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Come scegliere il freno a tamburo giusto per la tua auto

Quando si parla dell’impianto frenante della propria auto, si è soliti pensare ai freni a disco, eppure in verità non sono gli unici.

C’è un’altra tipologia di freni, oggi forse meno diffusa: parliamo dei freni a tamburo. Questi sono presenti in diversi modelli di auto elettriche, come ad esempio la Volkswagen ID.3, che è fornita di freni a tamburo sulle ruote posteriori. Tuttavia sono sempre meno diffusi e presenti soprattutto nelle utilitarie che non necessitano di un sistema frenante ad alte prestazioni.

I freni a tamburo, possono essere considerati come gli antenati del freno a disco: sono composti da un cilindro rotante metallico, che viene chiamato per l’appunto tamburo, e diverse superfici rivestite da materiale d’attrito, ossia le ganasce.

Nel momento in cui il guidatore pigia sul piede del freno, le ganasce vengono spinte sul tamburo generando una forza di attrito in grado di rallentare la corsa del proprio veicolo, o di fermarlo definitivamente.

Uno dei vantaggi di questa tipologia di freni, è soprattutto di tipo economico e di durata, visto che sono più longevi rispetto ai più comuni freni a disco. Questo succede per via delle struttura che possiamo definire più compatta, e quindi in grado di proteggerlo dagli agenti esterni.

Uno degli svantaggi, invece, è rappresentato dalla bassa capacità del freno a tamburo di disperdere il calore, e di conseguenza, più la temperatura aumenta e meno l’impianto riesce ad essere efficace.

Come cambiare il freno a tamburo da soli

I freni a tamburo vanno sottoposti ad una revisione ogni 60mila km, nel corso della quale è consigliabile procedere con una pulizia delle eventuali polveri residue. I tamburo freni posteriori hanno una durata che varia dagli 80mila ai 140mila chilometri: superati questi limiti, occorre procedere con la sostituzione dei freni posteriori.

Ci sono degli indicatori che ci consentono di capire che è giunto il momento di sostituire il freni a tamburo. Ecco quali:

– è possibile avvertire diversi rumori come cigolii, stridi e sfregamenti;

– il tamburo ha assunto una forma ovale. Una situazione come questa, si verifica nel momento in cui a seguito del raggiungimento di temperature elevate, non vi è stato un raffreddamento uniforme. Questo può generare anche delle fastidiose vibrazioni nel corso di una frenata. Nel caso in cui si dovesse verificare una situazione del genere, è opportuno recarsi un’officina esperta che potrà effettuare una verifica attraverso comparatore. Se dall’esame dovesse risultare che il tamburo ha un’ovalizzazione interna che supera il valore di circa 0,25 mm, si dovrà procedere con la rettifica. Se il valore viene superato, si dovrà procedere direttamente con la sostituzione del tamburo freno.

Va specificato come, per far si che questo fenomeno non si verifichi, molti tamburi freno siano dotati di alette di raffreddamento sulla parte esterna.

– la leva del freno fa eccessivo gioco, e non funziona come sempre.

– presenza di rigature esterne. Dei malfunzionamenti possono essere scorrelati dal tamburo in se, ma possono essere legati alla presenza di polveri abrasive o dalla cattiva qualità del materiale d’attrito. È possibile effettuare un controllo, smontando il tamburo e osservando la superficie delle ganasce. Se sono presenti delle piccole rigature potrà essere eseguita una semplice pulizia, se queste invece sono consistenti, bisognerà procedere con la sostituzione delle ganasce.

La durata dei freni tamburo è influenzata da diversi fattori come ad esempio la modalità di frenata del guidatore e l’uso che si fa delle vettura stessa. Le frenate aggressive e frequenti, infatti, portano ad una rapida usura sia delle ganasce che dei freni, oltre che “stressare” tutto il sistema di frenaggio.

È bene sottolineare come sul mercato è possibile trovare diversi kit di sostituzione di freni a tamburo che contribuiscono a risparmiare sulla manodopera nel caso in cui si voglia ricorrere al fai da te, anche se è sempre bene chiedere consiglio al proprio meccanico di fiducia, soprattutto quando  non si ha una conoscenza assoluta di motori.

Per quanto riguarda le operazioni di rettifica, è sempre bene farvi ricorso nel momento in cui si ha che fare con delle auto storiche, e di conseguenza i pezzi ricambio scarseggiano.

Informazioni sul freno a tamburo tratte da autoparti.it

Informazioni sulla sostituzione del freno a tamburo tratte da sicurauto.it

Rincari sull’Assicurazione Auto 2022: ecco come risparmiare

Il prezzo dell’assicurazione auto, relativo all’anno 2022, è tonato a salire.

