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Asit dona 1000 mascherine a pazienti dializzati dell’Annunziata

COSENZA – “Un pensiero per il Natale che verrà” è il nome dell’iniziativa di solidarietà e vicinanza a quanti sono portatori di patologie nefrologiche che l’ASIT – Associazione Sud Italia Trapiantati ha voluto realizzare in vista delle imminenti e particolari festività natalizie.

Nella giornata di ieri il Presidente dell’Asit dott.ssa Rachele Celebre ha consegnato 1000 mascherine chirurgiche al reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale civile “S.S. Annunziata” di Cosenza per i pazienti che dializzano presso quella struttura.

L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 non ha consentito l’ingresso nella struttura ospedaliera, ma la disponibilità del Direttore dell’U.O.C. di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dott.ssa Teresa Papalia e della caposala dott.ssa Angela Greco ha garantito la distribuzione a nome dell’associazione che dal 1994 si occupa di diffondere la cultura della donazione degli organi, di affiancare moralmente e psicologicamente chi è in attesa di trapianto, sostenendo l’attività del Centro Ricerca Rene e Trapianto ospitato all’interno della struttura ospedaliera.

La Presidente Rachele Celebre ha espresso il suo sincero e sentito ringraziamento al Banco Farmaceutico, nella persona della dott.ssa Annalisa Filice, per aver sostenuto l’iniziativa, frutto della sinergia fra reti di associazioni che mettono al centro del loro operato le persone bisognose di cure.

Anche il Centro Dialisi dell’A.S.P. di piazza Giovanni Amendola ha beneficiato nei giorni scorsi di un’altra donazione a cura dell’Asit con il supporto della dott.ssa Rita Roberti.

Dializzati esasperati per le lunghe attese. La denuncia dell’ASIT

COSENZA – «Ore di attesa per essere sottoposti ad un trattamento salvavita. Sono ormai sei mesi che periodicamente i pazienti dializzati dell’azienda ospedaliera di Cosenza sono costretti a lunghe ed estenuanti attese per essere sottoposti al trattamento sostitutivo della funzione renale necessario per la loro vita». E’ quanto denuncia in una nota l’ASIT.

«Il disagio – si legge ancora nella nota – nasce da un malfunzionamento dell’impianto di osmosi necessario al trattamento delle acque che servono per l’esecuzione del trattamento emodialitico. Nonostante l’impegno profuso dal direttore della UOC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renzo Bonofiglio e dai precedenti vertici dell’AO di Cosenza che, consci dell’importanza del trattamento emodialitico e della anzianità dell’attuale deionizzatore in dotazione alla sezione Emodialisi, hanno provveduto all’espletamento in due mesi della gara per l’approvvigionamento di una nuova apparecchiatura e nonostante il nuovo impianto sia stato già posto in essere dalla ditta aggiudicataria dell’appalto, non si capisce come mai  vari intoppi burocratici, ai più incomprensibili, impediscono che il nuovo impianto entri in funzione».

«A nulla valgono i solleciti del primario di Nefrologia, del personale e dei pazienti. Nonostante l’impianto sia già stato montato, ad oggi non è stato eseguito il collaudo che consentirebbe la messa in funzione dell’impianto di osmosi e la fine dei numerosi disagi per i pazienti. Tutto ciò aggravato dal fatto che i pazienti “dialitici” che afferiscono presso il presidio ospedaliero dell’Annunziata rappresentano i cosiddetti pazienti “fragili”, gravati da numerose comorbidità, con età avanzata ed allettati e costretti a ore di estenuante attesa nelle giornate più calde dell’anno perché gli venga garantito un trattamento salvavita».

«Ad aggravare la situazione, l’attesa si ripercuote anche sui pazienti che necessitano di trattamenti emodialitici in acuto, esponendo i pazienti ad elevatissimi rischi per la salute ed il personale medico ed infermieristico (già ridotto quest’ultimo a numeri assolutamente insufficienti a garantire i livelli minimi di assistenza) a grave stress lavorativo derivante dalla consapevolezza di dover garantire il trattamento emodialitico a salvaguardia della salute dei propri assistiti e da turni che ripetutamente si prolungano nelle ore pomeridiane e notturne».

