla società del Catanzaro per dare un tocco di colore ad alcune aree del “Ceravolo” «che oggi – si legge nella nota – risultano esteticamente inadeguate». Nello specifico, il bando prevede la realizzazione di due opere: una nella zona del sottopasso della nuova “palazzina” sorta alle spalle del settore “Distinti”, l’altra riguarda la porta carraia lato curva “Massimo Capraro”. “Il tema che ispirerà entrambi gli interventi – si legge nel bando –  dovrà essere legato al mondo del Catanzaro Calcio ricordando i colori sociali (giallo-rosso) e il simbolo (l’Aquila)”.

Il contest è rivolto agli artisti che potranno lavorare individualmente o in gruppo e c’è tempo per iscriversi fino al 15 novembre.  Sarà una giuria tecnica, sulla base dei bozzetti che arriveranno, a decidere quale opera potrà essere realizzata tenendo conto di alcuni parametri tra i quali la qualità artistica, l’originalità, l’interazione dell’opera con la conformazione delle aree destinate alla sua realizzazione.  Ai vincitori, ai quali sarà fornito tutto il materiale necessario per la realizzazione dell’opera, andrà un premio dal valore commerciale di 500 euro in gadget del Catanzaro (ingressi allo stadio, divise originali, ecc.). Il bando è consultabile all’indirizzo www.uscatanzaro1929.com.

[#NerdCuriosity] Webcomics, l’arte del terzo millennio?

Sono sempre di più gli artisti che preferiscono “sporcarsi le mani” virtualmente. Oggi indagheremo nel mondo del webcomic.

Molti sono i disegnatori che sostituiscono pennelli e matite con tavolette grafiche e software di grafica digitale, che permettono di emulare con una certa fedeltà la comune carta e penna, risparmiando sui materiali oppure ottenendo effetti quasi impossibili da simulare manualmente.

L’editoria moderna è alla costante ricerca di nuovi talenti digitali: nascono così case editrici specializzate nella pubblicazione di storie a fumetti o strisce realizzate interamente o per buona parte in digitale, spesso prive di un formato cartaceo, che prendono il nome di webcomics o fumetti online.

Ma quali sono le caratteristiche di un fumetto online?

Solitamente un fumetto online non viene pubblicato integralmente, ma viene rilasciata una pagina ogni settimana o addirittura ogni mese, se si tratta di una storia complessa. Può anche avere una pubblicazione giornaliera nel caso si tratti di una serie di strisce. I temi trattati possono variare da esempi presi dalla vita di tutti i giorni, quasi stereotipati, alla satira, fino a trattare temi più delicati o attuare una vera e propria denuncia sociale. Il target più gettonato è quello giovanile (12-20 anni).

LA STORIA

In Italia il fenomeno del fumetto digitale viene introdotto dalla casa editrice Shockdom Comics alla fine degli anni ’90. Inizialmente vengono prodotte animazioni tramite il software Shockwave Flash (da qui il nome Shockdom), largamente impiegato per la realizzazione di pagine web, piccoli giochi e cartoline digitali, spedite poi via email in assenza dei social network e della messaggistica istantanea.

Successivamente, nei primi anni 2000, Shockdom diventa il partner della prima web tv italiana, chiamata My-Tv, riferimento in Italia per i cartoons. Grazie alla collaborazione con Cartobaleno e con la Rai, a Shockdom si deve la nascita dei cartoni animati di Gino il pollo e Arturo e il kiwi.

Attualmente Shockdom è la casa editrice digitale italiana più famosa, trampolino di lancio per Lorenza Di Sepio, Mirka Andolfo, Sio e Labadessa. Recentemente ha aperto anche una filiale brasiliana della nota casa editrice.

DOVE LEGGERLI

Esistono numerose piattaforme online dove poter fare conoscenza dei webcomic, ma si possono trovare in particolar modo sui social. Artisti come Lorenza Di Sepio, Mirka Andolfo, Sio e Labadessa sono diventati famosi proprio grazie alle loro strisce, pubblicate sulle reti sociali più famose, come Facebook e Twitter, ma a mio parere non sono i siti più adatti per pubblicare le proprie opere se si punta sulla qualità.

