Archivi tag: Asp Catanzaro

Asp Catanzaro, domani conferenza stampa su stato di salute Istituti Penitenziari

CATANZARO – E’ convocata per domani alle ore 11, nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro, una  conferenza stampa per illustrare il Rapporto sulla tutela della salute negli Istituti Penitenziari ricadenti nell’ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.

Alla conferenza stampa parteciperanno il Dott. Giuseppe Perri, Direttore generale dell’Asp di Catanzaro; il Dott. Carmine Dell’Isola, Direttore sanitario aziendale, il Dott. Giuseppe Pugliese, Direttore amministrativo aziendale e il Dott. Antonio Montuoro, referente Salute negli Istituti penitenziari ricadenti nell’Asp di Catanzaro. Inoltre saranno presenti il Dott. Luigi Cugnetto, Responsabile sanitario della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro e il dott. Costantino Marcello Laface, Responsabile sanitario dell’Istituto Penale per i minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro.

Sono stati invitati a partecipare: il Direttore del Distretto Sanitario di Catanzaro; il Direttori f.f. del Ser.D di Catanzaro; il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria; l’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Catanzaro; il Direttore della casa circondariale “Ugo Caridi” e il Direttore dell’Istituto penale per i minorenni “Silvio Paternostro”.  

 

ASP Catanzaro, appuntamento con la formazione nell’ambito del progetto “Rosa bianca”

CATANZARO – Dopo la recente presentazione e apertura del percorso “Rosa Bianca” nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, si sono concluse a Lamezia Terme le giornate formative dedicate alla preparazione delle figure professionali coinvolte nel Progetto pilota per migliorare l’assistenza alle donne e, in genere, a tutti i soggetti vittime di violenza e offrire loro consulenza medica, legale e psicologica gratuita”.
L’evento, al quale ha portato i saluti il Direttore generale dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, è stato presentato dalla dott.ssa Caterina Ermio, medico neurologo dell’ASP di Catanzaro, presidente nazionale Associazione donne medico nonché responsabile del Progetto e responsabile scientifico del corso e dalla dott.ssa Renata Tropea, dirigente medico del Pronto soccorso del “Giovanni Paolo II”.
Il corso, organizzato e pianificato dall’unità operativa “Formazione e Qualità” diretto dalla dott.ssa Clementina Fittante e di cui è prevista una seconda edizione per il 16–17 giugno prossimi, era rivolto a tutto il personale sanitario coinvolto nell’assistenza primaria e che riveste un ruolo importante nella diagnosi e nell’intervento precoce su donne, minori o altri soggetti che subiscono violenza, ma è stato chiamato a parteciparvi ogni professionista che con la sua specialità può contribuire a rilevare il fenomeno violenza attraverso l’individuazione degli eventi sentinella nascosti. Scopo dell’iniziativa quello di informare e formare i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso Triage e il personale per dare risposte di salute a una delle cause di morte e di malattia più importante riconosciuta dall’OMS.
Medici di famiglia, pediatri, odontoiatri e farmacisti, sono figure che per motivi differenti possono incontrare soggetti che hanno subito violenza, raccogliere le loro confidenze e richieste di aiuto. I medici di Pronto Soccorso, insieme a tutto lo staff ospedaliero devono essere formati a capire gli aspetti nascosti della violenza e sapere aiutare nel modo più idoneo la vittima. Inoltre, i medici legali e le forze dell’ordine esprimeranno le loro competenze per una formazione condivisa e sempre opportuna per la tutela del debole.
Il fenomeno della violenza di genere, in costante aumento, costituisce un problema di salute pubblica globale. Si tratta di un fenomeno complesso, la cui soluzione richiede un coinvolgimento delle istituzioni e del tessuto sociale del nostro Paese. E’ dunque necessario che i sistemi di salute pubblica svolgano un ruolo sempre più attivo nel contrasto alla violenza, spesso prevenibile e prevedibile per attuare le tematiche dell’appropriatezza e della tutela della salute espresse con l’ultimo decreto del Ministero.
Con il contributo di varie professionalità e dei rappresentanti di Magistratura, Questura, Avvocatura e Carabinieri, il corso ha consentito di esplorare la normativa attuale in materia di violenza sulle donne con particolare attenzione alle norme sullo stalking, ordine di allontanamento e ordine di protezione. Ha offerto, inoltre, l’opportunità di approfondire i temi riguardanti la tutela della vittima, gli obblighi del personale sanitario, le indagini di polizia giudiziaria e il ruolo della Procura della Repubblica. Non sono mancati, infine, riferimenti all’etica degli interventi e libertà di scelta della donna vittime di violenza.
Nel corso dell’evento, al quale hanno preso parte altre Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria, è stato presentato il protocollo operativo tra il settore sanitario e i rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte in un’azione sinergica per garantire l’assistenza e il sostegno alle vittime di violenza.