«Ci si domanda allora: chi deve intervenire per risolvere il problema? Dove risiede l’inefficienza del sistema? Perché non entra in funzione il nuovo impianto di osmosi (già pronto) che risolverebbe l’ormai estenuante problema? Si ricorda che le ripetute rotture del vecchio impianto di osmosi possono essere il preludio ad una rottura definitiva che determinerebbe l’impossibilità di dializzare ben oltre 100 pazienti afferenti al centro che dovrebbero essere allocati presso altre strutture di dialisi che comunque non avrebbero la ricettività per accogliere tutti i pazienti. Si chiede che si faccia una verifica nella filiera delle responsabilità per porre fine ad una situazione che ha del grottesco e che ormai va avanti da mesi».

“Trapianto Vita Nuova”, una guida pratica dedicata ai pazienti

COSENZA – Si terrà il prossimo 28 maggio alle 11.00 presso la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera la Conferenza Stampa di presentazione della guida pratica “Trapianto Vita Nuova” a cura dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e di Stefania Pinnacchio, che, in virtù della sua esperienza diretta di paziente, ha voluto offrire un contributo a chi è costretto a ricorrere alla dialisi.

L’opuscolo si propone di accompagnare e rassicurare i pazienti in attesa di trapianto, fornendo loro informazioni chiare e dettagliate sulle procedure mediche e sulle terapie, oltreché un vademecum su uno stile di vita adeguato.

«Siamo lieti di poter assistere i pazienti e di accompagnarli nel loro percorso fugando, per quanto possibile, ansie, paure, disguidi spesso legate alla mancanza di chiare informazioni», dichiara il Direttore Generale, Dott. Achille Gentile.

Alla conferenza stampa parteciperanno il Direttore Generale dell’A.O., Dott. Achille Gentile, il Direttore U.O.C. Nefrologia-Dialisi-Trapianto Dr. Renzo Bonofiglio, la Presidente dell’Associazione Sud Italia Trapiantati “ASIT”, Dott.ssa Rachele Celebre e l’autrice Stefania Pinnacchio.

L’ASIT premia l’altruismo dei donatori Avis

“Donatrice per eccellenza, chiaro esempio di altruismo, generosità e solidarietà, per aver assistito amorevolmente tutte le generazioni di donatori che si sono susseguite durante la sua lunga militanza nell’Avis”: è con questa motivazione che la presidente dell’Associazione Sud Italia Trapiantati (ASIT) Rachele Celebre ha voluto consegnare personalmente la tessera di Socio Onorario alla presidente della sede Avis di Cosenza Anna Iazzolino in occasione della Giornata del Donatore Avis, svoltasi domenica presso il Parco degli Enotri di Mendicino.

Un gesto di amicizia, rappresentato dalla simbolica consegna della tessera, della pergamena con la motivazione, dello spillino e di una targa con il simbolo dell’ASIT, e di vicinanza d’intenti fra associazioni di volontariato che condividono l’esemplare obiettivo di aiutare quanti si trovano in situazioni precarie di salute.

De Napoli -Celebre - IazzolinoAlla manifestazione che l’Avis ha organizzato per ringraziare i tanti donatori di sangue che periodicamente si recano nelle sedi Avis erano presenti il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il Vice Prefetto vicario Emanuela Greco, la responsabile del Centro trasfusionale di Cosenza dott.ssa Aurelia Costabile, oltre naturalmente ai responsabili provinciale e regionale Avis Antonio Tavernise e Rocco Chiriano e al presidente del collegio Verifica Poteri Roberto De Napoli nel ruolo di moderatore.

In prima fila anche la dott.ssa Loredana De Marco, in forza al Centro Trasfusionale di Cosenza, e la presidente dell’Associazione per il Bambino Microcitemico Concetta Gidari.