La piattaforma più usata per leggere e pubblicare fumetti online è Tapas (precedentemente nota come Tapastic), prevalentemente utilizzata da un’utenza che ben conosce la lingua inglese. È possibile leggere gratuitamente strisce, fumetti, graphic novels ovunque si ci trovi grazie ad un app per smartphone. È addirittura possibile monetizzare sui propri webcomics, in un modo simile a quello di YouTube.

LINE WEBTOON è un’altra importante piattaforma online per fumettisti digitali, anch’essa utilizzata prevalentemente in lingua inglese. Grazie a Line Webtoon si può fare la traduzione delle proprie storie in più lingue. Anch’essa permette di monetizzare sui contenuti come Tapas.

In Italia è nata da poco la piattaforma Comiqube, che raccoglie i principali fumetti pubblicati dalle case editrici Kasaobake, Hyppostyle, Leviathan Labs e Manfront Labs. Possiede, al pari di Tapas, una propria app e vi è un sistema che permette di supportare l’artista “abbonandosi” al fumetto.

GLI STRUMENTI DEL MESTIERE

Il software certamente più utilizzato è Photoshop, ma esistono programmi più semplici e specifici per “dipingere” al computer:

Paint Tool Sai è certamente il programma più “legato” alla tavoletta grafica, perché permette di ottenere degli effetti sfumati molto particolari che sono difficilmente raggiungibili con Photoshop. È inoltre munito di un sistema di stabilizzazione del tratto, che aiuta anche le mani più “tremolanti”.

Manga Studio e Clip Studio Paint sono altri due software ideati appositamente per la realizzazione di manga e fumetti digitali. Uniscono alcune potenzialità di Photoshop e Paint Tool Sai. Questi software solitamente si trovano inclusi nelle tavolette grafiche più diffuse.

IN CONCLUSIONE

Disegnare a mano o con una tavoletta grafica richiede le stesse identiche abilità. Si può affermare che, per taluni aspetti, disegnare al computer sia addirittura più difficile del disegno tradizionale. Il disegno manuale, a mio avviso, non corre il rischio di scomparire, sostituito da quello digitale: sono due tecniche distinte e separate che convivono e si completano a vicenda.

Il disegno digitale si può considerare come la corrente artistica del terzo millennio.

 Non c’è arte digitale se non esiste l’arte tradizionale.

Maria De Miglio

 

Premio Ausonia, a Corigliano si conclude la terza edizione della mostra

CORIGLIANO CALABRO – Nel cortile del Castello Ducale, a Corigliano Calabro, gremito di gente si è conclusa la terza edizione della “Mostra Nazionale d’Arte del Teatro amatoriale Italiano – Premio Ausonia”.

 Sono stati assegnati i riconoscimenti del Premo Ausonia e del Premio Ausonia – Sezione Teatro popolare di tradizione.

La manifestazione, il cui direttore artistico è Antonio Maria D’Amico presidente provinciale della Fita Cosenza, ha premiato i migliori spettacoli e i migliori attori che hanno calcato i palcoscenici allestiti a Corigliano Calabro, Rossano, Marina di Sibari e Oriolo e personalità del mondo dello spettacolo e della cultura.

Tutti realizzati dal maestro orafo Michele Affidato, che nella serata conclusiva condotta dalla giornalista Raffaella Salamina hanno sfilato indossati da modelle che li hanno mostrati al pubblico, i riconoscimenti erano così divisi: il Premio Ausonia per il Teatro Giovani emergenti 2017 a Davide Fasano, attore emergente che viene proprio dal mondo Fita e che sta calcando i palchi italiani con lo spettacolo “Il Vangelo secondo Antonio” di Scena Verticale.

Il Premio Ausonia per la Promozione della cultura e tradizioni 2017 va a Otello Profazio, immenso cantastorie delle vite calabresi e di racconti meridionali, insignito del Premio Tenco 2016.

Il premio di regia “La Portella” alla carriera è stato assegnato al documentarista, regista e docente Luigi Di Gianni, attualmente presidente della Lucania film commission; il Premio Ausonia “Fausto Taverniti” va a Giuseppe Marasco per la sua grande attività di divulgatore della cultura del sud mentre il “Premio Ausonia – Impegno per il Teatro 2017” verrà assegnato all’attrice Michela Andreozzi che ha deliziato il pubblico con un bellissimo e divertente monologo.

