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Covid, oltre 2mila tamponi trasferiti dall’Asp di Cosenza al Policlinico di Bari

Cosenza – Sono 2600 i tamponi trasferiti, tra sabato e domenica, dall’altro Azienda sanitaria provinciale di Cosenza al Policlinico di Bari– Ospedale “Giovanni XXIII”.

I tamponi trasferiti sono ancora da processare e sono stati effettuati sull’intero territorio provinciale.

Il trasferimento si è reso necessario a causa del rallentamento dell’attività di analisi dei test e, contestualmente, dalla necessità di fornire referti celeri considerato l’incremento dei casi.

Il laboratorio dell’ospedale di Cosenza infatti, è in affanno nel processare centinaia di tamponi e il policlinico pugliese, in breve tempo, restituirà i referti all’Asp di Cosenza.

Emergenza Covid, Asp Cosenza attiva la Centrale Operativa Territoriale: ecco il numero

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza comunica che, al fine di garantire una più efficace risposta alla Emergenza COVID-19, da mercoledì 18 novembre, sarà attivata la Centrale Operativa Territoriale (C.O.T.), dalle ore 8:00 alle ore 20:00 di tutti i giorni, compresi i festivi. La Centrale risponderà al seguente numero unico: 0984.835583.

La COT raccoglierà le istanze relative ai casi COVID19 o sospetti tali ed attiverà gli operatori e/o i servizi più opportuni tra le seguenti opzioni:

  • Attivazione U.S.C.A. (Unità Speciali di Continuità Assistenziale);
  • Attivazione C.O. 118;
  • Attivazione Cure Domiciliari integrate/COVID19.

I MMG, (medici di Medicina Generale) ed i PLS (Pediatri di Libera Scelta) potranno interagire con la COT o direttamente tramite linea telefonica, utilizzando il numero unico sopra citato, oppure tramite l’apposita piattaforma informatica come già loro comunicato.

Asp di Cosenza, i dipendenti dichiarano lo stato di agitazione

COSENZA- È giunta ieri nelle mani del Prefetto di Cosenza, la dichiarazione dello Stato di Agitazione dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Il documento a firma dei sindacati Cgil Cisl Uil, insieme a Fials e Fsi, denuncia il disinteresse dei vertici dell’Azienda alle richieste provenienti dai sindacati che sollecitavano la convocazione un tavolo di contrattazione per l’applicazione dei provvedimenti atti a valorizzare la professionalità dei dipendenti.

Oggi, le stesse OO.SS. insieme alla RSU, sono state convocate per discutere soltanto uno dei problemi posti all’attenzione di S.E. il Prefetto.

I sindacati sono però determinati a portare avanti le istanze per la valorizzazione e il riconoscimento delle professionalità dei dipendenti anche attraverso l’applicazione della legge Madia e di tutte le altre procedure necessarie a consentire a tanti lavoratori, che si trovano in condizioni di precarietà, di vedersi riconosciuta finalmente la dignità.

Ora il prossimo passo spetta all’Azienda Sanitaria, che celermente potrà attivarsi per aprire il dialogo con le Organizzazioni Sindacali su tutti i temi già ampiamente sollecitati dagli stessi

Si appropria di 294 mila euro, sospesa funzionaria Asp Cosenza

COSENZA – Una funzionaria dell’Asp di Cosenza, di cui sono state rese note soltanto le iniziali, C.F., di 61 anni, è stata sospesa per un anno dall’esercizio delle funzioni.

Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica, che ha condotto l’inchiesta sulla funzionaria.

Secondo l’accusa, C.F., alla quale viene contestato il reato di peculato, si sarebbe appropriata di quasi 295 mila euro di cui aveva la disponibilità nella qualità di componente della Commissione medica locale per patenti di guida di Cosenza. In particolare, la funzionaria avrebbe sottratto la somma dai conti correnti postali intestati alla Commissione medica.

A C.F., inoltre, sono stati sequestrati beni per un ammontare equivalente alla somma di cui si sarebbe appropriata.

Oggetto del sequestro, in particolare, sono due immobili a Cosenza, un’automobile, un conto corrente ed alcuni titoli bancari.