A Catanzaro Lido convegno sul tema “La cura. Esperienze, valori e prospettive da scoprire”

CATANZARO – Sono stati oltre 200 i giovani studenti dei licei dell’istituto “E. Fermi” di Catanzaro Lido, guidato dal dirigente Antonio Macrì, presenti al convegno sul tema “La Cura esperienze valori e prospettive da scoprire”, tenutosi nei giorni scorsi su iniziativa del distretto di Catanzaro Lido diretto da Maurizio Rocca. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito delle attività del progetto Home Care Premium, cofinanziato dall’Inps, ed ha avuto lo scopo di fornire alla popolazione studentesca un quadro dettagliato sulle caratteristiche operative e sulle opportunità, anche di tipo professionale, offerte dal settore di cura. All’incontro hanno fornito il loro contributo esperti del settore, docenti universitari, beneficiari del progetto, amministratori pubblici.
Una prima novità, presentata nel corso dei lavori, ha riguardato la conclusione di un percorso di formazione realizzato con un gruppo di 30 care-giver (familiari che curano). Il corso, svolto con il supporto tecnico della coop “Anziani e non solo” di Carpi, è stato realizzato tramite lezioni di tipo frontale ed unità didattiche tematiche fruibili on-line. I partecipanti al corso hanno anche attivato un gruppo di auto-mutuo aiuto per la condivisione di esperienze, difficoltà e soluzioni adottate nei percorsi di cura.
Molto apprezzato dal direttore generale dell’ASP di Catanzaro, Giuseppe Perri, il coinvolgimento e la concreta sinergia realizzata con l’istituto “E. Fermi” grazie alla quale è stato possibile dare ai ragazzi nuovi strumenti per comprendere e realizzare, pure con il loro futuro impegno, un moderno e più efficace sistema di cura per i cittadini.
Il tema dei rischi di salute a cui vanno incontro i familiari impegnati nella cura di un congiunto non autosufficiente è stato il tema della relazione di Guido Giarelli, docente di sociologia presso l’università Magna Graecia di Catanzaro. La valorizzazione dei care-giver è per il distretto di Catanzaro Lido un obiettivo da perseguire anche attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti come potrebbe essere un’apposita legge regionale. Di questa possibilità hanno discusso il vice presidente della commissione consiliare sanità della regione Calabria, Sinibaldo Esposito, il vicesindaco di Catanzaro, Gabriella Celestino, il dirigente regionale Antonio De Marco, il direttore del distretto Maurizio Rocca. Piena condivisione tra i relatori sulla necessità di individuare, anche per la popolazione calabrese, forme di tutela dei familiari che si dedicano alla cura di persone non autosufficienti.
Al tema delle opportunità di lavoro, disponibili nel settore di cura, è stata dedicata una specifica sessione del convegno, coordinata dal sociologo Franco Caccia, responsabile del progetto HCP per l’ASP di Catanzaro. L’esperienza di HCP, avviata da circa 3 anni nel distretto di Catanzaro Lido ha rappresentato una concreta dimostrazione di come il nuovo welfare di cura possa dare anche risposte occupazionali. Sono stati ben 320 i  contratti di lavoro attivati per l’erogazione delle prestazioni alle 300 famiglie beneficiarie del progetto HCP. Al dibattito ha anche partecipato il professore emerito di sociologia del lavoro e dell’organizzazione  presso l’università la Sapienza di Roma, Domenico De Masi, il quale ha fornito preziose indicazioni agli studenti. Tra queste  il suggerimento di sintonizzarsi per tempo su un’idea del lavoro, tipico delle società post-industriali, in cui tendono ad aumentare i bisogni immateriali e relazionali. In questa realtà diventano centrali alcune caratteristiche del lavoratore quali la creatività, la capacità di lavorare in gruppo, la capacita di personalizzare gli interventi per le persone beneficiarie.