Premi per le compagnie che hanno partecipato alle serate della rassegna.

Il Premio Ausonia è andato  a La Cricca Teatro – Taranto con Questi figli amatissimi  regia di Aldo L’Imperio; Miglior regia a Aldo L’Imperio per Questi figli amatissimi di La Cricca Teatro – Taranto.

Migliore attrice protagonista a Anna Cofano (Anna) per Questi figli amatissimi di La Cricca Teatro Taranto; Miglior attore protagonista a Paolo Spezzati  (Fulgenziio) per Gl’innamorati di Associazione Compagnia del Dadotratto Bari; Miglior attrice non protagonista a Francesca Di Cagno (Flamminia) per Gl’innamorati di Associazione Compagnia del Dadotratto Bari.

Miglior attore non protagonista a Alessandro Rotaia (Conte Di Otricoli) per Gl’ Innamorati di Associazione Compagnia del Dadotratto Bari, Miglior attore e attrice non protagonista a Ciro Cipullo (Pulcinella) per Napoli tra sogno e realtà – Musical di Ansiteatro Aversa.

 Miglior scenografia Istituto pavoniano artigianelli per le Arti grafiche di Trento per La Locandiera di Compagnia dei Giovani Trento e Migliori costumi Adriana Creazioni Sposa in Liolà di Compagnia del Belvedere San Giorgio Ionico (Taranto).

Assegnati  i riconoscimenti del Premio Ausonia – Sezione Teatro popolare di tradizione: Migliore spettacolo a “…E non ci lasceremo mai” di Gruppo teatrale “I Canaglioni” di Cassano allo Jonio; Migliore allestimento scenico ex aequo per Vincenzo Guglielmino, Salvatore Gallo e Paolo Gennarini e Compagnia teatrale palazzolese “Cesare Cannata” di Palazzolo Acreide (Siracusa) e “Turbolenze in galleria” e Associazione culturale “I belli dentro” di Roggiano Gravina per La fortuna con l’effe maiuscola; Migliore attore protagonista per Antonio Amica nel ruolo di Francesco Cerasi di Atc “V. Tieri” per U S-Burdelli; Migliore attrice protagonista per Rachele Iannicelli nel ruolo di Mariangela di Gruppo teatrale “I canaglioni” per “…E non ci lasceremo mai!”; Migliore attore non protagonista per Alberto Principe nel ruolo di Cecco (il Compare) di Gruppo teatrale “La Matassa” per “Maliditti i sordi”; Migliore attrice non protagonista ex aequo per Anna Zagarese nel ruolo di Concettina per Compagnia teatrale “I Tinti” di Associazione “Carpe diem” in “Accade tutto per caso” e Concita Dipietro nel ruolo di Katrin di Compagnia teatrale palazzolese “Cesare Cannata” di Palazzolo Acreide per “Turbolenze in galleria”; Migliore attore caratterista a Giuseppe Giannotte nel ruolo di “Il Cardinale” di associazione “Il Trifoglio” arte, cultura e solidarietà in “’O segreto”; Migliore attrice caratterista a Giuseppina Lagaccia nel ruolo di Anna Rosa per Compagnia teatrale “I Tinti” associazione “Carpre diem” in “Accade tutto per caso”; Migliore regia a Adriano Beraldi di Compagnia teatrale “I Tinti” associazione “Carpre diem” in “Accade tutto per caso” e Premio speciale della critica a Tuttappo’ di Asociazione “Confluenze”.

Giocare con l’arte, visite notturne nella suggestiva atmosfera di Palazzo Arnone

COSENZA – La Galleria Nazionale di Cosenza si unisce alle iniziative estive che stanno animando il centro storico cittadino proponendo nelle serate di mercoledì 12 e mercoledì 26 luglio due aperture straordinarie. In orari extra lavorativi sarà possibile godere delle collezioni, nella suggestiva atmosfera notturna di Palazzo Arnone. A partire dalle ore 20.30 la Galleria offrirà ai visitatori e alle famiglie l’opportunità di poter giocare con l’arte. Grandi e piccoli potranno cimentarsi in una caccia ai dettagli da cercare nei dipinti. Saranno proiettati inoltre gli spot promozionali realizzati dagli studenti che hanno partecipato alle attività di alternanza scuola lavoro nel museo durante l’anno scolastico appena concluso. Nei giorni 12 e 26 luglio 2017 la Galleria Nazionale di Cosenza modificherà pertanto l’abituale orario con il seguente: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 23.30.