Paventata chiusura Poliambulatoro Aprigliano, interviene Guccione

COSENZA – «Chi pensa di chiudere il Poliambulatorio di Aprigliano ha preso un clamoroso abbaglio. La struttura offre oggi numerose prestazioni agli utenti che arrivano da tutta la provincia, soprattutto da Cosenza e Rogliano. Abbiamo atteso anni per veder rinascere questo centro: i locali rischiavano di rimanere inutilizzati con il pericolo di perdere tutte le attrezzature, ma dopo le nostre denunce queste stanze accolgono, in convenzione con l’Azienda ospedaliera di Cosenza e l’Unical, l’Unità di Ricerca Biotecnologica. Qui nasce anche il laboratorio di Ematologia diretto dal professore Morabito.  Negli altri locali l’Asp invece ha istituto il Cup, il punto prelievi e possono essere effettuate le prestazioni specialistiche ambulatoriali». Sono queste le parole di Carlo Guccione consigliere regionale del PD, che interviene in merito alla paventata chiusura del Poliambulatorio di Aprigliano.

«La struttura costata negli anni novanta 516mila euro – si legge nella nota – oggi è diventata un esempio di buona sanità e l’Unità di Ricerca Biotecnologica è fiore all’occhiello del Mezzogiorno. Ci sono voluti anni di denunce per riprendere questo importante patrimonio e restituirlo ai cittadini. Nel 2013 effettuai un blitz insieme a Franco Laratta per verificare lo stato della struttura ma trovammo tutto fermo, cancelli sbarrati e il centro vuoto e senza arredi. Il Poliambulatorio di Aprigliano rischiava di diventare l’ennesima cattedrale nel deserto, come denunciammo nel 2014 all’interno del dossier sul cimitero delle opere incompiute. La  mia battaglia contro gli sprechi delle 21 strutture calabresi, costruite grazie all’ex articolo 20 della legge 67/1998 e costate 14 milioni di euro, abbandonate al degrado più totale e mai attivate, è andata avanti e dopo anni di incuria quei centri sanitari sono stati restituiti ai cittadini. E la struttura di Aprigliano fa parte delle 21 strutture un tempo abbandonate. Ecco perché questo esempio di buona sanità oggi non può essere dismesso, considerando anche che finalmente è stato approvato il Piano attuativo dell’assistenza territoriale dell’Asp di Cosenza».

«Non si può tornare indietro nel tempo. I soldi sono stati spesi,- conclude il consigliere Guccione-  i locali sono stati rinnovati e il Poliambulatorio è riuscito a migliorare i livelli essenziali di assistenza sanitaria nel territorio della provincia di Cosenza. Il Poliambulatorio non può essere dismesso, anzi va potenziato così come richiesto dai sindaci del comprensorio e dai numerosi utenti che si recano presso la struttura».

Sanità, l’On. Misiti, «Per Rogliano si pensi ad un punto di prima emergenza»

COSENZA –  Misiti (M5S) ha incontrato il Dg dell’Asp di Cosenza: «Per Rogliano si pensi ad un punto di prima emergenza. Intanto sono state istituite tre nuove postazioni di 118»

«La sanità rimane uno dei punti più dolenti della Calabria. Personale insufficiente, strutture talora incomplete, diagnostica strumentale obsoleta, migrazione sanitaria irrefrenabile, norme antisismiche inapplicate: tutto questo contribuisce a relegare il nostro territorio a fanalino di coda nell’assistenza sanitaria». Per questo motivo il parlamentare dei Cinquestelle Massimo Misiti ha voluto incontrare il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, il dottore Raffaele Mauro. «E’ evidente – dice Misiti – che quello della sanità è un nodo cruciale per poter condurre la Calabria ai livelli di quanto recita un decreto ministeriale in cui è scritto chiaramente che le strutture sanitarie debbono operare secondo il principio dell’efficacia e mettendo sempre al centro il paziente e nel rispetto della dignità delle persone»

Affrontate anche le criticità degli ospedali di Praia a Mare, Trebisacce, Acri e San Giovanni in Fiore