ASIT: donazioni di organi in crescita in Calabria

COSENZA – Buone notizie dall’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati)  e dal Polo trapianti di Cosenza. Negli ultimi due mesi, infatti, si è registrato un sensibile incremento delle donazioni di organi, che ha fatto salire il tasso a 10.5 donatori per milione di abitanti rispetto a 9.5 dello scorso anno. La strada da percorrere è ancora lunga per poter raggiungere il target nazionale di 20-21 donazioni per milione di abitanti, ma come lo stesso dottor Nanni Costa ha tenuto a precisare, «il traguardo è alla portata dell’organizzazione trapiantologica calabrese. Certo – ha ribadito Costa – è necessario uno sforzo della Regione per dotare le strutture di Cosenza e Reggio Calabria delle sufficienti risorse economiche e soprattutto umane e strutturali per far si che in Calabria aumenti il numero dei donatori». A fronte di una qualità trapiantologica eccellente, sostiene il Direttore del Centro Nazionale Trapianti, bisogna lavorare in questo settore per evitare che il 50% dei pazienti attualmente in lista venga trapiantato fuori Regione con ulteriore aggravio per le casse Regionali.
Nel prossimo mese di Gennaio il dottor Nanni Costa sarà ancora in Calabria per incontrare separatamente i Direttori dei due HUB (Cosenza e Reggio Calabria), sedi di rispettivi Poli Trapianti, per dare un’ulteriore accelerata al processo.
Anche L’ASIT, nel prendere atto di questa nuova stagione foriera di concrete speranze per i cittadini calabresi in attesa di trapianto, vuole ringraziare pubblicamente tutte le famiglie dei donatori che in questo 2016 hanno contribuito, con grande senso civico, a ridare speranza e vita a tanti ammalati di uremia terminale e ringrazia pubblicamente tutti gli attori coinvolti: nefrologi, chirurghi, Coordinamento regionale trapianti, rianimatori ed anestesisti, il personale delle sale operatorie, microbiologi, laboratoristi, anato-patologi, infermieri e tutte le figure delegate all’assistenza diretta dei pazienti.

L’ASIT, infine, si augura che il 2017 possa essere l’anno della definitiva svolta in tema di donazioni e trapianti per tutti coloro che sono in attesa di un trapianto.

“Il bello della solidarietà”, al Rendano sfilata solidale per la ricerca nefrologica

COSENZA – L’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati) ha organizzato, in collaborazione con l’agenzia di eventi “A pois”, una sfilata di moda inusuale per il prossimo mercoledì 14 dicembre alle ore 19 presso la Sala Quintieri del Teatro “A. Rendano” di Cosenza. Sulla passerella signore che operano in ambito sociale e lavorano nella pubblica amministrazione resesi disponibili a sfilare per una giusta causa.

Gli abiti sono offerti dalla boutique Sandro Ferrone, le scarpe messe a disposizione da Size, le borse offerte dall’azienda Al Girotondo, gli orologi da Scintille Montesanto. La serata di beneficenza, condotta dalla giornalista Rosa Cardillo, sarà allietata da una pièce teatrale a cura del Franz Teatro Gruppo Ottanta e dall’esibizione live dei musicisti Checco Pallone e Alessandro Castriota Scanderbeg Durante l’evento verranno messi in palio un gioiello donato da Scintille e una sciarpa su disegno esclusivo di Silvio Vigliaturo offerta da Moda Movie. Il ricavato verrà devoluto al Centro di Ricerca Rene e Trapianti di Cosenza diretto dal dottor Renzo Bonofiglio.