Al MACA di Acri la mostra di Arte Interattiva curata da Monica Bonollo

ACRI (CS) – A partire da sabato 1 luglio 2017, Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’importante esposizione dedicata al mondo dell’Arte Interattiva, che trova il suo principio nei pionieri degli anni Sessanta, per arrivare agli artisti più recenti che indagano la relazione fra l’opera d’arte e lo spettatore, spesso usando le tecnologie più innovative del loro tempo. La mostra, a cura di Monica Bonollo, ospitata nelle ampie sale del Piano Nobile del settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del museo, è composta da una collezione di oltre 50 opere di importanti artisti italiani ed europei: da Victor Vasarely a Brian Eno, passando per Julio Le Parc, Davide Boriani, Gruppo MID, Peter Vogel e Ale Guzzetti, tra gli altri; tutti artisti la cui attività di ricerca si è sviluppata in piena sintonia con le coeve scoperte scientifiche, intrattenendo uno stimolante e fruttuoso dialogo continuo fra arte, scienza e tecnologia.

 

 

 

Lungofiume Boulevard 2017, spazio all’arte, al vintage e all’artigianato

COSENZA – Macchina comunale al lavoro per l’organizzazione dell’edizione 2017 di LungoFiume Boulevard che da fine giugno ci accompagnerà per tutta l’estate. Mentre si lavora al cartellone degli spettacoli e dell’intrattenimento, il Settore delle Attività Produttive, su indicazione dell’assessore delegato Loredana Pastore, prepara tutto ciò che attiene l’accoglienza e la ristorazione ma organizza anche la novità di questa edizione. Tutta un’area del parco fluviale, in particolare quella più prossima ai Box Art, vuole infatti diventare uno spazio in cui a prevalere è proprio la creatività. L’idea dell’Amministrazione comunale è di concentrarvi gallerie d’arte, esposizioni di artigianato nelle sue diverse sfaccettature, oggetti riciclati così come abiti  vintage. Chi vuole manifestare il proprio interesse ad aderire all’iniziativa, che si realizzerà dal 1° al 31 luglio 2017, dovrà contattare gli uffici di segreteria dell’assessorato al numero 0984.813630, oppure scrivere a  segreteria.pastore@comune.cosenza.it.

Tra Parco della Biodiversità e arte, inaugurata la mostra dell’artista Gianfranco Meggiato

CATANZARO –  Natura, Musmi, Marca e “Scolacium” per un evento artistico che durerà fino ad ottobre.

Non solo una mostra di straordinaria complessità e valore artistico, ma anche una profonda riflessione di carattere sociale che non si ferma a una pura questione di forma e bellezza.

Con il “Giardino delle Muse silenti”, la grande installazione ospitata dal Parco della Biodiversità Mediterranea nel Parco internazionale della Scultura (MARCA OPEN) inaugurata ieri pomeriggio e visitabile fino al prossimo 1 ottobre, lo scultore Gianfranco Meggiato si confronta con argomenti di forte rilevanza, come quello estremamente attuale della guerra e delle sofferenze che colpiscono la popolazione civile.

«Il complesso progetto del maestro Meggiato testimonia, ancora una volta, la vitalità e il protagonismo della città di Catanzaro che, grazie alla riuscita collaborazione con la Fondazione guidata dal notaio Rocco Guglielmo, è diventato uno dei poli di riferimento culturali più significatici dell’arte contemporanea», ha affermato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, aprendo la conferenza stampa di presentazione della mostra.
Il labirinto, è costruito utilizzando sacchi di iuta riempiti di sabbia, come quelli usati nelle zone di guerra per proteggersi dai proiettili delle armi da fuoco o dalle schegge delle bombe. Sono sette sculture nere, le Muse silenti, ad accompagnare il visitatore al centro dell’installazione dove, come ideale punto di arrivo, si incontra un’ottava scultura, l’unica di colore bianco, intitolata Il Mio Pensiero Libero.
Meggiato vuole, infatti, mettere in evidenza prima di tutto “il valore salvifico dell’arte come mezzo per vincere ogni discriminazione, diversità e guerra.

