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Morti sospette in una clinica del cosentino, indagini in corso

COSENZA – Sarebbero due le morti sospette su cui indaga contro ignoti la Procura della Repubblica di Cosenza.

Gli episodi riguardano una stessa struttura sanitaria. Nel primo caso si tratta di un uomo ultraottantenne ricoverato in una clinica dell’area urbana cosentina per seguire una riabilitazione. Negli ultimi giorni l’uomo accusava un malessere associato ad una leggera febbre, probabilmente dovuta ad una infezione. Le condizioni dell’uomo sono però peggiorate.

Caricato su un’ambulanza è stato portato in un’altra struttura privata della città, ma viste le sue gravi condizioni è stato poi trasportato all’Annunziata di Cosenza, dove è deceduto poco dopo. Il tutto, pare all’insaputa dei familiari.

Secondo quanto riferito dalla famiglia l’uomo sarebbe rimasto per diverso tempo in attesa del triage e allo stesso sarebbe stato attribuito un codice bianco. Il paziente ha cominciato a respirare a fatica, condotto in rianimazione il suo cuore ha cessato di battere. Sul suo corpo è stata disposta l’autopsia.

Un altro caso sospetto di malasanità

E ci sarebbe un altro caso di morte sospetta, sempre nella stessa clinica riabilitativa. In questo caso potrebbe essere stato un soffocamento. Pare infatti che all’uomo sia stato dato forzatamente del cibo mentre dormiva e questo ne avrebbe causato la morte. Anche in questo caso indaga la Procura di Cosenza e anche in questa circostanza è stata disposta l’autopsia.

 

 

 

 

 

 

Giovane di Rende trovato morto in un appartamento a Bologna

BOLOGNA – E’ stata immediatamente disposta l’autopsia sul corpo del ragazzo di 28 anni originario di Rende, in provincia di Cosenza, trovato senza vita in un appartamento di Bologna, zona universitaria.  Immediato l’allarme, dato dai residenti dell’abitazione. Sulla vicenda indagano adesso i carabinieri.

Secondo le prime ricostruzioni e testimonianze, il giovane pare avesse trascorso la serata in compagnia, ma all’interno dell’appartamento era da solo. Pare poi  che lo stesso non sia deceduto per morte violenta, mentre resta da accertare se possa avere assunto qualche sostanza che ne ha conseguentemente provocato la morte.
Adesso sarà l’esame autoptico a stabilire le cause del decesso. 

Quindicenne morto in casa, la Procura di Vibo Valentia dispone l’autopsia

VIBO VALENTIA-  La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte di un ragazzo di 15 anni, avvenuta la scorsa notte a Marina di Nicotera. Il ragazzo è stato trovato in fin di vita da suoi genitori al loro rientro a casa. Immediatamente allertati, i sanitari della Guardia Medica e del 118 hanno inutilmente tentato di rianimare il giovane. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Nicotera. L’ipotesi avanzata in un primo momento sulle cause del decesso del ragazzo é stata quella di una congestione provocata da una bibita fredda trovata accanto al corpo insieme a una bottiglia d’acqua, ma il personale medico che è  intervenuto non ha potuto confermare tale supposizione.

 

Pasqua di dolore all’Annunziata, muore neonato. Disposta l’autopsia

COSENZA – Sarà eseguito l’esame autoptico sul corpicino del bimbo nato morto all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, per chiarire le cause del decesso del piccolo. Il sostituto procuratore di Cosenza D’Andrea ha affidato l’incarico ai medici Cavalcanti e Vircillo. Sono state acquisite le cartelle cliniche. La morte del neonato è avvenuta la sera di Pasqua. Secondo le prime ricostruzioni, la madre del piccolo, una donna di 30 anni, era giunta al nosocomio cosentino al termine del periodo di gestazione e non accusava apparenti problemi di salute

Cosenza, muore la madre di un consigliere. Caso di malasanità?

COSENZA – C’è il sospetto di un caso di malasanità dietro la prematura scomparsa di Rachele Funaro, 69 anni, deceduta ieri, madre del consigliere comunale Gisberto Spadafora. I familiari della donna si sono rivolti alla procura. Le indagini sono coordinate dal pm Emanuela Greco. Già disposto il sequestro della salma. Nelle prossime ore, con ogni probabilità, si procederà all’autopsia sul corpo della donna. Ieri il sindaco, il Presidente del Consiglio e tutti i componenti del civico consesso avevano manifestato a Gisberto Spadafora il proprio cordoglio.

Aiello, dall’autopsia emerge la morte naturale. Il corpo sarà cremato

CATANZARO – È stata effettuata stamani, nel policlinico universitario di Catanzaro, l’autopsia sul corpo di Giovanni Aiello, l’ex agente della squadra mobile di Palermo, ritenuto vicino ai servizi, deceduto lunedì sulla spiaggia di Montauro. Da quanto si è appreso nulla di anomalo sarebbe emerso dall’esame, confermando quindi l’ipotesi di una morte naturale. Per la conferma ufficiale bisognerà comunque attendere gli esiti degli esami di laboratorio. La Procura della Repubblica di Catanzaro, comunque, ha autorizzato la cremazione del corpo di Aiello come lui stesso aveva chiesto ai familiari. I funerali saranno celebrati domani alle 17.30 nella chiesa di Montauro.