Con Mauro il deputato pentastellato ha affrontato questioni riguardanti i presidi ospedalieri di Praia a Mare, Trebisacce, Acri e San Giovanni in Fiore: «Questi ospedali – dice Misiti – devono garantire la buona salute ai cittadini. È inutile e demagogico procedere a continue inaugurazioni senza, però, mettere, poi, realmente in condizione le strutture di essere utili ai pazienti. Occorre essere concreti. Al direttore Mauro ho chiesto di poter conoscere quanto si stia facendo per le strutture Rsa (Residenze sanitarie assistite) ex articolo 20 della legge 67/1988 (cioè quel programma straordinario degli investimenti pubblici in sanità che affronta la necessità di ammodernare il patrimonio strutturale e tecnologico del Servizio sanitario nazionale per rispondere con strutture e tecnologie sempre più appropriate, moderne e sicure, alle necessità di salute della comunità e alle aspettative di operatori e utenti del servizio sanitario nazionale, ndr). Sono state, infatti, negli anni costruite 19 strutture che non sono, però, mai entrate in funzione, tanto che alcune sono state cannibalizzate da vandali che hanno fatto razzia di tutto. Alcune di queste strutture sono state attribuite ad associazioni di volontariato, invece di essere attivate come Rsa, che hanno provveduto, quanto meno, a ristrutturarle».

CHIESTE INFORMAZIONI SULL’INIZIO DEI LAVORI

«Ho chiesto lumi- prosegue Misiti-  anche sulla situazione dei lavori all’Hospice di Rogliano: i lavori sono stati appaltati e sono già iniziati. Al direttore Mauro ho palesato la necessità di rendere l’ospedale comunque capace di soddisfare le cure primarie, quindi pensare ad un punto di prima emergenza. Il dottore Mauro mi ha anche confermato l’istituzione di ulteriori tre postazioni di 118, cioè Oriolo, Spezzano Albanese e Scalea. In ultimo mi è stato garantito che si sta provvedendo al miglioramento della rete di emergenza urgenza, cioè il paziente viene indirizzato o condotto alla struttura adeguata alla diagnosi e alle cure della patologia in corso. Durante l’incontro si è sottolineata, pure, l’importanza di adeguare le aree di aviosuperfici per atterraggio e partenza elicotteri del 118, sia nelle ore diurne che notturne, puntando l’attenzione sulla necessità di una pregnante collaborazione dei sindaci. E’ bene- conclude Misiti – che i cittadini calabresi siano informati su tutto questo. Lo faremo proprio insieme al direttore Mauro in un’occasione pubblica nel giro di un mese».

Cyber Security, protocollo d’intesa tra Polizia di Stato e A.S.P di Cosenza

COSENZA – È stato stipulato oggi presso la Questura di Cosenza, alla presenza del Questore della provincia Giancarlo CONTICCHIO, un protocollo d’intesa per la sicurezza informatica tra la Polizia di Stato e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.

Il documento, firmato dal dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Calabria, Vincenzo Cimino e dal Direttore Generale dell’A.S.P. di Cosenza, Raffaele Mauro, costituisce un ulteriore passo avanti nella protezione dei sistemi informatici e dei collegamenti telematici delle infrastrutture informatizzate, la cui compromissione può causare interruzioni o disfunzioni nell’erogazione di servizi pubblici essenziali. I dati sensibili detenuti e trattati dalle Aziende Sanitarie, come quelli relativi ai pazienti, alle patologie o alle relative terapie cui sono sottoposti, sono esposti al rischio di possibili attacchi on line, mirati a carpire le informazioni per scopi illeciti, anche di natura terroristica.

OPERATIVITA’ IN SETTORI STRATEGICI

L’accordo odierno segue quello analogo, sottoscritto nel mese di marzo di quest’anno, tra la Polizia Postale e l’A.S.P. di Catanzaro e costituisce una tappa del percorso che vedrà gradualmente coinvolte varie realtà pubbliche e private, caratterizzate dall’operatività in settori strategici, che va garantita e tutelata per il bene della collettività, con mirate azioni di tutela preventiva e di pronto intervento in caso di emergenza. Il modello di collaborazione tra la Polizia di Stato e l’Asp di Cosenza è basato su condivisioni e analisi di informazioni necessarie a prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti informatici, segnalazioni di emergenze relative a vulnerabilità dei sistemi e sviluppo di attività di comunicazione per fronteggiare le situazioni di emergenza. E’ essenziale, infatti, porre in essere tutte le iniziative atte a prevenire e contrastare ogni forma di accesso illecito, anche tentato, con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità o indebita sottrazione di informazioni sensibili, prevedendo la possibilità di un intervento immediato qualora si presentassero criticità.