ASP Catanzaro, avviati i corsi di formazione per il 2016

CATANZARO – “Corso teorico pratico di ecografia per ostetriche” è tra le prime iniziative formative per il personale dipendente, e non solo, programmate per il 2016 dall’unità operativa Formazione e Qualità dell’ASP di Catanzaro, diretta dalla dott.ssa Clementina Fittante, che si è tenuto lo scorso 31 marzo.
L’evento, a carattere regionale, che si è tenuto a Lamezia Terme, è stato organizzato in collaborazione con l’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” e il Policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro, con la responsabilità scientifica del dott. Domenico Corea, responsabile dell’U.O. Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme e il patrocinio della Federazione Nazionale Collegi Ostetriche.
Il dott. Corea ha spiegato che “L’ecografia in Ostetricia negli ultimi decenni si è via via diffusa fino a rivoluzionare l’Ostetricia moderna e a creare nuove sottodiscipline (diagnosi prenatale, medicina fetale, chirurgia fetale, cardiologia perinatale o altro). Da questa rivoluzione, nella diagnostica e nell’assistenza, non può restare esclusa l’Ostetrica che, anche in tempi di medicalizzazione della gravidanza e del parto, resta comunque “la regina della sala parto”. Ha poi aggiunto che “pertanto anche le ostetriche possono dare un importante contributo assistenziale attraverso l’utilizzazione dell’ecografo, ricordando sempre però che l’ecografia deve costituire un elemento della clinica e non la clinica.
Tra gli altri, sono intervenuti ai lavori, in qualità di relatori, il Segretario regionale AOGOI Calabria, Franco Marincolo; il Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’ASP di Catanzaro, Domenico Perri; la Presidente Federazione Nazionale Collegi Ostetriche, Maria Vicario; la Ginecologa dell’Università “Magna Graecia”, Carmela Votino.
La giornata del 2 aprile è stata invece dedicata al corso di formazione, per i medici di Medicina Generale del distretto di Catanzaro e Catanzaro Lido, sull’”Appropriatezza prescrittiva nel contesto regionale e nazionale – Note AIFA”.
L’ASP di Catanzaro ha avviato un percorso di miglioramento su tale problematica di grande rilevanza sia per l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti farmacologici sia per l’efficiente allocazione delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale. L’evento formativo ha consentito di effettuare un focus sull’appropriato utilizzo dei farmaci a maggiore impatto economico nel contesto delle normative nazionali e regionali.
Una seconda edizione del corso è prevista per il prossimo 30 aprile, per i medici di MG del distretto di Lamezia Terme e Soverato.

Lamezia Terme: La Polizia di Stato consegna le uova di Pasqua nel reparto di Pediatria

uova 2

Catanzaro ( Cz) – Si è svolta questa mattina, come da tradizione consolidata negli anni, la cerimonia di consegna delle uova pasquali ai piccoli pazienti ricoverati nel Reparto di Pediatria del Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Le uova di cioccolato, insieme ai gadget della Polizia di Stato, sono state distribuite dall’associazione Nazionale della Polizia di Stato, gruppo di Lamezia Terme, e dall’ASP di Catanzaro. All’evento erano presenti il Direttore Generale dell’ASP, dott. Giuseppe Perri e il Dirigente del Commissariato di Lamezia Terme dott. Antonio Borelli. L’iniziativa si è svolta in occasione della ottava edizione dell’evento “Poliziotto Pediatra”. Il Direttore Generale, al termine della cerimonia, ha voluto ringraziare “l’A.N.P.S e in particolar modo il  referente, nonché tutta la Polizia di Stato del Comando di Lamezia Terme, che da 8 anni porta avanti questo progetto di vicinanza e sollievo ai piccoli ammalati ed ai loro familiari”.

upva tre

Erano presenti tra gli atri, Il direttore f.f. del reparto di Pediatria, dottoressa Mimma Caloiero, il presidente della sezione A.N.P.S. di Catanzaro, Emilio Verrengia, il delegato del gruppo A.N.P.S. di Lamezia Terme, Gennaro Pileggi ed i volontari del nucleo di Protezione Civile A.N.P.S. di Lamezia Terme che hanno animato la mattinata donando ai piccoli degenti un momento di giocosa serenità.