Come mai si è verificato ciò?

Il periodo pandemico ha influito sui bilanci del settore dell’assicurazione auto. I vari lockdown, infatti, hanno generato un blocco alla circolazione e quindi un calo dei sinistri, andando a generare degli utili per le varie compagnie. Tuttavia, nel corso di questo 2022 assisteremo ad un cambio di rotta.

Questo è dovuto principalmente al fatto che nel 2021 l’auto è stata considerata il mezzo più sicuro per muoversi, in quanto consente il distanziamento sociale, cosa non sempre garantita invece dai mezzi di trasporto pubblici.

La crescita quindi degli spostamenti auto e moto, ha comportato anche un aumento dei premi assicurativi, sia per quanto riguarda la semplice polizza RC che per le varie garanzie accessorie. Questo è successo perché sono tornati ad aumentare i sinistri: si prevedono rincari di circa 40 euro per ogni auto. Sono infatti quasi 800mila gli automobilisti italiani che hanno visto abbassarsi la propria classe di merito, come conseguenza degli incidenti dichiarati nel 2021.

Nonostante il quadro possa sembrare sconfortante, vi sono diverse soluzioni che si possono adottare per bilanciare le spese.

Vediamo quali.

Come ammortizzare i costi dell’assicurazione

Nonostante i rincari, vi sono diverse opzioni che possono essere applicate per risparmiare sul costo dell’assicurazione auto, ecco qualche esempio:

– Assicurazioni RC Familiari, è una norma introdotta dal Decreto fiscale del 2020 che va ad ampliare il Decreto Bersani.

Ma cosa prevede?

Questa legge (qui maggiori dettagli) permette al proprietario di un veicolo, acquistato nuovo oppure usato, di acquisire la stessa classe di rischio di un mezzo circolante e assicurato già in suo possesso, o di proprietà di un altro convivente del nucleo familiare.

– Valutare le migliori offerte del mercato. Molte volte si resta legati ad una determinata compagnia, più per abitudine che per un reale vantaggio. È bene allora, cercare e confrontare le offerte proposte dalle diverse compagnie assicurative, valutandone non solo i vantaggi in termini di prezzo ma anche le garanzie che tutelano l’assicurato da eventuali rischi.

Pagamenti in un’unica soluzione. Laddove sia possibile, scegliere per un pagamento unico anziché rateizzato, consente di guadagnare sul costo totale. Il pagamento rateizzato infatti, può arrivare a costare il 7% in più di quello annuale.

Formule guida. È importante scegliere bene la formula guida adatta alle proprie esigenze, dato che alcune risultano essere molto più vantaggiose rispetto ad altre. Ad esempio la guida esclusiva prevede dei benefici sui premi assicurativi, solo se però alla guida si trova il conducente indicato al momento della stipulazione della polizza.

Garanzie accessorie. Offrono la possibilità di assicurare non solo i veicoli, ma anche le persone, da danni e dalle condizioni che la sola RCA non copre.

Le principali garanzie accessorie sul mercato sono:

– Furto e incendio
– Kasko
– Tutela Legale
– Atti Vandali
– Polizza Cristalli
– Infortuni conducente
– Assicurazione Eventi Naturali.

È possibile scegliere garanzie tenendo conto di diversi parametri come stile di guida, la frequenza con cui viene utilizzato il mezzo, la città in cui si vive e così via. Aggiungere alcune di queste all’RCA consentirà di risparmiare in caso di sinistri o nel momento in cui dovesse verificarsi uno degli eventi per il quale il mezzo è stato assicurato.

 

 

Auto, a km 0 o aziendali: caratteristiche, differenze e numeri a confronto

Quando si parla di auto Km 0 molti fanno confusione con le auto aziendali, ma si tratta in realtà di due tipologie diverse di veicoli. I consigli di autoo.it, concessionario online specializzato nella compravendita di auto km 0, ci aiutano a mettere a confronto caratteristiche e differenze di queste due categorie di veicoli per aiutare i consumatori a fare la scelta migliore al momento dell’acquisto.

Partiamo innanzitutto dal definire le caratteristiche di queste due categorie. Le vetture km 0 sono vetture sostanzialmente nuove ma già immatricolate dal concessionario per poter raggiungere i propri target di vendita. Vengono dunque rivendute al cliente finale ad un prezzo inferiore rispetto a quello delle auto nuove (-20/30%) pur avendo percorso pochissimi chilometri, di solito meno di 100 e mai più di 200. Non vengono fatte circolare su strada e sono dunque conservate in condizioni perfette all’interno del concessionario per pochi mesi. Inoltre hanno solitamente una garanzia vicina ai 24 mesi, fornita sempre da Casa Madre come per le auto nuove.