Queste sculture monumentali – afferma ancora lo scultore veneziano – stanno a indicare che solo l’arte, il libero pensiero e l’acquisizione di consapevolezza e non le armi, possono salvare l’uomo da se stesso.

L’uomo non ha bisogno di sovrastrutture ma direttamente dovrà percorrere con l’umiltà dell’apprendista il proprio individuale labirinto per arrivare alla conoscenza, per compiere la propria esperienza del finito”.
Il richiamo agli argomenti militari trova un suo naturale sbocco negli spazi del MUSMI – Museo Storico Militare, che custodisce cimeli, armi e divise relativi a un periodo che va dall’età napoleonica alla seconda guerra mondiale, dove sarà posta Matrix, un insieme di cubi a costituire una sfera, dal quale ne fuoriesce uno che si libera dall’intreccio.

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«Affascinante, coinvolgente, semplicemente suggestivo – dice il direttore artistico del Marca, Rocco Guglielmo, del progetto del maestro Meggiato -.

La scelta di regalare a Catanzaro il privilegio di inaugurare il suo avvincente e stimolante progetto non era scontato: la città si mostra viva, attiva, sempre più centro d’arte e di cultura, luogo che si rigenera aperto alla sperimentazione, sempre animata da nuove pulsioni».
Il curatore della mostra Luca Beatrice, che si è detto davvero felice di essere finalmente approdato a Marca, parla di «una inedita evoluzione di Meggiato dalla scultura all’arte ambientale, che riflette sull’uomo alla ricerca di sé: bisogna perdersi per ritrovarsi, affrontare i propri mostri per sopravvivere, e allo stesso tempo, riconoscere i giusti strumenti.

La  dichiarazione centrale della sua poetica sta nel Il Mio pensiero unico nel centro del Giardino delle Muse silenti: l’arte è libertà, il pensiero vola alto».

Cosenza Fashion Week, defilé di Haute Couture su Piazza Bilotti

COSENZA-  Importante chiusura per la prima edizione di Cosenza Fashion Week

Dopo l’evento clou tenutosi nel Castello Svevo-Normanno di Cosenza, con il défilé del famoso stilista Gianni Molaro, toccherà a Michele Gaudiomonte concludere con la sua collezione di abiti la serie delle sfilate di moda previste nel ricco programma di Cosenza Fashion Week.

L’evento, previsto per le ore 21 di domenica 28 maggio, si svolgerà all’aperto nella suggestiva cornice di Piazza Bilotti, per la prima volta colorata di moda e attraversata in passerella da bellissime modelle.

Prima dello stilista pugliese, ai piedi delle statue di Giuseppe Gallo, mentre i flash dei fotografi illumineranno la lunga passerella che attraverserà la piazza, sfileranno le creazioni di Valentino Votino e di giovani emergenti fashion designer:Giovanna Ercolano, Arianna Laterza, Nunzia Mortati, Simona Gentile e Marina Vespa.

Un vero spettacolo, giusta conclusione di un’edizione spettacolare che ha animato la città con le forme e i colori della moda.

Un insieme di eventi, un’occasione di incontro e confronto tra stili e tendenze diverse, frutto di vera maestria e di creatività provenienti da molte regioni d’Italia, che hanno mostrato la capacità di un Made in Italy in continua evoluzione.

L’ultima giornata in programma prenderà il via con due sessioni fotografiche di model sharing con Vito Sinagra e un workshop su “Il veicolo della moda: la fotografia”, che si terrà con le associazioni culturali Ladri di Luce e Nice, dalleore 10 alle ore 18, presso il Caffè Letterario di Piazza Matteotti.

Un altro appuntamento si terrà in contemporanea, dalle ore 11 alle ore 13, presso il Fashion Point di Corso Mazzini: si tratta del workshop “In Corso…taglio e su misura” con l’azienda calabrese di produzione abbigliamento Francy Gi.