Cosenza, campagna di sensibilizzazione per la Giornata del Dono

COSENZA – L’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati), ente no profot con sede regionale a Cosenza, ha deciso di aderire alla campagna di sensibilizzazione organizzata dal Centro Servizi di Volontariato in occasione del Giorno del Dono, una ricorrenza istituzionalizzata dallo stesso Parlamento italiano allo scopo di costruire una cultura del dono, proprio nel giorno, il 4 ottobre, simbolo della pace e della fraternità, celebrandosi Francesco, il santo caritatevole di Assisi. Nella giornata di ieri, dunque, gli studenti del liceo di Cosenza “Lucrezia Della Valle” hanno avuto modo di incontrare la Presidente dell’ASIT Rachele Celebre, la quale ha introdotto il delicato ma importante argomento con le parole di un brano di Renato Zero: «La vita è un dono che devi accettare, condividere, restituire». A seguire, si è tenuta la relazione della dottoressa Rita Roberti, Dirigente Medico dell’U.O. Nefrologia e Dialisi dell’Asp di Cosenza e Coordinatore locale per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Sanitaria Provinciale, oltre che vicepresidente dell’ASIT. «La donazione degli organi quando la nostra vita si conclude – ha detto la dottoressa Roberti – è un dono supremo perché un trapianto restituisce ad una persona costretta alla dialisi una vita normale». Le ha fatto poi eco la dottoressa Maria Vigna, Dirigente Medico del Reparto di Anestesia e Rianimazione, Coordinatore locale per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, che ha indicato nella scarsa comunicazione e nella mancanza di una scelta consapevole le criticità del percorso donazione. Sul significato del dono e sui modi per attuarlo si sono soffermati anche i responsabile dell’Unità di Raccolta Avis di Cosenza, il dottor Roberto De Napoli e il dottor Ubaldo Lupia.

 

I centri di trapianto di reni di Reggio e Cosenza sono a rischio chiusura

COSENZA – Sarebbe il vanificarsi di 25 anni di lavoro e la cancellazione di una struttura che costituisce un’eccellenza della sanità regionale. Un macigno per i circa 160 pazienti calabresi in lista d’attesa.

La temuta chiusura del Centro Trapianti di Rene regionale, articolato nei due poli di Cosenza e Reggio Calabria, di cui si parla a causa del ridotto numero di donazioni, costituirebbe un grave danno per la cittadinanza e per coloro che, affetti da patologie renali, trovano nel Centro Trapianti di Cosenza un luogo dove operano medici e ricercatori altamente qualificati.

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Una decisione estrema paventata dal Direttore del Centro Trapianti nazionale Nanni Costa che, se portata a compimento, comporterebbe l’obbligo, per chi necessita di trapianto, di recarsi fuori regione per la durata dell’intero iter – dalla preparazione all’intervento – con grandi disagi per malati e familiari e un notevole aggravio di spesa per il bilancio sanitario regionale, cui si aggiunge la normativa che privilegia i residenti nella lista dei pazienti in attesa di trapianto.

A lanciare l’allarme è la Presidente dell’ASIT (Associazione Sud Italia Trapiantati) Rachele Celebre, affiancata dal Direttore dell’UOC di Nefrologia dell’Annunziata dott. Renzo Bonofiglio e dalla dott.ssa Rita Roberti, Dirigente Medico dell’U.O. Nefrologia e Dialisi dell’Asp di Cosenza e Coordinatore locale per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Sanitaria Provinciale, oltre che vicepresidente dell’Asit.

Un appello accorato, al quale si sono uniti il Presidente del CSV di Cosenza Giovanni Romeo, il  Segretario regionale dell’ANED Pasquale Scarmozzino e molti responsabili delle associazioni di volontariato che operano sul territorio calabrese, che ieri si sono riuniti presso l’hotel Europa di Rende per manifestare il proprio sostegno all’ASIT e a tutte le persone coinvolte a vario titolo dall’esecuzione dell’ordinanza.

Erano presenti e hanno contribuito al confronto anche il dott. Sebastiano Vaccarisi e il dott. Vincenzo Pellegrino, dello staff di Chirurgia epato-bilio-pancreatica ad indirizzo trapianti dell’A.O. di Cosenza, la dott.ssa Maria Vigna, Dirigente del reparto di Rianimazione, e la dott.ssa Teresa Papalia, Dirigente dell’U.O.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianti.

Dal dibattito è emersa la necessità di una revisione delle reti delle Emergenze di Urgenza e delle Rianimazioni di tutto il territorio calabrese, attesi i risultati emersi dall’AUDIT del Centro Nazionale Trapianti, che ha constatato che, nell’anno 2015, a fronte di n. 222 decessi con lesioni cerebrali acute dichiarati, le donazioni  effettive sono state solo n. 18.