 

ASP Catanzaro, il Direttore Sanitario Dell’Isola risponde sugli incarichi di direzione

Catanzaro ( Cz) – Il Direttore Sanitario dell’ASP di Catanzaro, dott. Carmine Dell’Isola, interviene per replicare a quanto divulgato a mezzo stampa, in merito agli incarichi di direzione di struttura complessa dell’ASP di Catanzaro: “Con clamore mediatico le Aziende Sanitarie della Regione Calabria, tra queste I’ASP di Catanzaro, sono state attinte da ipotesi di danno erariale eventuale e/o altro, per avere le stesse assicurato, almeno per quanto ci riguarda, l’organizzazione e la gestione delle proprie risorse nell’interesse esclusivo dell’Azienda per fini istituzionali e quindi e dunque nell’esclusivo interesse pubblico. Cosi, mentre con sincera amarezza leggo quanto avrebbe affermato l’Ing. Scura, mi auguro (ma vorrei dire sono sicuro) che le stesse siano state fraintese, o malamente trascritte, nel corpo dell’articolo. Epperò nella mia qualità di Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro e promotore degli atti in questione, per la gravità delle ipotesi avanzate, ritengo di dover rispondere direttamente all’opinione pubblica per contrastare quanto sarebbe stato detto, facendo chiarezza su alcuni aspetti fondamentali del problema”. Questo quanto dichiarato da Dell’Isola.
“Nell’articolo apparso il 21 marzo sulla Gazzetta del Sud – prosegue- si è sostenuto che l’Azienda Sanitaria di Catanzaro, attribuisce incarichi dirigenziali di Unità Operative Complesse, incarichi che invece sono inconferibili, in quanto le stesse unità operative, a seguito della pubblicazione del DCA n. 9 del 2015, dovevano essere eliminate. Ma allora viene da chiedersi quali avrebbero dovuto essere i criteri da applicare e quali avrebbero dovuto essere le Unità Operative se il DCA n. 9 non ha poi avuto corrispondenza con il DCA n. 30 e se entrambi, poi, non trovano corrispondenza con il DCA n. 130 che definisce nuove tipologie di Unità operative che possono essere previste negli atti aziendali? (non a caso a fronte di tali incoerenze è stato adottato un provvedimento di rinvio dei termini per la presentazione dell’Atto Aziendale). D’altro canto, evidentemente per queste ragioni, sono state più volte annunciate variazioni al DCA n. 9 e, pertanto, una sua eventuale attuazione avrebbe solo prodotto un atto aziendale a struttura organizzativa variabile o “ondivaga”, che, intuibilmente il buon senso e la normativa non avrebbero in alcun modo consentito. In pratica quanto affermato nell’articolo, cioè di automatico adeguamento dell’Azienda alle Unità Operative previste in un DCA del Commissario ad acta non poteva essere effettuato perché:
1)    le Aziende Sanitarie non hanno alcuna facoltà di modificare la propria organizzazione se non a seguito di un preciso atto di diritto privato, che la legge definisce “Atto Aziendale”;
2)    per poter produrre tale Atto organizzativo è indispensabile e propedeutico riferirsi ad un atto regionale che definisca modello organizzativo e criteri, ossia alle Linee Guida regionali sugli Atti Aziendali;
3)    tali Linee Guida sono state prodotte dal Dipartimento e dalla Struttura Commissariale il 31.12.2015 con la conseguenza che solo entro il 30 marzo successivo le Aziende saranno tenute a formulare i propri atti di organizzazione che, comunque, possono produrre effetti solo dopo che gli stessi riceveranno approvazione da parte della stessa Struttura Commissariale, previa la dovuta istruttoria da parte del Dipartimento alla Salute.
Pertanto la mancanza dell’atto aziendale che vuole rappresentarsi come una “scusa” attribuibile alle Aziende, costituisce, al contrario, un dato incontrovertibile, addebitabile ad altri che nel tempo (le ultime linee guida sono datate 2006), non hanno emanato le Linee Guida indispensabili alla produzione dell’Atto aziendale stesso. Appare quindi del tutto chiaro e pacifico che la “colpa”, se di colpa si vuole parlare, deve riferirsi a quanti non hanno avviato nei termini gli atti propedeutici alla definizione degli Atti Aziendali sin dall’accorpamento delle aziende (2007) e non certamente delle Aziende che non avevano e non hanno alcuna facoltà di autonoma determinazione in merito. Nonostante comunque non avesse alcuna facoltà di produrre un atto aziendale e nell’assoluta condivisione dei principi del Piano di Rientro, l’Azienda ha tuttavia prodotto un atto di ridimensionamento delle proprie strutture (atto inviato al Dipartimento ed alla Struttura Commissariale) derivate dalle ex Aziende n. 6 e 7, da ben 324 Unità  Operative a 161, sulla base del principio dell’accorpamento delle funzioni omogenee, dell’eliminazione di strutture in assenza di titolari di incarichi dirigenziali, per le strutture che evidentemente erano ritenute non confermabili nel nuovo assetto organizzativo della rete ospedaliera provinciale. La riorganizzazione richiamata dimostra la volontà di riorganizzarsi, in ossequio per l’appunto, alle esigenze del Piano di Rientro, nonostante le legittime vibrate proteste della popolazione e dei dirigenti interessati, allontanando pertanto ogni ipotesi che le decisioni dell’Ente siano orientate alla distribuzione di “incarichi”, piuttosto che alla salute dei cittadini, cosa che da una serena e non faziosa lettura degli atti prodotti dall’attuale Direzione Strategica, risulta chiara, evidente e incontrovertibile. Infine, a proposito di danno erariale, è il caso di mettere in evidenza che fino al maggio 2015, data della riorganizzazione sopra richiamata, le costanti pronunce, giudiziali hanno segnato in materia condanne e spese processuali a danno dell’ Aziende Sanitaria ed in favore dei ricorrenti, per tutte le indennità previste nell’esercizio delle funzioni di fatto esercitate che, invece, con gli incarichi di sostituzione oggi contestati, sono retribuiti solo per l’indennità di sostituzione, indennità che trova capienza nei fondi contrattuali e non costituisce onere aggiuntivo per le aziende.”