Le auto aziendali sono invece quelle vetture acquistate da un’azienda per essere messe a disposizione dei propri dipendenti per specifici viaggi di lavoro o per un uso quotidiano. La modalità di acquisto di solito è il leasing e vengono generalmente utilizzate per uno o due anni (a volte di più) prima di essere rivendute attraverso lo stesso concessionario. Le aziende scelgono quest’opzione per avere un parco auto sempre nuovo ed allo stesso tempo per usufruire di sconti e promozioni per l’acquisto. A seconda dell’uso che ne viene fatto le auto aziendali possono arrivare a percorrere migliaia di chilometri all’anno (fino a 20 mila) o essere sfruttate in qualche modo come strategia di marketing per la visibilità o prova su strada.

La principale differenza tra auto km 0 ed auto aziendali balza subito agli occhi e sta nel numero di chilometri percorsi, che nel caso delle auto aziendali è molto elevato ed invece per le vetture km 0 è quasi nullo, come dice il nome stesso. Altra differenza importante è quella legata al prezzo. Le auto aziendali, vista l’usura a cui sono sottoposte, hanno di solito un prezzo di rivendita inferiore rispetto alle auto usate in generale, ma questo va per l’appunto a scapito delle loro condizioni.

In quando alla garanzia, le auto aziendali possono avere una garanzia fino a 24 mesi ma più spesso questa si attesta sui 12 mesi ed è dunque inferiore rispetto alle auto km 0. Dall’altro lato c’è da dire che spesso le auto aziendali sono accessoriate nel migliore dei modi, mentre una persona che si trova ad acquistare un’auto km zero dovrà “accontentarsi” di ciò che è disponibile in quel momento presso il concessionario, senza la possibilità di variare molto sul colore o sugli accessori, ma con il vantaggio della pronta consegna. Il presso dell’auto aziendale è più favorevole rispetto al Km zero, proprio a causa dell’uso e del periodo trascorso dall’immatricolazione.

Che si decida di acquistare un’auto km zero o un’auto aziendale, la raccomandazione è sempre la stessa, accertarsi con la massima cautela delle condizioni del veicolo prima di comprarlo. Da verificare ci sono innanzitutto il chilometraggio, le condizioni della carrozzeria e degli interni, il buon funzionamento delle parti meccaniche, il libretto di circolazione ed i tagliandi delle revisioni, in particolare per quanto riguarda le auto aziendali. Per effettuare questi controlli ci si può affidare ai concessionari che posseggono un team di esperti in grado di svolgere queste operazioni nel migliore dei modi.

 

Pubbliredazionale

Grosso ramo si abbatte per strada, illesa una donna che transitava in auto

VIBO VALENTIA – Paura ma nessun danno alle persone in pieno centro a Vibo Valentia per la caduta di un grosso ramo che, dopo essersi staccato improvvisamente dal tronco di uno degli imponenti pini che costeggiano via Dante Alighieri, ha sfiorato un’auto, condotta da una donna, che transitava sull’arteria.

Per la donna, che era alla guida dell’auto e che è rimasta illesa, solo un grande spavento. Nella caduta, sulle cui cause sono in corso accertamenti, solo per un caso il grosso ramo ha toccato solo marginalmente la fiancata della vettura.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a rimuovere le parti dell’albero caduto sull’asfalto e consentire il ripristino della circolazione veicolare. Un episodio che non ha provocato conseguenze anche per i pedoni e per le auto tenuto conto che via Alighieri è una delle arterie più trafficate della città coincidendo con il tratto della Statale 18 che attraversa la città di Vibo Valentia.

Fonte e Foto Ansa

Allevatori scomparsi nel crotonese, ritrovata auto carbonizzata

PETILIA POLICASTRO (KR) E’ stata ritrovata completamente distrutta dalle fiamme la vettura – un fuoristrada Ford Maverick di colore scuro – l’auto appartenente agli allevatori scomparsi nel crotonese dal giorno di Pasqua e dei quali si sono perse completamente le tracce.

La vettura di Rosario e Salvatore Manfreda è stata ritrovata in una campagna di San Mauro Marchesato. Le fiamme hanno risparmiato la targa dell’auto, grazie alla quale si è riusciti a risalire al mezzo.

Sulla vicenda indagano gli investigatori che non escludono al momento alcuna causa, compresa quella della lupara bianca.