Rivolgiamo quindi, il nostro appello al Presidente della Regione, ai Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere e delle Aziende Sanitarie Provinciali affinché ognuno, per la propria parte di competenza, metta in atto ogni opportuna azione volta a porre fine a questa scandalosa situazione e si avvii nel contempo una capillare campagna informativa a favore della donazione, che abbatta il muro delle opposizioni dei familiari, e la sensibilizzazione delle istituzioni e della cittadinanza sull’importanza del “diritto alla vita” di ogni cittadino.

A questo scopo è in corso l’organizzazione di un evento pubblico da tenersi a breve termine in contemporanea a Cosenza e Reggio Calabria.

I volontari Asit e Avis incontrano gli studenti di Castrolibero. Esigenza di sensibilizzazione

CASTROLIBERO (CS) – Ieri mattina presso l’Istituto di istruzione Superiore “E. Majorana – S. Valentini” di Castrolibero, gli studenti delle ultime classi hanno incontrato i volontari dell’Associazione Sud Italia Trapiantati (ASIT), la quale ha aderito al progetto regionale dell’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) dal titolo “La mia prima donazione”. I ragazzi hanno assistito alle relazioni dei responsabili delle Incontro Asit Avis Unità di Raccolta dell’Avis cosentino, il dottor Ubaldo Lupia, il dottor Roberto De Napoli e l’ingegner Amleto M. Pastore, della presidente dell’Asit, la dottoressa Rachele Celebre, della vicepresidente e dirigente medico dell’U.O. Nefrologia e Dialisi dell’Asp di Cosenza e Coordinatore locale per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Sanitaria Provinciale, la dottoressa Rita Roberti. Tema delle relazioni: “Il Dono: gesto di solidarietà e cittadinanza attiva”. Una serie di interventi, dunque, con lo scopo di sensibilizzare i giovani studenti al delicato tema della donazione, sia del sangue che degli organi. A tal fine, Amleto M. Pastore, tesoriere dell’Avis regionale, ha presentato l’associazione e i suoi obiettivi indicando, con il responsabile sanitario Ubaldo Lupia, le vie e motivazioni possibili per diventare volontari. Rachele Celebre, presidente dell’Asit, ha illustrato le finaltà della sua associazione ai ragazzi presenti, prendendo spunto da un triste fatto di cronaca assai recente, la morte di una giovanissima ragazza in un incidente stradale a San Lucido, che si è trasformata in un’occasione di grande solidarietà e umanità, poichè i suoi genitori hanno deciso di salvare altre vite donando gli organi della figlia. Un piccola gesto, quello della donazione, che può fare una grande differenza.

 

 

10 marzo, giornata mondiale del rene

rachele celebreCOSENZA (CS) – Le malattie renali colpiscono milioni di persone in tutto il mondo, fra cui anche molti bambini, che possono essere a rischio già in età infantile. Si tratta di patologie che spesso s’instaurano in maniera subdola e silenziosa fino a provocare l’insufficienza renale terminale che richiede la dialisi o il trapianto renale.Eppure bastano alcuni semplici esami, delle urine e del sangue, per diagnosticare una malattia renale e come in ogni ambito medico, la prevenzione è il modo migliore per affrontare la patologia. Attraverso una diagnosi precoce e uno stile di vita sano è possibile rallentare l’evoluzione della malattia e ridurre il rischio cardiovascolare, che aumenta sensibilmente già in presenza di insufficienza renale lieve.Allo scopo di diffondere la conoscenza sulle malattie renali la cui incidenza è in continuo aumento in tutto il mondo, il 10 marzo si celebra la Giornata mondiale del rene. L’Azienda ospedaliera di Cosenza, grazie all’impegno dell’Unità operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto diretta dal dott. Renzo Bonofiglio e coadiuvata dall’ASIT , aderisce anche quest’anno all’iniziativa e ha organizzato per l’occasione una giornata di informazione-formazione, cui seguirà uno screening gratuito sulle malattie renali, presso l’Istituto Comprensivo Statale Cosenza III “Via Negroni” diretto dalla prof.ssa Marina Del Sordo.