“Giovani in campagna”, dalla vendemmia alla produzione del vino solidale. Inaugurata l’annata 2015

CATANZARO – A Montepaone Lido, nel Centro di Salute Mentale di Soverato diretto dal Dr Salvatore Ritrovato, si è svolta l’inaugurazione del “Vino Aurunco annata 2015”. Si tratta di un percorso di formazione al lavoro previsto dal programma riabilitativo che si svolge presso il Centro Diurno.
Alla manifestazione hanno partecipato i vertici dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro: il Direttore Generale, Dr Giuseppe Perri, il Direttore Sanitario Dr Carmine dell’Isola, il Dr Antonio Montuoro, il Dr Nicola Voci. Hanno, inoltre, presenziato il Presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, il sindaco  del Comune di Gasperina Dr Gallello, l’Amministrazione Comunale di Montepaone con gli Assessori Fiorentino e Lucia. Alla realizzazione dell’evento hanno collaborato l’Istituto Alberghiero di Soverato diretto dal dr. Fioresta.
La responsabile del Centro Diurno, D.ssa Rosa Conca, afferma che  il progetto  “Giovani in campagna” rientra nel programma riabilitativo finalizzato allo sviluppo delle abilità lavorative ed alla formazione al lavoro.  Il progetto si colloca all’interno di un “Modello di terapia integrata” in uso nel Centro diurno, costituito da interventi psicologici e sociali, accanto a quelli tradizionali di tipo farmacologico e psicoterapeutico. Questo modello d’intervento guarda al coinvolgimento delle famiglie, dal loro supporto psicoeducazionale fino al loro pieno coinvolgimento nei programmi e nella prassi riabilitativa dei propri figli.
“Giovani in Campagna” è un  progetto avviato nell’anno 2014 e sostenuto dall’Associazione di auto mutuo aiuto  AMA Calabria a favore dei giovani con disabilità psichiatrica.
Attualmente il progetto è sostenuto anche dall’Associazione Don Pellicanò di Isca e dalla Fondazione Paolo Ponterio di Borgo Piazza di Borgia. Questo supporto ha permesso ai nostri giovani in riabilitazione di fare anche altre esperienze, oltre alla produzione ed all’imbottigliamento del vino Aurunco:  la raccolta delle olive, un corso di erboristeria, un corso di agricoltura sinergica.
A tutt’oggi il progetto è in itinere, prossima sarà la raccolta delle fave con la degustazione delle stesse nella preparazione dei pasti previsti dal progetto cucina presso il Centro Diurno.