Muore donna incinta, disposta autopsia

RICADI (VV) – Roberta di Capua, di 29 anni, al terzo mese di gravidanza, è morta, a Ricadi, dopo avere accusato un malore a casa. I familiari della donna hanno subito chiamato il 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza da Vibo in quanto quella del vicino ospedale di Tropea era fuori per un’ altra emergenza. Anche l’eliambulanza è stata allertata. Il medico per due volte è riuscito a rianimare Roberta, colpita, secondo una prima ricostruzione, da una crisi polmonare, ma nonostante il suo tentativo, la donna è morta. La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso.

Cosenza, nel pomeriggio i funerali della piccola Marianna

Cosenza ( Cs) – E’ stata soffocata Marianna, la bimba di sette mesi morta a Cosenza la cui madre, Giovanna Leonetti,  di 37 anni, si trova in stato di fermo in ospedale perché accusata di omicidio volontario. La conferma e’ venuta dall’autopsia effettuata nella tarda serata di ieri dal dottor Berardo Cavalcanti. Dall’esame, i cui risultati saranno resi noti solo tra sessanta giorni, sarebbero emerse delle microlesioni che confermerebbero la pressione esercitata sul volto con un cuscino e, quindi, il soffocamento che ha portato al decesso. Il corpo della bambina, dopo l’autopsia, e’ stato consegnato ai familiari e, nel pomeriggio, alle 15, sono state fissate le esequie che si svolgeranno nella chiesa cosentina di Santa Teresa. La madre della piccola, Giovanna Leonetti, dopo l’esecuzione del provvedimento di fermo, emesso nella notte tra sabato e domenica dal pm Domenico Frascino e controfirmato dal Procuratore della Repubblica Dario Granieri e dall’aggiunto Marisa Manzini, si trova ancora piantonata dai carabinieri nell’ospedale dell’Annunziata. Nelle prossime ore dovrebbe tenersi l’udienza di convalida. Al marito della donna Francesco Luberto, di 41 anni, e’ stata chiesta la disponibilita’ a nominare un difensore per la consorte ma lui, che e’ avvocato, si e’ rifiutato di indicarne uno. Da quanto si e’ appreso il difensore di Giovanna Leonetti sara’ l’avvocato Marcello Manna.

Neonato morto in ospedale. Salgono a cinque le persone indagate

sala-partoCOSENZA – Salgono a cinque le persone indagate per la morte del neonato di lunedì pomeriggio in sala parto nell’ospedale di Cosenza. Si tratta di due ginecologi, una neonatologa e due ostetriche. Il dott. Silvio Cavalcanti, medico legale, ha eseguito l’autopsia sul corpicino del piccolo alla presenza dei consulenti di parte nominati dagli indagati. Bisognerà adesso attendere sessanta giorni per conoscere l’esito dell’esame. Una delle ipotesi avanzate è che il feto fosse già morto al momento del parto. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Dario Granieri e affidate al pm di turno Giuseppe Cozzolino, dovranno chiarire se la donna, al momento del suo arrivo presso il nosocomio bruzio, avesse già eseguito dei tracciati e con quale esito. Sequestrata la cartella clinica della mamma del neonato, una 33enne di Fagnano Castello. La giovane è in buone condizioni di salute ed era alla sua terza gravidanza. Intanto, proseguono gli accertamenti dell’Azienda ospedaliera che, nell’immediatezza dei fatti, ha avviato un’indagine interna, mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio degli ispettori all’Annunziata per verificare quanto accaduto.

Neonato morto a Cosenza, disposta l’autopsia. Emessi tre avvisi di garanzia

annunziata-ospedaleCOSENZA – La Procura della Repubblica di Cosenza ha emesso tre avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta avviata sulla morte del neonato, nel momento del parto, avvenuta ieri nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Annunziata. I provvedimenti riguardano due ginecologi ed un’ostetrica del nosocomio, nei confronti dei quali il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. L’emissione degli avvisi di garanzia, secondo quanto hanno riferito fonti giudiziarie, si è resa necessaria per consentire agli indagati di nominare, eventualmente, consulenti di parte per l’autopsia che, su disposizione della Procura, sara’ effettuata, presumibilmente nella giornata di domani, sul corpo del neonato. Sulla vicenda è intervenuto il deputato di Alternativa Libera Sebastiano Barbanti: “In attesa che la magistratura e le indagini ispettive della Regione e del Ministero facciano piena luce su quanto è accaduto, non si può non riflettere sullo stato di grave abbandono in cui versa l’Annunziata a causa del piano di rientro e del commissariamento della sanità calabrese che ha tagliato personale e servizi mettendo a rischio la vita dei pazienti”. Sebastiano-Barbanti-M5SSecondo il parlamentare, “la riorganizzazione dei punti nascita imposta dal ministero nel 2011, con la chiusura di tutti quelli sotto i 500 parti l’anno, doveva migliorare gli indici di mortalità, ma i dati ufficiali confermano che la Calabria ha ancora oggi il tasso più alto in Italia di bambini nati morti. Tutto ciò è inaccettabile, perciò – ha aggiunto Barbanti – nei prossimi giorni incontrerò il direttore generale dell’Annunziata, i medici e tutto il personale del dipartimento Materno Infantile dell’ospedale e presenterò una dettagliata interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin sull’inadeguatezza e le inadempienze dell’ufficio del commissario per il piano di rientro che fino ad oggi ha prodotto solo decreti per la riorganizzazione e riqualificazione del percorso nascita senza che i servizi siano migliorati”.