Fonte Foto Calabria7

 

 

 

 

 

Pericoloso inseguimento, due giovani finiscono in manette

AMENDOLARA (CS) – Due ragazzi, M.E. di anni 24 e V.G. di anni 22, sono finiti in manette dopo un pericoloso inseguimento, che ha visto coinvolte due pattuglie della Guardia di Finanza della Tenenza di Montegiordano e della Compagnia di Sibari, inseguimento iniziato ad Amendolara  e terminato nell’agro di Rossano. 

Nel cuore della notte, all’una circa, una pattuglia della Tenenza di Montegiordano, in servizio di pubblica utilità “117”, in transito sulla s.s. 106, all’altezza di Amendolara, veniva sorpassata ad elevata velocità sul lato destro da una Renautt Kangoo con a bordo i due soggetti, iniziando cosi un pericoloso inseguimento per bloccare tempestivamente i due giovani.

 Dopo circa 10 kilometri, in corrispondenza di un restringimento di carreggiata per i lavori, i Finanzieri, sono riusciti a fermare l’autovettura in fuga.

I Finanzieri hanno così intimato l’ALT ai soggetti in fuga, ma il conducente è ripartito ad alta velocità colpendo uno dei militari ad un braccio. La folle corsa è terminata nel piazzale antistante un’azienda agricola dove il veicolo nel tentativo di sfuggire, in retromarcia, ha tamponato l’auto di servizio. Vistisi senza via di fuga i due hanno dato vita ad una colluttazione con i militari che si è conclusa con l’arresto degli stessi. 

Visti i numerosi precedenti penali e di polizia, dopo le formalità di rito, su disposizione del pm Antonino Ianotta, i due giovani sono stati trasferiti alla casa circondariale di Castrovillari. 

Gli arrestati dovranno rispondere dei reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale (artt. 336 e 337 c.p.) e rischiano una pena detentiva sino a 5 anni di reclusione. Tre militari della Guardia di Finanza sono stati refertati sul posto dal medico del servizio “118”, per plurimi traumi non gravi.

Tredicenne investito a Cosenza in Via degli Stadi

COSENZA – Brutta disavventura ieri sera intorno alle 20.00 per una tredicenne che appena scesa dal un mezzo dell’Amaco ha attraversato la strada passando davanti al pullman quando all’improvviso sopraggiungeva una vettura che l’ha investita.

E’ successo nei pressi della chiesa di San Vito a Via degli Stadi a Cosenza. Il conducente dell’auto, direttoa  Castrolibero si è subito fermato per prestare i primi soccorsi.

La ragazzina è stato adagiata a terra in attesa dell’arrivo del 118. Fortunatamente nessuna frattura, solo una contusione e tanto spavento

(Immagini di repertorio)

Auto rubate in Italia e trasferite all’estero, arresti nel crotonese

CROTONE – Autovetture che una volta rubate in Italia venivano clonate di targhe e documenti di circolazione di mezzi stranieri, simulandone l’importazione estera.

Un meccanismo scoperto nel corso di un’operazione dei carabinieri della compagnia di Cirò Marina che hanno eseguito sei ordini di arresto emessi dalla Procura di Crotone nei confronti di altrettanti soggetti tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di vetture rubate.

Nell’inchiesta, ancora in corso, risultano indagate anche altre dodici persone, al momento in stato di libertà, accusate di falsità materiale e ideologica, ricettazione e riciclaggio.

Alle 10.30 di oggi si terrà una conferenza stampa al Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone, alla presenza del Procuratore Capo Giuseppe Capoccia e dove saranno illustrati maggiori dettagli circa l’operazione

 

 

 

Incendia la propria auto, denunciato dai carabinieri

PIANE CRATI (CS) – Ha incendiato la propria auto, ma è stato notato da una pattuglia dei carabinieri che dopo un breve inseguimento lo hanno bloccato è denunciato. Il fatto è accaduto a Piane Crati. I carabinieri della Compagnia di Rogliano, nel corso di un servizio di pattugliamento, hanno avuto la segnalazione dalla centrale operativa di un’auto in fiamme nei pressi del campo sportivo di Piane Crati.

Andando sul luogo dell’incendio, i militari hanno notato un uomo con indosso una tuta da lavoro cambiare improvvisamente percorso. Quando la pattuglia si è avvicinata, l’uomo si è messo a correre verso il centro del paese, inseguito da uno dei due militari che lo ha riconosciuto. L’uomo è stato poi rintracciato nell’abitazione di un cognato, ancora intento a cambiarsi i vestiti. Vistosi scoperto ha raccontato tutto. I carabinieri hanno poi accertato che la vettura era di sua proprietà. Le indagini proseguono per accertare il movente del gesto. Non è esclusa una tentata truffa all’assicurazione.

Fonte e foto Ansa