Pomeriggio intenso con due eventi collaterali in contemporanea, previsti tra il Caffè Letterario, con una tavola rotonda tra esperti del settore, e il Fashion Point, dove si parlerà di “Fashion Wedding: #erikaconsiglia”.

Cosenza Fashion Week ha mostrato la capacità di promozione e la forza attrattiva che può avere un simile evento per un territorio – ha detto la sua ideatrice, Giada Falcone –. Ringrazio l’amministrazione comunale di Cosenza per il sostegno offerto in ogni aspetto organizzativo alla kermesse, insieme a quanti hanno patrocinato l’evento e hanno collaborato alla buona riuscita di questa prima edizione”.

Servizio civile, a Castrovillari “Porte aperte alla cultura”

CASTROVILLARI (CS) – Il progetto di Servizio Civile per il 2017 “Porte aperte alla cultura” proposto dall’amministrazione comunale di Castrovillari è stato approvato. Il progetto, presentato in partenariato con il Gruppo Archeologico della Città e l’associazione IntegrandoSi, ha ricevuto la necessaria approvazione dalla Regione Calabria. A darne notizia è stato il primo cittadino Domenico Lo Polito, insieme al consigliere Carlo Lo Prete. I due hanno dichiarato che «la nuova azione è protesa, ancora una volta,  ad accompagnare la conoscenza dei luoghi di cultura con un intervento didattico-educativo tra storia e identità per una migliore fruizione e diffusione del patrimonio e delle testimonianze, fondamenti e suscitatori di crescita». L’iniziativa prevede anche momenti d’integrazione civica e culturale per gli immigrati presenti sul territorio. «L’obiettivo generale del progetto – hanno concluso – è sempre quello di  potenziare il sistema museale cittadino come ambito della memoria». I volontari da selezionare anche per quest’anno saranno 4 ragazzi/e di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, che svolgeranno le attività previste dall’Avviso il quale verrà pubblicato sul sito del Comune prossimamente.

“I 5 sensi di Marcia” quest’anno dedicata al SS. Crocifisso della Riforma

COSENZA – “Il SS. Crocifisso della Riforma tra arte, storia e fede”. Nell’imminenza  della Festa solenne del 3 maggio, molto sentita in città, i 5 Sensi di Marcia – iniziativa promossa dall’Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro in collaborazione con le associazioni Apt “Città di Cosenza” e “Cosenza autentica” – vi dedicano un’edizione speciale sabato 22 aprile. Si comincia alle ore 16.15, raduno sul sagrato per poi visitare la Chiesa dove, nell’attuale oratorio, si può apprezzare l’affresco raffigurante la Maddalena. Ci si soffermerà poi nel bellissimo Chiostro e ancora nella Biblioteca dei Padri Cappuccini, insieme ad Antonella Gisberti. Subito dopo si terrà una tavola rotonda alla quale parteciperanno Paola Morano, guida turistica ed esperta d’arte; Pasqualino Perri, cerimoniere dei festeggiamenti in onore del SS Crocifisso; Giustina Aceto, scrittrice e autrice del volume “In cammino verso le feste dei Santuari Calabresi”; Gianluca Nava, restauratore di beni culturali, che nel 2007 ha effettuato il restauro del SS. Crocifisso della Riforma. Non mancherà il saluto di Frate Marcellino Villella, Rettore del Santuario. La conclusione è prevista alle ore 19.00 con un momento conviviale. Le celebrazioni del SS. Crocifisso si collocano nel pieno tempo pasquale – tanto da essere considerate dai fedeli una Seconda Pasqua – ed a metà della primavera, segnando il vero passaggio alla bella stagione. La Festa è antichissima, risale alla prima metà del 1600. Era infatti il 1628 quando i frati Riformati presero dimora nel convento bruzio, ponendo subito alla venerazione dei fedeli l’artistica immagine del Cristo in Croce e ne istituirono la festa nel giorno in cui la Chiesa celebrava il ritrovamento della Santa Croce a Gerusalemme. Sin da allora il bellissimo simulacro si mostrò miracoloso. Davvero innumerevoli, nel corso di quattro secoli, restano le testimonianze dei prodigi ottenuti dal SS. Crocifisso: scampo nelle calamità naturali, malattie sanate, consolazione e salvezza negli affanni dell’anima.