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A Rossano la Prima tappa di “Spazio Architettura Eventi”

ROSSANO (Cs) – Interior design, architettura degli spazi pubblici  e dissesto idrogeologico, sono questi, alcuni dei concetti principali, emersi nella prima tappa di “spazio architettura eventi”, il nuovo format di confronto aperto tra professionisti, imprese ed esperti. Ad ospitarne l’esordio è stato, lo scorso sabato (11 ottobre 2014), DUEPUNTOZERO Progetti, l’open space con i due brand CESAR e RIMADESIO, inaugurato su Via Galeno a Rossano Scalo. L’iniziativa, alla quale hanno partecipato numerosi architetti, soprattutto giovani, dell’Area Urbana Corigliano-Rossano e dell’Area Urbana Cosenza-Rende è stata promossa ed organizzata da Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying e Fabrizia Berlingieri. La cooperazione tra professionisti, da una parte e quella tra professionisti ed imprese ed altri attori dall’altra, non significa – ha spiegato l’Architetto Berlingieri  – sovrapposizione di ruoli ma è elemento che può portare ad una maggiore qualità. Con un metodo: considerarci responsabili della bellezza. E con un’ambizione: essere utili alla progettazione privata e pubblica dei territori. Il prossimo step di SPAZIO ARCHITETTURA EVENTI – ha annunciato la Berlingieri – sarà ospitato a Rende. Tra gli interventi anche quello dell’assessore Leonardo Trento, per il quale priorità della Politica è quella di destinare maggiore attenzione all’utilità della progettazione ed alla sua sostenibilità. Trento ha anche sottolineato la necessità di condividere, a tutti i livelli, come punto fermo, lo stop al consumo di suolo.  Per il geologo Tonino Caracciolo, la Politica ha un ruolo determinante sugli argomenti e le questioni emerse e ce l’ha purtroppo in negativo, atteso che – ha scandito – siamo purtroppo noi che stiamo costruendo il degrado, nelle scuole e negli edifici pubblici, luoghi nei quali dovremmo invece sensibilizzare al bello.

Navette per Sibari, ennesimo spreco

COSENZA – L’assessore provinciale al governo del territorio della Provincia di Cosenza, Leonardo Trento, ha esposto pubblicamente i problemi  relativi al servizio fantasma delle navette pubbliche dalla Sibaritide all’aeroporto S.Anna di Crotone.
Su iniziativa della presidente facente funzioni Antonella Stasi- dichiara Trento – sono state affidate delle concessioni di trasporto su gomma, ancora una volta al di fuori di ogni logica di mercato e senza alcuna puntuale e necessaria analisi e valutazione dell’effettiva domanda e del reale bacino di utenza territoriale. In più, senza alcuna comunicazione sulle stesse: nessuno sa esattamente da dove partano e dove siano le fermate di carico nelle città del territorio. Non c’è alcuna promozione, di nessun tipo!
Siamo – continua l’assessore provinciale – alla reiterazione dello stesso assurdo meccanismo di spreco di risorse pubbliche largamente consolidatosi in questi ultimi decenni in un settore che non riesce ad essere efficace ed efficiente rispetto alle aspettative dei calabresi che ogni giorno utilizzano il sistema della mobilità pubblica. Nella nostra regione, purtroppo, non c’è alcuna reale corrispondenza tra la domanda effettiva e i bisogni di mobilità dei calabresi e la destinazione delle risorse. Prova ne è i tagli di chilometri dei mesi scorsi, che hanno isolato interi territori della nostra provincia e della nostra regione, che la regione ha posto in essere per dichiarata assenza di risorse! Non c’è territorio della regione, in particolare quelli delle aree interne, che non subisca quotidianamente l’ipoteca di un gap infrastrutturale insopportabile, ingigantito e reso però più odioso dalla continua beffa di servizi di collegamento spesso esistenti solo sulla carta.
Il caso delle navette da e verso l’Aeroporto di Crotone – aggiunge l’esponente socialista – che continueranno a viaggiare praticamente vuote fino a fine settembre o inizi ottobre rappresenta soltanto la punta dell’iceberg di una voragine finanziaria senza fine e che testimonia forse la pagina più nera dell’incapacità amministrativa di una classe politica nemica degli interessi delle comunità locali e, più in generale, dello sviluppo turistico ed economico della Calabria.Bisogna mettere mano con urgenza ad un nuovo piano regionale dei trasporti che parta però da una reale individuazione dei bisogni dei territori e non delle sole società di autolinee e che punti a disegnare e garantire, in regime di mercato, mobilità effettiva e collegamenti reali ai cittadini di tutti i territori, superando le attuali ed intollerabili discriminazioni all’interno della stessa Calabria. Anche e soprattutto su questo fronte – conclude Trento – la prossima nuova Giunta Regionale dovrà dimostrare che invertire rotta e metodo non soltanto sarà obbligatorio ma diventerà, su tutti i settori di intervento regionale, l’unità di misura dell’ultima occasione di credibilità concessa dai calabresi e soprattutto dalle nuove generazioni alla classe politica ed al centro sinistra in particolare.