Il coordinamento di tali attività periferiche è affidato al C.N.A.I.P.I.C., Centro Nazionale Anticrimine Informatico e Protezione Infrastrutture Critiche della Polizia di Stato, istituito a Roma presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, attivo 24 ore su 24, che cura anche l’assistenza e protezione diretta alle più importanti e strategiche infrastrutture informatizzate a livello nazionale e le relazioni internazionali in tale settore.

Cosenza, la Commissione Sanità si occupa del Centro Sclerosi Multipla dell’ASP

COSENZA – La paventata soppressione del Centro Sclerosi Multipla dell’ASP di Cosenza arriva in Commissione Sanità. Nella seduta odierna, presieduta da Francesco Cito, l’organo consiliare ha ospitato la presidente provinciale dell’A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Anna Flaminia Batta Veltri, ed il consigliere provinciale della stessa associazione, Michele Valva.

asp-cosenza-2-600x400Entrambi hanno espresso le loro forti preoccupazioni per la soppressione di un punto di riferimento importantissimo per i malati di SLA e per le loro famiglie. È stato tra l’altro ricordato come la cancellazione del centro comporterebbe la perdita dell’accreditamento all’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, con grave pregiudizio soprattutto per i neo diagnosticati che vederebbero venir meno la tempestività dell’assistenza.

La Commissione sanità ha affermato dunque la sua vicinanza alla problematica, ritenendo che il centro vada più potenziato che soppresso, ed impegnandosi a discuterne con il Direttore Generale dell’ASP Raffaele Mauro nell’ambito dell’incontro già richiesto.

Paure smantellamento Aism, Oliverio rassicura i calabresi

COSENZA – «Il Centro di Sclerosi Multipla di Serra Spiga non sarà né cancellato né smantellato, ma dovrà essere potenziato e migliorato».

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E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione Mario Oliverio al termine di un colloquio con il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, che lo ha rassicurato circa il prosieguo dell’attività del Centro stesso.

«Il Centro Aism di Serra Spiga -prosegue il Presidente della Giunta regionale- è un presidio di valenza nazionale e rappresenta un punto di riferimento per tante famiglie calabresi che ogni giorno sono costrette ad affrontare i problemi legati alla malattia e alla disabilità.

Il servizio che viene reso in questo presidio è, pertanto, necessario e prezioso. In questo senso voglio tranquillizzare quanti, nei giorni scorsi, hanno manifestato allarme e preoccupazione: il centro continuerà ad operare come prima e meglio di prima ed i servizi continueranno ad essere garantiti».

«Nessuno –conclude Oliverio- ha intenzione di mortificare la professionalità degli operatori sanitari che sono stati formati negli anni, né di privare dell’assistenza le circa 400 persone affette da sclerosi multipla nella sola provincia di Cosenza, pari al 32% della popolazione calabrese colpita da questa malattia, le loro famiglie e i volontari che ogni giorno, con grandi sacrifici ed abnegazione, si impegnano con tutte le loro forze e le loro energie nella lotta contro la sclerosi multipla».

Ondate di calore, a Cosenza aperti i centri anziani comunali per i soggetti fragili

COSENZA – L’Amministrazione comunale di Cosenza, attraverso il settore welfare, ha dato la propria disponibilità all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ad utilizzare i centri diurni anziani di Via Popilia, Via Milelli, Serra Spiga e Donnici, nel periodo 1° luglio-15 settembre 2016, quali “luoghi dedicati di sollievo” per i soggetti fragili.

La richiesta dell’ASP, accolta dal Comune, è finalizzata a fronteggiare le eventuali situazioni di rischio a cui sono esposti i soggetti fragili – anziani, soggetti affetti da patologie croniche o che versano in condizioni socio-economiche precarie – a causa delle alte temperature, le cosiddette ondate di calore.

I centri anziani sopra citati saranno dunque luogo di accoglienza, nelle fascie orarie di lavoro dei dipendenti comunali: lunedì e giovedì dalle ore 7,30 alle ore 18,15; nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 7,30 alle ore 14,00. Il sabato e la domenica i centri sono autogestiti dagli stessi anziani che li frequentano.