Dipendenze patologiche, corso formativo a Lamezia Terme

CATANZARO – La dott.ssa Mirella Samele, dirigente medico del Ser.T. di Lamezia Terme, diretto dal Dott. Giovanni Falvo, ha organizzato un corso di formazione sulle dipendenze patologiche per gli insegnanti e gli alunni dell’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Costanzo”, utilizzando il programma “Unplugged”, efficace per la prevenzione dell’uso di tabacco, alcol e droghe.
L’iniziativa è in linea con la mission del Ser.T., che garantisce attività oltre che di diagnosi, cura e riabilitazione, anche di prevenzione delle Dipendenze Patologiche, verso le quali è maggiormente impegnato e scaturisce dalla richiesta espressa dal Dott. Antonio Caligiuri, Dirigente dell’Istituto comprensivo, con la quale manifesta la consapevolezza di quanto sia opportuno arricchire le conoscenze dei docenti rispetto alle tematiche delle dipendenze patologiche. Ad essere coinvolti nelle attività formative sono il Liceo Scientifico di Decollatura, l’ITIS e l’Istituto Agrario di Soveria, nonché l’Istituto Agrario di Lamezia Terme.
L’abuso di sostanze nocive è attualmente il più rilevante problema di salute nei paesi sviluppati, essendo responsabile del 20% delle morti e del 22% degli anni di vita persi. Dal momento che 4 consumatori su 5 ne iniziano l’uso prima di aver raggiunto l’età adulta, l’età scolare rappresenta il momento più appropriato per attuare programmi di prevenzione con l’obiettivo di prevenire la sperimentazione in chi non ha mai fatto uso e di impedire l’abitudine e la dipendenza in chi ha già sperimentato. Unplugged prevede una metodologia di tipo esperienziale che favorisce la partecipazione diretta degli insegnanti come soggetti attivi nella formazione. L’obiettivo del programma è quello di:
–    favorire lo sviluppo e il consolidamento delle competenze interpersonali;
–    sviluppare e potenziare le abilità intrapersonali “life skills”;
–    correggere le errate convinzione dei ragazzi sulla diffusione e accettazione delle sostanze;
–    migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di sostanze, alcol e tabacco.
Il servizio si adopera, nelle persone della Dott.ssa Antonia De Siena e della Dott.ssa Teresa Natrella, già precedentemente formate nell’ambito di un progetto Regionale, a trasferire la metodologia di Unplugged  agli insegnanti, che numerosi, hanno aderito al progetto e quindi agli studenti.

Giovani e giustizia sociale, giornata di studio a Catanzaro

Catanzaro – Mercoledi  16  marzo  alle  ore 9,00  presso l’Aula   Magna  dell’Istituto Tecnico Statale “B. Chimirri” di Catanzaro, diretto dalla Dott.ssa Teresa  Rizzo, si  terrà  la seconda giornata di  Studi-Incontro  “Giovani e Giustizia  Sociale:  Diritti  Individuali  e  Diritti dei Popoli” che fa parte delle attività di Prevenzione ed Educazione alla Salute relative al  Progetto Biennale sul Disagio Giovanile “L’Età  Sospesa” – Percorsi di Sostegno e Dialogo con gli  Adolescenti, ideato e condotto dal Dr. Guerino Mannarino, Psicologo dell’unità operativa Pediatria  di Comunità  dell’ Azienda Sanitaria  Provinciale  di Catanzaro.
L’Unità Operativa Pediatria di Comunità, diretta dalla Dr.ssa Rosa Anfosso, ha, infatti,  competenze  di  Prevenzione primaria ovvero  Educazione  alla  Salute  sul territorio,  nelle scuole di ogni ordine e grado  con  numerose  e diversificate  tipologie  di  interventi.
Con il progetto “L’Età Sospesa”, al secondo anno di svolgimento, si è ritenuto di grande importanza strategica, specialmente nell’attuale contesto storico, affrontare con i giovani la problematica del “disagio” sia per le variabili dei processi di sviluppo della loro età che per le variabili e situazioni socio-ambientali nelle quali la loro presenza e ruolo risultano per lo meno svalutati,  non trascurando, inoltre, le frequenti  notizie di cronaca quotidiana poco  confortanti   relative  al loro mondo. Offrire ai giovani possibilità e spazi di rielaborazione critica, stimoli propositivi di crescita psicologica e appropriazione armonica  di sé,  a livello  individuale  e sociale,  è una  opportunità di massima considerazione.
Dopo un  lavoro  prettamente  psicologico  svolto  con gli studenti  nel  primo  anno del  progetto,  nel secondo anno sono  state  promosse  iniziative  per far interagire  i  giovani con le  Istituzioni e,  soprattutto, con chi li presiede partendo dall’interrogativo inderogabile: “Avvicinare i Giovani  alle istituzioni o  le  Istituzioni  ai  Giovani” ?
Non  a caso, infatti, la prima giornata di Studi-Incontro, tenutasi  il 12 febbraio c.a., ha  affrontato la tematica “Giovani e Politica: Etica e Politica” con la partecipazione di vari Rappresentanti  Istituzionali quali Enzo Bruno Presidente Provincia di Catanzaro, Rosetta Alberto, Dirigente Settore Cultura e Politiche Giovanili della Provincia di Catanzaro, Don Antonio Bomenuto, Direttore  Istituto Superiore Scienze Religiose e Docente Teologia Morale dell’ Istituto Teologico Calabro “S. Pio X” di Catanzaro,  Danilo Russo, Avvocato, Docente ITAS  “B. Chimirri”.
In questa  seconda giornata, oltre ai Rappresentanti  Sanitari e Scolastici, si avrà  il piacere di ascoltare relatori quali il Procuratore della Repubblica Dott. Beniamino Calabrese del Tribunale dei Minori  di Catanzaro, la Prof.ssa  Avv. Elena Morano Cinque Università degli Studi di Catanzaro, l’Avv. Gianluca Cortese, assistente Legale Centri SPRAR – Misericordia di Isola Capo Rizzuto.
L’obiettivo  prioritario  è  quello  di coinvolgere  gli studenti su tematiche  che dovrebbero  formare  anche la loro “Personalità  sociale” di cittadini  grazie all’opportunità di incontrare, domandare  e dialogare con i rappresentanti delle  Istituzioni, facendo diretta esperienza di Cittadinanza Attiva.

Catanzaro, meeting sull’organizzazione e progettualità del dipartimento di salute mentale

CATANZARO –  Si è tenuto, nel Teatro delle Residenze psichiatriche di Girifalco, un importante meeting sul tema dell’organizzazione e delle progettualità del Dipartimento di Salute Mentale della nostra Azienda.
In presenza del Direttore sanitario aziendale, dott. Carmine dell’Isola, del Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, dott. Gregorio Corasaniti, dei Direttori e dei numerosissimi dirigenti ed esponenti del personale del Comparto dei vari Servizi che afferiscono al DSM, ha fatto gli onori di casa il dr. Salvatore Ritrovato, Direttore del CSM di Soverato.  Egli ha esordito, dopo i ringraziamenti di rito, ricordando il passato ed illustrando i progetti futuri che investono le Strutture Residenziali Psichiatriche di Girifalco, le quali, essendo ormai entrate a pieno titolo nella rete assistenziale del territorio, possono e devono diventare il fulcro della riabilitazione residenziale psichiatrica di cui possano avvalersi i giovani psicotici con storie personali ed esperienze familiari tali per cui l’assistenza ambulatoriale si riveli insufficiente.